Ecco una storia di amicizia dei fiumani e triestini Posser, Dorini e Bolaffio con Italo Svevo e famiglia tra Trieste, Fiume e il Friuli. È stata raccontata il 15 maggio 2024 alle ore 16 in presenza e in diretta streaming nella sede della Società Filologica Friulana di Udine. L’evento era in occasione della XI edizione della “Settimana della cultura friulana-Setemane de culture furlane”, la rassegna di eventi culturali promossa dalla stessa Società Filologica Friulana, con il contributo, tra i tanti, del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Dopo il saluto della dottoressa Alessandra Piani, in rappresentanza del professor Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana, ha parlato il relatore, professore Elio Varutti, portando i saluti di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine.
Elio Varutti e Chiara Dorini. Foto di Fulvio Pregnolato |
È stata illustrata poi
la figura di Letizia Svevo Fonda Savio, nata a Trieste il 20 settembre 1897 da
Ettore Schmitz (noto per lo pseudonimo di Italo Svevo) e da Livia Veneziani.
Compiuti gli studi nella sua città, nel 1919 sposò il triestino Antonio Fonda
Savio (1895-1973). Dal matrimonio nacquero i figli Piero (1920), Paolo (1921) e
Sergio (1924). Tutti e tre studenti universitari quando scoppiò la seconda
guerra mondiale; i primi due furono dichiarati dispersi sul fronte russo, nel
1943, mentre il terzo morì a Trieste il 1° maggio 1945, durante l’insurrezione
contro i tedeschi.
Antonio Fonda Savio, con
il grado di tenente colonnello e comandante partigiano (col nome di battaglia Manfredi) del Corpo Volontari della
Libertà triestino, legato al CLNAI, guidò assieme ad Edoardo Marzari l’insurrezione
cittadina di Trieste del 30 aprile 1945 contro gli occupanti tedeschi. In
quella occasione il figlio Sergio perse la vita, colpito da una granata durante
i combattimenti. Volontario irredento e decorato di medaglia d’argento nella
Grande Guerra, Antonio Fonda Savio nel 1938 vide l’onta delle Leggi razziali
cadere sulla moglie e sulla suocera, poi perse i tre figli nella seconda guerra
mondiale (Pupo R 2022 : 159).
Il bastone da passeggio di Italo Svevo in possesso a Chiara Dorini. Foto E. Varutti |
Un’altra fonte - Paola Quargnolo - ha detto che: “So che la signora Letizia Svevo Fonda Savio vestiva sempre di viola o con colori di lutto in memoria dei tre figli caduti nella seconda guerra mondiale e in ricordo del marito; era il 1980 ed ero laureanda alla facoltà di Lettere e Filosofia di Trieste con una tesi sul teatro di Italo Svevo”.
Una ebrea che si salvò
dalla deportazione è una componente della famiglia Bolaffio di Trieste. Ha
raccontato la signora Chiara Dorini: “Mio papà Arno Dorini e mia mamma Silvana
Chiesa si sposarono nel 1944 a San Lorenzo di Sedegliano, in provincia di
Udine. Dalla casa della famiglia Chiesa erano appena andati via i tedeschi
della Wehrmatch, che dopo l’8 settembre 1943 avevano stabilito lì il loro
comando, lasciando 4-5 stanze per la famiglia proprietaria”. Arno Dorini
frequentò la prima classe del ginnasio, nell’anno scolastico 1927-1928, secondo
l’Annuario del regio Liceo Ginnasio
“Dante Alighieri” in Fiume.
Udine, Salone d'onore 'Pelizzo' della Società Filologica Friulana. Pubblico il 15 maggio 2024 |
Ci sono altre vicende
su Fiume? “Mio nonno Pasquale Dorini lavorava al macello di Fiume e abitava con
la famiglia in una villa – ha concluso la signora Dorini – perciò una parte
della famiglia stava nella città portuale del Quarnaro. Dopo l’occupazione
jugoslava del 3 maggio 1945, nonno Pasquale fu imprigionato dai miliziani
titini e, per fortuna, scarcerato dopo pochi mesi. Ma tanti suoi amici furono
prelevati dalla polizia e scomparvero. Alla villa c’era stata una perquisizione
e ormai si temeva il peggio. Mio papà Arno, che aveva combattuto contro gli
jugoslavi, e mia mamma Silvana riuscirono a raggiungermi in Friuli, da altri
parenti”.
La storia delle
famiglie Bolaffio, Chiesa e Dorini, tra Trieste, Fiume e le campagne del
Codroipese, è stata riportata nel 2004 da Mario Blasoni sul «Messaggero
Veneto». Da ultimo si tenga presente che la conoscenza e la frequentazione tra
le famiglie triestine degli Svevo e dei Bolaffio è documentata anche da Umberto
Saba, come ha scritto nel suo “Scorciatoie e raccontini” (Saba U 1963 : 78, 170).
Elio Varutti e Livio Sessa. Foto di Piero Fabbro |
Chiara Dorini ha poi
mostrato agli interessati presenti nel Salone Pelizzo un album familiare di
vecchie fotografie e alcuni cimeli donati dagli Svevo Fonda Savio a lei e ai
suoi familiari. Al termine dell’incontro, grazie all’Università Popolare di Trieste,
sono state distribuite agli studenti alcune copie del giornale più longevo
della Croazia, scritto in lingua italiana, «La Voce del Popolo» stampato a
Fiume/Rijeka. Fondato nel 1889, è il quotidiano italiano dell’Istria, di Fiume
e del Quarnero, edito dalla casa editrice Edit.
L'intervento di Lorenzo Zanon alla conferenza. Foto di Fulvio Pregnolato |
Fonti
orali; interviste di Elio Varutti con taccuino, penna e
macchina fotografica del 28 marzo 2022 a San Lorenzo di Sedegliano (UD), se non
altrimenti indicato.
- Chiara Dorini, Fiume 1945.
- Paola Quargnolo,
Udine 1958, int. a Udine del 31 marzo 2022.
- Giacomo Urbani,
Venezia 1946.
Bibliografia
e fonti del web
-
Annuario del regio Liceo Ginnasio “Dante Alighieri” in Fiume, anno
scolastico 1925-1928.
-
Mario Blasoni, “Chiara Dorini, ritorno a Fiume dopo 60 anni”,
«Messaggero Veneto» del 28 giugno 2004.
- Raoul Pupo, Trieste ’45. Dalla risiera alle foibe (1.a ediz.: Bari-Roma,
Laterza, 2010), Milano, RCS MediaGroup, 2022.
-
Paola Quargnolo, L'
"officina laboriosa" - il teatro di Italo Svevo, tesi di laurea,
Facoltà di Lettere e Filosofia di Trieste, relatore prof. Roberto Damiani, anno
accademico 1980-1981.
-
Umberto Saba, Scorciatoie
e raccontini (1.a ediz.: 1946), Milano, Mondadori, II ediz., 1963.
- Letizia Svevo Fonda Savio, Mio padre, Italo Svevo, a cura di Sergio
Falcone, on line dal’11 novembre 2015 su
forumcommunity.net
Inizio della conferenza di Elio Varutti. Foto di Piero Fabbro |
Progetto
e ideazione di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD
di Udine. – Interviste a cura di Elio Varutti, docente di Sociologia del
ricordo. Esodo giuliano dalmata all’Università della Terza Età (UTE) di Udine.
Ricerche e Networking di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E.
Varutti. Lettori: Chiara Dorini, Fulvio Pregnolato. Adesioni al progetto:
Centro studi, ricerca e documentazione sull’esodo giuliano dalmata, Udine.
Fotografie da collezioni private della famiglia Dorini e dall’archivio
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale
di Udine, che ha la sua sede in via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100
Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore
9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di
Udine è Bruna Zuccolin. Vice presidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara
Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/
L'intervento di Chiara Dorini con le fotografie e i cimeli degli Svevo Fonda Savio. Foto di Fulvio Pregnolato -- Ecco il LINK della registrazione della conferenza dal sito web di setemane.it grazie alla Società Filologica Friulana. |
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