Per svariati anni la città è stata la capitale della Polonia,
quando essa era una superpotenza del continente. Tra le prime bellezze da
vedere a Cracovia c’è la piazza del Mercato Principale.
Piazza del mercato a Cracovia e la Basilica di Santa Maria. Fotografia di Elio Varutti
È una delle piazze
medievali più grandi d’Europa. Nel mezzo della piazza sorge il Mercato dei Tessuti, lungo edificio gotico, rimaneggiato secondo gusti architettonici
italiani, dopo un incendio del 1555.
L’impianto urbanistico del XIII secolo è rilevabile dalle
aree verdi che hanno sostituito le mura turrite. Si notano le stradine strette
tutte orientate al Rynek (il mercato). Poi c’è la fortezza che si erge sul
colle di Wawel, presso il fiume Vistola. È lì che troverete la Cattedrale dei Santi Venceslao e Stanislao Vescovo, ritenuta come il più importante monumento senz’altro
di Cracovia e, forse, di tutta la Polonia.
La Cattedrale di Wawel
Nel Castello di Wawel è in
esposizione il celebre dipinto di Leonardo da Vinci, Dama con l’ermellino, prima esposto nel Museo Czartoryski, nella
Città Vecchia.
La città conta 755 mila abitanti. È situata a metà strada tra
Vienna e Varsavia. Inoltre Cracovia è un grande centro commerciale e
industriale (stoffe, pelli, macchine agricole, cartiere, editoria) e un
importante snodo ferroviario. Nel 1978 l’UNESCO ha inserito il centro storico della città nella sua
lista dei siti patrimonio dell’umanità.
Contiene molti monumenti ebraici (cinque sinagoghe e cimitero
per gli ebrei), anzi c’è un intero quartiere che fu abitato da ebrei, fino alle
stragi naziste. È il quartiere detto di Kazimierz, in onore di Casimiro III il
Grande, che lo fondò come città autonoma nel 1335 con le sue mura difensive.
Nel
XV secolo il re Giovanni Olbracht vi raduna una grossa colonia ebraica. Qui affluivano
tutti i giudei espulsi, in seguito a persecuzioni o a contrasti religiosi da
altre città del Centro Europa. Era il paradiso degli ebrei. Fu così fino al
1941, quando i nazisti deportarono tutti gli abitanti verso i campi di sterminio.
Oggi la zona ospita all’inizio dell’estate un festival, aperto a tutto il
mondo, di cultura, di lingua, di cucina e di musica ebraica.
Cimitero e Sinagoga di Remuh, nel quartiere ebraico di Kazimierz a Cracovia. Fotografia di Elio Varutti
Interessante è il Cimitero ebraico, con l’annessa Sinagoga
Remuh, risalente al Cinquecento. Accoglie tombe antiche con fini decorazioni
scolpite. C’è ovviamente la tomba di Moses Isserles, detto Remuh, un rabbino
molto apprezzato. Ancor oggi il suo sepolcro è oggetto di pellegrinaggi. La visita al ghetto di Cracovia prosegue con l’ottima guida turistica locale in lingua italiana, della
Boscolo Tours.
C’è poi il Monumento di meditazione e di preghiera in memoria
dei 65 mila polacchi ebrei di Cracovia uccisi dai nazisti nella seconda guerra
mondiale.
Monumento di meditazione
e di preghiera in memoria dei 65 mila polacchi ebrei di Cracovia uccisi dai
nazisti nel 1941-1945
Una città di tanti
padroni
È una città appartenuta a molti regnanti. Dopo la distruzione
della Moravia Superiore da parte degli Ungheresi, Cracovia divenne parte del
regno di Boemia: non a caso il primo riferimento scritto del nome della città è
databile al 966. Tale documento ci riferisce di Cracovia come un notevole
centro commerciale in mano ad un duca boemo. Alla fine del X secolo, la città
era un punto di riferimento per i commerci, incorporata tra i possedimenti
della dinastia Piast. Diversi edifici in muratura furono costruiti in quel
periodo, tra i quali il noto Castello di Wawel, chiese romaniche come la chiesa
di Sant’Adalberto, una cattedrale ed una basilica. La città fu quasi
completamente distrutta durante le invasioni tatare della Polonia del 1241,
1259 e 1287.
La città fu ricostruita e resa municipio nel 1257, poi fu
colonizzata da mercanti tedeschi. Poi continuò la sua espansione sotto il
controllo congiunto lituano-polacco della dinastia Jagiellone, fino a diventare
capitale del Regno di Polonia e membro della Lega Anseatica, attirando un
numero consistente di artigiani, mercanti e gilde, provocando un notevole
progresso scientifico ed artistico. Nel 1475 i delegati dell'elettore Giorgio
il Ricco di Baviera vennero a Cracovia per organizzare il matrimonio di Edvige
(Jadwiga Jagiellonka), la figlia del re Casimiro IV Jagellone con Giorgio il
Ricco. Edvige viaggiò per due mesi per raggiungere Landshut in Baviera, dove fu
celebrata una elaborata cerimonia, il Matrimonio di Landshut (Landshuter
Hochzeit).
Costruzione ebraica nel ghetto di Kazimierz
Nel 1609 Sigismondo III trasferì la capitale a Varsavia, meglio situata per governare tutto il Paese. Per la mancanza della corte reale cominciò il declino di Cracovia, che poi venne anche numerose volte devastata da diverse armate. Al termine del XVIII secolo, lo Stato polacco, ormai indebolito, venne assorbito dalle nazioni vicine preponderanti dal punto di vista politico-militare nell'Europa centro-orientale: la Russia, l'Austria e la Prussia. Cracovia divenne parte della provincia austriaca della Galizia. Tadeusz Kościuszko organizzò una rivolta, nella zona del mercato di Cracovia nel 1794.
Sinagoga alta
L'esercito russo-prussiano soffocò la rivolta saccheggiando il tesoro reale polacco conservato nella città. Quando Napoleone Bonaparte invase quella che una volta era la Polonia, stabilì un Ducato di Varsavia (1807) come stato indipendente, ma subordinato all'impero francese. Il Congresso di Vienna (1815) ristabilì la spartizione della Polonia, conferendo però l'indipendenza a Cracovia, come capitale della Repubblica di Cracovia. La città cominciò a concentrarsi sull'indipendenza nazionale, sfociata nella Rivolta di Cracovia del 1846. I moti non raggiunsero il loro obiettivo di coinvolgere le altre terre abitate da Polacchi, fu quindi soffocata e Cracovia perse la sua autonomia con la sua annessione all'Austria.
Il Castello e le tracce delle costruzioni antecedenti al Medioevo
La Sinagoga Vecchia di Cracovia, oggi museo
La Vistola fotografata dal colle di Wawel
Il cortile del Castello di Cracovia
Cracovia - La Chiesa di Sant'Andrea
Un bel giro in carrozza a Cracovia?
Cracovia, il Centro Congressi
Centro congressi
Cracovia è il centro principale per la formazione delle nuove
classi dirigenti polacche. Ad oggi si contano 12 istituzioni di formazione
universitaria, con circa 10 mila corsi e 150 mila studenti. Tra queste si
segnalano l'Università Jagellonica
.
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