Ha scelto uno strano mestiere Giulio Menossi. Fare il
mosaicista per lui è la vita. Poteva fare il tassista: avrebbe portato in giro
la gente e a fine giornata, ecco il guadagno. Poteva essere un bravo artigiano di vari
settori. Poteva fare altri cento mestieri normali. Ma no, lui si è messo a
lavorare con le tessere del mosaico. Fin da giovane ha avuto il buzzo buono. Poi è tenace.
Il maestro Giulio Menossi spiega «Riflessi di luna sul Mar Morto»
Oggi crea dei pezzi stupendi. Sono delle opere d’arte in senso
stretto. Sono sempre piene di novità. Ti fanno sognare. A me capita di pensare ai Paesi che Non Esistono,
quando vedo i suoi capolavori musivi. Ho letto un libro di Nick Middleton,
intitolato proprio nell’originale An Atlas of Countries that don’t Exist, pubblicato da Macmillian nel 2015 e
tradotto da Rizzoli di Milano nello stesso anno: Atlante dei Paesi che non esistono. Alla scoperta di 50 nazioni che non
hanno confini.
Non si è accontentato Giulio Menossi dei pavimenti musivi,
delle superfici piane da riempire con le meravigliose tessere del mosaicista.
Menossi ha inventato il «mosaico
dinamico». Ha fatto pure il manifesto del Mosaico Dinamico. Come i grandi pensatori delle correnti
artistiche ha definito i canoni estetici del Mosaico Dinamico. Quasi nell'alveo del Costruttivismo nell'arte.
Niente selfie, ma tante foto al capolavoro di Menossi
Nella originalissima cornice del suo laboratorio il 10 giugno
2016 ha presentato l’ultima sua opera musiva. Si intitola «Riflessi di luna sul Mar Morto», forse frutto
delle sue recenti attività lavorative ed educative svolte in Israele. È davvero
un’opera d’arte che ti fa girar la testa. Ti confonde, ti scombussola.
Work in progress nel laboratorio Menossi a Udine
«Questo è il mosaico n. 36 con il cuore – ha detto Menossi durante
la presentazione al pubblico – nel senso che ha uno scritto al suo interno, che
lo rende palpitante».
Poi rivolgendosi al pubblico presente, compresi alcuni stranieri,
ha detto: «A questo punto mi piace che il pubblico veda il mio laboratorio,
guardi i lavori in corso delle opere musive, dai girate, guardate e chiedete,
se volete sapere qualcosa».
Tra le altre la vetrina del Laboratorio Menossi mette in mostra
tre affascinanti opere del 1° Simposio Internazionale di Mosaico Contemporaneo Udine – Clauiano, Trivignano Udinese, svoltosi dal 10 al 21 giugno 2015.
L’aspetto eccezionale dell’evento culturale al Laboratorio Menossi
è stato dato da un gruppo di danza. Quattro ballerine dello “Zorà Studio Danza”, di Latisana, si sono esibite in una coinvolgente performance, con l’utilizzo dell’acqua e di grande movimento del corpo, con
i titoli “Re: Rosas”, e il secondo pezzo: “Opus MMD”.
L’evento mix di mosaico e danza si è tenuto a Udine in Via
Zoletti, al civico numero 9, sede del Laboratorio musivo del maestro Giulio
Menossi, con una qualificata presenza di persone.
Al termine della parte culturale c’è stato un breve brindisi, con
vini offerti dalla Azienda Vinicola Norina Pez, di Dolegna del Collio,provincia di Gorizia.
Inizio della seconda performance dello Zorà Studio Danza
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Gillo Dorfles ha scritto che: "Potremmo considerare la nostra coscienza come la somma dei percetti, dei concetti, delle immagini che valgono a costruire la nostra personalità" (Lacerti della memoria. Taccuini intermittenti, Bologna, Editrice Compositori, 2007, pag. 156). Ecco, esperienze culturali come la presentazione di «Riflessi di luna sul Mar Morto» sono di forte impatto. Sono una vera e propria esperienza emozione, che va ad arricchire la personalità.
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Servizio fotografico di Elio Varutti
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Servizio fotografico di Elio Varutti
Una parte del pubblico durante la presentazione di Giulio Menossi nel suo Laboratorio a Udine
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