venerdì 26 aprile 2019

Visita d’istruzione a Gonars sul sito del Campo di concentramento fascista


La Parrocchia di S. Pio X di Udine, col suo Gruppo culturale, ha voluto questo viaggio della memoria. Così il 25 aprile 2019 una dozzina di persone ha effettuato una visita d’istruzione al luogo dove esisteva il Campo di concentramento fascista di Gonars. Guidati da Tiziana Menotti, i visitatori hanno potuto constatare come non ci sia nemmeno un cartello sulla strada che indichi il campo. Se uno non sa che quello è il sito del campo, ci passa davanti indifferente.

C’è all’interno dei prati un monumento costituito da quattro mosaici (che riprendono 4 disegni degli internati pittori) inseriti su 4 supporti a forma di colonnina. Poi c’è un rotolo di filo spinato, oltre a 4 pennoni senza bandiere. C’è anche una tabella esplicativa con poche righe e una foto. Tutto qui. Al cimitero si ragiona un po’ di più. A memoria del campo di concentramento di Gonars, per iniziativa delle autorità jugoslave nel 1973, lo scultore Miodrag Živković realizzò un sacrario nel cimitero cittadino, dove in due cripte furono trasferiti i resti di 453 cittadini sloveni e croati internati e morti nel campo di concentramento.
La comitiva di gitanti di Udine sud ha poi fatto una visita anche alla stupenda chiesetta di Gris, nel vicino comune di Bicinicco.
Il Gruppo culturale di S. Pio X, sorto nel 2016 sulla spinta di don Paolo Scapin, parroco di S. Pio X si dedica ai temi della Shoah, dell’esodo giuliano dalmata e della detenzione nei campi di concentramento. Si voleva ricordare il parrocchiano e beneamato maestro elementare Alfredo Orzan (1930-2017), cantore di Baldasseria. Il Gruppo culturale anche con don Maurizio Michelutti, parroco di S. Pio X dal 24 luglio 2018, si è occupato di organizzare conferenze e mostre di fotografia, d’arte nonché spettacoli teatrali con particolare riferimento alla Parrocchia di San Pio X di Udine. Sono appartenenti al gruppo: Tiziana Menotti, Elio Varutti, Germano Vidussi, Anna Del Fabbro e Gregorio Zamò. Il Gruppo culturale collabora con l’Associazione Insieme con Noi, con gli Alpini di Udine sud, con l’ANED di Udine, con l’ANVGD di Udine e con altri organismi del territorio.

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Fotografie di Francesco Saverio Comisso, che si ringrazia per la gentile concessione alla diffusione e pubblicazione. Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo e E. Varutti su informazioni di Tiziana Menotti.

martedì 9 aprile 2019

Omaggio a Arturo Zardini in Castello a Udine, grande successo


Quando il maestro Tammelleo ha iniziato a suonare all’oboe Stelutis alpinis, il pubblico nel Salone del Parlamento a Udine è rimasto a bocca aperta. Che serata meravigliosa! 
Udine 6.4.2019, autorità, artisti, relatori e cori alla serata in omaggio a Zardini in Castello. Fotografia di Daniela Conighi

Anche la bellezza dei canti del soprano Carol Hoefken ha toccato vette altissime. Accompagnata al pianoforte da Alessandro Tammelleo, la maestra Hoefken, incantando tutti, ha eseguito per prima Serenade. Non sono state da meno le serenate successive, opera di Arturo Zardini, di cui si celebrava il 150° anniversario della nascita. La soprano peruviana, accompagnata sempre al pianoforte, ha interpretato Lusignutis (Lucciole) e La gnot d’Avrîl. Poi ha completato il suo esemplare concerto con L’Ave (L’antenata) e con Primevere.
Come mai un Omaggio ad Arturo Zardini nel Castello di Udine gremito di persone? “Per onorare il grande compositore friulano, autore di Stelutis alpinis – ha detto Pietro Fontanini, sindaco di Udine – volevamo questo salone, dove si tenevano le riunioni del parlamento della Patria del Friuli”. Arturo Zardini era nato a Pontebba il 9 novembre 1869 e morì a Udine il  4 gennaio 1923. Ivan Buzzi, sindaco di Pontebba, ha fatto eco a Fontanini, ringraziando gli organizzatori per la straordinaria serata e ricordando il valore del suo illustre compaesano che scrisse Stelutis alpinis a Firenze, in esilio durante la Grande Guerra.
Udine, Salone del Parlamento del Friuli, il pubblico per l'Omaggio a Zardini. Fotografie di E. Varutti

L’originale evento è stato organizzato il 6 aprile 2019 dall’Associazione Musicologi di Gemona del Friuli, in collaborazione con il Comune di Udine e con quello di Pontebba, con l’appoggio della Società Filologica Friulana e dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (Arlef). La replica del concerto si tiene a Pontebba il 13 aprile 2019, alle ore 20,30 nella sala consiliare.
L’incontro si era aperto con l’esibizione del coro Arturo Zardini di Pontebba, diretto da Patrizia Taddio, presentati da Tammelleo.  Sono stati eseguiti in modo magistrale Il salût e La roseane. Poi c’è stata una Serenade , sottotitolata A racuei, visto l’alto numero di serenate di Zardini, vicine assai alle composizioni dei grandi della musica, come Puccini o Beethoven. Spettacolare è stato Il Cjant de Filologiche interpretato dal coro Zardini al termine della prima parte. A seguire c’è stato un intervento di carattere biografico con diapositive su Zardini a cura del professor Elio Varutti, del Consiglio generale della Società Filologica Friulana, oltre ad un altro momento per un’intervista a Giuliano Rui, nipote di Arturo Zardini.

Per chiudere la serata musicale c’è stato il coro Primavera di Udine, sorto negli ambiti dell’Istituto commerciale “A. Zanon”. È stata eseguita Autùn con soprano, pianoforte e coro Primavera. A seguire si è potuto ascoltare il Cjant a Gurizze dagli stessi esecutori, tanto per celebrare il 100° anniversario di nascita della Società Filologica Friulana, avvenuta a Gorizia nel 1919. Poi c’è stata La Staiare. Il gran finale non poteva che essere dedicato a Stelutis alpinis, cantata dal coro Zardini, col coro Primavera e con la soprano. Grande emozione in sala e convinti applausi.
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Alessandro Tammelleo presenta la splendida serata al pubblico. Foto di Leoleo Lulu

Sitologia
Omaggio ad Arturo Zardini, cantore del Friuli. Un prodotto in Power Point sulla vita del grande compositore italiano.

Bibliografia

- Giuliano Rui e Mario Faleschini, Turo Zardini, soldât, musicist e poete, Comune di Pontebba, Arti Grafiche Friulane, Tavagnacco (UD), 2003.

- Sergio Piovesan, Canti friulani musicati da Arturo Zardini. 37 testi di Zardini, di altri autori e popolari con commenti e brevi note biografiche, Comune di Pontebba, Associazione Coro Marmolada di Venezia, 2018.

La soprano Carol Hoefken nella Serenade. Foto di Leoleo Lulu
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie di Leoleo Lulu, Elio Varutti e di Daniela Conighi.
Elio Varutti commenta la vita del grande compositore Arturo Zardini. Foto di Leoleo Lulu

Castello di Udine - Apre l'incontro il sindaco Pietro Fontanini. Foto di E. Varutti

Castello di Udine, Giuliano Rui, nipote di Zardini, mostra con orgoglio il manoscritto originale di Stelutis alpinis. Foto di Leoleo Lulu


Rassegna Stampa dal "Gazzettino" e "La Vita Cattolica"


Dal Messaggero Veneto, col curioso esempio di... disgrafia nella parola "nascista".