Oggi si parla tanto della donna imprenditrice. C’è poi un
proverbio friulano che dice “La femine a ten su tre cjantons da cjase o a ju
sdrume ducj cuatri” (La donna tiene su tre angoli della casa o li demolisce
tutti quattro).
Udine, 1927 - La sede della Lavanderia e Stireria Meccanica Friulana in Via dell'Argilla, n. 9
Ciò per rilevare quanto sia importante la presenza femminile in
un’abitazione, in una famiglia, sia in senso positivo, che negativo. Nel
passato ci sono state certe donne che hanno fondato qualche impresa, ma la loro
bravura è rimasta sotto traccia, senza passare alla storia.
Mi piace allora raccontare la vicenda di Enrica Zuliani,
fondatrice col marito della Lavanderia e Stireria Meccanica Friulana. Tale attività
nasce nella zona meridionale della città di Udine il 25 aprile 1927, proprio 90
anni or sono. Enrica Zuliani, nata a Sant’Osvaldo, frazione di Udine il 14
marzo 1887, impianta la lavanderia al numero civico 9 di Via dell’Argilla. Il
marito della prode Enrica è Beniamino Bertossi, nato a Udine, nella frazione di
Lumignacco, il 3 luglio 1882.
Una grintosa Enrica Zuliani Bertossi su moto Sertum, al centro della fotografia
La Via dell’Argilla
Uscendo dalla città, lungo il “Vial de Palma”, come dicevano
i vecchi, ossia il Viale Palmanova, oggi c’è un semaforo, con un incrocio con
la Via Melegnano, a destra, intitolata nel 1911, e Via Di Brazzà, a sinistra,
intitolata nel 1953. Dopo il semaforo, la prima strada a destra è proprio Via
Urli, ovvero l’antica Via dell’Argilla.
Il toponimo di “Via dell’Argilla” deriva dai giacimenti di
argilla visibili ed utilizzati dall’Impresa “Bortolo Capellari & C.,
fornace di Udine e Manzano”, sorta nel 1906 sulla spinta dell’impresario Leonardo Rizzani, come si legge nel volume Anelli-Monti e Anderloni, del 1994.
Nel 1937 il municipio cambia il nome a Via dell’Argilla, che
diventa Via Ferdinando Urli, in onore del tenente morto nel 1916, secondo
quanto riporta Giovanni Battista Della Porta.
Monsignor Aldo Moretti ha raccolto questi dati nel 1979
riguardo la fornace di “Bortolo Capellari & C.” con sedi a Udine sud e
Manzano e di altre aziende del rione.
Beniamino Bertossi e Enrica Zuliani con i figli Aldo, il più alto, e Alvaro, più piccolo
«Questa fornace, di proporzioni maggiori a quelle della
fornace Franzolini, era sorta ancor prima di questa e fu più lungamente attiva,
fino a non molti anni fa. Le campagne della nostra zona vennero largamente
scoperte – e poi ricoperte – dello strato superiore di humus “il nembri”
(tappeto erboso, in friulano), per prelevarvi sotto l’argilla. Sulla carta
topografica della città del 1920 è segnata una viuzza, denominata “via
dell’Argilla”, che a via Medici procede, da nord a sud, fino ad incontrare via
della Madonetta. Ora ne esiste l’inizio, che si chiama via Gregorutti.
Al centro si notano la roggia, utile per le lavandaie e, verso destra, la Via dell'Argilla, ove c'era la prima sede della Lavanderia e Stireria Meccanica Friulana. Pianta della Città di Udine eseguita dalla sezione tecnica municipale, 1928. Stabilimento tipo-litografico Gustavo Percotto & figlio, Via dei Torriani 1, Udine. Particolare a cura di E. Varutti
Quella
“de argile” era percorsa da cavalli spinti a mano a portare il materiale dagli
“arzilârs” (i campi di estrazione) alla fornace. C’era anzi un tunnel per il
quale i carrelli sottopassavano il viale Palmanova per andare a prelevare
argilla nelle campagne a est, seguendo probabilmente un’altra stradella simile
alla precedente, segnata anche essa sulle carte topografiche d’allora e detta la “strade dai Carlins”.
Tale viuzza
partiva da via Fornaci, ma aveva una laterale che proveniva appunto dal tunnel
suddetto. La viuzza proseguiva per la campagna compresa tra le attuali vie
Baldasseria Media e Bassa fin molto a sud. Mi pare ovvio che di tale stradella
abbiano fatto uso tutte e due le fornaci.
Frontespizio del Libretto paga di Amabile Battel del 1929, con indicazione della sede aziendale in Via dell'Argilla 9
La ciminiera che si ergeva presso l’attuale via Urli e
l’osteria “Al Privilegio” (negli anni 1970-1975, osteria il Manderon) erano gli
emblemi più appariscenti o almeno più osservati di quella attività, che dava sudato
lavoro a tanti “fornasîrs” (fornaciai)». Fin qui le ricerche di don Aldo
Moretti.
Allora la Via dell’Argilla, prima di essere una strada corta,
com’è oggi appunto la nuova Via Urli, era una strada a gomito, che girava per
le cave di argilla della zona.
Udine, la sede trasferita in Via Bainsizza tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta
La prima zona
industriale di Udine
Secondo le informazioni del signor Enrico Bertossi,
discendente dei fondatori della lavanderia di Udine sud la sede iniziale
dell’attività era proprio in Via dell’Argilla. «Il libretto di lavoro di una
storica operaia – ha detto Enrico Bertossi – la quale si chiamava Amabile
Battel, che ha lavorato sin dai primi mesi di attività fino alla pensione, così
come il figlio Pietro divenuto per parecchi decenni il capo fabbrica sino alla
pensione, riporta nel 1929 il timbro con indicato l’indirizzo in: Via dell’Argilla
n. 9».
Ci sono altri dati? «Certo – ha aggiunto Enrico Bertossi – i
libretti di lavoro datati 1933 e 1938 riportano curiosamente l’indirizzo già
trasformato in Via Melegnano».
Quella allora è una piccola zona industriale?
Amabile Battel in una fotografia verso il 1970
«La zona del Gervasutta, dopo la stazione ferroviaria – ha
spiegato Bertossi – è stata la vera prima zona industriale udinese a sud della
città con la Safau (ora ABS), la Gervasoni, le Fonderie Fontanini, la stessa
Lavanderia Meccanica Friulana (tutte e quattro in Zona Industriale Udinese) e
la fabbrica di contatori Maddalena (a Povoletto) tuttora in attività e molte
altre chiuse da tempo. La Lavanderia Meccanica Friulana verso la fine degli
anni Trenta trasloca in via Bainsizza (ora via Sesto in Sylvis) in quelli che
erano stati i Vivai Gasparini fino al 1984, anno del definitivo trasferimento
in Zona Industriale Udinese, a Lauzacco».
Parliamo della fondatrice, una donna energica, vero?
«Enrica Zuliani Bertossi era un personaggio d’altri tempi –
ha raccontato Enrico Bertossi – con un piglio imprenditoriale e personale
impareggiabile di cui i vecchi udinesi conservavano un nitido ricordo. Fu lei,
il 25 aprile 1927, a fondare l’azienda di famiglia nella zona di Udine sud, la
Lavanderia Meccanica Friulana, con intuizioni imprenditoriali moderne e
innovative. Nel 1945 iscrisse l’azienda all’Associazione industriali appena
fondata.
Grande lavoratrice, donna energica e forte, andava in moto e fumava il
sigaro. I nazisti prima della liberazione e gli inglesi dopo il 1945 le
requisirono la casa e lo stabilimento, ma alla fine riuscì a continuare
l’attività lasciandola nelle mani delle generazioni successive, in primis i
figli Aldo e Alvaro, in seguito Luciano (figlio di Aldo) e poi, da mio padre
Luciano a me».
Pagine interne del Libretto paga di Amabile Battel, 1929
Gli anni Duemila della
Lavanderia Meccanica Friulana
Luciano Bertossi è mancato nel 2015, all’età di 83 anni. È
stato lui, verso il 1980 con la collaborazione del figlio Enrico, a far sviluppare
la Lavanderia Meccanica Friulana Srl. Quando era appena avviata contava 35
dipendenti. Essi sono giunti a 120 individui nel periodo di massima espansione
dell’impresa, ancora oggi in produzione nella Zona industriale udinese, a
Lauzacco.
Luciano Bertossi era nato a Udine il 6 settembre 1931. Fin da
ragazzo si era dedicato all’impresa di famiglia. Nei primi anni Novanta a
Luciano Bertossi venne conferita l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica.
L’azienda ottenne nel 1986 e nel 1997 la medaglia d’oro della Camera di
commercio di Udine. La Lavanderia Meccanica Friulana, come già scritto, era stata
fondata nel 1927, dalla nonna di Luciano Bertossi, Enrica, quella che girava in moto e fumava i sigari.
Libro paga della lavandaia Amabile Batel, 1933; la ditta ha sede in Via Melegnano, Udine
Enrica Zuliani, l’antesignana della donna manager, viene a
mancare il 12 novembre 1952. Quattro mesi più tardi anche il suo Beniamino si
spegne. È il 16 marzo 1953. L’impresa passa poi alla gestione dei due figli di
Enrica e Beniamino: Aldo (padre di Luciano) e Alvaro Bertossi.
Nel 1984 la Lavanderia Meccanica Friulana è trasferita nella
zona industriale. Aveva 35 dipendenti. Nel 2003 i lavoratori erano addirittura
120. Dopo i servizi per i militari l’impresa cambia clientela, indirizzandosi
al servizio per gli ospedali, le case di riposo e vari alberghi.
In Friuli
Venezia Giulia era impegnata per gli ospedali di Udine, Palmanova, Latisana,
Gorizia e Monfalcone e per molte case di riposo. L’attività si espande fino a
raggiungere il Veneto, al servizio dell’ospedale di Mestre e di molte strutture
protette a Venezia e provincia. Nel 2003, all’apice di utili e fatturato,
l’impresa viene ceduta e acquisita da Servizi Italia. La sua sede operativa è
sempre nella Zona industriale udinese.
Udine - Operai al lavoro alla Lavanderia e Stireria Meccanica Friulana, 1940-1950
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Le fotografie di questo articolo sono state messe a disposizione
cortesemente da Enrico Bertossi e fanno parte della sua collezione familiare ove non altrimenti indicato.
Fonte orale
Enrico Bertossi, Udine 1959, intervista telefonica a cura di E. Varutti del 21
aprile 2017 e messaggi e-mail del 20-26 aprile 2017.
Collezioni private
Famiglia Enrico Bertossi, Udine, fotografie e documenti di
lavoro.
Fonti d’archivio
Archivio della Camera di Commercio Industria Artigianato
Agricoltura, Udine, visura camerale su Lavanderia e Stireria Meccanica Friulana.
Una cariolante porta i panni lavati con l'acqua della vicina roggia ad asciugare al sole. Questa tecnica di lavoro andò avanti fino al 1960-1970
Riferimenti bibliografici
- Anna Buttazzoni, “Addio
a Luciano Bertossi, il re delle lavanderie in Friuli”, «Messaggero Veneto», 16 marzo 2015.
- Giovanni Battista Della Porta, Toponomastica storica della città e del Comune di Udine, nuova
edizione a cura di Leila Sereni con note linguistiche di Giovanni Frau, Udine,
Società Filologica Friulana, 1991.
- Aldo Moretti, “Attività economica dal primo anteguerra nel
nostro rione”, Numero Unico per la sagra di Baldasseria, 1979.
- Elio Varutti, Anelli-Monti
e Anderloni, Udine, Ribis, 1994.
Sitologia
Udine, operai della Lavanderia e Stireria Meccanica Friulana, 1940-1950