Nel 76° anniversario della strage di Vergarolla, volentieri pubblichiamo nel blog l’originale riflessione di Laura Brussi Montani sull’attentato del 1946, a Pola e sulla cerimonia che si tiene a Trieste ogni anno in San Giusto, dal 2011, data dell’inaugurazione del Lapide in ricordo delle vittime; vedi le fotografie qui sotto. Nel 2022 c’erano, oltre alla Rappresentanza del Comune, il Generale Francesco Bonaventura, Presidente di Assoarma e Grigioverde, vari commossi cittadini (a cura di Elio Varutti).
---La calda estate del
1946, pur avendo avuto inizio con le nuove speranze suscitate dagli accordi di
Belgrado intervenuti fra Tito e Alexander, sarebbe passata alla storia con la
tragedia di Vergarolla, a breve distanza dal centro di Pola, rimasta negli
annali d’Italia come la più grave, quanto a numero di Vittime, fra quelle che
ebbero luogo nel “secolo breve” in periodo di pace, per cause non naturali.
Infatti, la deflagrazione di una trentina di mine accatastate sulla spiaggia
dopo il necessario disinnesco, avvenuta in giorno festivo durante la
manifestazione natatoria organizzata dalla Società Pietas Julia, avrebbe
provocato almeno 64 Vittime accertate ed oltre un centinaio di feriti.
Le matrici
terroristiche e l’organizzazione criminale furono immediatamente chiare, anche
se le prove circa la responsabilità dell’OZNA sarebbero sopraggiunte dopo
parecchi anni con l’apertura degli Archivi del Foreign Office. A Pola, se qualcuno aveva ancora dubbi circa le
sorti della città, peraltro già chiare dopo gli orientamenti emersi dalla
Conferenza di pace in svolgimento a Parigi, si convinse definitivamente dell’iniquo destino e della necessità di scegliere
la triste via dell’esilio: ne ebbe origine un vero e proprio plebiscito, che in
pochi mesi condusse allo svuotamento della città, forzatamente abbandonata da
oltre nove decimi dei suoi abitanti.
Oggi, la memoria di quella tragedia vive con la grande stele eretta a Trieste, nella Zona Sacra di San Giusto, per iniziativa della Federazione Grigioverde e della Famiglia di Pola in Esilio, recando l’elenco dei Caduti: in maggioranza, donne, bambini e minori, per un’età media di ventisei anni. Presso il monumento in Pietra del Carso, anche quest’anno ha avuto luogo la cerimonia commemorativa, con l’intervento ufficiale del Comune e la presenza delle Associazioni d’Arma e di quelle patriottiche, ciascuna con i rispettivi Labari, e con l’intervento di molti cittadini, a conferma della perenne, attenta sensibilità con cui quell’infausta pagina di storia continua ad essere ricordata nello spirito della Legge 30 marzo 2004 n. 92, ma prima ancora, nella memoria delle Vittime innocenti e nel rifiuto categorico di ogni violenza.
Laura Brussi Montani - Esule da Pola. Opera Nazionale per i Caduti senza Croce.
--
Autore principale Laura
Brussi Montani. Altri testi di Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro
storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie: collezione di
Laura Brussi Montani e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia
Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede Via
Aquileia, 29 – I piano, c/o ACLI – 33100 Udine – orario: da lunedì a
venerdì ore 9,30-12,30. Presidente
dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti.
Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
Nessun commento:
Posta un commento