lunedì 10 dicembre 2018

Metlicovitz a Trieste, Arte del desiderio, Manifesti di un pioniere della pubblicità


Leopoldo Metlicovitz, uno dei maestri assoluti del cartellonismo italiano è nato a Trieste 150 fa. È lui lautore di decine di manifesti memorabili, dedicati a prodotti commerciali e industriali, ma anche a grandi eventi come l'Esposizione internazionale di Milano del 1906, a famose opere liriche (Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot) e a film dell'epoca del muto (primo fra tutti Cabiria, storico precursore del kolossal). Così si legge nel comunicato stampa riguardo alla interessante rassegna di Trieste.
Leopoldo Metlicovitz: Sauzé Frères, 1908-10, cromolitografia su carta, 110,1 x 79,6 cm. Museo Nazionale Collezione Salce, Treviso

Assieme ad artisti quali Hohenstein, Laskoff, Terzi e al più giovane concittadino Marcello Dudovich, Metlicovitz (che di quest'ultimo fu il maestro) operò per decenni alle Officine Grafiche Ricordi di Milano, dopo un avvio come pittore paesaggista nella città natale e un apprendistato come litografo (professione ereditata dal padre) in uno stabilimento grafico di Udine.
Fu proprio grazie all'intuito di Giulio Ricordi, che Metlicovitz poté esplicare, dagli ultimi anni dell'Ottocento, tutte le proprie potenzialità espressive, non solo come grande esperto dell'arte cromolitografica, ma pure come disegnatore e inventore di quegli "avvisi figurati" (così chiamati allora) che, affissi a muri e palizzate, mutarono il volto delle città con il loro vivace cromatismo, segnando anche in Italia la nascita di quell'arte della pubblicità sintonizzata su quanto il "modernismo" internazionale andava proponendo nelle arti applicate sotto i vari nomi di Jugendstil, Modern Style, Art Nouveau, Liberty.
A lui la città di Trieste dedica, nel 150° anniversario della nascita, la prima grande retrospettiva monografica. Con il titolo Metlicovitz. L'arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità, resterà allestita al Civico Museo Revoltella e al Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019, per poi passare al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso dal 6 aprile al 18 agosto 2019.
La mostra è promossa e realizzata dal Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura, Sport e Giovani - Area Scuola, Educazione, Cultura e Sport - Servizio Musei e Biblioteche in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Polo Museale del Veneto - Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.
La rassegna è curata dallo storico dell’arte e scrittore Roberto Curci e diretta da Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio Musei e Biblioteche, e da Marta Mazza, direttrice del Museo Nazionale Collezione Salce.
Nella grande monografica rivive l'intero arco della produzione dell'artista. Le opere esposte, 73 manifesti (alcuni di dimensioni giganti), tre dipinti e una ricca selezione di "grafica minore" (cartoline, copertine di riviste, spartiti musicali ecc.), saranno organizzate in otto sezioni espositive, sette delle quali ospitate presso il Civico Museo Revoltella e una parte, la sezione dedicata ai manifesti teatrali per opere e operette, nella Sala Attilio Selva al pianterreno di Palazzo Gopcevich, sede del Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl".
Le opere provengono per la gran parte dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso (68 manifesti), oltre che dalle collezioni civiche (Civico Museo Revoltella e Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl") e da raccolte private.
La produzione cartellonistica di Metlicovitz, così come quella dell'amico Dudovich, fu - sottolinea Roberto Curci - particolarmente intensa negli anni precedenti la Grande Guerra, con la creazione di autentici capolavori rimasti a lungo nella memoria visiva degli italiani e a tutt'oggi largamente citati e riprodotti in ogni studio sull'evoluzione del messaggio pubblicitario del Novecento. A questo eccellente artista, caratterialmente schivo ed estraneo ad ogni mondanità, alle prove affascinanti per verve ed eleganza stilistica da lui devolute sia a realtà commerciali come i popolari Grandi Magazzini napoletani dei Fratelli Mele sia all'universo musicale e teatrale, spiritualmente a lui congeniale (conoscente di Verdi, fu amico soprattutto di Puccini), è dedicata questa mostra che si propone di rappresentare il “tutto Metlicovitz”, straordinario cartellonista, certo, ma anche eccellente pittore ed efficace grafico e illustratore.
La mostra è corredata da un raffinato catalogo, a cura di Roberto Curci e Marta Mazza (Lineadacqua Edizioni).
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Comunicato a cura dell’Ufficio stampa della rassegna. Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo e Elio Varutti.
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Info e prenotazioni: Civico Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna. Biglietteria/Informazioni
via Diaz 27
+ 39 040 675 4350
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Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl", Sala Attilio Selva. Biglietteria/Informazioni
via Rossini 4
+ 39 040 675 4039
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Orari di visita
La mostra sarà visitabile negli orari di apertura dei due musei.
Civico Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna, via Diaz 27, tutti i giorni 9-19 (martedì chiuso).
Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl”, Sala Attilio Selva, via Rossini 4, tutti i giorni 10-17.
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Speciale biglietto combinato per un ingresso, nello stesso giorno o in giorni diversi, ai due musei sedi della mostra. Intero: 8 euro. Ridotto: 5 euro.

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