domenica 25 gennaio 2015

Giorno del Ricordo 2015 allo Stringher, Udine

Convegno Giorno del Ricordo

"Il Campo Profughi Istriani di Udine 1945-1960" - relatore il Prof. Elio Varutti

Sabato 7 febbraio 2015 – ore 9-11 - auditorium Istituto Stringher

Udine, Villaggio Metallico, 1952. La Cjesa del Vilagjo de Fero. Da sinistra: Maria Osso, Maria Cerri, Ugo Cerri, Pietro Buttignoni (l'artigliere), Onorina Mattini, Bruno Mambelli, Angelo Totaro (bambino) figlio di Uliana Buttignoni e Maria Buttignoni. 
Collezione famiglia Mattini, Udine.

in collaborazione e col patrocinio dell' Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, presidente ing. Silvio Cattalini, che porterà il saluto ufficiale e una testimonianza personale sull'esodo dalmata.  In concomitanza all'evento, aperto alle autorità e alla cittadinanza, si terranno:

 > la Presentazione del volume fresco di stampa
 "Ospiti di gente varia. Cosacchi, esuli giuliano dalmati e il Centro di Smistamento Profughi di Udine 1943-1960"

Foto di cosacco con la sua famiglia (moglie e bimbo), 9.3.1945. Stavano a Mena di Cavazzo Carnico, in provincia di Udine, nelle stanze requisite alla famiglia Guglielmo Barazzutti e Cecilia Cossio.

Autori del libro > Roberto Bruno, Elisabetta Marioni, Giancarlo Martina, Elio Varutti
Editore > Istituto Statale d'Istruzione Superiore "B. Stringher" Udine, 2015

Dialogherà con gli autori lo scrittore Mauro Toninoautore del romanzo sulle foibe e sull'esodo istriano intitolato Rossa terra, Pasian di Prato (UD), Orto della Cultura, 2013

Udine 2013 - Silvio Cattalini e Mauro Tonino alla presentazione di Rossa terra, nella sala parrocchiale di Vicolo Sillio.


> la Inaugurazione della Mostra sul Giorno del Ricordo  atrio Istituo Stringher (aperta fino al 31.3.2015), con materiali ANVGD, a cura del prof. Guido Rumici ed originali pannelli rielaborati dagli studenti dello Stringher e dai professori del Laboratorio di Storia
Orari di apertura: lunedì-venerdì ore 8,30-13,00 e ore 15,00-18,00. Sabato ore 8,30-14,30.

> Accoglienza e ospitalità a cura dello staff dei professori ed allievi del Laboratorio di Accoglienza Turistica, del Laboratorio di Sala e del Laboratorio di Enogastronomia dello Stringher.

Networkingsu Slideshare vedi ... Itinerario giuliano a Udine, Esodo istriano, un brano sconosciuto di storia locale

Libro, mostra e convegno fanno parte del progetto, sostenuto dalla Fondazione Crup, “Il secolo Breve in Friuli Venezia Giulia”, che ha ottenuto il patrocinio di: Provincia di Udine, Comune di Udine, Club UNESCO di Udine, Società Filologica Friulana, ANED, ANVGD e del Comune di Martignacco  nel cui ambito territoriale ha sede Villa Italia, residenza di re Vittorio Emanuele III, dal 1915 al 1917.


Le professoresse Maria Pacelli e Elisabetta Marioni con lo scrittore Mauro Tonino in Auditorium al convegno dell'Istituto Stringher il 7 febbraio 2015 alla presentazione di "Ospiti di gente varia"

Il prof. Elio Varutti presenta la studentessa Elisa Dal Bello, per la lettura della sua intervista sull'esodo istriano al convegno dell'Istituto Stringher il 7 febbraio 2015 

La chiesa del Villaggio Metallico a Udine (la Baraca Cjesa), con don Leandro Comelli, 1956. Vivevano qui diversi esuli istriani e dalmati, in attesa di un'abitazione costruita dall'Opera assistenza profughi giuliani e dalmati, ente creato nel Dopoguerra e preposto alle iniziative di tutela e di sviluppo delle comunità degli esuli istriani, fiumani e dalmati scappate dai territori ceduti con il trattato di pace all'ex Jugoslavia. L'ente ebbe per segretario generale Aldo Clemente (Trieste 21 ottobre 1920 - Roma 14 novembre 2014). I profughi e gli sfollati si erano adattati a vivere in questa bidonville di 40 baracche metalliche, vecchio casermaggio dell'esercito inglese, costruito in Via Monte Sei Busi. 
Vedi un altro articolo su Aldo Clemente sul Messaggero Veneto a firma di Mario Blasoni.


Le fotografie del Villaggio Giuliano di Udine, di via Casarsa sono di Elio Varutti, 2013



Il Centro di Smistamento Profughi di Udine, copertina del volume del 2015. Fotografia per gentile concessione di: Enrico Miletto, Carlo Pischedda, L'Esodo istriano-fiumano-dalmata in Piemonte. Per un archivio della memoria, Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Torino (on-line dal 2009)

Parlano di noi: Il Giornale del Friuli  del 28.01.2015; il sito web dell'ANVGD di Roma, il giornale in marilenghe Il Diari; ancora il sito nazionale dell'ANVGD dal 02.02.2015, sotto la dizione "Le scuole per il 10 febbraio"; Il Giornale del Friuli del giorno 02.02.2015; la rassegna stampa nel sito della Fondazione CRUP; il sito web del Club UNESCO di Udine; il giornale del web friulionline.com del 5 febbraio 2015, con un articolo sulla Mostra sul Giorno del Ricordo; il blog di Elio Varutti su webnode.it ; il sito Internet Libero 24x7; il sito web dell' Agenzia Regionale per il Diritto agli Studi Superiori del Friuli Venezia Giulia (Ardiss.fvg.it); il sito della Banca della Memoria memoro.org.it; ancora il sito della Fondazione CRUP alla data del 7.02.2015; il sito Internet di turismofvg; il settimanale "Il Friuli" del 10.02.2015, col titolo Quando Udine ospitò 100mila profughi, ....

---
Anteprima della Mostra sul Giorno del Ricordo allo Stringher, Udine

(fotografie di Elio Varutti)




Didascalia riguardo alla foto soprastante. TITOLO DELL'OPERA: "La valigia del ricordo". Autrici: allieve Sara Mesaglio e Aida Ahmetovic classe 4^ B Tecnico del turismo. Dittico, tecnica mista su tela (collage, pastello, guarnizioni varie). Dimensioni: chiuso 35x50 cm, aperto 50x70cm.
L'opera esprime l'analisi e insieme la sintesi del dramma vissuto dagli esuli istriano dalmati e dalle vittime delle foibe (sia italiane che iugoslave). La prima riproduzione mostra l'esecuzione di civili sloveni da parte di soldati italiani. Nella seconda, il principale monumento di Pola, l'Arena, fa da sfondo all'esodo dei cittadini italiani d'Istria nel 1947.
Il dramma non ha volto, ma si esprime con le immagini delle foto d'epoca e con le parole dei giornali (L'Arena di Pola).
La sintesi si concretizza nel dittico-valigia che una volta chiuso può essere agevolmente trasportato a significare che non dobbiamo separarci da esso. Il ricordo deve essere sempre vivo.

Gruppo di studio sull’Esodo giuliano dalmata, classe 4^ B Tecnico del turismo, anno scolastico 2014-2015. Coordinamento a cura dei professori Martina Bragagnini (Storia dell’Arte), Elio Varutti (networking). Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Istituto “B. Stringher”, Viale Monsignore Giuseppe Nogara, 33100 Udine, Italia.

Visitatori ed esuli istriano dalmati alla Mostra sul Giorno del Ricordo all'Istituto Stringher di Udine

-----

UN VILLAGGIO GIULIANO NELLA BASSA FRIULANA

Verso il 1950 sorse un Villaggio Giuliano anche a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine. “Si tratta di una trentina di edifici, nella frazione di Villanova – ha detto Daniele Salvador, vice sindaco di San Giorgio di Nogaro, nel 2014 – oggi forse non c’è più nessuno degli assegnatari esuli giuliani del tempo. Sono casette per due famiglie: una al piano terra e l’altra al primo piano. C’è da aggiungere, in conclusione, che il 1° agosto del 2010 c’è stato un incontro di quegli abitanti istriani e dalmati, cui partecipò una trentina di persone, tra le quali il professor Adolfo Bellinetti, fautore di un’iniziativa editoriale autoprodotta che raccolse una decina di contributi tutti dedicati al Villaggio Giuliano, con ricordi, poesie, episodi vari”.
Secondo Carla Aita, nata a Cervignano del Friuli, nel 1936, "anche a Cervignano ci sono alcune case degli esuli giuliano dalmati" (26 marzo 2015).


Immagine del 2014, fotografia di Olga Ravazzolo, di San Giorgio di Nogaro classe 4^ C Enogastronomia, Istituto Stringher, Udine


San Giorgio di Nogaro - Il Villaggio Giuliano come si presentava negli anni Cinquanta, con vista sulla passerella sul fiume Corno. Fotografia riprodotta dal volume di Luigi Del Piccolo, Storia di San Giorgio di Nogaro, Edizioni Biblioteca dell'Immagine, Pordenone, 2010. Qui sotto, altre immagini dello stesso Villaggio Giuliano riprese da siti Internet.


Ecco la rassegna stampa: 






Didascalia per l'immagine sottostante.
Classe 5^ C turistica Isis B. Stringher Udine, Maieta istriana, installazione con maglia di cotone (Collezione privata Gradisca d’Isonzo), carta, pietra bianca d'Istria e borraccia militare italiana del 1940-’45 (Collezione privata, Udine), dicembre 2011. Coordinamento didattico: prof.ssa Maria Pacelli (Italiano e Storia), Maria Teresa Smeragliuolo (Laboratorio di Ricevimento), Elio Varutti (Discipline economiche aziendali) networking. Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico. 
  
Maieta istriana, testo plurilingue
Maglia dell’Istria del 1955 aggiustata dalle zie e dalla nonna (Italiano).
Malla de Istria de 1955 se ha ajustado a sus tías y su abuela (Spagnolo).
Jumper from Istria dated 1955 repaired by grandmother and aunts (Inglese).
Pull de l’Istrie de 1955 reparé pour les tantes et le grand-mère (Francese).
Bluse aus Istrien aus dem Jahr 1955 von den Tanten und von der Grossmutter reparient (Tedesco).
Triket e Istriës e 1955 ishin të punuara nga Tezet dhe nga gjyshja (Albanese).
Maiute istriane dal 1955 justade des agnis e de none (Friulano).
Maieta istriana del 1955 agiustada da le zie e da la nona (Istriano).



Studenti fotografi e cineoperatori all'evento del Giorno del Ricordo 2015 all'Istituto Stringher di Udine, classe 4^ E enogastronomia


Nessun commento:

Posta un commento