Luciano Lunazzi, "Afghan Truck", 2009, tecnica mista su cartone, cm 95 x 138.
Nel 1968 Lunazzi abbraccia la
tendenza degli Hippies, i figli dei fiori, mossi dagli ingenui, ma sinceri slogan
di pace, amore e libertà. Nel 1973 lascia la Svizzera per l’India,
l’Afghanistan, il Pakistan, Grecia, Turchia e Iran.
Dopo tre anni rientra in Italia
e, per problemi familiari, lavora come panettiere e pasticcere a Buja, in
provincia di Udine, fino al 1979, vicino al padre e al fratello. Col 1980 è in
Messico e poi in California, a Berkley, dove si ferma per otto anni.
Inizia a dipingere, da
autodidatta, verso la metà degli anni Novanta, mentre si trova in Germania, per
lavoro. Sperimenta tecniche pittoriche miste, soprattutto con colori acrilici,
pennarelli su carta e collage. In Spagna decide di fare l’artista di strada e di
vivere così. Si appassiona sempre di più al cartone come supporto delle sue
pitture un po’ stralunate, che sembrano copertine di dischi, intendiamoci: di
Long Plaing.
Sempre negli anni Novanta viaggia
tra Colonia, Ibiza, Tenerife, Barcellona, San Firmino di Pamplona, Saragozza.
Crea anche T-Shirt, vendute come le sue pitture al pubblico di strada fino al
2004.
Ritorna in Friuli e, trovando
alcuni interessati alla sua arte, espone per la prima volta nel 2007 al caffé
Caucigh di Udine. Collabora con varie associazioni culturali come “Venti
d’Arte” e “Vicino / Lontano”. Inventa e dipinge la copertina del CD per i
trent’anni di attività di Radio Onde
Furlane.
Luciano Lunazzi. Fotgrafia dal sito web topartist.it
La sua forma artistica
Artista diretto e ironico, se non
provocatorio. Egli utilizza vari segni tribali per i suoi stralunati disegni,
come nella serie dei “Bamboccioni”, dei “Cagnolini nervosi” e degli
innumerevoli “Magic bus”, con quelle assurde ruote fatte con i vecchi vinili. Qualche
critico l’ha avvicinato a Richard Hamilton, uno dei promotori della Pop Art.
Lunazzi propone delle immagini
surreali, impossibili, al limite della stravaganza, ma a modo loro esse paiono
molto legate al vivere contemporaneo. Le sue opere, anzi i suoi cartoni
“underground” sono un grido contro la violenza, sono un inno alla creatività
esuberante, sono un Manifesto politico a riutilizzare materiali di
scarto per dare loro la dignità, anche se effimera, di coloratissima ed
ingegnosa opera d’arte.
È morto a Udine per un malore, a 65 anni, Luciano Lunazzi nella sua abitazione di via Albona, il 3 ottobre 2017.
È morto a Udine per un malore, a 65 anni, Luciano Lunazzi nella sua abitazione di via Albona, il 3 ottobre 2017.
Bibliografia
Raffaella Ferrari, Il meraviglioso magic bus si è fermato allagalleria d’arte La Piazzetta, Udine, cartoncino di sala, s.a.
Sitologia
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