C’è una bella mostra a Firenze da non perdere. Col titolo
assai centrato “Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna”, è stata curata da Carlo
Falciani e Antonio Natali a Palazzo Strozzi.
Qui ci sono veramente delle chicche da assaporare. L’esposizione
consente al visitatore nazionale o straniero di gustare un bel po’ di bellezza.
Sono presenti 41 artisti. In tutto le opere d’arte esposte sono 71, tra dipinti
e sculture. Il fatto nuovo e interessante, oltre che di scelta etica nell’allestire
la mostra, è che ben diciassette opere sono state sottoposte ad importanti e
attenti interventi di restauro, coinvolgendo agenzie socio-economiche del
territorio.
Non si mettono solo in mostra opere con titoli giubilari per
fare cassetta, come capita in certe città del Veneto. Qui lo stile è un altro,
anzi diciamo che qui c’è lo stile, dalle altre parti non lo so.
Tutte le tele, le sculture e le tavole di questa esposizione
classica si riprendono la scena. Recuperano
la fruibilità del visitatore per un certo sfavillio che riescono ad emanare
all’interno di un cammino espositivo, basato sul parallelo intrigante, tra il
sacro e il profano, tipico del panorama cinquecentesco di Firenze, attraversato
dalla Controriforma e dei fatti dei periodi successivi.
La presente esposizione è l’ultima tappa di una speciale trilogia
analizzata da alcuni anni nel capoluogo fiorentino. Il tema di fondo verte sul
periodo artistico che ha per protagonisti la città di Firenze, il “manierismo”
e la “controriforma cattolica”. La prima rassegna sul tema è stata aperta nel
2010 con la personale sul “Bronzino” e, nel 2014, c’era la serie su “Pontormo e
Rosso Fiorentino”.
Potrete assaporare, come dicono i critici, il dialogo tra i grandi
maestri della storia dell’arte: Michelangelo, Pontormo, Giorgio Vasari, Rosso
Fiorentino, Bronzino, Giambologna, Santi di Tito, Bartolomeo Ammannati, Andrea
del Sarto ed altri.
La rassegna è aperta a Palazzo Strozzi dal 21 settembre al 21
gennaio 2017.
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Didascalia dell’immagine - Compianto su Cristo morto (Pietà di Luco), di Andrea del Sarto
(Andrea d’Agnolo; Firenze 1486-1530), 1523-1524, olio su tavola, cm 238,5 x
198,5. Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina, inv. 1912 n. 58.
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Sito web della mostra: Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna
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