È stata inaugurata in pompa magna la mostra “Binari a Udine e
dintorni”. C’erano il sindaco Furio Honsell e Federico Pirone, assessore
comunale alla Cultura, altre autorità e, soprattutto, molta gente.
Una delle foto in mostra
La sede espositiva è presso il Museo Etnografico del Friuli,
in Via Grazzano, 1 a Udine. La rassegna è aperta dal 2 al 17 settembre 2017, con orario
di apertura da martedì a domenica, dalle ore 10,30 alle ore 19. La mostra è
stata organizzata dalla Sezione Appassionati Trasporti (SAT) del Dopolavoro
Ferroviario di Udine e dal Club Cortonesi Toscani Amici F.V.G.
Nel volantino di
presentazione ci sono poi il logo del Comune di Udine, del Comune di Cortona e
dell’Editore Calosci; quest’ultimo ha, infatti, edito un catalogo snello e
documentato della rassegna udinese al Museo di Via Grazzano, 1.
L’esposizione mette in pubblico fotografie storiche, disegni
di locomotive, un plastico ferroviario, modelli di treni e tram, oltre a dei
cimeli ferroviari.
Da sinistra: Franco Della Rossa, consigliere comunale, Romano Vecchiet, Federico Pirone, Furio Honsell, Enzo Rossi e Claudio Canton all'inaugurazione della mostra “Binari a Udine e dintorni”
Il sindaco di Udine ha ringraziato tutti i presenti per una
mostra che appassiona non solo i club organizzatori, ma anche il pubblico
qualsiasi e, dato che è inserita nel calendario di Friuli Doc, avrà molti
visitatori ancora. L’assessore Pirone ha ricordato che il trasporto collettivo
pubblico non riguarda solo il passato, ma anche il futuro della città. Enzo
Rossi, presidente del Club
Cortonesi Toscani Amici in Friuli Venezia Giulia, ha ringraziato e salutato i
presenti e le autorità militari.
Il folto pubblico
Romano Vecchiet, dirigente del Servizio Integrato Musei e Biblioteche e direttore
della Biblioteca Civica V. Joppi di Udine, ha ricordato che tram, treni e
stazioni sono dei beni culturali. Da attento studioso delle ferrovie e delle
strade ferrate qual è, ha poi menzionato Arturo Malignani, pioniere nello
sviluppo dell’energia elettrica utile anche al tram,
Pecile e Pacifico Valussi, che fu uno dei primi propugnatori della strada
ferrata a Udine negli anni 1840-1850, quando il Friuli stava sotto l’Austria e
pochi credevano al valore della ferrovia per i trasporti mercantili e di passeggeri.
Per ultimo ha parlato Claudio Canton, presidente della
Sezione Appassionati Trasporti
(SAT) del Dopolavoro Ferroviario di Udine. Ha voluto precisare che sono passati
35 anni dalla nascita della SAT del DLF e, soprattutto, 130 anni dalla presenza
del tram in città.
Era presente all’inaugurazione pure Tiziana Ribezzi, conservatore del Museo Etnografico del Friuli, che si è prestata a fare da dotta accompagnatrice all’esposizione per le autorità presenti.
La rete tranviaria di Udine fu attivata con servizio a cavalli nel 1887; sostituita ed ampliata a partire dal 1906 con un servizio di tram elettrici, la stessa rimase in esercizio fino al 1952.
La rete tranviaria di Udine fu attivata con servizio a cavalli nel 1887; sostituita ed ampliata a partire dal 1906 con un servizio di tram elettrici, la stessa rimase in esercizio fino al 1952.
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Redactional e networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti,
in collaborazione con E. Varutti. Fotografie di Elio Varutti, ove non altrimenti indicato.
Cartolina da Internet
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