L'albergo si trova in Piazza XX Settembre, anticamente “Place
dai Grans”, ovvero: Piazza dei grani. Il nome attuale della Piazza XX Settembre ricorda l’entrata
in Roma delle truppe italiane il 20 settembre 1870, dopo la celebre breccia di Porta Pia. Ebbe quel nome per la deliberazione del Consiglio comunale di Udine
del 7 settembre 1895.
Udine - Albergo Italia in una cartolina ai primi del Novecento
1. Forme
estetiche sparse
Questo
luogo vide la prima rivolta contadina del 1511, quando i popolani assieme ai
nobili Savorgnan, schierati con Venezia, assalirono le case dei ricchi della Torre,
che erano del partito filo imperiale.
L’area,
nel 1717, era occupata dai ruderi e dalle restanti case della famiglia
Torriani, che furono confiscate dal governo Veneto e demolite. Si salvarono le
due statue di Ercole e Caco, trasportate presso la Loggia del Lionello in Piazza Contarena (oggi Piazza Libertà).
Qui
aveva sede pure la Confraternita dei bombardieri, che aveva per protettrice
Santa Barbara. Nel 1797, caduto il veneziano governo della serenissima Repubblica di San Marco, i
Torriani ottennero la restituzione del fondo, che fu adibito a mercato dei
polli, del pesce e di altri generi. Poi lo spazio fu venduto alla famiglia dell’industriale
Antivari che, nel 1864, a sua volta lo cedette alla famiglia Angeli, dalla
quale il Comune l’acquistò nel 1868.
La
piazza, livellata e selciata fu destinata al mercato delle granaglie. Queste
notizie spiegano come la località sia stata chiamata “Place Toriane, dal Fisc,
di Sante Barbare, dai Grans” (G.B. Della Porta).
2. La zobia grassa del 1511
Questi luoghi,
in particolare a sud, nella vicina Piazza Venerio, il 23 febbraio 1511
che era un giovedì grasso “la zobia grassa”, videro l’amore infelice tra Lucina Savorgnan e Luigi Da Porto. Loro furono fonte d’ispirazione del celebre dramma “Romeo and Juliet” di
William Shakespeare. Il
tema dell’infelice amore del 1511 dei cugini Lucina Savorgnan e Luigi Da Porto
ha portato a sviluppare certe idee innovative sulla piazza, per ampliare l’offerta
turistica di Udine, potenziandone l’estetica con un monumento all’amore.
Alcuni allievi dell’Istituto Stringher hanno proposto al Comune di Udine, con messaggi
“on-line” di installare una statua dedicata alla Giulietta friulana.
Si
tratta delle allieve Valentina Cimador e Katia De Luca, della classe 5^ A
Tecnico dei Servizi Turistici, oltre a Alice Bianchi, Giulia Colussi, Ilaria
Coppa, Rebecca Driussi e Alice Milocco, classe 5^ C Tecnico dei Servizi
Turistici dell'Istituto "Stringher" di Udine – anno scolastico
2010-2011.
Prof.
Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica. Dottoressa
Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico – Isis “B. Stringher”, Udine.
3. L’estetica di una piazza
Al
n. 14 della piazza si trova Palazzo Antivari Kechler. Progettato da Giuseppe Jappelli nel
1831, ci propone una delle più belle facciate neoclassiche della città,
costruita sotto la direzione dell’architetto Gian Battista Bassi. Contiene
stucchi di Giulio Luccardi e decorazioni di Giovanni Pontoni. Durante la Prima
guerra mondiale palazzo Kechler ospitò numerose delegazioni degli stati alleati
all'Italia. Spesso gli udinesi accorsero a salutare gli illustri ospiti come il
primo ministro francese Aristide Briand o i deputati russi.
Nel
link seguente si può vedere come Palazzo Kechler sia stato inserito in un tour
virtuale intitolato dagli allievi e dagli insegnanti dell’Istituto Stringher: "Due passi per la capitale della guerra. Percorso virtuale per le vie, le piazze, gli edifici e le case di Udine".
Il
piano nobile dell’edificio, collegato con l’adiacente Albergo Astoria Italia,
è adibito a centro congressi. Qui si possono ammirare un salottino con mobilio
originale stile Impero ed alcune camere di tradizione veneta, con alcove
decorate di motivi mitologici e paesaggi.
L’Astoria
Hotel Italia, al n. 10, è frutto di modifiche del Settecento e Ottocento;
qui si sono alternati vari alberghi e caffé.
Sul
lato nord della piazza c’è il Palazzo dell’INA, costruito dall’architetto
Provino Valle nel 1925. Sul lato orientale della piazza c’è la casetta
veneziana, che era in Via Rialto e venne qui ricostruita nel 1929, con stemmi
del XVI secolo. Sul fianco sinistro della casetta veneziana si apre la Corte
Savorgnan, nella quale ha sede l’Ufficio di Udine de “Il Gazzettino”,
giornale quotidiano di Venezia dal 1887.
Il lato meridionale della piazza è occupato dall’edificio
dell’ex ospedale cinquecentesco. Al n. 3 B portale originale del Collegium
Pauperum, costruito per volontà della Confraternita dei Battuti nel 1523;
si vede il monogramma di Santa Maria della Misericordia (come ha scritto Maurizio Buora).
Udine, Piazza XX Settembre, dal sito web Visit Udine Locali Storici
4. Il
mercato
La
merce giungeva in piazza con carri agricoli, carrette, carrettine trainate da
cavalli ma anche, fino alla guerra 1915-18, da asini. Per tutta la mattina e
fino alle primissime ore del pomeriggio, le strade che portavano al mercato
erano animatissime. Era tutto un parlare, un vociare, un chiamarsi, un
raccogliersi in gruppetti, un darsi manate sulle spalle, un trascinarsi nell’osteria
vicina, dove i boccali non si contavano. Sul mezzogiorno questa animazione si
trasferiva nelle affollatissime e fumose osterie (Giuseppe De Piero).
La
piazza è stata destinata a parcheggio dagli anni Sessanta fino al 2008, quando
l’amministrazione comunale ha dato impulso ai lavori di pedonalizzazione del
centro storico: la nuova piazza è stata inaugurata il 23 dicembre 2010.
I
lavori, cominciati nell’estate 2010, sono terminati nell’anno con la
sistemazione completa della pavimentazione, il risanamento del sottofondo, la
creazione di sotto-strutture per gli scarichi delle acque. La sistemazione delle
lastre in pietra è stata differenziata: i masselli e le lastre in pietra dei
bordi sono state restaurate, mentre nella zona centrale, dove si prevede un
deterioramento per l’ingresso dei mezzi pesanti, le lastre di pietra attuali,
di circa 5-8 cm di spessore, sono state sostituite con altre identiche per tipo
di materiale e dimensione ma di spessore di circa 15 centimetri posato su letto
di sabbia.
I
ritrovamenti archeologici rinvenuti durante i lavori sono stati documentati con
appositi rilievi e protetti con geo-tessuto: tutti gli interventi sono stati
eseguiti con la supervisione della Soprintendenza archeologica.
È
stata stuccata e restaurata la Vera da Pozzo nel lato nord est della piazza,
per restituirla alla città in tutta la sua bellezza cromatica originale (marmo
bianco-rosato di matrice veneta). Un trattamento di restauro (olio di lino
cotto) è stato riservato anche alla cimasa (ornamento superiore) che sovrasta
la vera da pozzo, poi ritinteggiata nel colore originale.
5. I
nuovi servizi della piazza
A
Piazza XX Settembre viene restituito il ruolo di area mercantile. Per sei
giorni alla settimana ospita diverse tipologie di mercato, da quello
tradizionale a quello del riciclo e del riuso, fino al Farmer market, in
collaborazione con la Coldiretti.
Ma
il mercato non è l’unica novità. Attrezzata con panchine, la piazza diventa
ancora di più spazio di socializzazione, grazie al servizio di “bookcrossing”:
contenitori per lo scambio dei libri e la lettura. Inoltre, l’area è stata
dotata di un servizio di connessione WiFi gratuito per cittadini, commercianti
ed esercenti della zona e loro clienti (per un massimo di 15 utenti collegati
nello stesso momento), caratterizzandosi come luogo per lo svago e il tempo
libero ad alto contenuto di servizi tecnologici.
Funziona
anche il totem informativo, installato all’esterno del plateatico, sull’angolo
della piazza dove sorge l’Hotel Astoria Italia. In una prima fase
ha ospitato informazioni su musei e itinerari per scoprire Udine, oltre a una
sezione specifica dedicata a Piazza XX Settembre. Poi sono disponibili le
sezioni dedicate alla piazza, ai musei e agli itinerari, tradotte in inglese e
in friulano. Il totem si arricchirà, infine, di sezioni con la mappa della città
e gli eventi organizzati in città.
6. Focus sull’Astoria Hotel Italia
Ci
sarà pure un motivo se l’Astoria Hotel Italia è il primo albergo menzionato
nella Guida Michelin del 1973, quando nasce il turismo di massa. Il motivo è
che è sempre stato un luogo di accoglienza di grande profilo. Nel 1922-1923 fu
visitato da Mussolini e dal principe di Piemonte. Nel 1932, essendo tutto
esaurito per il Giro d’Italia, Achille Campanile (1899–1977) scrittore,
drammaturgo, sceneggiatore e giornalista italiano, accetta di dormire su un
biliardo! Cosa accadeva nell’Ottocento?
L’Astoria
Hotel Italia e il Risorgimento. Nel
1841 qui c’era la locanda Stella d’Oro, gestita da Giuseppe Francesconi. Qui
come dice la lapide sulla facciata dell’Astoria Hotel Italia, posta a
5-6 metri da terra, il 9 agosto 1866 – anno dell’annessione del Friuli al Regno
d’Italia – Quintino Sella si adoperò con i capi dell’esercito italiano per
scongiurare la possibilità di un ritorno degli austriaci. Che cosa succedeva?
Era la fine della III Guerra d’Indipendenza e gli Austriaci, spadroneggiando e
requisendo ogni cosa, si erano accampati a Manzano, a Buttrio e a Pavia di
Udine, come ricorda Caterina Percoto in una delle sue lettere.
Caterina Percoto,
Studio Rovere & Madussi, 1875,
Fototeca
dei Civici Musei di Udine.
7. Il
racconto di Caterina Percoto sul Manzanese nel 1866
Era
il mese di settembre del 1866. Manzano, Buttrio, Pavia vengono rioccupate dagli
Austriaci per due mesi, fino al plebiscito del 21 ottobre 1866. A Manzano 723
ammessi al voto. Per il sì: 718 (99,3%).
«Vedo invece tre luride compagnie di austriaci; – scrive Caterina Percoto all’amica Marina Baroni – di austriaci è piena la casa e fin qui fuori della porta della mia camera sta un tenente con i suoi servitori che nel loro barbaro linguaggio insultano e bestemmiano a questa mia povera patria… voci di saccheggio, voci di estorsioni in altre città. Poi le requisizioni di buoi, di vino, di grani. Un giorno chiuse le porte a Udine e dodicimila austriaci pronti al saccheggio se entro sei ore non si dava loro oltre il mantenimento non so che ingente somma di denaro… al mio povero villaggio sono toccati 25 buoi dovuti condurre al loro campo e vino ed altro, insomma ci hanno spogliati… si erano ritirati su Gorizia… in casa abbiamo due compagnie di slovacchi… lordano tutte le stanze come se fossero tante bestie. Per 25 giorni in antecedenza abbiamo avuto i volontari viennesi i quali ci hanno portato il cholera.»
«Vedo invece tre luride compagnie di austriaci; – scrive Caterina Percoto all’amica Marina Baroni – di austriaci è piena la casa e fin qui fuori della porta della mia camera sta un tenente con i suoi servitori che nel loro barbaro linguaggio insultano e bestemmiano a questa mia povera patria… voci di saccheggio, voci di estorsioni in altre città. Poi le requisizioni di buoi, di vino, di grani. Un giorno chiuse le porte a Udine e dodicimila austriaci pronti al saccheggio se entro sei ore non si dava loro oltre il mantenimento non so che ingente somma di denaro… al mio povero villaggio sono toccati 25 buoi dovuti condurre al loro campo e vino ed altro, insomma ci hanno spogliati… si erano ritirati su Gorizia… in casa abbiamo due compagnie di slovacchi… lordano tutte le stanze come se fossero tante bestie. Per 25 giorni in antecedenza abbiamo avuto i volontari viennesi i quali ci hanno portato il cholera.»
La “contessa
contadina” (definizione di Pacifico Valussi nei confronti di Caterina Percoto)
nasce il 19 febbraio 1812 a San Lorenzo di Soleschiano, Comune di Manzano,
vicino a Udine. Morì nel suo paese il 15 agosto 1887.
8. I
commenti sul Web elaborati dagli studenti
I
commenti sul sito Internet di “Booking.com” riguardo all’Astoria Hotel Italia
di Udine sono di questo genere: “Ottimo albergo, posizione centrale, ottimo il
ristorante”. La valutazione è di “Eccellente”, corrispondente in decimi a “9,3”.
Il punteggio è stato ottenuto da 313 giudizi espressi dai clienti fino alla
data del 25 ottobre 2012. La clientela fidelizzata è soprattutto austriaca e
bavarese, ma ci sono molti altri stranieri, oltre alla clientela italiana.
这个分数是从截止2012年10月25日的313条顾客评论中得出的。忠实客户基本上是奥地利人和巴格利亚人,但是也有其他意大利以外的外国顾客。
Versione
in lingua cinese di Wu Meng Qi “Elena”, classe 5^ B Tecnico dei Servizi
Turistici – anno scolastico 2012-1013. Prof.
Giancarlo Martina, Italiano e Storia. Dottoressa
Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico – Isis “B. Stringher”, Udine.
Versione
in lingua spagnola. Los comentarios del sitio de Internet “Booking.com”
sobre el Astoria Hotel Italia de Udine son de este tipo: “Optimo hotel, ubicado
en el centro, optimo el restaurante”. La valutaciòn es “excelente”
correspondiente en decimale “9,3”. El puntaje ha estrado obtenido de 313
juicios esprimidos de los clientes hasta el día 25 de octubre del 2012. La
clientela mas cercana es sobretodo Austriaca y Alemanas, pero hay muchos
extranjeros, mas alla de la clientela Italiana.
Versione in lingua russa. Комментарии на сайте booking.com об Oтеле Астория
из Удине, Италия, таковы: " Превосходный Oтель, расположен в центре, с хорошим рестораном
". Оценка "отлично", соответствующее в "9,3"десятых долей.
Счет был получен из 313 отзывов клиентов до 25 октября 2012 года. Лояльные клиенты,
в основном австрийцы и баварцы, а также итальянцы и много других иностранцев.
Versione in lingua rumena. Comentariile de pe siteul booking.com
despre Hotelul ”Astoria” Italia din Udine sunt de acest tip: „Un Hotel
excelent, situat in centrul oraşului cu un restaurant excepţional”. Hotelul a fost evaluat cu
calificativul ”Excelent”, ce corespunde cu nota 9,3. Totalul a fost obţinut din 313 evaluări ale clienţilor
pîna la data de 25 octombrie 2012. Cei mai fideli clienţi sunt:
Austriecii şi Bavarezii, de asemenea Italienii ş.a.
Versione
in spagnolo di Jennifer Rodriguez, Tamara Michelle Serrano e Benjamin Pavan,
classe 3^ B
Tecnico
dei Servizi Commerciali – anno scolastico 2012-2013.
Versione in lingua russa e rumena di Bulduma Dumitriţa e di
Volodymyr Yakubyak (per il russo), classe 5^ C Tecnico dei Servizi Turistici –
anno scolastico 2012-2013
Prof.
Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica. Dottoressa
Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico – Isis “B. Stringher”, Udine
9. Gli Americani all’Albergo
Italia nel 1945
“Nel
1945 all’Albergo Italia di Udine alloggiavano i soldati americani” – ha
raccontato nel 2009 il signor Petronio Olivieri, nato a Ovaro il 29 marzo 1929
ed emigrato in Canada, a Vancouver, nel 1957.
“Io,
nel 1945, ero stato garzone da Gattolin, in Piazza San Giacomo a Udine, in un
negozio laboratorio di paste fresche (ravioli e cappelletti), chiuso nel 1979”.
“A
Vancouver, nel 1957, ho aperto la ditta Olivieri’s Ravioli Store di
pizze, cappelletti, pasta fresca e ravioli di carne. Nel 1980 la Olivieri
Food Ltd aveva 75 dipendenti e si vendeva non solo in Canada, ma anche
negli USA. Io e mia moglie siamo andati in pensione nel 2002. Nel 1986 la
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, la Camera di Commercio di Udine e l’Ente
Friuli nel Mondo mi hanno dato l’incarico di ambasciatore del Made in Friûl
perché ho fatto conoscere nelle Americhe, non solo la mia pasta fresca, ma
anche il prosciutto di San Daniele, il formaggio Montasio, la “brovada” (rape
nella vinaccia) e il cotechino e la polenta friulana.
I Americans intal
Albierc Italia tal 1945. “Tal
1945 lì dal Albierc Italia di Udin a stavin i soldâts americans” – al à
contât tal 2009 il siôr Petronio Olivieri, nassût a Davâr ai 29 di Març dal
1929 e emigrât in Canadà, a Vancouver, tal 1957. “Jo, tal 1945, o vevi cjapât sù
il mistîr cuant che o jeri a vore lì di Gattolin, in Place Sant Jacum a Udin,
intun negozi laboratori di scaletîr di sâl, sierât tal 1979”.
“A
Vancouver, tal 1957, o ai metût sù la dite Olivieri’s Ravioli Store di
pizis, capelets, pastis frescjis e cjalçons di cjar. Tal 1980 la Olivieri
Food Ltd e veve 75 dipendents e si vendeve no dome in Canadà, ma ancje
intai Stâts Unîts di Americhe. Jo e la mê femine si sin ritirâts dai afârs
intal 2002. Tal 1986 la Regjon Autonome Friûl Vignesie Julie, la Cjamare di
Cumierç di Udin e lu Ent Friûl tal Mont mi àn dât la incjarie di ambassadôr dal
Made in Friûl par vie che o ai fat cognossi pes Americhis, no dome la mê paste
frescje, ma ancje il presut di San Denêl, il formadi Montâs, la broade cul
muset e la polente furlane”.
Allievi
del Gruppo di friulano, classe 5^ C tur – anno scolastico 2010-2011.
Prof.
Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
Dottoressa
Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico – Isis “B. Stringher”, Udine
Bibliografia
- Maurizio Buora, Guida di Udine. Arte e Storia
tra vie e piazze, Trieste, Lint, 1986.
- Lucia Burello, Osterie dentro le mura in
Udine tra il Quattrocento e i giorni nostri, Monfalcone, Ediz. della
Laguna, 1998.
- Giovanni Battista Della Porta, Toponomastica
storica della città e del Comune di Udine, nuova ed. a cura di Lelia
Sereni; con note linguistiche di Giovanni Frau, Udine, Società filologica
friulana, 1991.
- Giuseppe De Piero, I borghi e le piazze
dell'antica città murata di Udine nella storia e nella cronaca, Udine,
Graphik Studio, 1983.
- Bruno Grizzaffi, Andrea Romanici et alii, Saluti
da Udine. Visioni udinesi dall’Archivio Cartolnova, Udine, Comune di Udine,
2012.
-
Lettera di Caterina Percoto a Marina Baroni, ai primi di settembre 1866, in
AA.VV, Quintino Sella. Regio Commissario Straordinario in Friuli 1866,
Udine, 2001.
-
E. Varutti, Dal Friûl a Vancouver, “Sot la Nape”, 1, Zenâr-Març
2010, pp. 63-64.
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