Leopoldo Metlicovitz, uno dei maestri assoluti del
cartellonismo italiano è nato a Trieste 150 fa. È lui l’autore di decine di manifesti
memorabili, dedicati a prodotti commerciali e industriali, ma anche a grandi
eventi come l'Esposizione internazionale di Milano del 1906, a famose opere
liriche (Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot) e a film dell'epoca del
muto (primo fra tutti Cabiria, storico precursore del kolossal). Così si legge
nel comunicato stampa riguardo alla interessante rassegna di Trieste.
Leopoldo
Metlicovitz: Sauzé Frères, 1908-10,
cromolitografia su carta, 110,1 x 79,6 cm. Museo Nazionale Collezione Salce,
Treviso
Assieme ad artisti quali Hohenstein, Laskoff, Terzi e al più
giovane concittadino Marcello Dudovich, Metlicovitz (che di quest'ultimo fu il maestro) operò per decenni alle Officine
Grafiche Ricordi di Milano, dopo un avvio come pittore paesaggista nella città
natale e un apprendistato come litografo (professione ereditata dal padre) in
uno stabilimento grafico di Udine.
Fu proprio grazie all'intuito di Giulio Ricordi, che
Metlicovitz poté esplicare, dagli ultimi anni dell'Ottocento, tutte le proprie
potenzialità espressive, non solo come grande esperto dell'arte
cromolitografica, ma pure come disegnatore e inventore di quegli "avvisi
figurati" (così chiamati allora) che, affissi a muri e palizzate, mutarono
il volto delle città con il loro vivace cromatismo, segnando anche in Italia la
nascita di quell'arte della pubblicità sintonizzata su quanto il "modernismo"
internazionale andava proponendo nelle arti applicate sotto i vari nomi di
Jugendstil, Modern Style, Art Nouveau, Liberty.
A lui la città di Trieste dedica, nel 150° anniversario della
nascita, la prima grande retrospettiva monografica. Con il titolo Metlicovitz. L'arte del desiderio. Manifesti
di un pioniere della pubblicità, resterà allestita al Civico Museo Revoltella
e al Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019, per poi passare al
Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso dal 6 aprile al 18 agosto 2019.
La mostra è promossa e realizzata dal Comune di Trieste -
Assessorato alla Cultura, Sport e Giovani - Area Scuola, Educazione, Cultura e
Sport - Servizio Musei e Biblioteche in collaborazione con il Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali - Polo Museale del Veneto - Museo Nazionale
Collezione Salce di Treviso e con il contributo della Regione Friuli Venezia
Giulia.
La rassegna è curata dallo storico dell’arte e scrittore
Roberto Curci e diretta da Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio
Musei e Biblioteche, e da Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale
Collezione Salce.
Nella grande monografica rivive l'intero arco della
produzione dell'artista. Le opere esposte, 73 manifesti (alcuni di dimensioni giganti),
tre dipinti e una ricca selezione di "grafica minore" (cartoline,
copertine di riviste, spartiti musicali ecc.), saranno organizzate in otto
sezioni espositive, sette delle quali ospitate presso il Civico Museo
Revoltella e una parte, la sezione dedicata ai manifesti teatrali per opere e
operette, nella Sala Attilio Selva al pianterreno di Palazzo Gopcevich, sede
del Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl".
Le opere provengono per la gran parte dal Museo Nazionale
Collezione Salce di Treviso (68 manifesti), oltre che dalle collezioni civiche
(Civico Museo Revoltella e Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl") e
da raccolte private.
La produzione cartellonistica di Metlicovitz, così come
quella dell'amico Dudovich, fu - sottolinea Roberto Curci - particolarmente
intensa negli anni precedenti la Grande Guerra, con la creazione di autentici
capolavori rimasti a lungo nella memoria visiva degli italiani e a tutt'oggi
largamente citati e riprodotti in ogni studio sull'evoluzione del messaggio
pubblicitario del Novecento. A questo eccellente artista, caratterialmente
schivo ed estraneo ad ogni mondanità, alle prove affascinanti per verve ed eleganza stilistica da lui devolute sia a
realtà
commerciali come i popolari Grandi Magazzini napoletani dei Fratelli Mele sia
all'universo musicale e teatrale, spiritualmente a lui congeniale (conoscente
di Verdi, fu amico soprattutto di Puccini), è dedicata questa mostra che si
propone di rappresentare il “tutto Metlicovitz”, straordinario cartellonista, certo,
ma anche eccellente pittore ed efficace grafico e illustratore.
La mostra è corredata da un raffinato catalogo, a cura di
Roberto Curci e Marta Mazza (Lineadacqua Edizioni).
--
Comunicato a cura dell’Ufficio stampa della rassegna. Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo
e Elio Varutti.
---
Info e prenotazioni: Civico Museo Revoltella - Galleria
d'Arte Moderna. Biglietteria/Informazioni
via Diaz 27
+ 39 040 675 4350
---
Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl", Sala Attilio
Selva. Biglietteria/Informazioni
via Rossini 4
+ 39 040 675 4039
---
Orari di visita
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura dei due
musei.
Civico Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna, via Diaz
27, tutti i giorni 9-19 (martedì chiuso).
Civico Museo
Teatrale “Carlo
Schmidl”, Sala Attilio Selva, via Rossini 4, tutti i giorni 10-17.
---
Speciale
biglietto combinato per un ingresso, nello stesso giorno o in giorni diversi,
ai due musei sedi della mostra. Intero: 8 euro. Ridotto: 5 euro.
Nessun commento:
Posta un commento