Bruna Zuccolin, presidente del Comitato Provinciale di Udine
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) ha voluto
fermamente proseguire nella tradizione intrapresa dall’ingegnere Silvio Cattalini, compianto
presidente dell’ANVGD di Udine, di ricordare gli esuli defunti e le vittime delle foibe ai primi di
novembre.
Udine, 3 novembre 2017, Cimitero di San Vito, viale Firenze, corteo con labaro e corona d'alloro aperto da Bruna Zuccolin (presidente ANVGD Udine) e Elio Varutti (vice presidente ANVGD Udine)
Così venerdì 3 novembre 2017 il Comitato Provinciale dell’ANVGD di
Udine ha organizzato due appuntamenti religioso-patriottici molto sentiti e
apprezzati dalla popolazione.
La prima cerimonia è una Santa Messa, celebrata alle ore 10,30 in onore
delle vittime delle foibe e dei defunti dell’esodo degli italiani d’Istria,
Fiume e Dalmazia, presso la chiesa del Cimitero di San Vito in Udine, viale
Firenze. Il celebrante, don Tarcisio Bordignon, classe 1930, ex parroco di San Pio X, che è
stato molto vicino al mondo degli esuli giuliano dalmati, ha ricordato tutti i
defunti esuli. Si ricorda che dal Centro di Smistamento Profughi di Via Pradamano, nella stessa zona di quella parrocchia, transitarono oltre centomila
italiani dell’esodo giuliano dalmata in fuga dalle loro terre a causa delle prepotenze
jugoslave, tra il dopoguerra e il 1960, quando il CSP chiuse i battenti.
Bruna Zuccolin, presidente ANVGD di Udine, pronuncia una particolare preghiera in onore delle vittime delle foibe e di tutti gli esuli defunti lontano dalle loro terre
A seguire c’è stata la seconda breve cerimonia al Monumento
ai caduti giuliani e dalmati, a sinistra dell’ingresso principale dello stesso
Cimitero monumentale, preceduta da un corteo con la corona d’alloro da deporre
al monumento stesso. Detta cerimonia è consistita nella posa e benedizione della
corona di alloro al monumento stesso, già adornato con una corona del Comune di
Udine da poco posata. L’opera monumentale, del 1990, oltre alla targa commemorativa contiene un
bassorilievo dello scultore istriano Gino Gortan, di Pinguente, che
rappresenta, in modo stilizzato, due persone che tenendosi per mano vengono
precipitate in una foiba.
Udine, Chiesa del cimitero monumentale, da sinistra: Elio Varutti, Sergio Satti, Furio Honsell, sindaco di Udine, Bruna Zuccolin e un altro socio
Molto commovente è stata la recita da parte delle autorità,
dei soci dell’associazione, di don Tarcisio Bordignon e degli altri presenti
della cosiddetta preghiera dell’infoibato, composta da Monsignor Antonio Santin nel
1959, vescovo di Trieste e Capodistria.
Davanti al Monumento Furio Honsell, sindaco di Udine, ha
ricordato la grande energia e le numerose attività per gli esuli dell’ingegnere
Silvo Cattalini, con la sua voglia di tenere sempre accesi il ricordo e la
memoria della sua Zara e delle terre perdute. Anche Bruna Zuccolin, nel suo
intervento, ha ricordato con affetto e simpatia Cattalini, esprimendo la
volontà di proseguire, sostenuta dal Consiglio Esecutivo dell'ANVGD di Udine, nel cammino intrapreso dal “comandante di Zara”.
Don Tarcisio Bordignon conduce la lettura della preghiera dell'infoibato
Ha poi preso la parola l’ingegnere Sergio Satti, per alcuni
decenni al fianco di Cattalini, nella veste di vice presidente. “Quando al
liceo a Bolzano ha detto Satti – dove la mia famiglia era finita esule, dicevo
di essere nato a Pola, tutti mi davano del fascista, ma non era vero”. Poi Satti
ha ricordato l’impegno che si prese proprio il sindaco Honsell verso il 2009 di
realizzare un’opera per ricordare in città le Vittime delle Foibe. Così si
arrivò alla creazione del Parco Vittime delle Foibe tra via Manzini e via
Bertaldia inaugurato il 26 giugno 2010, non senza superare un vespaio di
polemiche. Anche l’attutale vice presidente dell’ANVGD di Udine, Elio Varutti, è
intervenuto per spiegare ai convenuti l’opera di Gortan. Al termine dell’incontro
si è tenuto un buffet presso un bar della zona per fare incontrare i numerosi
soci intervenuti.
Ecco una breve biografia di Nino Gortan. Pittore, scultore e incisore è nato
a Pinguente d'Istria nel 1931 ed è morto a San Daniele del Friuli, nel 2001. L’artista
è di famiglia originaria della Carnia stabilitasi a Pinguente in Istria nel
1870. Dal 1950 Gortan è vissuto a San Daniele del Friuli dove ha realizzato, tra
l'altro, i portali del duomo. Ha partecipato alla Biennale d'arte sacra di
Bologna. Sue opere sono presenti anche a Montereale Valcellina, Gorizia, Udine
ed Atene (portali di bronzo del santuario di Sant'Irene). Per il governo del
Camerun ha realizzato la statua dell’eroe nazionale.
Udine, loggia a sinistra dell'ingresso al Cimitero monumentale, il diacono Lorenzo, l'architetto Franco Pischiutti al labaro, Bruna Zuccolin, Elio Varutti e il sindaco Honsell
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Servizio fotografico di Giorgio Gorlato, che si ringrazia per
la collaborazione.
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Servizio di redazione di networking a cura di
Girolamo Jacobson e di Elio Varutti.--
Rassegna stampa:
- “Cerimonia a Udine in ricordo dei profughi giuliano-dalmati”,
dal 31 ottobre 2017, su friulionline.
- “Cerimonie al Cimitero di Udine”, dal 26 ottobre 2017, su Il
Friuli.it
- Profilo Facebook di ANVGD Gorizia, post del 25 ottobre 2017.
Davanti al Monumento dedicato ai Caduti giuliani e dalmati
Chiesa del cimitero di Udine. Aspettando don Tarcisio Bordignon per la funzione religiosa in onore delle vittime delle foibe
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