Pier Michele Benvegnù, nato a Rovigno nel 1944, ha poche tracce dell’esodo della sua famiglia avvenuto nel 1948, ma ricorda il Centro Raccolta Profughi di Laterina (Crp) “perché là dentro noi bambini si giocava assieme, ci piaceva molto e si assaporava la libertà”. Con quali mezzi viene via dall’Istria la sua famiglia?
“Ricordo con un camion – ha risposto Benvegnù – per portare via qualche mobile e certe masserizie in un deposito forse a Udine, ricordo che si è passati per Trieste, poi col treno siamo stati destinati al Crp di Laterina, in provincia di Arezzo”. Proprio al Crp di Laterina, la famiglia trova una qualche sistemazione. Bruno Benvegnù, padre di Pier Michele, è l’elettricista del Campo profughi, mentre la mamma, Pasqua Sponza nei Benvegnù, è una delle maestre della scuola elementare interna al Crp stesso.
Centro raccolta profughi
di Laterina, Befana 1952. Collez. Benvegnù
Pur lontano dalla natia Rovigno, la famiglia con vari altri parenti, inizia a riprendersi dal dolore dell’esilio. Signor Benvegnù, c’è stato qualche fatto tragico nella sua famiglia a causa dei Titini?
“Beh, il figlio di una
mia zia è stato ucciso nella foiba – ha replicato Benvegnù – mentre mio papà
Bruno si è salvato casualmente, era stato imprigionato dai Titini a Pisino e,
in seguito ad un bombardamento tedesco, mancò la corrente, così gli slavi
chiesero chi sapeva aggiustare il guasto, allora mio papà, essendo
elettricista, si fece avanti, risolse il danno e si salvò la vita, anzi fu
tenuto poi in considerazione, perché serviva loro proprio un tecnico”. Quanto
tempo siete rimasti al Crp di Laterina?
“Per una decina d’anni, poi nel 1958, ci assegnarono la casa popolare a Firenze – ha detto il testimone – ci siamo spostati un gruppo di famiglie istriane, devo dire che eravamo mal visti come pochi, poi i fiorentini si sono ricreduti e ci si è reinseriti bene”.
Mi pare che lei è imparentato con Mario Andretti, grande campione
automobilistico ed esule istriano come lei.
“Sì, è vero – ha
concluso Benvegnù – è proprio mio cugino, sono andato a trovarlo negli USA nel
2009. Loro stavano al Crp di Lucca e, in pratica, io passavo i mesi estivi da
loro, perché imparentati con i miei nonni paterni, per me era una vera e
propria vacanza, era bello stare con i miei cugini”.
A proposito di cugini, un altro cucciolo dell’esodo istriano è Giuseppe Cattonar, detto Pino, cugino del signor Benvegnù. Nato a Rovigno nel 1945, Cattonar, mi dice che il suo ramo familiare “era autoctono dal 1528, mentre il ramo materno dei De Vescovi stava a Rovigno dal 1300 - Vedi: Storia documentata di Rovigno, di Bernardo Benussi, Trieste, Editoriale Libraria, 1962 – però a causa della pressione dei Titini la mia famiglia viene via dall’Istria nel mese di agosto del 1951, dato che mio padre è stato minacciato più volte; sa, era coltivatore diretto, ma lo obbligavano a fare le cooperative, che erano una vera delusione, allora mio padre lasciò a ‘loro’ le campagne e chiese di andare a lavorare nell’industria del pesce”.
Con quale mezzo abbandonate casa e campi?
“Partiamo in treno
verso Canfanaro, Divaccia – ha risposto Cattonar – poi si passa per Trieste e
ci si ferma a Udine, al Centro smistamento profughi, per alcuni giorni, dove, sempre in treno, veniamo
destinati al Crp di Laterina. Alla stazione ferroviaria del centro aretino ci
attende il camion di servizio del Crp che ci conduce al Campo profughi, era
sera e ci diedero l’alloggio, era una baracca, la n° 11, un ambiente lungo di
60 metri, ci dissero di tramezzarlo con delle coperte, per un po’ di intimità
familiare, poi ci diedero le brande e i pagliericci fatti con le foglie delle
pannocchie e quello era per dormire, alle finestre avevamo i vetri rotti, la
porta non chiudeva bene, tanto che se c’era vento entrava un polverone da
fuori, mi ricordo poi che ci disinfestarono con della polvere bianca. Per il Giorno del Ricordo, assieme ad altri
amici esuli, per alcuni anni abbiamo accompagnato le scolaresche e funzionari
comunali dei comuni limitrofi in visite d’istruzione all’ex Campo profughi di
Laterina. Abbiamo fatto vedere loro le baracche rimaste in piedi e noi testimoni
commentavamo quello che abbiamo passato. I ragazzi stanno molto attenti”. È mai
ritornato nella sua natia Rovigno?
“Sì, diverse volte – ha
concluso Cattonar – la prima volta è successo nel 1967, ma ultimamente c’era
troppo turismo e non ci si poteva neanche muovere fino allo scoppio della
pandemia”.
Il signor Pier Michele
Benvegnù ha comunicato, infine, di aver trovato alcune fotografie del coro del
Crp di Laterina. Era diretto dal maestro Mario Ricci, che si vede bene in
un’immagine. In una foto si può notare la componente femminile del coro in
gonna e camicetta chiara. È stata scattata il 16 settembre 1953, quando il coro
polifonico del Crp ha partecipato alle selezioni per “Dilettanti alla ribalta”,
una trasmissione credo della RAI. “Io ricordo bene questo coro poiché ne
facevano parte mia mamma, mio nonno e mio zio – ha concluso Benvegnù – mi
ricordo che ero costretto a seguire tutte le prove che facevano la sera dopo
cena”.
Crp di Laterina,
Baracca n. 12, anni '50. Coll. Cattonar
Si accenna, in conclusone, che la indovinata definizione di cuccioli dell’esodo giuliano dalmata è di Michele Zacchigna, nel suo Piccolo elogio della non appartenenza. Una storia istriana, Trieste, Nonostante Edizioni, con una Postfazione di Paolo Cammarosano, 2013.
Fonti
orali e ringraziamenti – Si ringraziano gli amministratori e
gli operatori del Comune di Laterina Pergine Valdarno (AR). Ringrazio molto le persone intervistate per la generosa
disponibilità riservata. Le interviste (int.) sono state condotte da Elio
Varutti come qui di seguito indicato.
Claudio Ausilio, Fiume
1948, esule a Montevarchi (AR), int. al telefono del 20 gennaio 2021 e messaggi
e-mail del 21 gennaio 2021.
Pier Michele Benvegnù,
Rovigno 1944, esule a Firenze, int. telefonica del 25 gennaio 2021 ed email del
24 gennaio 2021.
Giuseppe Cattonar, Pino, Rovigno 1945, esule a Firenze,
int. telefonica del 26 gennaio 2021 ed email del 31 gennaio 2021.
Archivi,
Collezioni private e ANVGD
Claudio Ausilio, ANVGD
di Arezzo, Comune di Laterina (AR), Elenco
alfabetico profughi giuliani, 1949-1961, ms.
Famiglia Pier Michele
Benvegnù, Firenze, fotografie e ms.
Famiglia Giuseppe
Cattonar, Firenze, fotografie.
Istituto Comprensivo
“Francesco Mochi” di Levane (AR); consultati i seguenti documenti:
- Provveditorato agli
Studi di Arezzo, Circolo Didattico di Montevarchi, Registro della Classe 2^ A mista, Comune di Laterina, frazione Campo
Profughi, insegnante Benvegnù Sponza Pasqua e Maffei Fratini Anna Maria,
anno scolastico 1956-1957, pp. 28, stampato e ms.
- Provveditorato agli
Studi di Arezzo, Circolo Didattico di [Montevarchi], Comune di Laterina,
frazione Centro Raccolta Profughi, Scuola Elementare Statale, Registro della Classe 2^, 4^, 5^ mista,
insegnante Benvegnù Sponza Pasqua, anno scolastico 1956-1957, pp. 24,
stampato e ms.
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Progetto di Claudio
Ausilio (ANVGD di Arezzo). Ricerca e interviste a cura di C. Ausilio e Elio Varutti.
Servizio redazionale e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano
Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Claudio Ausilio, Pier Michele Benvegnù e
Pino Cattonar. Fotografie da collezioni private citate nell’articolo e
dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD),
Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo
piano, c/o ACLI – 33100 Udine – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di
Udine è Bruna Zuccolin.
Sono il direttore del sito www.ilpostalista.it, sito non commerciale alimentato dal volontariato, il più seguito e letto tra i siti filatelici e di storia postale.
RispondiEliminaAl suo interno ho una rubrica aretina (la mia città) che ospita testimonianze sui campi di concentramento, non ultimo quello di Laterina, divenuto poi Campo Profughi.
Tutto questo per dirle che inseritò il link per rendere note queste queste bellissime testimonianze.
Grazie, è stato un piacere poterle leggere.
Buon lavoro.
Roberto Monticini
Prego. Buon lavoro! Ringrazio per la citazione.
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