I turisti possono rivivere le tradizioni paesane di una
volta. L’hanno chiamata “Sappamukki”. È la festa dell’alpeggio delle mucche al
rientro dalle malghe di montagna. Transumanza: è descritta così nei vocabolari
e da qualche poeta. A Sappada si fa almeno dal 2007 o giù di lì.
È una sfilata di due giorni di festa. Le protagoniste sono le
mucche, per l’occasione “vestite” con rami d’abete e coloratissimi fiori,
fiocchi e guidate dai loro pastori. La festa è continuata poi con stand di
prodotti tipici locali: dai formaggi, ai dolci, come lo Strudel o lo Strauben,
ossia frittelle tirolesi e fino alle grappe prodotte con particolari erbe. Era
aperto anche un fornito stand enogastronomico. Code lunghe alla cassa.
Nei secoli scorsi, nelle montagne della Carnia, nella buona
stagione partivano non solo i pastori, ma anche alcuni loro familiari, bambini
compresi. Con i bovini in fila tutti su pei sentieri fino alle malghe in quota,
a 1700 metri di altitudine. È lì che i pascoli sono più vari e ricchi per
l’alimentazione dell’animale. Nelle casere si trasferiva allora pure un pezzo
della famiglia, i ragazzi e persino i bambini erano buone braccia da lavoro per
l’antica famiglia patriarcale.
La consuetudine di trasferire le greggi dal monte verso il
mare è tipica anche delle regioni appenniniche del centro Italia, però nella
stagione fredda. Così i pastori dell’Abruzzo e del Sannio sono o erano
transumanti nel Tavoliere della Puglia. Nel Novecento alcuni allevatori della
Bassa friulana portavano all’alpeggio le loro vacche con i camion.
A Sappada, in provincia di Belluno, al confine con Forni Avoltri, che sta in Friuli Venezia Giulia, la festa della transumanza è stata
allargata ai turisti. Anzi è divenuta motivo per destagionalizzare l’economia
turistica della valle, che ha segnato dei buoni successi nei scorsi mesi
estivi.
Già dal 5 settembre 2016 i rifugi della Val Sesis”, nella
zona che porta alle sorgenti del Piave, c’era la possibilità di degustare il
piatto “Sappamukki”. Si tratta di specialità tipiche locali, a base di formaggi
e carni, dove l’afflusso di commensali è stato elevato.
Ad esempio pure i certi ristoranti di Sappada nel menu settembrino
faceva la sua bella mostra il Gepichta
Kropfn (vedi le ricette di Sappada), deliziosi ravioli alle erbe. In sostanza l’impasto è quello degli
gnocchi di patate con la forma del tortello, ripieno di menta, ricotta
affumicata e condito con burro di malga ed una spolverata di latteria vecchio o
grana. Non può scappare poi il piatto di bocconcini di cervo in salmì con
polenta. Altri puntano sulla zuppa di orzo e fagioli, adattissima al fresco
della sera.
Sabato 10 settembre la mandria è scesa dalla Malga Casera Vecja verso i rifugi Rododendro e Piani del Cristo. Hanno fatto da festosa
cornice i cori ANA degli alpini “Sorgenti del Piave” e il “Nino Baldi” di
Trieste. Alle 15,30 c’era la dimostrazione della produzione del formaggio. Per
i piccoli c’era la parete di roccia gonfiabile rossa per tentare un’arrampicata,
assistiti da montanari autentici. Le mucche sono scese fino a Borgata Cretta,
in paese. La partenza
delle mucche verso valle era prevista alle 15.30, con arrivo in Borgata Cretta
e successiva mungitura verso le 16.30. Alle 18.00 c’è stata una sfilata
musicale della "Plodar Plech Musik". Il gruppo musicale ha percorso
il centro del paese partendo da borgata Bach e raggiungendo località Eibn, dove
alle 18.30 è stato aperto il tendone gastronomico, con l’esibizione dell'orchestra
Fabrizio e Accademia per una serata all'insegna della festa danzante.
Domenica 11 settembre dalle 10,30 sono state fatte sfilare lungo
Sappada vecchia le “armente”, così sono descritte le vacche nei registri
contabili dell’Ottocento. Alle ore 11, in località Eibn, vicino alla Baita Pista Nera, c’è stata l’apertura dei chioschi, il mercatino e un pienone sotto
i tendoni, i gazebo, le tende e gli ombrelloni. Erano esauriti persino i
tavolini e le panche al sole.
C’è stato lo spettacolo della Banda di Versciacco, del Gruppo
Folkloristico Holzhockar, dei figuranti nei costumi tipici della vita
contadina. La festa è proseguita per tutto il giorno al tendone in località
Eibn, per concludere con un fiore: la premiazione dell'iniziativa Balconi
Fioriti 2016.
La transumanza dell’economia
C’è un altro aspetto da accennare. Gli abitanti di Sappada
hanno chiesto con un referendum di cambiare regione. Per legami storici col
Friuli e, soprattutto con la Carnia, vorrebbero far parte della regione Friuli
Venezia Giulia, anziché stare sotto il Veneto. Le procedure per il distacco da
Belluno sono andate avanti, ma la burocrazia romana o di altre latitudini ci
mette sempre lo zampino, così le cose vanno per le lunghe.
È successo allora che qualche attività economica abbia
iniziato a cambiare la propria sede legale, o abbia intenzione di farlo, come
la Società Campetti, col suo presidente Daniele Kratter. Hanno iniziato i piccoli imprenditori e poi anche quelli
un po’ più grandi. Qualcuno sta parlando di “transumanza dell’economia”, nel
senso che la sede delle imprese è stata trasferita (o sta per esserlo) nel confinante
e vicino Comune di Forni Avoltri, che è in Friuli Venezia Giulia. C’è chi è
andato alla Camera di commercio di Pordenone (che pure è in Friuli) a
informarsi per fare tutte le pratiche. Insomma staremo a vedere se vincerà l’economia,
oppure la burocrazia istituzionale. La voglia di Friuli aumenta sempre di più.
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Servizio giornalistico, fotografico e di networking di Elio
Varutti.
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Una versione di questo articolo è stata pubblicata il 13 settembre 2016 sul giornale web infofvg.it col titolo: “Festa dell’alpeggio a Sappada”.
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Vedi anche il videoclip girato da Elisabetta De Michele e pubblicato su Facebook, che si ringrazia per la diffusione.
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