È stata Maria Grazia Ziberna a presentare il romanzo
documentario “Gli appunti di Stipe” di Franco Fornasaro. La Ziberna, che è
presidente del Comitato Provinciale di Gorizia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia
(ANVGD), ha illustrato con alcune originali diapositive la storia dei popoli
slavi nei Balcani, giunti colà nel VI secolo d.C., nonché della presenza romana
e veneziana in Istria, a Fiume e sulla costa dalmata. All’esclusiva
presentazione, che ha visto una quindicina di partecipanti, ha partecipato anche Rodolfo Ziberna,
sindaco di Gorizia, molto addentro a tali temi dato che, come alcuni sapranno,
è stato presidente dell’ANVGD goriziana.
Sergio Satti, Bruna Zuccolin, Franco Fornasaro, Rodolfo Ziberna, Didi Pasquali, Maria Grazia Ziberna e Silvia Paoletti
L’evento si è tenuto il 14 dicembre 2017, dalle ore 17,30
presso la locale sede dell’ANVGD,
a Palazzo Alvarez, in Passaggio Alvarez numero 8 a Gorizia.
Ha portato il saluto del suo sodalizio, Bruna Zuccolin,
presidente del Comitato Provinciale di Udine dell’ANVGD, che ha organizzato
l’incontro in collaborazione con l’ANVGD di Gorizia, assieme alle ACLI provinciali
goriziane.
La Zuccolin ha voluto ricordare il beneamato presidente
Silvio Cattalini, da Zara, scomparso a Udine il 28 febbraio 2017, tra i primi molto
impegnato nelle attività di dialogo e di pacificazione tra le due sponde del
Mare Adriatico, secondo un’ottica di fratellanza europea. «Sono molto orgogliosa di aver intrapreso
questa collaborazione con altri Comitati Provinciali dell’ANVGD, come questo di
Gorizia – ha detto la Zuccolin – perché in questo modo ci apriamo a interventi costruttivi
sul territorio si temi dell’esodo giuliano dalmata nel rispetto delle
tradizioni culturali di quelle terre ed è la prima volta che si presenta lo scrittore Franco Fornasaro a Gorizia».
Una parte del pubblico presente in sala
Ha parlato anche la presidente provinciale delle ACLI Silvia Paoletti, svelando in
pubblico alcuni tragici particolari della sua famiglia. «Mia mamma è del 1925 – ha detto Silvia
Paoletti – e ricordo che una sua zia Emilia Maras Cocianni è stata deportata
dai partigiani titini da Gorizia il 3 maggio 1945, che tristezza, l’hanno presa
di sera e portata via con una camionetta, poi è sparita… il suo nome sta ora
sulla lapide degli oltre 650 sequestrati e uccisi dai partigiani qui a Gorizia nel parco della Rimembranza».
Ha parlato in seguito pure Franco Fornasaro, autore del
romanzo “Gli appunti di Stipe”, in versione italiana e croata, dal 2017, col
titolo “Stipove bilješke”. La traduzione croata è della
giornalista di Fiume Helena Labus Bačić e della lettrice Martina Crnolatec. La prima edizione del
testo, a cura dell’ANVGD di Udine, è del 2015. Per la seconda edizione ha
collaborato l’ERAPLE.
Fornasaro ha presentato i protagonisti del romanzo, come
Matteo, giovane ricercatore universitario, e Giuliano Giuliani, vecchio docente
in pensione, grande esperto e dotato di “un corredo mastodontico di ricerche”
sui temi della questione adriatica e dell’esodo giuliano dalmata. “Stipe è un
acronimo vezzeggiativo – ha detto Franco Fornasaro – del nome Stephan (Stefano
in serbo croato). Nato su ispirazione di Silvio Cattalini, che gli disse: “Scrivi!
Ti racconterò della mia Zara e di tante altre cose, della mia vita, della
famiglia, di fatti successi in questa nostra difficile vicenda di esuli, di
gente che vorrebbe ritornare in vario modo, che si porta sulle spalle la
storia”.
Così Fornasaro, cui il babbo aveva chiesto di non parlare mai
dell’esodo per evitare di rimestare nel dolore familiare, si è aperto e ha scritto
questo interessante ed originale romanzo documentario, presentato in varie
località del Friuli, in Istria e a Fiume.
Silvia Paoletti, Franco Fornasaro, Bruna Zuccolin e Maria Grazia Ziberna
Cenno bibliografico
ragionato sugli scomparsi di Gorizia
È citato così, a pag. 82, tra i 651 deportati italiani, il
nome di Emilia Cocianni “fu Antonio e fu Teresa Ussai, nata a Gorizia il
31.8.1902, arrestata a Gorizia il 3.5.1945 e tradotta nelle carceri. Il 12
maggio deportata. Ufficio anagrafico del Comune” nella seguente pubblicazione: Associazione
Congiunti dei Deportati in Jugoslavia, Gli
scomparsi da Gorizia nel maggio 1945, a cura del Comune di Gorizia, 1980.
Zia Emilia viene citata, a pag. 328, anche da padre Flaminio
Rocchi, nel suo L’esodo dei 350 mila
giuliani fiumani e dalmati, Roma, Associazione Nazionale Difesa Adriatica,
1990.
In certi elenchi la zia Emilia compare così: “Cocianni Emilia
(Kocijancic Emilija)”.
--
Servizio giornalistico e di fotografia di Elio Varutti, ove
non altrimenti indicato. Networking e ricerche a cura di Gabriele Anelli Monti
Sergio Satti, Franco Fornasaro, Bruna Zuccolin, Rodolfo Ziberna, Didi Pasquali, Maria Grazia Ziberna, Silvia Paoletti e Elio Varutti. Fotografia di Mariarita Cosliani
Nessun commento:
Posta un commento