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mercoledì 10 ottobre 2018

Presentata Par gracie di Diu, guida sui pellegrinaggi in Friuli. Istituto Stringher, Udine


I cammini, il turismo lento e sostenibile sono nel programma degli studenti dell’Istituto Tecnico Turistico “B. Stringher” di Udine.
Pietro Fontanini, sindaco di Udine, alla presentazione di Par gracie di Diu, tra Anna Maria Zilli, dirigente scolastico dello Stringher e Giancarlo Martina, docente di Storia. Fotografia di Elio Varutti

 “Questo è un progetto innovativo per assi culturali – ha detto Anna Maria Zilli, dirigente scolastica dell’Istituto Stringher – qui sviluppiamo le competenze degli allievi facendo loro guardare il paesaggio, camminando piano e con un approccio interiore”.
È iniziata così la presentazione ufficiale dei due volumi editi freschi di stampa dalla scuola alberghiera commerciale e turistica di Udine. Si intitolano Par gracie di Diu. Per grazia di Dio. Il pellegrinaggio religioso nelle terre del Friuli dalla Romea Strata ai percorsi della religiosità popolare. Sono stati stampati a cura del professor Giancarlo Martina, docente di italiano e storia dell’Istituto. Lo scorso 28 settembre 2018 lo stesso progetto editoriale è stato addirittura segnalato al concorso ministeriale di Napoli intitolato Presentefuturo dell’Unescoedu, dando grande soddisfazione agli allievi delle tre classi terze Tecnico del turismo.
La preside ha poi spiegato che alcuni filmati saranno disponibili nel sito web della scuola, dato che completano l’opera stampata, ultima tappa di un progetto iniziato nel 2017. In auditorium e in atrio facevano la loro bella mostra le squadre di allievi delle classi 3^ e 4^ accoglienza turistica, sotto la vigile e discreta guida della professoressa Maria Teresa Smeragliuolo.
Udine - Auditorium dell'Istituto Stringher, pubblico attento al discorso della preside Zilli. Fotografia di Jessica Montagnese

Pietro Fontanini, sindaco di Udine, è intervenuto ricordando “i tre cammini del Friuli, che sono il Cammino delle Pievi, il Cammino Celeste e la Romea Strata, quindi non c’è solo quello di Santiago di Compostela, perché anche da noi ci sono questi itinerari religiosi di grande valore”.
Ha poi preso la parola Franco Mattiussi, consigliere della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, colpito dalla scoperta di “ben 44 chiesette votive delle Valli del Natisone e anche dalla dieta del pellegrino descritta in uno dei volumi”.
Luciano Nonis, direttore della Fondazione Friuli, ha accennato alla vicinanza della istituzione da lui condotta col mondo della scuola “in particolare con bando di arricchimento dell’offerta formativa”. Poi ha fatto pure un elogio ai progetti del Laboratorio di Storia dell’Istituto Stringher, con insegnanti e studenti “bravissimi”.
Udine, Istituto Stringher, Franco Mattiussi consigliere regionale accanto a Anna Maria Zilli, dirigente scolastico. Fotografia di Elio Varutti

Don Alessandro Fontaine, ha portato il saluto di Monsignor Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine. Ha parlato poi Maria Teresa Garzitto, presidente degli “Amici dell’Hospitale”, che era accompagnata da Marino Del Piccolo, dello stesso sodalizio. Si tratta di “un’associazione di volontariato che sostiene l’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano, crocevia di relazioni, di cultura, di storia e di solidarietà nei pellegrinaggi di una volta”. Antonio De Toni ha spiegato l’importanza delle 44 chiesette votive delle Valli del Natisone, con “affreschi e altari dorati di scuola slovena e noi abbiamo già coinvolto oltre mille persone nel cammino religioso delle Valli”. Un saluto ufficiale è stato portato da Alessandro Tomeatto, di UNESCO Giovani.
Ha poi parlato Giancarlo Martina per illustrare l’opera. Ha ringraziato per la collaborazione prestata una folta serie di insegnanti: Francesca Battilana, Monica Bellantone, Martina Bragagnini, Peter Conti, Francesca Debelli, Elisabetta Marioni, Katya Moret, Stefania Nonino, Maria Grazia Piovesan, Monica Secco e Raffaella Stabile. Stupisce che col Laboratorio di Storia dello Stringher collaborino docenti di Matematica (Monica Secco), di Inglese (Stefania Nonino), Storia dell’Arte (Martina Bragagnini), oltre a diversi professori di storia, naturalmente.
Don Alessandro Fontaine porta il saluto dell'arcivescovo di Udine alla presentazione di Par gracie di Diu, allo Stringher. Fotografia di Elio Varutti

Cosa c’è nei 2 libri Par gracie di Diu?
Sono due volumetti miscellanei con diversi contributi di autori del settore. Molti brani sono opera degli studenti, come la ricerca statistica sui pellegrinaggi, con tanto di grafici a torta, frutto del lavoro della classe 3^ B Tecnico del turismo, oppure il testo in lingua spagnola su “El Camino de Santiago”, elaborato coi professori dalla classe 3^ A Tecnico del turismo. Sono stati elogiati dalla professoressa Elisabetta Marioni pure gli allievi della classe 3^ C Tecnico del Turismo per il lavoro svolto.
Le grandi vie di comunicazione ma anche i percorsi secondari sono molto presenti in Friuli. Soprattutto in questi ultimi dieci anni si è risvegliato il fenomeno che coinvolge numeri consistenti di pellegrini. 

Proprio per questo motivo il settore del turismo deve essere attento a cogliere questo “turismo” di nicchia. Non come momento di “sfruttamento” di un potenziale cliente ma con la consapevolezza dei fondamenti etici e morali di tale fenomeno che devono essere compresi da chi gestisce strutture di accoglienza. Ecco il punto di partenza della comunità educante dello Stringher, come si può leggere nel sito web dell’Istituto.
Nasce da questa premessa il progetto scolastico dell’I.S.I.S. Bonaldo Stringher – di Udine: “Par gracie di Diu – Per grazia di Dio”, programma pensato per preparare in tal senso i futuri addetti al settore turistico e far loro conoscere il fenomeno del pellegrinaggio religioso del Friuli-Venezia Giulia, con un occhio di riguardo alla Romea Strata.
Udine, Istituto Stringher, impettiti e orgogliosi quelli dello staff di 4^ A accoglienza turistica. Fotografia di Elio Varutti

Strutturato in diversi obiettivi da raggiungere e completare entro l’anno scolastico 2017-2018, il progetto vede le terze, quarte e quinte dell’Istituto Turistico impegnate nell’ottenimento di competenze storiche, letterarie, artistiche e linguistiche necessarie per prepararsi al confronto con le realtà regionali e con le Istituzioni, legate a un turismo sempre più lento e sostenibile, come quello rappresentato dai Cammini.
Tre le fasi previste: nella prima – settembre/novembre – professionisti del settore avranno il compito di illustrare gli sbocchi lavorativi nell’ambito turistico. La seconda – novembre/febbraio – approfondirà il tema della religiosità popolare, dei pellegrinaggi, dell’ospitalità e dell’etica del gestore turistico rispetto al pellegrino, oltre a permettere una raccolta dati riguardanti Cammini attraversanti la regione. Infine la terza fase – febbraio/maggio – sarà orientata alla realizzazione di una cartografia virtuale in inglese, tedesco, francese e spagnolo, contenente informazioni utili al viaggiatore.
Udine, Istituto Stringher - La professoressa Elisabetta Marioni sfoglia Par gracie di Diu col sindaco Pietro Fontanini e il consigliere regionale Franco Mattiussi. Fotografia di Jessica Montagnese

Gli studenti giunti all’ultimo anno avranno l’opportunità di proporre idee e piani di sviluppo per valorizzare la Romea Strata. Sia organizzando eventi o incontri culturali che creando pacchetti turistici dedicati o pubblicando opuscoli informativi; oltre a diffondere e comunicare le diverse attività su canali di comunicazione e social media.
Aggiungono quelli dello Stringher che “Il nostro pellegrinaggio lungo la Romea Strata si chiama Par Gracie di Diu Per Grazia di Dio. In due volumetti abbiamo raccolto tutte le tappe che nel corso di un anno scolastico abbiamo raggiunto. Potete trovare articoli di giornale, fotografie, resoconti e relazioni che i partecipanti hanno prodotti. Buon cammino anche a voi”.
Questo progetto, come g,ià accennato ha ottenuto il sostengo della Fondazione Friuli ed è stato selezionato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) all’interno del concorso Presentefuturo dell’Unescoedu.
Udine, Istituto Stringher - La consegna di Par gracie di Diu agli ospiti intervenuti, con la professoressa Maria Teresa Smeragliuolo. Fotografia di Jessica Montagnese

I libri recensiti qui
Giancarlo Martina (a cura di), Par gracie di Diu. Per grazia di Dio. Il pellegrinaggio religioso nelle terre del Friuli dalla Romea Strata ai percorsi della religiosità popolare, Udine, Isis Bonaldo Stringher, Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO, 2018, vol. 1 (pp. 1-96), vol. 2 (pp. 97-200).
Testi scaricabili in Internet dal sito web della scuola, CLICCA QUI.

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Sitologia
Elio Varutti, Il troi di Aquilee, libri di Christian Romanini, on-line dal 10 ottobre 2016.

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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie di E. Varutti e della studentessa Jessica Montagnese, della classe 4^ A TT, che si ringrazia per la collaborazione, assieme al suo professore Giancarlo Martina.

Udine, Istituto Stringher, 10 ottobre 2018, Anna Maria Zilli, dirigente scolastico della scuola spiega gli assi culturali e le competenze acquisite dagli allievi col progetto Par Gracie di Diu Per Grazia di Dio, segnalato dal MIUR. Fotografia di Elio Varutti


sabato 18 marzo 2017

Unità d’Italia, mille studenti a Udine cantano l’inno

Chi pensa che i giovani siano senza valori è stato smentito lo scorso 17 marzo 2017. 
Il coro del Liceo "S. Slataper" di Gorizia

Nel Teatro Nuovo Giovanni da Udine, infatti, mille studenti in piedi hanno cantato l’inno di Mameli a squarciagola. L’evento era per ricordare l’Unità d’Italia, la bandiera, la Costituzione e l’inno nazionale, appunto.
Alcuni ragazzi delle classi dell’Istituto “G.G. Marinoni”, nelle prime file del grande teatro, si sono persino abbracciati in riga come fanno gli atleti della nazionale di calcio.
Il confronto culturale è stato organizzato in occasione del quinto step del progetto “Umanità dentro la guerra”, ideato da Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico  dell’Istituto “B. Stringher” di Udine e del Polo liceale di Gorizia, assente al Teatrone per impegni istituzionali. La Zilli è pure Vice Presidente della Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri (RENAIA) ed anche componente del Club UNESCO di Udine.
Margherita, allieva dello Stringher, Gianni Ortis, Omar Monastier e Provvidenza Delfina Raimondo

Ha aperto i lavori dell’incontro Omar Monestier, direttore del «Messaggero Veneto». Sul palco c’era per tutta la durata dell’evento Provvidenza Delfina Raimondo (già prefetto di Udine), presidente onorario dell’Associazione Umanità dentro la guerra, dedicata a Ferdinando Pascolo, detto “Silla”, militare italiano nella campagna di Russia, poi partigiano e autore del libro di memorie intitolato “Che strano ragazzo. Dalla sacca del Don al carcere repubblichino”, Aviani, Udine, del 2010.
A dare man forte a Monestier c’era Margherita, una studentessa dell’Istituto Stringher, che ha passato il microfono a Vittorio Zappalorto, prefetto di Udine. Il suo è stato un intervento incentrato sull’articolo 10, comma 3 della Costituzione repubblicana. «Il problema del diritto d’asilo dello straniero – ha detto Zappalorto – è antico e risale al periodo ellenistico, poi coi Romani è stato un po’ ristretto, ma col cristianesimo ha ripreso quota, andando in crisi nel Medioevo, per ritornare in auge nel Settecento con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, poi pure nell’Ottocento, fino al 1951, quando con la Convenzione di Ginevra è stato definito come “rifugiato” colui che viene perseguitato per motivi politici o di religione. Così si spiegano i mille profughi oggi richiedenti asilo nella città di Udine e gli oltre 2.000 della provincia, transitati per Tarvisio, dopo la cosiddetta rotta Balcanica, dalle zone di conflitto dell’Oriente».
L'intervento del prefetto di Udine, Zappalorto, a sinistra Honsell, sindaco di Udine, a destra: Ortis, Monastier, Raimondo e Govetto

Furio Honsell, sindaco di Udine, ha citato il caso dello “strano ragazzo”, ossia Ferdinando Pascolo Silla, per parlare di valori forti della società, cui si affiancano i valori della scuola pubblica, come lo Stringher, il Malignani, il Marinoni… «Non bisogna mai lasciare indietro nessuno – ha detto Honsell – nella scuola, nelle pubbliche istituzioni, come fece il reduce e partigiano Silla». Al termine del suo intervento Honsell ha voluto ricordare la figura di Elio Morpurgo, di religione ebraica e fascista convinto. «Morpurgo, eletto a Udine, è stato il primo sindaco ebreo d’Italia – ha concluso Honsell – oltre che presidente della Camera di commercio, eppure i nazifascisti lo imprigionarono alla Risiera di San Sabba, per deportarlo poi nei campi di sterminio».
Furio Honsell, sindaco di Udine

Il significato della giornata del 17 marzo è stato rilevato anche da Beppino Govetto, assessore alle Attività ricreative e sportive della Provincia di Udine. «Bisogna riflettere sui fatti della storia – ha esordito Govetto – come fate voi studenti oggi, andando oltre la stretta attività didattica, per avere un senso di appartenenza e di identità alla nostra nazione».
Sebastiano Zorza

Dopo un intervallo musicale del fisarmonicista Sebastiano Zorza, che ha eseguito “Aria per la Patria”, Monestier ha interrogato Gianni Ortis, già presidente dell’ANED, sul quadro giuridico di pace e di guerra. Sono anche state esposte alcune domande degli studenti, come quella di Francesca, della classe 5^ A commerciale dello Stringher, che voleva sapere quando finirà la straziante vicenda della riabilitazione degli alpini fucilati a Cercivento nel 1916.
Poi è stato visto un filmato delle scuole Deganutti, Malignani, Marinoni e Stringher sul concorso indetto dall’Associazione Umanità dentro la guerra.
Fulvio Salimbeni e Omar Monastier

In seguito ha parlato Fulvio Salimbeni, docente di Storia all’Università di Udine sul tema del “Sentimento nazionale e mutevolezza dei confini”. Dietro le incalzanti domande di Monestier sono state chiarite le questioni delle foibe (stime di 5-15 mila vittime uccise dai titini), del TLT, dell’esodo giuliano dalmata degli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia.
Poi ci sono state le letture di alcuni brani composti dagli studenti delle scuole superiori di Udine sul tema proposto dalla lettura del Memoriale di Ferdinando Pascolo. «Alcuni frammenti di queste composizioni sono stati letti dagli stessi studenti – come ha accennato nel foyer, il professor Paolo Pascolo, figlio di Ferdinando, tra gli organizzatori della giornata».
È stata salutata con un applauso la presenza in sala di Paola Del Din, medaglia d’oro al valor militare.
L’ultima parte della mattinata è stata dedicata alla musica, con canti legati al tema del giorno. Tra gli applausi scoscianti del pubblico giovanile, si è esibito il coro del Liceo "S. Slataper" di Gorizia, per concluder con l’inno di Mameli, appunto.     
Alle ore 17 c’è  stato, infine, un concerto al Conservatorio “Tomadini”, di Udine.

La studentessa Daniela, di origine serba, dello Stringher, legge il suo elaborato, vicino a Provvidenza Delfina Raimondo

I commenti del web
Riceviamo dal mondo della scuola e volentieri pubblichiamo questo commento costruttivo sulla giornata dell’Unità d’Italia, della bandiera, dell’Inno e della Costituzione, tenutasi al Teatrone di Udine. Autrice del post in Facebook è la professoressa Isabella Costantini, per molto tempo collaboratrice del preside all’Istituto Stringher di Udine:

«L'evento culturale del 17 marzo 2017 al Teatro Giovanni da Udine è stato davvero coinvolgente e di grande partecipazione da parte degli studenti che si sono abbracciati coralmente cantando l'Inno di Mameli. Un riconoscimento particolare va all'ideatrice del progetto e dirigente dell'Istituto Stringher dottoressa Anna  Maria Zilli, che è riuscita a trasmettere alle giovani generazioni la partecipazione ai valori patriottici, ma ancor più di "umanità anche durante i conflitti" facendo comprendere che la diversità è ricchezza».
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Sitologia

- Giulia Zanello, Mille studenti al Teatrone parlano dell’Unità d’Italia, «Messaggero Veneto», 15 marzo 2017, p. 26.

- Giulia Zanello, Dalle guerre al diritto d’asilo la generazione 2.0 è attenta, «Messaggero Veneto», 18 marzo 2017.

Altre allieve leggono i loro testi 


Servizio giornalistico, fotografico e di networking di Elio Varutti.

lunedì 13 febbraio 2017

L’Unesco di Udine per il Giorno del Ricordo 2017

Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’UNESCO di Udine, ha aperto i lavori dell’incontro per il Giorno del Ricordo il 10 febbraio 2017.
Renata Capria D'Aronco, a sinistra, e Zaira Capoluongo, con nonni da Rovigno d'Istria

L’evento si è tenuto alle ore 17,30 presso l’aula T3 del Palazzo di Toppo Wassermann in Via Gemona 92, presso la Scuola Superiore dell’Università degli Studi di Udine.
Poi ha preso la parola Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico  dell’Istituto “B. Stringher” di Udine e del Polo liceale di Gorizia (scuole associate all’UNESCO). La Zilli è pure Vice Presidente della Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri (RENAIA) ed anche Presidente dell'Associazione “Umanità dentro la guerra”, nonché componente del Club UNESCO stesso.
«Il progetto Umanità dentro la guerra – ha detto Anna Maria Zilli – è una raccolta di memorie, testimonianze e contributi su episodi di etica e solidarietà durante i conflitti e i tragici fatti storici del Novecento, come durante l’esodo giuliano dalmata, dopo i tragici fatti delle uccisioni nelle foibe». La dirigente delle scuole friulane ha poi accennato alle «circolari ministeriali che spingono ad effettuare iniziative educative per dare spazio al Giorno del Ricordo, fissato per legge al 10 febbraio».
Renata Capria D'Aronco e Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) sul tema ha emanato le seguenti circolari: protocollo n. 73000 del 3.2.2010 e protocollo n. 3029 del 3.2.2015. Il MIUR ha inteso che sia diffusa la conoscenza dei tragici eventi, che nel secondo dopoguerra colpirono gli italiani vittime delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati, preservando le tradizioni delle comunità istriano-dalmate.
È intervenuto in seguito il professore Elio Varutti, componente del Consiglio Direttivo dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia) Comitato Provinciale di Udine. Ha presentato il libro edito nel 2015 dall’Istituto Stringher di Udine, dal titolo: “Ospiti di gente varia. Cosacchi, esuli giuliano dalmati e il Centro di Smistamento Profughi di Udine 1943-1960».

L’ultimo relatore è stato il professor Alberto Travain, Presidente del “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, Delegato alla Formazione Civica e alla Cittadinanza Attiva della Presidenza del Club per l’UNESCO di Udine. Il suo intervento recava il titolo: “...Aquilegienses et Ystrianos...”. Friûl e Istrie cun Aquilee: fruçons di storie “euroregjonâl” (Friuli ed Istria con Aquileia: frammenti di storia “euroregionale”) - Intervento in lingua friulana e italiana.
Al posto dell’annunciata testimonianza di Rosalba Meneghini, con avi di Rovigno sul tema: “Il silenzio dei profughi”, ha parlato la figlia Zaira Capoluongo, insegnante, per accennare alla «vergogna di parlare dell’esodo da parte della nonna Maria Millia, esule da Rovigno, poi ho un rimpianto che è quello di non aver chiesto alla nonna tante cose sull’Istria». In conclusione ha letto alcune poesie scritte dal padre Giuseppe Capoluongo, in onore dei suoceri istriani.

Al termine dell’incontro c’è stato un breve dibattito con esuli da Pinguente, amici toscani e calabresi.

Alberto Travain, primo a destra
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Redactional e networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti. Fotografie di Elio Varutti.
Per gentile concessione dell’autore Giuseppe Capoluongo, scrittore e poeta, si pubblicano cinque sue composizioni artistiche del 2015-2016, dedicate ai suoceri istriani.






lunedì 6 giugno 2016

Premiata a Roma Martina Provito, dello Stringher di Udine

Una speciale allieva dello Stringher di Udine, ha ricevuto il primo premio a Roma per un concorso nazionale cui ha partecipato un gruppo di studenti dello Stringher. A consegnarle la targa ricordo, il 2 giugno 2016, è stato niente meno che Pietro Grasso, presidente del Senato della Repubblica Italiana. 
Pietro Grasso, presidente del Senato della Repubblica Italiana premia Martina Provito, studentessa dello Stringher di Udine

La cerimonia di consegna del premio si è svolta nell’aula di Montecitorio, alla presenza di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati. Il concorso vinto da Martina Provito e dai ragazzi dello Stringher è sul tema “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”, giunto ormai alla 9^ edizione. 
Martina ha tenuto pure un breve discorso dinanzi all’aula di Montecitorio colma di studenti, insegnanti e volontari dello scoutismo e di altre associazioni. È stato molto emozionante. Martina Provito ha citato anche don Milani, quando sosteneva che la scuola deve portare avanti tutti i ragazzi. 
Martina ha concluso, riferendosi all’azione dei professori, dei compagni di classe e degli operatori scolastici dello Stringher, dicendo: «La scuola mi ha aiutato a sentirmi parte di un gruppo e oggi con voce alta e forte voglio dire: io posso».
L’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher” di Udine era rappresentato a Montecitorio dalla studentessa Martina Provito e dai professori Andrea Fabris e Giovanni Cucci. Dopo i discorsi di Laura Boldrini, per il 70° anniversario del referendum istitutivo della Repubblica Italiana, di Pietro Grasso e di altre autorità istituzionali, dello scoutismo e del volontariato, c’è stata la cerimonia di consegna dei premi. 
Lo Stringher ha vinto il primo premio nella categoria “Efficacia didattica e comunicazione”, con il video intitolato “Articoli da cucina. Inserimento e integrazione dei disabili nella scuola”.
Il comitato di valutazione del concorso  era formato da un gruppo di senatori, di deputati e di altre autorità. Le scuole partecipanti al concorso sono state 53, per un totale di 470 studenti da tutta Italia.
Anna Maria Zilli è il Dirigente scolastico dell'Istituto Stringher di Udine. Il gruppo di ragazzi che ha partecipato al concorso, oltre a Martina Provito, della classe 5^ A Commerciale, seguita da Chiara Amatruda, insegnante di sostegno, è formato da Federico, Riccardo e Marco, del ristorante Benzachi, oltre agli studenti del settore Commerciale e Alberghiero dello Stringher, coordinati dai professori Giovanni Cucci e Andrea Fabris. 

Fotografie da Facebook

Qui sotto si allega il LINK del video RAI della cerimonia del 2 giugno 2016. Per comodità del lettore ricordiamo che Martina Provito interviene al minuto 47.

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5b40e8cd-5df1-425b-9410-a800604ed127.html

RASSEGNA STAMPA

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BIOGRAFIA DI BONALDO STRINGHER

Personaggio italiano. Nato nel 1854 a Udine, studia al Reale Istituto Tecnico, aperto in piazza Garibaldi dal Commissario straordinario Quintino Sella nel 1866, appena il Friuli viene annesso al Regno d’Italia. Diplomatosi a Ca’ Foscari, Venezia, in economia, Stringher è funzionario statistico del ministero dell'Agricoltura e in seguito dirigente del ministero delle Finanze. Si occupa in particolare di politica doganale. Libero docente di Scienza delle finanze all'Università di Roma nel 1888.
Direttore generale del Tesoro dal 1893 al 1898, è poi nominato consigliere di Stato; viene eletto deputato nel 1900 e nominato sottosegretario al Tesoro (giugno-novembre 1900).

Diventa Direttore Generale della Banca d'Italia nel novembre dello stesso anno. Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei dal 1901. Lascia la Banca temporaneamente per guidare il ministero del Tesoro dal gennaio al giugno del 1919. È nominato Governatore della Banca d'Italia quando detta carica viene istituita, nel 1928. Muore nel dicembre 1930.
Nel 1959 al suo nome viene intitolata una scuola superiore di studi commerciali a Udine. Si apre così, il 1° ottobre 1959, l'I.P.S. (Istituto professionale di Stato ) con D.P.R. n. 1413 del 20.08.1959, intitolato a Bonaldo Stringher, l'illustre friulano che fu Governatore della Banca d'Italia dal 1928 al 1930.



giovedì 2 giugno 2016

Lo Stringher in Eccellenza al torneo Cernich di basket, Udine

La pallacanestro a Udine ha una certa storia. Ricordo squadre come la Snaidero o la Patriarca nel periodo 1965-1980. Il palasport Benedetti di Via Marangoni si riempiva di tifosi. Poi anche in quello intitolato a Primo Carnera andava in tilt con i “ciof” di Joe Allen, di Melilla, di Savio ed altri giganti del basket friulano. Erano grandi feste, non era solo pallacanestro.
La squadra di basket dello Stringher, Tommaso Silvestri regge la maglietta del torneo Cernich. Foto da Facebook

Anche nelle scuole superiori della città friulana dal 2007 si tiene un interessante torneo di basket, dedicato a Ezio Cernich, in memoria dell'amato professore di Educazione fisica. Quest'anno le fasi finali del torneo si sono tenute a metà di maggio. Attenzione però perché già dagli anni 1950-1960 c’era il torneo Burei per gli appassionati della pallacanestro delle scuole udinesi. Oggi la disciplina è diventata Scienze motorie fisiche e sportive, ma qualche allievo la chiama ancora: ginnastica.
Il torneo Cernich si svolge nelle palestre scolastiche nelle fasi eliminatorie per andare alle finali nel palasport. È così seguito che, dal 2013,  ha dovuto essere sdoppiato in due categorie: élite ed eccellenza. È stato ideato dal professor Maurizio Ivancich, il trofeo Cernich, e gestito assieme ad Associazione Pallacanestro Udinese (Apu). Andando in meritata pensione l’Ivancich, si dovrà trovare un suo sostituto per l’organizzazione generale dell’originale attività sportiva, ricca di esibizioni ginniche e artistiche che vanno ad animare i momenti di sospensione delle partite ufficiali del torneo. Il Cernich è un vero e proprio progetto didattico con valenze pedagogiche di alto profilo civile, oltre che educativo. 
Tra le altre pure il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Commerciale Zanon, Antonio Colussi, andrà in pensione. Essendo lo Zanon istituto capofila nell’organizzazione del Cernich, ecco che le nuvole si vedono all’orizzonte per un torneo cui collaborano pure il Comune di Udine e sono sempre molto presenti i familiari del professore Cernich. Ma queste sono faccende del Memorial Cernich 2017, si vedrà. Tuttavia ci sono delle buone speranze per la continuazione dell'interessante attività didattico-educativa.
Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico dello Stringher con la coppa vinta dagli studenti della scuola, durante la festa del 27 maggio 2016 a scuola, con Giuseppe Anania, vicino a lei. Da destra Michele Comuzzo e Maurizio Franz, del trio dei coach. Fotografia di Diego Chiarparin

La squadra dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore Stringher, tradizionalmente guidata dal “grande vecchio”, Beppe Anania è stata affiancata nella conduzione tecnica pure dai professori Michele Comuzzo, che è uno del settore, e da Maurizio Franz, che nonostante insegni Economia aziendale, ha un passato di  tutto rispetto sui parquet friulani. Ebbene i ragazzi dello Stringher, guidati dal fatidico trio Anania-Comuzzo-Franz, hanno dato del filo da torcere alla squadra del liceo classico Stellini, di Gigi Sepulcri, battendola di brutto, per 65-38.
Il pieno di punti per lo Stringher se lo è aggiudicato Federico Madon (18 punti) lo “schiacciatore da urlo”, seguito a ruota da un implacabile Tommaso Silvestri (16 punti), ma pure gli altri non sono stati da meno. Vincendo contro lo Stellini, lo Stringher si è conquistato il salto di categoria, entrando nel girone di Eccellenza.
È stato scalzato di categoria l’Istituto Ceconi, vincitore del trofeo nel 2012. Giocandosela contro l’Istituto Industriale Malignani, il liceo scientifico Marinelli ha vinto il trofeo Cernich, col punteggio di 59-48, con un allievo davvero forte come Marco Bacchin (24 punti), premiato con targa della famiglia Cernich. Il liceo Marinelli colleziona così il quarto trofeo Cernich, offerto dalla famiglia e dalla Libertas Udine. Le edizioni del 2007 e 2009 del trofeo erano state vinte dai ragazzi del liceo scientifico Copernico. L’Istituto Malignani, campione uscente, vinse il suo primo Cernich nel 2011.

Un bellissimo scatto su Beppe Anania, che sta per tirare un "porco boe", durante la partita vinta dai ragazzi dello Stringher contro lo Stellini. Foto da Facebook

Ecco l'elenco degli studenti dell’Istituto Stringher partecipanti al torneo Cernich di pallacanestro, così come comunicato dal professor Michele Comuzzo, col numero di maglia e l'anno di nascita:

ELENCO ATLETI STRINGHER

 4  VIARO Davide                   '98  G\A

 6   FARINA Thomas                '99  G

 7   MADON Federico               '99  G/A

 8   ANGELIN Riccardo            '96  P

 9   FABBRO Nico                     '99  A

10   NOVELLO Nicholas           '97  G

11   BORTOLOSSI Michele      '99  A

12   MOCCHIUTTI Lorenzo      '97  A/C

15   SILVESTRI Tommaso         '97  A/C

17   MION Jacopo                       '97  P/G

18   MARKOVIC Aleksandar     '98  G/A

La festa per i campioni dello Stringher nel Laboratorio di sala bar. Fotografia di Diego Chiarparin
I campioni dello Stringher smanacciano coi coach Michele Comuzzo e Beppe Anania, in primo piano. Foto da Facebook
Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico dello Stringher porta il saluto della scuola ai campioni di pallacanestro appena passati in Eccellenza del torneo Cernich, durante una festa dello sport. Fotografia di Diego Chiarparin
La schiacciata da urlo. foto da Facebook

Sopra il pubblico al palasport Benedetti, sotto Tommaso Silvestri alla carica, e chi lo ferma più...  foto da Facebook

Tommaso Silvestri con la coppa assieme ai campioni dello Stringher alla fine del torneo Cernich. Con loro c'è Claudio Bardini, coordinatore provinciale dell'ufficio Educazione motoria fisica e sportiva, che forse salverà il bel torneo per la prossima edizione. foto da Facebook


Bravi, bravissimi !!!!

Le ultime due fotografie sono state inviate dal professor Michele Comuzzo, che si ringrazia per la collaborazione