Anche quest’anno, come vuole la
tradizione, si è tenuto il Natale dell’esule. Ad annunciarlo è l’ingegnere Silvio Cattalini, presidente dal 1972 del Comitato Provinciale di Udine
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD).
La bandiera dell'ANVGD
È stato Mons. Ottavio Belfio ad
officiare la Santa Messa per il Natale dell’esule 2015 a Udine. L’evento è
stato organizzato dal Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD, presieduto dall’ingegnere Silvio
Cattalini, nato a Zara. Si ricorda che l’ANVGD di Udine conta 246 soci nel
2015. Erano 280 nel 2005.
L'intervento di Silvio Cattalini, per ricordare "tutti i caduti e i nostri morti".
Gradito fuori programma del Vicario Urbano Mons. Luciano Nobile all'attento uditorio di esuli dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, al termine della cerimonia religiosa
Tra gli affreschi dei Tiepolo,
nello stupendo Oratorio della Purità, il monsignore Belfio prima del rito
religioso ha voluto dedicare la giornata a tre preti dell’esodo giuliano
dalmata. Si tratta di tre monsignori, ormai scomparsi che, dopo il 1945, si sono
prodigati in Friuli per stare accanto ai profughi italiani fuggiti dall’Istria,
da Fiume e dalla Dalmazia, sotto la pressione iugoslava. Ecco i loro nomi. Mons. Cornelio Stefani, Steffich, nato a Lussingrande nel 1924 e morto il 3 settembre
2015 a Pordenone. Poi c’è Mons. Giovanni Nicolich, parroco di Lavariano, nato a
Lussinpiccolo il 31 dicembre 1926 e morto a Udine il 5 febbraio 2011. Infine, Mons. Giulio Vidulich, nato a Lussinpiccolo il 23 ottobre 1927 e morto il 18 ottobre
2003, pievano di Porpetto.
La predica di Mons. Ottavio Belfio, Oratorio della Purità, Udine
La cerimonia religiosa è stata
accompagnata dall’Aquileiensis Chorus, diretto dal maestro Ferdinando
Dogareschi. Ha fatto seguito una serie di cinque canti natalizi, tra i quali
uno istriano e uno in lingua friulana, assai apprezzati dal pubblico. Dopo si è
svolto il pranzo sociale all’Astoria Hotel Italia, preceduto dal calice di
benvenuto e da alcuni stuzzichini, per oltre 60 partecipanti.
L'Aquileiensis Chorus, diretto dal maestro Ferdinando Dogareschi
Molti sketch sono strettamente in dialetto,
questa è la parte più applaudita dal pubblico degli esuli giuliano dalmati e
dai loro discendenti. Un pezzo esilarante accenna al matrimonio nell'Isola di Lussino, dove i vecchi dicono "Costi quel che costi, basta no spender". Il brano rappresentato ha per titolo “Amor no xe brodo de
fasoi”, nuova produzione del gruppo teatrale triestino, che conclude idealmente
la trilogia apertasi con “Prosit in prosa”, del 2004 e “Xe più giorni che
luganighe”, del 2006. Gli attori erano Gianfranco Saletta, Mariella Terragni e
Giorgio Amodeo, accompagnati al piano elettrico da Stefano Klamert, su musiche di Livio Cecchelin.
Giorgio Amodeo, Mariella Terragni e Gianfranco Saletta
Gianfranco Saletta applauditissimo a Udine
Stefano Klamert
Giorgio Amodeo, Mariella Terragni e Gianfranco Saletta
Silvio Cattalini è nato il 2
giugno 1927 a Zara, quando apparteneva al Regno d’Italia. È
figlio di Antonio e di Gisella Vucusa. Conobbe in età giovanile e fu amico di Ottavio Missoni, stilista del “made in Italy”. Cattalini (italianizzato sotto il
fascismo, nel 1933, da: Cattalinich) è un cognome che si nota nella storia
italiana, come accadde per un famoso successo sportivo, un primato ancor oggi,
con la presenza di ben tre fratelli Cattalini (uno dei quali era il padre di
Silvio) sull’imbarcazione “otto con” che vinse alle Olimpiadi di Parigi nel
1924 la medaglia di bronzo nel canottaggio. I tre fratelli Cattalinich
vincitori erano Simeone, Francesco e Antonio, per la Società Diadora di Zara.
Diadora è uno dei nomi di Zara, usato all’epoca dell’Antica Roma.
Silvio Cattalini, nato il 2 giugno 1927 a Zara
Tra le più vistose attività
organizzate dall’ANVGD di Udine, guidata da Silvio Cattalini sin dal 1972, ci
fu nel 1996 una serie di “crociere della pace”. La prima di tali navigazioni si
tenne dal 5 all’8 aprile tra le isole dalmate, Zara, Spalato e Ragusa. L’arrivo
della motonave italiana Iris, con 270 partecipanti, tra i quali molti esuli e
simpatizzanti, fu accolto da incredibili feste degli autoctoni: autorità
pubbliche in prima fila, ragazze in costume tradizionale con mazzi di garofani,
musica e canti croati. Ragusa apparve spettrale, pur nella sua grandiosità, per
i segni delle granate serbe sui tetti e sulle facciate delle case. La città era
presidiata dalle truppe ONU francesi e spagnole, per prevenire bombardamenti
delle milizie serbe. L’approdo di quella comitiva di turisti fu interpretato,
con larga eco sulla stampa croata locale, come primo segnale di ripresa
economica per la storica città marinara. Dal 25 al 28 aprile la crociera fu
replicata per altri 250 partecipanti. La terza incredibile crociera in Dalmazia
si svolse dal 18 al 22 settembre per oltre 300 partecipanti. Tali esperienze
furono riproposte negli anni successivi. Nel 1997 vi furono quattro crociere,
con centinaia di partecipanti. In quegli anni si tennero varie conferenze e
convegni sull’esodo giuliano dalmata.
Sotto la spinta ideale di
Cattalini il 10 febbraio 1990 viene inaugurato il Monumento “Ai Giuliani e
Dalmati caduti nel nome dell’Italia”, col sindaco Piergiorgio Bressani. Si
trova a sinistra dell’ingresso principale del Cimitero monumentale di Udine, in
Viale Firenze. Sotto la scultura dell’artista Nino Gortan, originario di
Pinguente d’Istria, durante le ricorrenze degli esuli, viene deposta una corona
d’alloro. Su una lapide in pietra di Aurisina, l’altorilievo in bronzo di
Gortan rappresenta due uomini agganciati per un braccio che cadono nel vuoto di
una foiba.
Dopo l’istituzione del Giorno del
Ricordo, nel 2004, l’attività dell’ANVGD di Udine si orientò sulle iniziative
culturali e religioso-patriottiche, in ricordo delle vittime nelle foibe. Il 26
giugno 2010 ci fu l’inaugurazione a Udine, col sindaco Furio Honsell, del Parco
Vittime delle Foibe, in Via Bertaldia. Molte attività sulla tematica dell’esodo
giuliano dalmata sono state intraprese nelle scuole nel periodo 2005-2015, in
particolar modo all’Istituto “B. Stringher” di Udine, dove Anna Maria Zilli, dirigente scolastico e gli insegnanti del
Laboratorio di storia hanno attivato ricerche su “Insegnare l’esodo giuliano
dalmata” e sul tema de “Le donne dell’esodo”. Tali attività didattiche rientrano nel progetto "Storie di donne nel '900", di cui è referente il prof. Giancarlo Martina. Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CRUP, è patrocinato da numerosi enti ed istituzioni del territorio, nazionali ed internazionali.
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Il servizio fotografico è di Elio Varutti, ove non specificato altrimenti.
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Il pranzo sociale nell'accogliente sala dell'Astoria Hotel Italia.
Il coro natalizio spontaneo delle bambine delle famiglie Fiorentin ha ottenuto ampi successi....
Altre immagini del pranzo di Natale all'Astoria 2015. In alto Giorgio Gorlato, esule da Dignano d'Istria, in piedi, accanto a Silvio Cattalini, da Zara e Armando Delzotto, da Dignano autore di un memoriale sull'esodo istriano nel 2013. Vicino a Delzotto c'è la signora Graziella Brusin Gorlato.
Nella foto sotto: Elio Varutti, Daniela Conighi (con avi di Fiume), Silvio Cattalini e Armando Delzotto.
Fotografie di Fulvio Pregnolato e di Giorgio Gorlato
Nella foto sotto: Elio Varutti, Daniela Conighi (con avi di Fiume), Silvio Cattalini e Armando Delzotto.
Fotografie di Fulvio Pregnolato e di Giorgio Gorlato
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Rassegna stampa:
Il Natale dell'esule all'Oratorio della Purità, pubblicato il il 18 dicembre 2015 su www.friulionline.
Il Natale dell'esule 2015 a Udine, pubblicato nel sito web dell'ANVGD il 18 dicembre 2015.
Domani ritorna il tradizionale Natale dell'esule,
pubblicato il 19 dicembre 2015 sul <<Messaggero Veneto>>,
di Udine (col refuso tipografico della messa celebrata in "Duomo",
anziché all'Oratorio della Purità, come è stato veramente).
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