Quando il maestro Tammelleo ha iniziato a suonare all’oboe Stelutis alpinis, il pubblico nel Salone
del Parlamento a Udine è rimasto a bocca aperta. Che serata meravigliosa!
Udine 6.4.2019, autorità, artisti, relatori e cori alla serata in omaggio a Zardini in Castello. Fotografia di Daniela Conighi
Anche la
bellezza dei canti del soprano Carol Hoefken ha toccato vette altissime. Accompagnata
al pianoforte da Alessandro Tammelleo, la maestra Hoefken, incantando tutti, ha eseguito per
prima Serenade. Non sono state da
meno le serenate successive, opera di Arturo Zardini, di cui si celebrava il
150° anniversario della nascita. La soprano peruviana, accompagnata sempre al
pianoforte, ha interpretato Lusignutis
(Lucciole) e La gnot d’Avrîl. Poi ha
completato il suo esemplare concerto con L’Ave
(L’antenata) e con Primevere.
Come mai un Omaggio ad Arturo Zardini nel Castello di Udine
gremito di persone? “Per onorare il grande compositore friulano, autore di Stelutis alpinis – ha detto Pietro
Fontanini, sindaco di Udine – volevamo questo salone, dove si tenevano le
riunioni del parlamento della Patria del Friuli”. Arturo Zardini era nato a
Pontebba il 9 novembre 1869 e morì a Udine il 4 gennaio 1923. Ivan Buzzi, sindaco di
Pontebba, ha fatto eco a Fontanini, ringraziando gli organizzatori per la
straordinaria serata e ricordando il valore del suo illustre compaesano che scrisse Stelutis alpinis a Firenze, in esilio durante la Grande Guerra.
Udine, Salone del Parlamento del Friuli, il pubblico per l'Omaggio a Zardini. Fotografie di E. Varutti
L’originale evento è stato organizzato il 6 aprile 2019 dall’Associazione
Musicologi di Gemona del Friuli, in collaborazione con il Comune di Udine e con
quello di Pontebba, con l’appoggio della Società Filologica Friulana e dell’Agjenzie
Regjonâl pe Lenghe Furlane (Arlef). La replica
del concerto si tiene a Pontebba il 13 aprile 2019, alle ore 20,30 nella sala
consiliare.
L’incontro si era aperto con l’esibizione del coro Arturo
Zardini di Pontebba, diretto da Patrizia Taddio, presentati da Tammelleo. Sono stati eseguiti in modo magistrale Il salût e La roseane. Poi c’è stata una Serenade
, sottotitolata A racuei, visto l’alto
numero di serenate di Zardini, vicine assai alle composizioni dei grandi della
musica, come Puccini o Beethoven. Spettacolare è stato Il Cjant de Filologiche interpretato dal coro Zardini al termine
della prima parte. A seguire c’è stato un intervento di carattere biografico
con diapositive su Zardini a cura del professor Elio Varutti, del Consiglio
generale della Società Filologica Friulana, oltre ad un altro momento per un’intervista
a Giuliano Rui, nipote di Arturo Zardini.
Per chiudere la serata musicale c’è stato il coro Primavera
di Udine, sorto negli ambiti dell’Istituto commerciale “A. Zanon”. È stata
eseguita Autùn con soprano,
pianoforte e coro Primavera. A seguire si è potuto ascoltare il Cjant a Gurizze dagli stessi esecutori,
tanto per celebrare il 100° anniversario di nascita della Società Filologica
Friulana, avvenuta a Gorizia nel 1919. Poi c’è stata La Staiare. Il gran finale non poteva che essere dedicato a Stelutis alpinis, cantata dal coro
Zardini, col coro Primavera e con la soprano. Grande emozione in sala e convinti
applausi.
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Alessandro Tammelleo presenta la splendida serata al pubblico. Foto di Leoleo Lulu
Sitologia
Omaggio ad Arturo
Zardini, cantore del Friuli. Un prodotto in Power Point sulla vita del grande compositore
italiano.
Bibliografia
- Giuliano Rui e Mario Faleschini, Turo Zardini, soldât, musicist e poete, Comune di Pontebba, Arti
Grafiche Friulane, Tavagnacco (UD), 2003.
- Sergio Piovesan, Canti
friulani musicati da Arturo Zardini. 37 testi di Zardini, di altri autori e
popolari con commenti e brevi note biografiche, Comune di Pontebba,
Associazione Coro Marmolada di Venezia, 2018.
La soprano Carol Hoefken nella Serenade. Foto di Leoleo Lulu
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah
Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie di Leoleo Lulu, Elio
Varutti e di Daniela Conighi.
Elio Varutti commenta la vita del grande compositore Arturo Zardini. Foto di Leoleo Lulu
Castello di Udine - Apre l'incontro il sindaco Pietro Fontanini. Foto di E. Varutti
Castello di Udine, Giuliano Rui, nipote di Zardini, mostra con orgoglio il manoscritto originale di Stelutis alpinis. Foto di Leoleo Lulu
Rassegna Stampa dal "Gazzettino" e "La Vita Cattolica"
Dal Messaggero Veneto, col curioso esempio di... disgrafia nella parola "nascista".
E' strano, ma più passano le ore e più mi rendo conto di quanto sia stata grande quella serata, è un piacere che cresce al pari della gratitudine per tutti coloro che hanno operato per renderla tale. Grazie veramente di cuore!
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