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martedì 9 ottobre 2018

Sette artiste per il 5° Simposio musivo internazionale “Città di Udine”, sulla Via Crucis

È la seconda parte di questo grande evento che ha per direttore artistico Giulio Menossi. In questo articolo si intende dare un’anteprima delle opere per assaporarne la loro piena bellezza mentre sono nella fase di costruzione. È un vero e proprio Work in progress.
Udine, Laboratorio Menossi, artisti all'opera per il 5° simposio, ottobre 2018. Fotografia di Elio Varutti

Intitolata “Verso la luce / To the Light. Via Crucis” questa quinta edizione del simposio di mosaico “Città di Udine” è attiva dal 1° al 13 ottobre 2018. La presentazione ufficiale delle opere compiute si tiene il 13 ottobre alle ore 18,30 presso la sala Aiace, nella Loggia del Lionello, in piazza Libertà.
L’evento ha come leitmotiv “Il mosaico, veicolo di incontro e integrazione sociale”. Non a caso tra gli organizzatori primeggia l’Associazione Insieme con Noi di Udine, presieduta da Germano Vidussi, e l’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Centro Socio Riabilitativo Educativo (Csre) di Via Laipacco, ospitante 22 persone con disabilità intellettive.
Adriana Mufarrege, di Cordoba, Argentina

Tra i patrocinatori dell’evento, di respiro internazionale, troviamo la Provincia di Udine, il Comune di Udine e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, col sostegno della Camera di Commercio di Udine, di Confindustria, oltre ad una serie di primarie aziende private.
Molti autori si sono espressi riguardo al concetto di arte e sul mutamento della nozione stessa di arte. Sono ancor troppi oggi che reputano il mosaico un’ottima forma di artigianato, anziché un’arte a se stante. Penso che guardando le opere di questo 5° Simposio musivo “Città di Udine” molti visitatori avranno occasione di vivere delle sensazioni positive, emozionanti e di grande spiritualità. 
La bellezza qui è messa in primo piano. Noi tutti e la città ne usciremo arricchiti; è come un'esperienza formativa. Grazie all’opera di queste eccezionali mosaiciste possiamo cogliere una resa estetica elevata, forse liberandoci dai preconcetti e dai sostrati culturali pregressi. Gustate l’aura che pervade questi capolavori. Lasciatevi portare con la fantasia dai colori luccicanti delle tessere musive, come vi ha incantato una poesia di un bravo poeta o come vi è piaciuta la musica di un celebre compositore.
Angela Zimek, di Klagenfurt (Austria), con bozzetto unico
Piccola presentazione delle artiste al Simposio di Ottobre 2018
Sono entrato nel Laboratorio di Giulio Menossi, in Via Zoletti a Udine, mentre le mosaiciste erano al lavoro. Spero di non averle disturbate e spero che non si risentano per i quattro pensieri estetici che mi permetto di proporre qui di seguito al lettore curioso.
Adriana Mufarrege, di Cordoba, in Argentina, punta su un grande viso divino che quasi non vuol stare dentro i confini stretti della tavola. Si direbbe che è uno zoom esagerato, ma carico di fede. Anzi è una fede, alto livello di spiritualità, che si scontra in veste estetica con la materialità delle pietre dure utilizzate nella composizione. L’artista, infatti, alterna alle classiche tessere musive anche dei grandi pezzi di pasta vitrea o di pietre tagliate con una maestria rilevante.
Di Angela Zimek, di Klagenfurt (Austria) noto una stilizzata tavola musaica con una croce e due forme tondeggianti, una azzurra e l’altra rossa. Mi sbilancerò un po’, ma mi vengono alla mente i disegni di Paul Klee. Non so se sono le ali di qualche angelo, so che c’è molta tensione spirituale in questi semplici pezzetti di pasta vitrea elaborati dalla Zimek.
Ayelet Sela, di Tel Aviv (Israele)
Molto figurativo è il mosaico statu nascenti di Ayelet Sela, di Tel Aviv (Israele). Due mani aperte, simbolo di saluto, di accoglienza e di aiuto spiccano nella parte alta di questa opera con un robusto corpo umano al centro dell’interesse, che sembra fuoriuscire dalla tavola su cui poggia. Chissà perché me la fa avvicinare, forse per le forme, alle terracotte dei Della Robbia.
Fa uso di chiodi Irit Levy, del Principato di Monaco. Pittrice valente, si lascia qui andare verso un’arte materica e di stampo figurativo. Spicca un viso dolorante al centro del lavoro in un luccichio continuo. Tale effetto è dovuto alle teste dei chiodi piantati nella zona della barba, dei capelli e del volto ieratico, poi c’è un pregevole tributo di tessere musive da evocare forme bizantine.  
Irit Levy, del Principato di Monaco

Altra opera tridimensionale è quella della greca Olga Goulandris, di Atene. Si nota un oggetto con colori molto chiari, su cui prevalgono varie tonalità di bianco e, niente meno, che dei pezzi di porcellana. In un angolo c’è poi la croce, greca naturalmente, segno di spiritualità forte e di alta introspezione.
Sibel Akkaba, di Istanbul in Turchia, presenta un’opera tridimensionale a toni chiari al centro, mentre nelle estremità prevalgono le tessere musive rossastre e scure. Allora la luce è al centro dell’attenzione dell’osservatore che noterà non solo mosaico nell’opera, ma anche qualche sassolino e addirittura un ninnolo, forse a significare che l’arte, oltre che rottura della quotidianità, è anche felicità.
Olga Goulandris, di Atene (Grecia)

È come un velo chiaro il mosaico in costruzione di Vanessa Rivera, di San Juan (Portorico) con qualche venatura di rosso e arancione. Non si accontenta dello spazio piano, lavora in forme tridimensionali pure lei, come molte di queste eccelse artiste del 5° Simposio “Città di Udine”. La Rivera incolla le tessere musive su un telo trattato, suppongo, a dimostrazione della estrema libertà di composizione che offre il mosaico.
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La finalità generale dell’evento, come è stato detto nel 2017 alla prima edizione del Simposio “Città di Udine”, è di realizzare delle opere sul tema della Via Crucis per la chiesetta sita in Via Baldasseria Media, nella parrocchia di San Pio X.

Sibel Akkaba, di Istanbul in Turchia
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I prossimi appuntamenti internazionali sul mosaico
Le stupende opere musive di questa rassegna saranno in esibizione anche a Cormòns (GO) dal 19 ottobre al giorno 11 novembre 2018 presso il Museo del Territorio assieme ai lavori del Simposio di Clauiano, frazione di Trivignano Udinese, in mostra dal 24 giugno al 7 luglio 2018. Dal 21 luglio al 26 agosto sono state in esposizione a Grado (GO) preso la Casa della Musica. La rassegna di Clauiano e Grado aveva per titolo: “Essentia musiva. Forme e colori in movimento”. Ecco i nomi delle mosaiciste eccezionali di Essentia musiva: Aida Valencia (Messico), Elcira Reif Russomano (Brasile), Gülcin Sökökü (Turchia), Helga Dangel (Germania), Liliana Waisman (Argentina), Mari Sangoi (Brasile), Paulina Lagos Lehudé (Cile), Pini Ben Gur (Israele), Ronit Strum (Israele), e Yumie Wakatsuki (Giappone).

Vanessa Rivera, di San Juan (Portorico) 

Sitologia
- Elio Varutti, Sette mosaiciste di fama internazionale. Mostra in Baldasseria, Udine, 2018, on-line dal giorno 8 settembre 2018.

- Video del Simposio Internazionale di mosaico "città di Udine" 2^ parte, a cura di Associazione Insieme Con Noi, Udine. In Facebook on-line dal 12 ottobre 2018. Si ringrazia Germano Vidussi.

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Servizio giornalistico e fotografico di Elio Varutti. Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti.

lunedì 13 giugno 2016

Riflessi di luna sul Mar Morto, mosaico di Menossi 2016

Ha scelto uno strano mestiere Giulio Menossi. Fare il mosaicista per lui è la vita. Poteva fare il tassista: avrebbe portato in giro la gente e a fine giornata, ecco il guadagno. Poteva essere un bravo artigiano di vari settori. Poteva fare altri cento mestieri normali. Ma no, lui si è messo a lavorare con le tessere del mosaico. Fin da giovane ha avuto il buzzo buono. Poi è tenace.
Il maestro Giulio Menossi spiega «Riflessi di luna sul Mar Morto»

Oggi crea dei pezzi stupendi. Sono delle opere d’arte in senso stretto. Sono sempre piene di novità. Ti fanno sognare. A me capita di pensare ai Paesi che Non Esistono, quando vedo i suoi capolavori musivi. Ho letto un libro di Nick Middleton, intitolato proprio nell’originale An Atlas of Countries that don’t Exist, pubblicato da Macmillian nel 2015 e tradotto da Rizzoli di Milano nello stesso anno: Atlante dei Paesi che non esistono. Alla scoperta di 50 nazioni che non hanno confini. 
Non si è accontentato Giulio Menossi dei pavimenti musivi, delle superfici piane da riempire con le meravigliose tessere del mosaicista. Menossi ha inventato il «mosaico dinamico». Ha fatto pure il manifesto del Mosaico Dinamico. Come i grandi pensatori delle correnti artistiche ha definito i canoni estetici del Mosaico Dinamico. Quasi nell'alveo del Costruttivismo nell'arte.
Niente selfie, ma tante foto al capolavoro di Menossi

Nella originalissima cornice del suo laboratorio il 10 giugno 2016 ha presentato l’ultima sua opera musiva. Si intitola «Riflessi di luna sul Mar Morto», forse frutto delle sue recenti attività lavorative ed educative svolte in Israele. È davvero un’opera d’arte che ti fa girar la testa. Ti confonde, ti scombussola.
Work in progress nel laboratorio Menossi a Udine

«Questo è il mosaico n. 36 con il cuore – ha detto Menossi durante la presentazione al pubblico – nel senso che ha uno scritto al suo interno, che lo rende palpitante».
Poi rivolgendosi al pubblico presente, compresi alcuni stranieri, ha detto: «A questo punto mi piace che il pubblico veda il mio laboratorio, guardi i lavori in corso delle opere musive, dai girate, guardate e chiedete, se volete sapere qualcosa».

Tra le altre la vetrina del Laboratorio Menossi mette in mostra tre affascinanti opere del 1° Simposio Internazionale di Mosaico Contemporaneo Udine – Clauiano, Trivignano Udinese, svoltosi dal 10 al 21 giugno 2015.
L’aspetto eccezionale dell’evento culturale al Laboratorio Menossi è stato dato da un gruppo di danza. Quattro ballerine dello “Zorà Studio Danza”, di Latisana, si sono esibite in una coinvolgente performance, con l’utilizzo dell’acqua e di grande movimento del corpo, con i titoli “Re: Rosas”, e il secondo pezzo: “Opus MMD”.
L’evento mix di mosaico e danza si è tenuto a Udine in Via Zoletti, al civico numero 9, sede del Laboratorio musivo del maestro Giulio Menossi, con una qualificata presenza di persone.
Al termine della parte culturale c’è stato un breve brindisi, con vini offerti dalla Azienda Vinicola Norina Pez, di Dolegna del Collio,provincia di Gorizia.

Inizio della seconda performance dello Zorà Studio Danza




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Gillo Dorfles ha scritto che: "Potremmo considerare la nostra coscienza come la somma dei percetti, dei concetti, delle immagini che valgono a costruire la nostra personalità" (Lacerti della memoria. Taccuini intermittenti, Bologna, Editrice Compositori, 2007, pag. 156). Ecco, esperienze culturali come la presentazione di «Riflessi di luna sul Mar Morto» sono di forte impatto. Sono una vera e propria esperienza emozione, che va ad arricchire la personalità.

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Servizio fotografico di Elio Varutti

Una parte del pubblico durante la presentazione di Giulio Menossi nel suo Laboratorio a Udine

sabato 9 aprile 2016

La luce dell’Est, concerto a Clauiano per tre flauti

È stato un evento di grande portata culturale in una “location” del tutto singolare. Con musiche di Mendelssohn, Mozart, Vivaldi, Doppler e anche di altro tipo, come quella pop. 
Hiroshi Matsushima e Luisa Sello. Fotografia di Elio Varutti

Al Cantinone Foffani, giovedì 7 aprile 2016, si sono esibiti tre flautisti dalla carriera internazionale. Provenivano essi da un analogo concerto a Venezia, tenuto il giorno prima, al Centro Culturale di Palazzo Cavagnis, con relativa “standing ovation”. Queste serate sono state organizzate dagli Amici della Musica di Udine con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. In seguito una tappa è toccata anche a Udine.
L’Antico Cantinone Foffani si trova in Piazza Giulia al civico numero 13, a Clauiano, frazione di Trivignano Udinese, in provincia di Udine. Solo la vulcanica figura di Luisa Sello, presidente degli Amici della Musica di Udine poteva mettere assieme due flautisti dell’Estremo Oriente in Friuli Venezia Giulia e a Venezia. Con un’altra esibizione davvero unica e rara in un’azienda che produce vini di qualità a Clauiano.
Si sono uniti tre grandi della musica per dar prova che le differenti culture non incidono sul significato intrinseco dell’arte. Anzi proprio la musica consente di superare i confini geografico-politici e l’ostacolo della lingua. Certo il pubblico friulano conosceva già Han Guoliang, flautista cinese, perché si è già esibito a Udine. 
Il flautista cinese Han Guoliang, titolare al Conservatorio di Pechino e presidente dell’Associazione dei flautisti della Cina ha suonato con la friulana Luisa Sello e Hiroshi Matsushima proveniente dal Giappone. Quest’ultimo è primo flauto della “Thailand Philharmonic Orchestra” dal 2010. Matsushima ha iniziato a suonare flauto all’età di quindici anni, ha preso la prima lezione di flauto l’anno successivo con Kanichi Tanaka e ha studiato con Etsuro Sano presso la “Musashino Academia Musicae” di Tokyo. Matsushima ha seguito ulteriori studi presso l’Università “Mozarteum” di Salisburgo con Irena Grafenauer e all’Università di Musica di Karlsruhe con Renate Greiss-Armin e Mathias Allin.

I tre flautisti di fama internazionale si sono alternati e affiancati in un percorso di musica europea intrecciandosi, con l’accompagnamento al pianoforte di Aurora Sabia, in un immaginario ‘minuetto’ con la musica dell’Est asiatico. Ma cosa accade quando le artiste italiane si cimentano nei brani nipponici o cinesi, o al contrario, quando gli artisti orientali affrontano l’intramontabile Vivaldi? Questa è la domanda che si è posta l’esuberante ed eccellente organizzatrice friulana.
Non è tutto, perché nel finale Luisa Sello è riuscita in un’operazione veramente funambolica. Visto il titolo della serata, ha voluto proporre al pubblico, tra cui si è notata una folta rappresentanza proveniente dalla Germania, niente meno che un arrangiamento della classica canzone di Lucio Battisti: “La luce dell’est”, dall’album “Il mio canto libero” del 1972. E ha fatto cantare pure il pubblico. Certo, con un semplice “La-la-la”, eppure!
Tra i brani classici ha colpito la romanza di Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy, oppure i pezzi da brivido di Mozart, Vivaldi e Doppler.

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Riproduco qui di seguito la biografia di Luisa Sello, tanto per essere chiari. Artista eclettica ed innovativa, flautista del panorama internazionale, dopo la collaborazione con l'Orchestra del Teatro Alla Scala di Milano diretta da Riccardo Muti, ha intrapreso una intensa attività solistica in Europa, Estremo Oriente, Stati Uniti e Sud America, ospite di orchestre quali “Wiener Symphoniker Concert Verein”, “Salzburger Kammerorchester”, “Miami Great Symphony Orchestra”, I Virtuosi italiani.

Luisa Sello ha suonato tra gli altri con Alirio Diaz, Trevor Pinnock, il Nuovo Quartetto Italiano e lo “Jess Trio Wien”. Ambasciatrice della musica italiana nel mondo, è tra gli artisti sostenuti dai Ministeri degli Affari Esteri e delle Attività Culturali. Titolare della cattedra di flauto al Conservatorio di Trieste e professore ospite all’Università di Vienna e Graz, tiene master class presso le Università di Koln/Aachen, Mosca, Madrid, Miami, Pechino, Shanghai e Buenos Aires . Laureata in Lingue e Comunicazione Internazionale ed in Letterature Moderne, ha pubblicato saggi sul rapporto musica e letteratura ed ha vinto diversi premi di poesia. Incide per “Stradivarius”, una delle eccellenze della discografia europea, e per la “Beijjing Honhchen Millennium & Art”, in Cina.
Han Guoliang e Luisa Sello in concerto a Clauiano, 2016

domenica 6 marzo 2016

Vini in rosa a Clauiano, Friuli

Trascorrere alcune ore in un agriristoro può essere rilassante. Fuocherello acceso nel caminetto, passeggiata nel giardino e per le vigne... Aspetti culturali e artistici di tutto rispetto. È sicuramente ritemprante, se il posto è tutto all’aria aperta, in mezzo al verde e al silenzio. Anzi tra il canto degli uccelli del bosco. Meglio ancora se in uno dei villaggi più belli d’Italia. Clauiano è così. È un paese del Comune di Trivignano Udinese, in provincia di Udine. È una delle eccellenze del Friuli Venezia Giulia sotto tanti punti di vista.
Il giardino dell'azienda agricola Foffani. Sulla destra si intravedono i due totem di mosaico del maestro Giulio Candussio, dedicati al vino bianco e a quello rosso

L'azienda agricola Foffani, il B&B “Casa Antica Mosaici” e l'Agriristoro Antico Cantinone, formano un complesso architettonico di tutto rispetto. Infatti risulta protetto dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. Siamo all'interno del centro medioevale di Clauiano, uno dei borghi più belli d'Italia. I vini sono acquistabili in azienda, disponibili in molti mercati mondiali ed anche via e-commerce.
La proprietà risale fin dal 1600 alla famiglia di Maria Teresa Calligaris, mamma di Giovanni Foffani, ora unico proprietario e conduttore dell’azienda vinicola, che produceva vino fin dal 1789.
Il vasto parco con le sculture delle pecore

La casa padronale, nella piazza del borgo medioevale di Clauiano, è riconosciuta come esempio di architettura pre-veneziana in Friuli. La costruzione rurale prosegue con gli annessi edifici agricoli ed il parco verso il vigneto nella campagna retrostante.
Giovanni Foffani, ingegnere, è oggi totalmente dedicato all’agricoltura e prende direttamente tutte le decisioni riguardanti la produzione. La moglie Elisabetta Missoni, Donna del Vino, segue le Pubbliche Relazioni e l’accoglienza turistica. La signora Elisabetta possiede una "ciacola tutta dalmata", nel senso che ama discorrere, mostrare, illustrare, viste le origini del babbo, proveniente da Sebenico, città natale di Niccolò Tommaseo, in Dalmazia. I figli Guglielmo e Lorenzo Foffani collaborano nel lato tecnico e nella comunicazione.

Domenica 6 marzo 2016, dalle ore 11:00 alle ore 19:00 nell'Antico Cantinone Foffani in Piazza Giulia, al civico numero 13, di Clauiano si è tenuto un evento molto interessante di gran convivialità. Le produttrici Antonella Cantarutti, di San Giovanni al Natisone ed Elisabetta Foffani con la sommelier professionista Donatella Briosi e con la partecipazione dell’azienda Carniagricola di Giuseppe Rugo, di Enemonzo, provincia di Udine, assistito da Rocco Liggieri, hanno illustrato le loro eccellenze enogastronomiche.
La cantina

Un'occasione imperdibile per incontrare tre Donne del Vino e degustare tre declinazioni di vini in "rosa". È stato proprio un giorno speciale per condividere ed assaporare le specialità enogastronomiche di alta qualità.
Il pubblico, diviso in piccoli gruppi, è stato guidato alla scoperta di un sorprendente spumante metodo classico da Pinot nero, uno strepitoso vino fermo da vitigno autoctono ed un magnifico moscato rosa...tutti da abbinare a scelta.

I salumi e formaggi, tra cui il famoso “formadi frant” con l’uvetta sultanina, presidio Slow food di Carniagricola, hanno  accompagnato e pennellato il palato dei clienti curiosi durante questo percorso rurale-enoico di assoluta qualità e di consumata gentilezza.
Servizio fotografico di D&C.
Il cjôt, costruzion rurâl par arlevâ o tignî i purcits (friulano), il porcile antico

martedì 8 dicembre 2015

Il drago di Clauiano aiuta i bimbi

Se non fosse tutto vero, sarebbe una fiaba strabiliante. 
C’era una volta un drago. Aveva il corpo come una ghirlanda. Non era cattivo, ma molti lo temevano, guardandolo. Aveva gli occhi di bragia.
Ecco il drago di Clauiano, autore Giulio Menossi 

Era il drago di Clauiano, un meraviglioso paese del Friuli. Non era un drago in carne ed ossa. Era concreto, non era un concetto, un’astrazione, una roba campata in aria. Era stato creato da un artista. Come fa un drago a nascere da un artista? È il drago di Giulio Menossi, il più grande mosaicista del mondo. È un drago fatto di tessere luccicanti di mosaico. Ha pure dei pezzi di materiali comuni. Persino pezzi di Lego, il gioco dei bambini. È come un biscione. Ricorda gli stemmi dei comuni medievali italiani.
Il drago di Menossi è nato nel 2014 a Udine in Via Zorutti. Ha vissuto tra un’esposizione musiva e una rassegna artistica, soprattutto a Clauiano, ma anche in altre parti, come in California, negli USA. L'hanno visto in imagine alla British Association for Modern Mosaic (BAMM), allo Zeugma Mosaic Museum, Gaziantep, Turkey, al Cursos de Mosaico do "Classico ao Contemporaneo" di Porto Alegre, Mosaika Escola de Arete, Brasile e in altri primari luoghi dove si impara l'arte del mosaico alla veneziana, sotto l'egida del maestro Giulio Menossi. È un’opera d’arte di mosaico contemporaneo, il drago, che vale parecchie migliaia di euro.
Nel dicembre 2015 viene messa all’asta. Come si fa a vendere un drago? E, per giunta, con una base d’asta a metà prezzo! Un drago è una cosa seria… Non è mica un paio di scarpe, un sapone o una maionese, che si possono vendere sotto costo.

Barbara Gottardo, Alessia Tortolo, Matteo Pizzuti e Maida Zerman, al microfono, all'apertura della mostra di Clauiano il 5 dicembre 2015 nell'area espositiva “Art Exhibition Gallery”

Il fine della vendita all’asta, tuttavia, è altamente meritorio. Pure l’asta è una cosa seria, come il finale di questo racconto. Si tiene il 20 dicembre 2015 alla “Art Exhibition Gallery” di Clauiano, in comune di Trivignano Udinese, in Via della Filanda 1. Il ricavato della vendita sarà devoluto a favore della Onlus “Il Paese di Lilliput”. Quest’ultima organizzazione non ha scopo di lucro. Svolge la propria benefica attività  a favore dei neonati ricoverati e per quelli già ricoverati nel reparto di Patologia Neonatale dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Il Paese di Lilliput si prodiga per sostenere i genitori dei neonati prematuri, nel sovvenzionare corsi formativi per il personale sanitario del reparto, nonché per acquistare macchinari salvavita dei bimbi.
Le opere d’arte all’asta sono state presentate al pubblico il 5 dicembre 2015 e sono visibili anche in Internet, nel sito Web di “Clauiano Mosaics & More”. All’incontro hanno parlato Maida Zerman, presidente di Clauiano Mosaics & More, oltre a Barbara Gottardo, assessore alla Cultura del Comune di Trivignano Udinese. Matteo Pizzuti, altro organizzatore dell’evento, ha ringraziato le numerose imprese del territorio che collaborano attivamente con le mostre di mosaico di Clauiano. È successo così anche al Primo Simposio Internazionale di Mosaico Contemporaneo, svoltosi a giugno 2015, con un’ampia partecipazione di artiste da dieci paesi del mondo. Ha chiuso gli interventi Alessia Tortolo con una limpida nota di critica d’arte.

Il 5 dicembre è stata pure l’occasione per inaugurare la rassegna musiva intitolata “Tesserae” aperta fino al 27 dicembre nello spazio espositivo di Clauiano. Sono tre gli importanti mosaicisti in mostra. Oltre al friulano Giulio Menossi, protagonista indiscusso del mosaico contemporaneo e costruttivista, secondo una certa critica d’arte, ci sono le opere di Dino Maccini, di Piacenza, un colorista impenitente e quelle di Bruno Zenobio, materista del legno e delle paste vitree.
Ultima notizia. Il 27 dicembre 2015 a Clauiano si tiene il finissage della mostra di mosaici. Questo paese, appartenente ai Cento borghi più belli d’Italia, è conosciuto in tutto il mondo per le originali rassegne culturali di mosaico. È un vero fiore all’occhiello per il Friuli, per l’Italia e per l’Europa.
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Il servizio fotografico è di Elio Varutti

 Una delle sale espositive di Clauiano, dicembre 2015

 Un'altra opera del maestro Giulio Menossi. 
Titolo: Il respiro del mare in una notte di luna

 Una interessante opera musiva e a tecnica mista di Bruno Zenobio in mostra a Clauiano 2015

Dino Maccini, Coralli, 120 x 100, 2015

Per un approfondimento vedi qui: il Drago di Menossi, mosaicista

venerdì 19 dicembre 2014

Il Drago di Giulio Menossi, mosaicista

Può un mosaico salvare il mondo? Il mosaicista Giulio Menossi si è fatto questa singolare domanda e ha cercato di fornire una risposta al pubblico il 19 dicembre 2014, alle ore 20, presso la “Clauiano Art Exhibition Gallery” del Comune di Trivignano Udinese, in provincia di Udine.

Ecco il Drago di Menossi, fotografato in studio

L'evento, organizzato dall'Associazione “Clauiano Mosaics & More”, ha consentito all'artista friulano di stupire tutti e presentare il suo ultimo e speciale mosaico tridimensionale, oppure "mosaico dinamico", come ama dire. Ispirato a un Drago buono, delle culture orientali, è stato creato per un progetto innovativo quanto ambizioso. Il Drago musivo è stato presentato in anteprima in Friuli, prima di prendere la strada della California, poi farà il giro del mondo. 




Clauiano Art Exhibition Gallery 
International Contemporary Mosaic Art Exhibtion (video)
ENGLISH VERSION

Il maestro Menossi racconta con questa opera i suoi quaranta anni di arte musiva. Il titolo dell'opera è:

"Il Drago... Sollevami tra le stelle e fammi guardare i tuoi occhi".

L'originale lavoro è dedicato a un personaggio internazionale che si occupa dei problemi dell'ecologia mondiale. Il tutto è orientato a dar vita, assieme ad altre opere, ad un libro per l'infanzia.


Ho avuto occasione di scrivere di Giulio Menossi "costruttivista" nel brano bilingue Let us to be transported. International Mosaics in Clauiano. Ritengo che ci sia del costruttivismo nelle sue ultime opere, che richiamano l’ultima esperienza Bauhaus, che in tedesco significa proprio focalizzare la centralità del costruire, del crescere e dello sviluppo nello spazio. Non si accontenta della superficie pavimentale o murale dei mosaici, come nel passato. Egli occupa lo spazio, costruendo con le tessere musive, opere "dinamiche", secondo una sua definizione.

La testa del Drago... impressionante!

Luglio 2015, Draghi e bambini in biblioteca e nello studio di Menossi

Nel mese di luglio 2015 la Biblioteca Civica “V. Joppi” di Udine ha organizzato in varie giornate una serie di letture intitolata A Caccia di Draghi, per bambini dai 6 agli 8 anni. Gli appuntamenti culturali dei bambini sono culminati con l’evento “Draghi ad arte”. Mercoledì 29 luglio, alle ore 17.00, in via Zoletti, numero 9, a Udine, c’è stato l’incontro “Laboratorio: proviamo a fare il mosaico nell’atelier del Maestro mosaicista Giulio Menossi". L’attività è stata organizzata da Daniela Bianchi, in collaborazione con lo studio musivo di Giulio Menossi. 
La storia del Drago di Giulio Menossi in una rivista giapponese

Cenni biografici su Menossi

Giulio Menossi (Udine 1955), maestro mosaicista, vive e lavora a Udine, nel nord-est dell’Italia, ma il suo talento e la sua abilità tecnica lo hanno portato ad essere conosciuto in tutto il mondo.
La sua formazione comincia a Milano verso il 1975, dove entra in contatto con il vivace clima culturale e artistico della grande città e conosce il suo maestro, Domenico Colledani. Qui, imparando a disporre le tessere con sensibilità e pazienza, scopre che il talento va al di là di una sterile istruzione istituzionale. Verso la fine della sua permanenza a Milano crea una piccola, ma essenziale opera, usando una tecnica del tutto nuova e originale, che darà avvio alla sua ricerca in campo musivo. La sua formazione è proseguita negli Stati Uniti, dove ha lavorato per Crovatto Mosaic di New York.
Alla fine degli anni ’70 torna a Udine dove apre il suo laboratorio, che ora in regione è un locale storico. Il talento e la passione per l’arte musiva lo hanno portato ad essere apprezzato per la realizzazione non solo di copie e ritratti, ma anche degli innovativi “mosaici dinamici”, frutto della sua continua ricerca e sperimentazione.
Durante il suo percorso artistico ha partecipato a mostre regionali, nazionali e internazionali. Nel 2008 e 2009 ha ricoperto il ruolo di giudice unico di una esposizione musiva a Charlotte (Nord Carolina) nella Ciel Galley di Pamela Goode.
Dal 2009 il maestro Menossi, in collaborazione con Pam Givens, offre in primavera dei corsi di mosaico per appassionati di tutto il mondo, per trasmettere loro tutto ciò che ha imparato sull’antica tecnica veneziana nei suoi decenni di carriera.
Nel 2010 Menossi ha partecipato al prestigioso concorso “Exhibition in Print”, presieduto dal Dr. Scott A. Shields, curatore capo del Crocker Art Museum di Sacramento (California) e al quale hanno preso parte più di 300 mosaicisti da 25 paesi diversi, aggiudicandosi un posto tra i primi dieci classificati. Ad aprile 2010 ha esposto le proprie opere al Fuori Salone, la famosa settimana del design, dell’arredamento e dell’innovazione milanese.
A settembre 2010 è uscito il suo primo libro antologico-biografico “MENOSSI: i mosaici”, realizzato grazie all’aiuto della statunitense Jacqueline Iskander. Il libro racchiude tutte le opere più significative dell’artista, i suoi pensieri sull’arte e sulla tecnica e delle riflessioni sul proprio percorso artistico, sulla passione e la dedizione all’arte musiva. “…i veri gioielli di questo libro ” scrive Bill Buckingham, editore di Mosaic Art Now Magazine “sono le brevi riflessioni di Menossi stesso. Egli parla del suo percorso artistico, della sua filosofia e dell’approccio all’arte e al mestiere del mosaicista. Questi brani sono più poesia che prosa, fanno entrare nella mente dell’artista”.

Giulio Menossi spiega le qualità del suo... drago

La critica d'arte
Sergio Colussa, gallerista ed abile artigiano, ha scritto di lui: “Di Giulio Menossi conosco bene la passione artistica, le sue opere, la professionalità innata e invidiata agli occhi del mondo, so come opera, come taglia le tesserine dando un ritmo di sapiente precisione e leggerezza, come se con la martellina dolcemente spaccasse sul cuneo chicchi d’uva senza farne uscire il succo. […] Quella di Giulio Menossi è una festa di colori, è e sarà una storia d’amore con l’arte, una tenerezza che durerà tutta la vita”.
Paolo Maurensig, scrittore: "L’arte musiva di Giulio Menossi ci prende per mano per condurci a visitare luoghi antichi quanto il mondo; luoghi che l’abitudine, come una sorta di perversa cecità progressiva, ha finito per oscurare nella nostra coscienza. Egli incide la cateratta, strappa il velo e ci invita ad affacciarci su quel giardino primiero dal quale siamo stati esiliati.”
Elisabetta Armiato, già étoile del Teatro alla Scala di Milano: “Giulio Menossi si nutre della sua ispirazione e arricchisce i sogni degli altri regalando emozioni e incanto; i suoi mosaici raccontano storie di rara eleganza e raffinatezza e tendono all’immortalità”.

Il maestro Giulio Menossi nel suo studio a Udine

RASSEGNA STAMPA:  Journal du centre 10.03.2015,
RASSEGNA STAMPA:  dalla Turchia 2015, 
Il maestro Giulio Menossi con una delle sue poderose ed esteticamente forti opere di mosaico dinamico


Per chi ha un profilo in Facebook, qui accanto c'è un altro video sui mosaici splendidi del maestro Giulio Menossi.
Ed, ancora, si propongono due mosaici dei primi anni Duemila. Si tratta di sue ritratti, nei quali comunque il maestro si destreggia molto bene.  

Il primo soggetto, di tipo religioso, mostra Santa Cecilia, opera del 2003. Il secondo quadro musivo è il ritratto del dott. Ettore Ristagno, opera del 2004.


Il giorno 7 settembre 2015 ai Giardini Ricasoli di Udine, si è svolto un incontro davvero unico, con proiezione di molte interesanti diapositive in Power Point. La originale rassegna culturale, dal titotlo "UdinEra", organizzata da Rocco Burtone ha voluto presentare "Quarant'anni di attività musiva di Giulio Menossi. Il professor Elio Varutti ha presentato il maestro Giulio Menossi, la sua attività e il suo essere a Udine in Friuli, veramente nemo propheta in patria. Ecco una sequenza fotografica a cura di Leoleo Lulu, che si ringrazia per la gentile collaborazione.
Elio Varutti legge la biografia del maestro Menossi, che è vicino allo schermo, con uno dei suoi primi mosaici (anni 1975). Rocco Burtone alla console.
Bella immagine di Menossi che spiega all'attento e non folto pubblico dei Giardini Ricasoli di Udine la morbidezza delle forme dei suoi mosaici
Giulio Menossi, alla conferenza incontro del 7 settembre 2015 sui suoi 40 anni di attività artistica sul mosaico
Elio Varutti, in primo piano, e Giulio Menossi ai Giardini Ricasoli, Udine il 7.09.2015
Ritratto del 1975, una delle prime opera di Giulio Menossi
Splendido esempio di "mosaico dinamico" inventato dal maestro Giulio Menosssi, che ha spiegato gli stilemi estetici del suo fare mosaico al pubblico dei Giradini Ricasoli, Udine il 7.09.2015
"Il folle", così all'estero è conosciuto il maestro Giulio Menossi, per l'estrema originalità delle sue opere musive e per un modo "pazzesco" di essere creativo, senza l'uso del cartone, come è sempre stato per il mosaico. Con questo mosaico si è conclusa la stupenda serata di Udine, ai Giardini Ricasoli il 7.09.2015

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Gli impegni del maestro Giulio Menossi per il 2016 si rivolgono al Sud America, come si può vedere dalla seguente immagine:

Queridos mosaicistas se preparem! Giulio Menossi 2016 - "America Latina"
Janeiro - Fevereiro - Março
Promoção e organização: Rosemarie Castro
+55 41 99618142
maninhacastrocelular@gmail.com
— con Giulio Menossi
Qui sotto ci sono il video "Giulio Menossi Brasil 2016" - Cursos de Mosaico do "Classico ao Contemporaneo". Porto Alegre. Mosaika Escola de Arete, a cura di Rosemarie Castro. Poi c'è il manifesto della stessa esperienza didattica in Brasile.


London, Sat 3 Oct 2015
British Association for Modern Mosaic BAMM,  Forum 2015.
Photo credit: Caroline Jariwala
— con Lillian Sizemore e Giulio Menossi
This year’s British Annual Mosaic Forum will bring together inspirational speakers from across the world and provide a platform for networking and celebration of mosaic art.
It will be held from 3-4 October in St John's Church, Waterloo, London SE1 8UD, which is home to the Southbank Mosaics project.
Speakers this year will include Italian master mosaicist Guilio Menossi, Ruth Minola Scheibler, one of an innovative group of European mosaic artists known as Mosaïzm, and the talented Italian pebble mosaicist Luciano Bonzini. Also taking to the stage will be Mia Tavonatti, who has crafted an award winning, diverse career in art over the last 25 years, and Veronique Juan, whose MosaïStreet is the first web platform dedicated to professionals and experienced amateur mosaicists.

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Giulio Menossi at the mosaic conference at the Zeugma Mosaic Museum, Gaziantep, Turkey - October 24th, 2015.

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A chi fosse interessato, a questo punto, propongo un'avvincente storia di un mosaicista di Venezia dell'Ottocento. Si tratta dell’originale biografia del direttore artistico della Società Musiva Veneziana, sorta nel 1876 e chiusa nel 1913: Attilio Anelli Monti fotografo mosaicista.