Ecco un libro destinato a fare storia. Si intitola Friulians in Canada. Scritto da Sarah Rolfe Prodan, è bilingue: inglese / italiano. Poi ci sono pure alcune gustose frasi idiomatiche in friulano. Promosso dalla Camera di Commercio di Udine, in coedizione con Forum Editrice Universitaria Udinese e con il patrocinio della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il volume è
realizzato con il contributo della Banca Popolare di Cividale e ha
beneficiato della collaborazione speciale del console onorario del
Canada - insediato proprio negli uffici della Camera di Commercio - Primo Di Luca.
Bel testo, con una elegante impaginazione e con contenuti che resteranno nel tempo. Si tratta, forse, della prima indagine sull'emigrazione friulana d'oltre oceano scritta da un autore di la da l'aghe. L'autrice, infatti è canadese, pur con legami famiari col Friuli. Ci sono belle storie di friulani che, emigrati nel grande
Paese nordamericano, sono riusciti a fare nascere imprese di primo piano. Si sono costruiti il loro
futuro lavorando tanto, con impegno e talento, raggiungendo risultati di riconosciuto
successo. È tutto racchiuso in questo libro stupendo.
È stato presentato ad un folto pubblico e alle autorità friulane venerdì 12 dicembre 2014, alle 15.00 in Sala
Valduga, presso la Camera di Commercio di Udine.
Ha fatto gli onori di casa Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio di Udine, ricordando le ampie relazioni economiche e culturali esistenti tra Friuli e Canada. Primo Di Luca ha ricordato che, a livello mondiale, Toronto è la seconda città del Friuli, nel senso che posside oltre 50 mila abitanti di origine friulana, che parlano la marilenghe e rafforzano continuamente i loro legami con la Piccola Patria, bagnata dal Tiliment. Ha poi ricordato come è nata l'idea di questo bel volume, destando molto interesse fra i presenti e raccontando che l'autrice ha costruito delle emozionanti pagine di biografie di grossi imprenditori friulo-canadesi. Non c'è solo l'edilizia coinvolta, ci sono il medico, il norcino, l'assicuratore, il fotografo, il prete, l'avvocato, il poliziotto e il politico... Insomma in ogni campo i friulani si sono fatti ben notare in Canada. "A jerin ducj iscrits a la scuele dai gobos" - ha detto Di Luca, fra i sorrisi dei presenti. La traduzione della frase è: "Erano tutti iscritti alla scuola dei gobbi, col significato nascosto che vede nei friulani dei grandi lavoratori... tanto da farsi venir la gobba!
La più coinvolgente relazione, in chiave scientifica, all'incontro di presentazione del volume di Sarah Rolfe Prodan è stata quella del sociologo Ulderico Bernardi, dell'Università di Venezia. Ha voluto ricordare il percorso multiculturale seguito dal 1988 dal Canada, enfatizzando il patrimonio di intelligenze degli immigrati.
Anche il rettore dell'ateneo friulano, professore Alberto Felice De Toni, ha portato il suo segno di apprezzamento all'iniziativa che segna una intensa collaborazione dell'Università di Udine con gli scambi col Canada. Altro saluto non solo rituale è stato quello di Graziano Tilatti, presidente della Banca Popolare di Cividale. È intervenuto poi Pietro Paviotti, consigliere regionale della lista civica Cittadini per il presidente.
Il testo è importante perchè consente un confronto con la letteratura sull'emigrazione di lingua inglese, osservata dall'angolo visuale del Canada.
Il Canada si conferma uno dei Paesi di maggiore interesse per il Friuli Venezia Giulia, a partire dai fortissimi legami tra le due comunità. Il libro, sintesi viva e coinvolgente delle vicende di tanti friulani in Canada, contribuisce ancora di più a rinsaldare tali buone relazioni. È un omaggio a chi ha dovuto o chi ha saputo osare. Negli anni Cinquanta o Sessanta del Novecento essi hanno abbandonato il Friuli e sono riusciti a costruirsi una vita, non facile, ma sempre brillante e positiva, realizzando i propri sogni. Con sacrifici difficilmente descrivibili in qualche riga. È stato detto che ciò è un segno di merito per le persone emigrate, sicuramente, ma anche per il Paese d’accoglienza. Certe storie d'emigrazione friulana, infine, si situano anche agli inizi del Novecento.
Special thanks to www.delcampe.net for this postcard's reproduction, Toronto, Ontario, Canada, 1900-1910s; completed 1895-1896. Demolished 1970. I.O.F. Temple
Anche il rettore dell'ateneo friulano, professore Alberto Felice De Toni, ha portato il suo segno di apprezzamento all'iniziativa che segna una intensa collaborazione dell'Università di Udine con gli scambi col Canada. Altro saluto non solo rituale è stato quello di Graziano Tilatti, presidente della Banca Popolare di Cividale. È intervenuto poi Pietro Paviotti, consigliere regionale della lista civica Cittadini per il presidente.
Il testo è importante perchè consente un confronto con la letteratura sull'emigrazione di lingua inglese, osservata dall'angolo visuale del Canada.
Il Canada si conferma uno dei Paesi di maggiore interesse per il Friuli Venezia Giulia, a partire dai fortissimi legami tra le due comunità. Il libro, sintesi viva e coinvolgente delle vicende di tanti friulani in Canada, contribuisce ancora di più a rinsaldare tali buone relazioni. È un omaggio a chi ha dovuto o chi ha saputo osare. Negli anni Cinquanta o Sessanta del Novecento essi hanno abbandonato il Friuli e sono riusciti a costruirsi una vita, non facile, ma sempre brillante e positiva, realizzando i propri sogni. Con sacrifici difficilmente descrivibili in qualche riga. È stato detto che ciò è un segno di merito per le persone emigrate, sicuramente, ma anche per il Paese d’accoglienza. Certe storie d'emigrazione friulana, infine, si situano anche agli inizi del Novecento.
Special thanks to www.delcampe.net for this postcard's reproduction, Toronto, Ontario, Canada, 1900-1910s; completed 1895-1896. Demolished 1970. I.O.F. Temple
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