La rubrica che si propone qui contiene i nomi dei
fotografi, degli stampatori e degli editori di cartoline d’Istria, Fiume e
Dalmazia. Secondo la geografia degli anni 1927-1930 le provincie di Gorizia,
Trieste, Pola, Fiume e Zara costituivano la regione Venezia Giulia, che
comunque viene compresa nell’attuale repertorio. Dal 1918 al 1926 la provincia
del Friuli riuniva le zone di Udine, annessa nel 1866 al Regno d’Italia, e
della Contea di Gorizia e Gradisca, annessa nel 1918; proprio quest’ultima zona
è pertinente all’elenco. Si accenna al fatto che dopo il Trattato di pace del
10 febbraio 1947, che assegna l’Istria, Fiume e Dalmazia alla Jugoslavia, i toponimi
prendono un nome sloveno, come ad esempio Capodistria diviene Koper, oppure un
appellativo croato, come ad esempio Fiume per Rijeka e Zara per Zadar.
Addobbata cartolina viaggiata e timbrata di Rovigno, del fotografo Nicolò Daveggia, del 1901, ripresa dal web
Si è inteso stare dentro l’arco temporale che va dal
1900 al 1965 nello stilare la lista.
Alcuni autori, che hanno vissuto ed hanno operato alla
fine dell’Ottocento, sono comunque qui catalogati perché hanno fatto scuola ai
giovani fotografi ed editori di cartoline affermatisi nei decenni successivi.
Come in tutte le zone di frontiera sussistono dei contatti fra le varie realtà
confinarie, quindi si possono trovare nella lista pure autori ed editori di
Udine e delle comunità germanofone della sua provincia, come Tarvisio e
Sappada. Per le ragazze di Fiume, era consuetudine studiare in collegio a Lipsia,
o a Udine, o a Vienna, come ha riferito Maria Rudan, mentre i maschi andavano
all’università di Monaco e di Vienna. Le comunicazioni con i familiari
avvenivano mediante cartoline postali, che arricchivano così l’album di
famiglia.
Si è preferito l’elenco alfabetico per autori e, in
qualche caso, per luoghi. Il motivo per cui si sono schedate alcune cartoline
solo per località è dovuto alla scarne notizie della fonte, che nel caso
specifico è un calendario dell’Associazione delle Comunità Istriane, perciò il
lettore interessato potrà eventualmente trovare più dati rivolgendosi
direttamente a tale associazione del modo degli esuli. Dove si è potuto, abbiamo indicato accanto al
nome, anche il luogo principale dell’attività fotografica e di stampa delle
cartoline. Accanto al luogo è indicato lo stato estero di appartenenza nel
periodo di attività prevalente del fotografo, o editore, o stampatore.
Non tutti sanno che la prima cartolina postale è un
“rettangolo di carta” per comunicazioni scritte, senza immagini con
affrancatura ridotta rispetto alla lettera, adottato a Vienna nel 1869. Visto
il successo ottenuto, segue l’adozione in Svizzera, Germania, Inghilterra e
molti altri stati del mondo. In Italia l’adozione avviene nel 1874, con
dimensioni di cm 9 x 14, come si legge sul «Giornale di Udine» del 7 aprile
1899.
Nel mare magnum della produzione di cartoline
illustrate con fotografia, iniziata dal 1896, e della letteratura ad esse
riferita, non è sempre chiaro chi sia l’autore dello scatto fotografico. Prima del
1896 ci sono edizioni di cartoline panoramiche o con scorci di città disegnati.
Alcuni autori dimostrano che le cartoline illustrate mediante disegni e stampe
sono prodotte sin dal 1885, soprattutto in riferimento al mondo dell’editoria
in lingua tedesca, anche se non risulta che siano viaggiate (Scudiero 2012).
Talvolta accadeva che lo stesso fotografo si faceva
editore delle stesse. Altre volte l’editore è diverso dall’artista della
fotografia. In altri casi non si ha un editore vero e proprio, ma un semplice
stampatore della cartolina. Poteva egli essere un negoziante del paese, un
locandiere, persino un semplice pizzicagnolo, che le poneva in vendita. C’era
qualche fotografo di un paesino istriano che collaborava con un editore di
Pola, capoluogo dell’Istria, a sua volta fotografo. Poi ci sono le cessioni dei
diritti d’immagine, per cui un editore o uno stampatore, dopo averli acquistati
faceva cartoline a volontà, menzionando l’artista fotografo a sua discrezione.
Nella lista seguente si possono trovare diversi
nominativi di “fotografi ambulanti”. È proprio per il loro tramite che l’arte
fotografica e l’interesse per comprare un’immagine di sé e della propria
famiglia si sviluppa anche nei piccoli centri abitati e nelle campagne dei
piccoli possidenti. La cultura fotografica si va talmente diffondendo a livello
sociale che, agli inizi del ‘900, viene
data in omaggio “la propria fotografia”, presso lo stabilimento di Luigi Pignat
di Udine, agli abbonati del quotidiano «Il Friuli», come si legge nella prima
pagina del giornale del 31 dicembre 1901.
Sono riportate qui varie tipografie di città
dell’Austria-Ungheria che stampano cartoline illustrate di propaganda durante
la prima guerra mondiale. Pure tali cartoline sono finite negli album familiari
delle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia, soprattutto dove c’è stato un militare
italiano in divisa austriaca a combattere nei vari fronti del conflitto. Ne fa
un cenno nel suo diario don Giuseppe Bernardis, parroco di Madonna di Buia
(UD), in terra friulana, inserita nella regione veneta a quel tempo. Il prete,
durante l’occupazione austro-tedesca del Friuli, alla data del 17 maggio 1918
annota che: “Sono in vendita cartoline con l’effige di Carletto a cent 8 e 15”
(Fabi 2008). Con un po’ di
malcelata ironia, don Bernardis chiama “Carletto” l’Imperatore
d’Austria-Ungheria, Carlo I d’Asburgo, insediato il 21 novembre 1916.
I nomi contenuti nell’elenco presente, come è facile
intuire, non possono essere esaustivi dell’intera produzione di cartoline e di
fotografia nel periodo di tempo individuato. La lista è aperta a nuove
ulteriori aggiunte. Qui troverete solo i dati della ricerca personale dello
scrivente, che ha uno schedario di alcune centinaia di cartelle individuali
raccolte in un trentennio di ricerche, comprese alcune fonti orali.
In qualche caso vengono pubblicate solo poche
informazioni, perché è solo ciò che si è trovato. In altri casi si è potuto
comporre la biografia dell’artista dell’immagine. Ci si è basati sulla
letteratura consultata, debitamente riportata nella bibliografia e sitologia.
Molti risultati dell’indagine derivano da archivi pubblici, privati e dalle
collezioni rintracciabili nel web, per un mezzo di comunicazione – la cartolina
illustrata – che è andato scomparendo alla fine del Novecento. Oggi sono molto
più utilizzate le cartoline digitali e le immagini effettuate col telefonino
cellulare o col tablet. Sta per estinguersi la vecchia e materiale cartolina
illustrata, scoperta nel 1896, come si sa dalla letteratura.
Allora qui ci sono molte tracce per una storia della
produzione di cartoline e delle fotografia del Litorale Adriatico orientale.
Lasciamo ad altri il compito di produrre un elaborato più articolato e
completo.
Sono veramente assai lontani i tempi in cui sul
periodico di Milano «Il dilettante della fotografia», del 1908, si sviluppava
un acceso dibattito sull’effetto sfuocato delle figure stampate tra fotografi nettisti
– fautori di zero effetti – e quelli flouisti,
pieni di vena artistica e vogliosi di sfumare ogni parte dell’immagine (Quintana 1908).
Cartolina
in nero, viaggiata nel 1913, con dicitura in tedesco “Strandpromenade Abbazia”;
la firma è: “Tomasic e Co. R.E.C.A. Abbazia” (Collezione Mosettig, Abbazia)
Repertorio fotografico del Litorale Adriatico
orientale
Abbazia / Opatija, Fiume, Jugoslavia. È in una raccolta privata una
cartolina in nero viaggiata, con panorama dall’alto di Abbazia del 1961.
L’editore è Putnik Zagreb Fotoslužba (Coll.
Varutti).
Achtschin O., Spalato, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline; una delle
sue, del 1904 circa, dedicata a Lussinpiccolo, vista in Facebook.
A. F. W.
III/2, Vienna, Impero
d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema militare e guerresco
1914-1918. La “W” nella sigla sta per “Wien”, mentre le cifre indicano il
quartiere (Todero 2009).
Agrisch,
vedi: Ogrisek Albino.
Alacevic Angelico, Zara, Impero Austro-Ungarico. Secondo informazioni
reperite in Internet è indicata la sua presenza verso il 1900 in certe
cartoline di Zara. Cultore e custode del patrimonio storico e archeologico
della Dalmazia, Alacevic effettua, durante la permanenza delle truppe italiane
a Sebenico del primo dopoguerra,
importanti scavi nella località di Danilo (Garbin
2012).
Albona, Impero d’Austria-Ungheria. Una cartolina di Albona, del
1903, mostra il negozio di commestibili di Andrea Bastianich; il negoziante è
davanti alla vetrina, con la figlia Maria. In un’altra cartolina, del 1907, si
vede il Caffè Popolare con paesani (Delbello
2018).
Alessandrini P., Milano e Zara. In una sua cartolina di Fiume, del
1924, di album privati, reca stampata la località di Milano. Invece, nel 1925,
una sua fotografia contiene l’indicazione di Zara, Via Plinio, 24 (Coll.
Conighi).
Alfieri & Lacroix, Milano. Editore di cartoline di Sappada (BL) del
periodo 1925-1934 (Malaguti’s 2015).
Dal 2017 Sappada, località germanofona, è passata sotto la provincia di Udine,
in Friuli Venezia Giulia, abbandonando il Veneto. Negli anni 1930-1940 Alfieri
& Lacroix sono editori di cartoline dei fotografi fratelli Alinari di
Firenze.
Alterocca Fototipia, Terni. Editrice di cartoline di Sappada (BL) nel
1912 (Malaguti’s 2015). Cartoline
istriane della stessa editrice dei primi anni del Novecento sono riprodotte,
nel 2017, in un calendario (Delbello
2017).
Altran Edvigio, Gorizia. Secondo la ricerca di Brambilla 1999, Edvigio Altran è attivo
a Gorizia nel 1934. Sue fotografie sono pubblicate in Tci 1955 e Tci 1956.
Nel 1964 lo studio “Altran Edvigio & Figli” effettua un reportage
fotografico sulla piena dell’Isonzo, secondo i dati di una scheda nel web
dell’Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia (Erpac). Negli anni ’60 del Novecento a
Gorizia opera un Arduino Altran, secondo altre fonti (Ellero, Liva 2010). Alla data della prima edizione di questo repertorio
(2018) esiste un negozio in città con insegna analoga, gestito dai discendenti.
Ammon Johan F., Bolzano, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline
a tema militare 1914-1918 (Todero 2009), oppure
del primitivo genere turistico degli inizi del ‘900 della Valsugana e di Trento
(Scudiero 2012). In Internet visti pure scorci di vita borghese
riguardanti Bolzano e località del Trentino su cartoline di Ammon, degli anni
1920-1930.
Andrioni Enrico & Co., Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. In base agli
album privati, nel 1914, questo stabilimento fotografico produce dei ritratti
recando l’indicazione di “succursale di E. Jellusich, Fiume, Corso 23” (Coll. H. Conighi). In ritratti
fotografici, del 1928, appartenenti ad altri album familiari, dopo che Fiume è
stata annessa al Regno d’Italia, comprare solo questa indicazione: “Andrioni
& Co.” (Coll. Lupetich). Andrioni è un fotografo operante agli inizi
del ‘900 e attestato in un pubblico archivio (Museo
Fiume).
Anelli Oreste, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografa
l’arsenale di Pola ai primi del ‘900 e gli editori A. e G. Rude stampano le
relative cartoline; notizie da Internet. È censito da certi autori nel periodo
fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina
2013).
Angheben Bruno, Fiume. Grafico autore della cartolina per la Fiera
di Fiume, 11-26 agosto 1928. Stampa Grafiche Baroni di Milano (Delbello 2016).
Antignana, Impero d’Austria-Ungheria. Cartolina del paese con
visione dall’alto della piazza con la chiesa, 1912 (Delbello 2018).
Antoniazzo Ettore, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo
nasce nel 1866 e muore nel 1917. Suoi scatti di Riva Grumula, del Molo S. Carlo
ed altri luoghi triestini, degli anni 1900-1902, sono conservati in Fototeca Trieste.
Antoni Marco, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo operante
agli inizi del ‘900 e attestato in un pubblico archivio (Museo Fiume).
Antonini, Gorizia. In possesso ad un pubblico archivio una dozzina cartoline a
colori non viaggiate, del periodo 1962-1967. Una di esse è intitolata in
quattro lingue: “Gorizia, Confine provvisorio Italia-Jugoslavia, la stazione di
Monte Santo / Vorläufige italienischjugoslawische Grenze, die Eisenbahnstation
Monte Santo / Temporary frontier Italy-Yogoslavia, and the station of Monte
Santo / Frontière provisoire entre Italie et Yugoslavie, gare de Monte Santo (Biblioteca Gorizia).
Ars,
Pola. Una fotografia di questo studio, del 1935, di album familiari di Pola,
reca solo tale dicitura, in maiuscoletto, con l’indirizzo di “Via Sergia 40” (Coll. Brussich).
Aschenbrenner Michele, Venezia, Treviso, Gorizia. Fotografo ambulante
attivo tra il 1867 e il 1874. Apre uno studio a Venezia, poi a Treviso (Italia)
e, infine, a Gorizia, nell’Impero d’Austria-Ungheria. Si dedica al ritratto e
alla cronaca cittadina (Giornale Museo Ud).
Suoi ritratti compaiono in raccolte di famiglia di Trieste e di Fiume (Coll H. Conighi).
Ascher Adolf & Redlich Alois, Brno, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di
cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009). La
società nasce con due soci: Adolf Ascher e Alois Redlich. Attiva a Brno almeno
dal 1895, come cartoleria in Via Rudolph – ora Via della Repubblica – numero 1.
A tale indirizzo l’azienda sopravvive anche dopo la morte di Alois Redlich,
avvenuta il 23 febbraio 1920, fino alla sua liquidazione nel 1926; fonte
Internet.
Asperger Carlo, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913).
Associazione dei Comuni
Italiani, Segretariato
per la Montagna. Tale ente produce, nel 1929, cartoline di Sappada, quando
stava in provincia di Belluno (Malaguti’s
2015).
Una cartolina postale con affrancatura stampata, viaggiata nel 1893 partendo da Bologna e diretta a Forni di Sopra (UD) (Collezione Varutti)
Badodi Attilio, Milano, Impero d’Austria-Ungheria. La ditta “Foto
Badodi” è attiva a Parenzo agli inizi del Novecento (Smokvina 2013).
Bahrend Erich, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Bait Felice, Idria, provincia del Friuli. È attivo nel 1924, in base alla ricerca Brambilla 1999. Reca una intestazione molto
curiosa: “Bait Felice, Fotografo e Fabbrica tegole. Idria”. Opera dal 1924 al
1939 in Via Roma 38.
Bakas Maria, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Secondo Brambilla 1999, opera a Gorizia nel 1913-1914, in Corso
Verdi 37. Figlia di Pietro, era nata a Odenburg, in Stiria il 24 novembre 1874.
La denominazione della ditta è: “Vendita articoli di profumeria, fotografia,
ecc.”.
Baldassi Vladimiro, Canale d’Isonzo (GO). Il suo “studio fotografico” è
attivo nel 1935 in Via Goregna 1; dati di Brambilla
1999.
Baldini,
Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo negli anni 1864-1865 in
Via dell’Acquedotto (Morgan 2010).
Barazzetti Vittorio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo è
citato sul periodico «La Patria del Friuli» del 29 agosto 1907, nell’articolo
intitolato “Visitando la mostra d’Arte decorativa” tenutasi a Udine.
Baric Edoardo, Comeno, provincia del Friuli, dal 1927 diviene:
Gorizia. Fotografo operante all’indirizzo “Comeno 70” nel periodo 1921-1936, in
base all’indagine Brambilla 1999.
Barone Giuseppe, Zara. Nel 1928 prende parte come fotografo
dilettante di buon livello al concorso Luce di Trieste, esponendo foto di
monumenti veneti. Partecipa alla preparazione della Triennale di Arti
Decorative a Milano ed alla Terza Fiera dell’Artigianato a Firenze nel 1932. È
membro della Giuria della Mostra di Arte fotografica a Zara nel 1934. Nato a
Zara nel 1894, muore a La Spezia nel 1983 (Garbin
2012).
Bartolomei Ettore, Pirano. Una sua cartolina, del 1940, con
l’inquadratura di Piazza Tartini, vista in Internet.
Bassi Attilio, Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. È censito da certi autori agli inizi del ‘900 a Pola (Smokvina 2013).
Battan Augusto, Cormòns, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Il
fotografo è attivo nel 1910-1914; dati di Brambilla
1999.
Battara Ettore, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo nel
1905 sposa Elena Mayländer, ebrea ungherese – fede abiurata nel 1904 – e vivono
a Fiume in Via G. Carducci, 22 (Falk 2016). Esegue delle fotografie per il Club Alpino Fiumano,
pubblicate nel 1913 (Depoli 1913).
Baumgartner Teodoro Lodovico, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. La ditta reca
questa intestazione: “Studio Fotografico E. Niggl di Theodor Baumgartner”.
Enrico Niggl, nato a Innsbruck il 18 maggio 1849, è un grande fotografo di
Gorizia, attivo in Via del Giardino 12 dal 1881 al 1893, quando si trasferì a
Düsseldorf (Impero Germanico). Baumgartner è attivo a Gorizia nel periodo 1902-1920
in due sedi, Via del Giardino 30 e Corso Verdi 30. Cede l’attività a Valerio
Sturolo e Corrado Marostica nel 1920. Baumgartner era nato a Krottendorf, in
Austria, il giorno 8 agosto 1880 da Adolfo e Berta Carolina Gemeinek; dati di Brambilla 1999. A margine, leggiamo
sulla «La Patria del Friuli» del 28 dicembre 1887 che il tale Ippolito
Baumgartner tiene un corso di fotografia a Udine della durata di 15 giorni.
Baxa Carlo, Lindaro, Pisino, Impero d’Autria-Ungheria. Nel 1910
partecipa con una fotografia della foiba di Pisino alla Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria, nella sezione Sport, escursioni (Prima Esp. 1910).
Bechtinger Diego, Trieste (1888-1968). La sua attività è segnalata a
Trieste in Viale XX Settembre 27, dopo il 1918, in base ai dati di Bravin 1999. Il 30 settembre 1928 ha
cambiato il cognome da Bechtinger – già di nazionalità austriaca – a Bettini.
Apprendista fotografo presso Vittorio Ezio Marocchini a Livorno nel periodo
1903-1904; poi lavorante fotografo presso lo stesso Marocchini a Livorno negli
anni 1905-1907. Probabilmente collaborò nello studio di Viale XX Settembre 27 a
Trieste anche il cognato di Diego, il fotografo Luigi Knez – dal 1928 italianizzato in Luigi Duca. Dati ripresi
da una scheda nel web dell’Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione
Friuli Venezia Giulia (Erpac).
Beer Alois, Klagenfurt, Impero d’Austria-Ungheria. Secondo
Milijienko Smokvina “Alois Beer vanta la più cospicua opera fotografica
dedicata a Pola”. Inizia a riprenderla attorno al 1890, per non smettere più
fin quasi alla sua morte, avvenuta nel 1916. Alois Beer è un fotografo
particolarmente fecondo, gira mezzo mondo, proponendo la propria offerta
fotografica in cataloghi a stampa. “In uno dei più precoci album, quello del
1885 – aggiunge Smokvina – sono elencati 23 motivi istriani - fra essi Abbazia,
Castua, Volosca, Preluka, Ica e Laurana, ma spicca qui l’assenza di Pola”. Nel
catalogo del 1910, invece, si contano, fra le oltre 10 mila fotografie, ben 1.009
motivi inerenti a Pola. In un ulteriore catalogo, edito nel 1914, sono citate
altre 375 inquadrature di Pola. Oltre ai motivi ambientati a Pola sono note
numerose istantanee scattate dal Beer alle Isole Brioni e nelle cittadine dei
paraggi di Pola: Medolino, Lisignano, Dignano, Fasana. Beer riprende inoltre
buona parte dell’Istria: Capodistria, Pirano, Portorose, Parenzo e Rovigno
sulla costa occidentale, Pisino al suo interno, il Monte Maggiore, Albona,
Fianona e S. Andrea d’Albona (Smokvina
2013).
È menzionato come fotografo itinerante e agisce anche
a Gorizia intorno al 1885 (Brambilla,
Tedeschi 1999; Pugliese 2017). Produce cartoline di Sistiana e delle
Terme romane di Monfalcone (GO), nel periodo 1897-1902 (Depretis 1988). Interessante la doppia stampa del porto di
Fiume, o fotografia stereoscopica, con effetto quasi tridimensionale, dove si
vedono la banchina con ferrovia, il molo con navi, datata intorno al 1890,
messa in rete da Ingrid Moschik, di Graz (Moschik
2016). Nel 1910 partecipa con delle vedute dell’Isola di Brioni alla
Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria, nella sezione Stabilimenti
balneari, stazioni climatiche e di villeggiatura (Prima Esp. 1910). Noto pure per alcune sue cartoline di fine
‘800 di Pontafel, la Pontebba austriaca, vicino a Travisio. Altre cartoline sono
di Dignano d’Istria, del 1903 e di Grado, del 1906, viste in Internet. Anche Ugo Pellis fotografa Dignano d’Istria, in
particolare le costruzioni coloniche nel 1926 (Perulli
2008).
Benedetti A., Sappada (BL). Editore di cartoline di Sappada verso
il 1940 (Malaguti’s 2015).
Benedetti Gabriele, Sappada (BL). Oltre che gestore dell’albergo Alla
Posta di Sappada, è editore di cartoline dell’ameno paese montano nel 1904 (Malaguti’s 2015).
Benedetti Vittorio, Sappada (BL). Editore di cartoline di Sappada del
periodo 1900-1904 (Malaguti’s 2015).
Benque Alberto, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nato nel 1873 e
morto nel 1953, appartiene a una rinomata schiatta di fotografi triestini.
Figlio di Francesco Benque, gestisce lo stabilimento paterno di Piazza della
Borsa 11, dal 1913 (Ellero, Liva 2010;
Morgan 2010). Era immigrato dal Meclemburgo, Francesco Benque, dove
nacque a Ludwigslust nel 1841 e morì nel 1921 a Trieste. Il sodalizio
fotografico Sebastianutti & Benque, nel 1864, aveva sede a Trieste in Via
dell’Annunziata 11 e sorse dopo che Guglielmo Sebastianutti pubblicò su un
giornale tedesco un’inserzione per trovare un socio ed aprire uno studio
fotografico a Trieste appunto. Il nome e la professionalità dello studio
triestino furono esportati dai discendenti a Milano, Amburgo, Brema, Rio de
Janeiro, Pernambuco, Bahia, Graz e Parigi. Lo studio Benque fotografa panorami
a Trieste, Pirano, San Canziano, producendo cartoline dal 1905 (Morgan 2010; Pugliese 2017; Fototeca Trieste).
Benussi Arturo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con quattro fotografie, una delle quali
intitolata “Piranesi” (Prima Esp. 1910).
Berger Albert, Vienna VIII/2, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia
di cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009). Nel 1918 stampa pure le opere di Egon Schiele, esponente della
Secessione Viennese; nota da Internet.
Berger Guglielmo, Fiume. Sue fotografie sono datate 1935-1940 con lo
studio in Via Bovio 7 (Coll. Brussich).
Altre sue fotografie e cartoline sono databili agli anni ’30, quando la sede
della ditta è sita in: “Sasso Bianco 7 – Fiume” (Coll. Tainer).
Bernardis Giuseppe, Gradisca d’Isonzo, Gorizia, Impero
d’Austria-Ungheria. È attivo come fotografo nel 1897 fino al 1910. Dal 1905 lo
studio diventa associato con la dicitura “Bernardis & Visintini” (Brambilla 1999).
Berretta S.A., Terni. Fototipia e società editrice di
cartoline di Sappada (BL), nel 1939 (Malaguti’s
2015).
Bertetich Matteo, Valle Montona, Pola, Impero d’Austria- Ungheria. Nel 1910
partecipa con delle fotografie ed opuscoli dello Stabilimento Bagni S. Stefano
di Valle Montona alla Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria,
nella sezione Stabilimenti balneari, stazioni climatiche e di villeggiatura (Prima Esp. 1910).
Berthold August, Lubiana, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Puštal /
Wolkensperg (Carniola, oggi Slovenia) il 20 luglio 1880, muore a Lubiana il 1°
Agosto 1919. Apre un atelier nel 1905 a Lubiana, dopo una vincita alla
lotteria. È considerato il fotografo impressionista sloveno. Sue fotografie,
del 1908, appaiono in album di famiglia di Fiume con la dicitura: “Berthold
Aug., Lubiana” (Coll. H. Conighi).
Bertossi Vittoria, Chiappovano Tribussa, provincia del Friuli. Negoziante
segnalata come negozio di “apparecchi fotografici” dopo il 1918 e fino al 1921
(Brambilla 1999).
Betai Eduard, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Biascietti Eleonora, fu Giobatta, Gorizia. Attività “ambulante di stoffe,
scarpe, ingrandimenti fotografici” segnalata nel 1945-1949. La ditta ha sede in
Riva Piazzutta 6 (Brambilla 1999).
Bigini Giuseppe, Trieste. Risiede in Piazza tra i Rivi 2/a nel 1939,
quando partecipa alla I Mostra Nazionale di Fotografia Artistica, Dalmine 28
maggio 1° giugno, Bergamo 4-11 giugno 1939 – XVII, organizzata dal Dopolavoro
Aziendale Dalmine (Dalmine 1939).
Nel dopoguerra pubblica sue fotografie nella guida Venezia Giulia e Friuli
(Tci 1955).
Blason Giovanni, Gradisca d’Isonzo, Impero d’Austria-Ungheria. Lo
“Studio fotografico del Dr. Blason Giovanni” opera dal 1860 circa fino al 1900.
Dal 1870 apre uno studio anche a Trieste; è segnato anche come: Blasoni (Pugliese 2017). Dal 1899 inaugura un
altro studio a Cervignano e nello stesso tempo esercita la professione medica
fino ai primi anni del ‘900 (Brambilla
1999). È presente anche in album di famiglia locali, del 1865, con la
dicitura “G. Dr. Blason, Gradisca sull’Isonzo” sulle carte de visite
maschili e femminili (Coll. Conighi).
Boccingher Vittorio, Sappada (BL). Editore di cartoline di Sappada nel
1916 (Malaguti’s 2015).
Bohaty Freda, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografa attiva
con studio a Pisino alla fine dell’Ottocento (Smokvina
2013).
Böhm Th., Neustadt an der Mett, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a mosaico, ossia con varie
scene sul cartoncino, del 1905 circa della città boema di Josefstadt /
Josefov e di altre immagini su temi
militari (Todero 2009).
Böhm U., Padova. Editore di cartoline di Sappada (BL) del periodo
1896-1902 (Malaguti’s 2015). A
margine si segnala un Osvaldo Böhm, fotografo ed editore di Venezia che rileva
lo studio Carlo Naya nel 1918. L’editore è presente in fondi fotografici del
Veneto.
Bolle Giovanni, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Sloveno di
Prosecco, quartiere di Tieste, dove nasce il 16 gennaio 1850. Muore a Firenze il 2 settembre 1924, divenuto
cittadino italiano. Studioso di agricoltura e divulgatore, non esita ad
utilizzare la fotografia, di cui coglie le grandi implicazioni scientifiche e divulgative (Costantini 2011). Suoi sono gli scatti
fotografici a dei barcaioli sul fiume Aussa presso Cervignano, assieme a dei
panorami di Grado e di Aquileia di fine ‘800 (Ellero
1995). Anche Ugo Pellis fotografa Aquileia, in particolare persone nelle
case coloniche nel 1925 (Perulli 2008).
Bonetti A., Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline fino agli anni ‘20 (Museo
Pola). Vista in Internet una cartolina di Pola, del 1914, con
l’indicazione sul verso: “A. Bonetti, successori, M. Bonetti, Pola”.
Bonivento Giovanni, Pola. Quale fotografo di Pola, è menzionato da Margita
Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo
e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo
Fiume). Fotografo attivo, secondo altri autori negli anni ’70 dell’Ottocento fino al
1920-1930 a Pola (Smokvina 2013).
Bonivento Umberto, Pola. È censito da certi autori nel periodo fra le
due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Bortoli Bruno, fu Vito, Gorizia. La ditta ha sede in Via Diaz 9.
Segnalato come “ambulante di materiale fotografico zona Friuli Venezia Giulia”.
Fine attività 19 settembre 1947 (Brambilla
1999).
Bortolon R., Belluno. Industria cartaria editrice di cartoline di
Sappada (BL) nel 1921 (Malaguti’s 2015). L’editore
è presente in fondi fotografici del Veneto.
Bradaschia Oreste, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Commerciante attivo
in Via Teatro 11 in “articoli fotografici” nel 1917-1918 (Brambilla 1999).
Brandalise N., Tarvisio (UD). Editore di cartoline, cartoleria e
libreria. Una sua cartolina in nero viaggiata nel 1953, con la Colonia alpina,
compare in una raccolta familiare (Coll.
Varutti).
Brandolin Velio, Cormòns, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Attivo
“fotografo” nel 1905 (Brambilla 1999).
Braulin Carlo, Trieste. Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Trieste nel 1859 ed ivi deceduto nel 1949. Risulta apprendista ambulante presso
lo stabilimento Saul D. Modiano a Trieste nel 1907. Partecipa alla Prima
Esposizione Provinciale Istriana del 1910 a Capodistria, con dodici fotgrafie su
51 esposte della Sezione professionisti. Nel 1928 risulta registrata alla Camera di commercio di Trieste, con
inizio dell’attività nel 1910, la ditta di fotografia Carlo Braulin, con sede
in Via S. Pellico 1, poi in Via delle Poste n. 8, oggi via Roma. In seguito la
ditta cambia sede e si trasferisce prima in Via S. Nicolò 36, poi in Corso
Vittorio Emanuele 39. Nel 1933 cessa l’attività per problemi finanziari e
mancanza di lavoro (Prima Esp. 1910;
Catania 2016).
Brazzatti Pietro, Pirano, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline a mosaico del 1904-1905; dati da Internet.
Brescia Filippo, Trieste. Nella produzione di cartoline di Trieste,
Miramare e Barcola è attivo dal 1936 con la denominazione: “Brescia F.”. Nel
1949 stampa cartoline della città, con sede in Via Ghega 8, come risulta da
raccolte familiari (Coll. Barbarino).
Dal 1954 al 1962 produce una serie di almeno 315 cartoline di Trieste,
Miramare, Barcola, Duino, Muggia, Opicina, Sistiana in bianco e nero e a colori
numerate al recto, stampa Omniafoto – Torino, editore Filippo Brescia; dati da
Internet.
Bressan Antonio, San Canzian d’Isonzo, provincia del Friuli.
Fotografo attivo nel
periodo 1924-1951 in frazione
Pieriis, Corso Vittorio Emanuele III, 140 (Brambilla
1999). Una sua cartolina di Terzo di Aquileia (UD) degli anni ’50, e
viaggiata nel 1966, mostra la Stazione delle Autocorriere (Coll. Maiolo).
Bressan Giacomo, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo operante
dal 1876. Nato a Gorizia da Giuseppe ed Elisabetta Conti nel giugno del 1839,
muore il 17 settembre 1892, perciò si deduce che l’azienda continua coi
discendenti. La ditta ha varie sedi in città da Via Ascoli 9 nel 1893, a Via
Formica 2 nel 1895, Via Parcar 16 (1910), Via Cipressi 10 (1912) e Via S.
Pietro 19. Il 5 agosto 1878 sposa Caterina Skert, di Francesco e Marina
Velicogna. Suo testimone di nozze è il fotografo Francesco Giuseppe Marega. Nel
1881 la ditta è trasferita a Tolmino, poi a Gorizia, nel 1884 (Brambilla 1999).
Breveglieri A., Belluno. Editore di cartoline di Sappada (BL) nel
1920 (Malaguti’s 2015).
Breveglieri Pompeo, Belluno. Editore di cartoline di Sappada (BL) del
periodo 1897-1928. Si definisce “Premiata Casa Editrice” (Malaguti’s 2015).
Brisighelli Attilio, Udine. Nato a Udine nel 1880 e morto nel 1966, è
autore di fotografie friulane per antonomasia. Formatosi all’Accademia di
Monaco di Baviera, viene citato a Udine quale “artista della fotografia”
nell’articolo intitolato “Visitando la mostra d’arte decorativa” su «La Patria
del Friuli» del 29 agosto 1907. Ha lo studio in Via Carducci 16 dal 1908 al
1966 (Rossi 1912; Castruccio 1914; Ellero
1995). È editore e autore di cartoline panoramiche di Sappada (BL) del
periodo 1917-1959 (Malaguti’s 2015).
Sue fotografie di Pesariis e Aquileia (UD) sono pubblicate in un volume
turistico (Tci 1956). È presente
con le sue immagini anche in un volume sul Tarvisiano (Treu 1961). Dal 1957
al 1962 è socio dello stabilimento il figlio, Giuseppe e la ditta prende il
nome "Brisighelli A. & figlio Giuseppe" (Erpac). Alcune sue fotografie degli anni 1930-1950 sono presenti
in guide stradali degli anni ’70 (Le Vie
1976-1977). Le sue immagini degli anni ’50 sono riprodotte e commentate
in un volume del Terzo Millennio (Donazzolo
2008). Per la sua notorietà nel settore delle cartoline è citato pure da
un vivace cronista cittadino (Valente
1996).
Broser Gustav, Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Sue fotografie,
del 1906, appaiono in album familiari di Fiume (Coll.
H. Conighi).
Bruno Ermanno, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con tre fotografie, a tema paesaggistico e
personale, tra le quali c’è uno scatto su Pirano (Prima Esp. 1910).
Brüder Kohn, Vienna I, Impero d’Austria-Ungheria. In sigla: B.K.W.I. Tipografia di
cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009).
Buffa Rodolfo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i professionisi nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con nove scatti di tipo paesaggistico su 51
pezzi della mostra (Prima Esp. 1910).
Bullo Filomena, Buie, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Sono state
notate sue cartoline del paese istriano, del 1905, in Internet.
Bünger Federico Guglielmo E., Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Attivo nel
periodo 1861-1867 con lo “studio fotografico” in Via Squero Nuovo (Morgan 2010). Nato a Berlino nel 1804,
muore a Trieste nel 1872; è citato nel web da Ingrid Moschik, con immagini e
riferimenti bibliografici.
Burato Tommaso, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Ragusa nel
1840, morì a Zara nel 1910, secondo il web è ritenuto “il più grande fotografo
del XIX secolo in Dalmazia”. In Internet è stata vista una sua cartolina di
Zara del 1899. Il Libero Comune di Zara in Esilio, nel 1989, grazie alla
raccolta Giadrini, ha ristampato sue cartoline del 1901 recanti la scritta:
“Tom. Burato, I. e R. (Imperial e Regio) editore e fotografo di corte” (Coll. Bugatto).
Burloni G., Belluno. Editore di cartoline di Sappada (BL) del
periodo 1922-1935 (Malaguti’s 2015).
Butkovic Visintini Carmino, Abbazia, Fiume. Grafico autore della cartolina di
réclame di Abbazia viaggiata, del 1935 circa (Delbello
2016).
Buttiglioni Demetrio, Monfalcone, provincia di Gorizia. Fotografo attivo
nel 1953-1955 in Via S. Ambrogio 23 (Brambilla
1999). È censito da certi autori nel periodo fra le due guerre mondiali
a Pola, col cognome storpiato in “Buttignoni” (Smokvina 2013).
Buzzi G., Tarvisio, provincia del Friuli. Commerciante nel settore della
fotografia attivo tra il 1920 e 1921 (Valentinis
1921).
Cadel Adriano, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo
editore triestino (1891-1958) con studio in Via G. Gallina 1, di cui il Centro
Culturale del Monfalconese (GO) possiede 410 negativi. Negli anni 1920-1939
essendo titolare della ditta “Adriano Cadel – editore di cartoline illustrate e
carta da lettere”, produce varie serie di cartoline di Trieste. Nel 1939 si
avvale dello stampatore: “Stab. Segale & Radaelli – Milano”. Dopo la
seconda guerra mondiale stampa cartoline di Trieste, Servola, e Muggia fino al
1964. Sue cartoline di Grado (GO) del 1957 e di vari luoghi del Friuli degli
anni 1940-1960 sono nell’archivio Cartolnova di Udine. La fonte è Aldo Segale (Varut 2009). In altri archivi risulta
editore di cartoline di Pola dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Cartoline istriane di tale
editore e fotografo dei primi anni del Novecento sono riprodotte, nel 2017, in
un calendario (Delbello 2017).
Sono presenti in raccolte familiari di Udine cartoline di A. Cadel che mostrano
Roiano, di Trieste nel 1955, stampa Fotocelere (Coll.
Varutti).
Cadel Ines Stein, Trieste. Sorella di Adriano Cadel con cui opera. È
la moglie del fotografo Vittorio Stein. La fonte è Aldo Segale (Varut 2009). Isola d’Istria, Trieste,
Miramare e Opicina sono soggetto di cartoline, tra il 1919 e il 1942, edite da
Ines Cadel Stein di Trieste; fonte Internet. In altri archivi risulta editore
di cartoline di Pola dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Nel 1930 è editrice di cartoline di Sappada,
quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s
2015).
Caenazzo Luigi, Rovigno, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
dagli anni ’60 dell’Ottocento a Rovigno (Smokvina
2013).
Caleari Rodolfo (Rudy), Fiume. Sue le immagini, del 1936, nella
pubblicazione «Fiume». Anche il figlio Nello è fotografo ed emigra negli USA.
Fabrizia Caleari, titolare dello Studio Chiaroscuro di Genova, attivo nel Terzo
Millennio, è fotografa pronipote di Rudy Caleari (Falzone 2007).
Candoni Umberto, Comeglians (UD). Fotografo
nato a Cedarchis di Arta (UD) il 26 ottobre 1863 e morto il 5 dicembre 1972,
gestisce lo studio a Comeglians. Produce cartoline postali di Tolmezzo prima
del 1917, forse con sue fotografie dei primi anni del ‘900. Il timbro della
ditta dice: “Arte fotografica Umberto Candoni, Comeglians”. Dalla sua bottega
escono quattro allievi: Gino Del Fabro di Forni Avoltri, Luigi Gardel e Mauro
Agarinis di Ovaro, Dino Dario di Maranzanis di Comeglians (Ferigo 1999). Candoni è editore e autore
di cartoline di Sappada (BL) del periodo 1923-1951 (Malaguti’s 2015).
Caneva Alfredo, Gorizia. Citato come fotografo a Gorizia nel 1920 (Brambilla 1999).
Cantarutto Edgardo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel periodo
1914-1918 possiede uno stabilimento editoriale che produce cartoline; in
particolare si nota un panorama del Molo S. Carlo (Todero 2009).
Capello Cesare, Milano. Risulta editore di cartoline di Pola dal
primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Alcune sue cartoline di Milano e del Lago Maggiore degli anni 1920-1935, viste
in Internet. Vedi la voce “Cecami” nel repertorio presente.
Carara Sebastiano, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Dal 1876 al 1880
circa è contitolare dello “Studio fotografico G. Bressan e S. Carara”. Assieme
a G. Bressan è assistente dello studio di Ferdinando Troester (1833-1895) a
Gorizia in Contrada S. Giovanni 14 (Brambilla
1999).
Caresse Anna, Gorizia. Dal 1946 al 1957 è titolare dello studio di “Foto Arte” sito
a Grado (GO) in Viale n. 1, oltre a quello goriziano di Via Rastello 33 (Brambilla 1999).
Carnia, Tolmezzo (UD). Editore di cartoline di Sappada
(BL) nel 1929 (Malaguti’s 2015).
Carposio Ilario, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Come si nota in
album di famiglia locale verso il 1887 ha lo studio fotografico in Via S.
Andrea (Coll. F. Conighi), poi in
Via Ciotta. È presente la sua produzione in Internet riguardo al decennio
1890-1903. Nato a Trento nel 1852, muore a Fiume nel 1921. Quale fotografo di
Fiume, attivo dal 1870, è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo
Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume. La maggior parte delle
fotografie del periodo possedute dall’archivio pubblico fiumano sono di
Carposio, che acquisisce lo studio di Giuseppe Luzzatto nel 1878. Con la sua
macchina fotografica, sostiene Margita Cvijetinović Starac, curatrice delle
collezioni fotografiche del Museo di Fiume, fissa le più importanti scadenze
della vita fiumana: le piazze, i palazzi, i teatri, i canali, gli alberghi e le
scuole. Nel 1869 fotografa la visita dell’Imperatore Francesco Giuseppe e la
visita imperiale alla Raffineria del 1891. Con Carlo Zamboni allestisce un
album di rappresentanza per la visita dei principi arciduca Rodolfo e Stefania
nel 1885. Carposio partecipa alle più importanti esposizioni di fotografie
d’Europa, come a Trieste nel 1882, a Budapest nel 1885, a Napoli nel 1886 e
1887, a Firenze nel 1887 e Nizza nel 1887 (Museo
Fiume).
Sue cartoline di Fiume, con immagini del Teatro e
della Cassa di risparmio, probabilmente degli anni 1880-1890, sono citate in
ricerche manoscritte di scolaresche fiumane del Terzo Millennio (Tijan 2002). Altri autori, come
Smokvina, citano Carposio come un fotografo importante che opera ad Abbazia per
quasi mezzo secolo (Smokvina 2013).
Nel 1889 esegue dei ritratti a tale Germana Canarich, con dicitura: “Cherso,
Fiume” (Arch. Anvgd, Ud). Anche
Ugo Pellis fotografa Cherso, in particolare bragozzi e brazzere, nel 1932, ovvero
imbarcazioni a scafo piatto (Perulli 2008).
Caspar & Poltnig, Villaco, Impero
d’Austria-Ungheria. Presente in Internet con cartoline panoramiche del luogo,
del periodo 1900-1912. Editore di cartoline, come quella viaggiata per posta
militare austriaca il 31 ottobre 1915. Il cartoncino reca il timbro della
Batteria Mortai da 305 mm n. 18 dislocata in Valle di Riofreddo, vicino a
Tarvisio (Tonazzi 2003).
Cassinelli Alfredo, Sagrado, provincia del Friuli. Fotografo attestato
dopo la Grande Guerra con inizio dell’attività nel 1920 (Valentinis 1921; Brambilla 1999).
Cattai, Pirano, Impero d’Austria-Ungheria. Cartoline
istriane di questa editrice dei primi anni del Novecento sono riprodotte, nel
2017, in un calendario (Delbello 2017).
Cecami, Milano. Editore di cartoline di Sappada (BL) del
periodo 1933 (Malaguti’s 2015). Cecami è stata un’impresa produttrice di cartoline postali, fondata a
Milano agli inizi del Novecento da Cesare Capello. È ricordata come una delle
prime case editrici italiane di cartoline.
Capello mette in rotocalco per primo la cartolina in bianco-nero e
quella a colori. Compare in una raccolta familiare fiumana una sua cartolina in
nero, viaggiata nel 1933, col Palazzo del Lloyd Triestino di Trieste (Coll. Conighi).
Ceregato Attilio, Rovigno, Impero
d’Austria-Ungheria. Secondo Smokvina agli inizi del Novecento giunge a Rovigno,
proveniente da Trieste, Attilio Ceregato. Si dedica in prevalenza al ritratto
nella maniera che andava per la maggiore, senza tuttavia disdegnare vedute
esterne di Rovigno (Smokvina 2013).
Ceretti Ferdinando, Trieste. Fotografo (1902-1976) presente dopo il 1918 (Bravin 1999). Essendo nato a Maribor
(oggi Slovenia), perciò di nazionalità austriaca, nel 1932 ha cambiato il
cognome da Cretnik a Ceretti. Sedi dello studio: Trieste, Corso Vittorio
Emanuele III, 23 – dal 1941 divenuto Corso Italia, 13 – fino al 1976. Ha una succursale
a Milano, dalla metà degli anni ’50, la cui denominazione è: “Studio
Fotoartistico Ferdinando Ceretti”, dal 1933, mutata in “Fotostudio Ceretti”,
dal 1957 (Erpac). Su una cartolina
del 1954, in un raccolta familiare, segna che ha lo studio in “Corso 13” (Coll. H. Conighi).
Cerne / Cernez Mario, Gorizia. Figlio di Albino dal 1939 al 1955 ha uno
studio fotografico in Corso Vittorio Emanuele 56, poi Corso Roosevelt 56 (Brambilla 1999).
Cero Leopoldo, Gorizia. La ditta, con sede in S. Andrea 84, è denominata:
Fotografo ambulante, disegnatore a pastello di figure e quadri e di
ingrandimenti a mano di fotografie”. La licenza vale nelle provincie di
Gorizia, Trieste, Udine, Treviso, Fiume e Venezia dal 1934 al 1937 (Brambilla 1999).
Cesciutti Giovanni, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. La ditta inizia
l’attività nel 1895 e prosegue nel periodo successivo con l’indicazione di
“Drogheria, articoli fotografici e accessori” in Via Arcivescovado 3. L’azienda
fornisce una camera oscura e attrezzature per lo sviluppo e la stampa a uso dei
dilettanti (Brambilla 1999).
Cessich Francesco, Isola d’Istria. Cartolina
del grafico Cessich per il cinquantenario di fondazione della banda cittadina
“Giuseppe Verdi”, 1925 (Delbello 2016).
Chiarabba Guglielmo, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Assistente del
fotografo Amilcare Mazza dal 1901 (Brambilla
1999).
Ciganovich Josip, Roma, Sue fotografie di Roma,
della Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia in nero e a colori, sono
pubblicate in un volume turistico miscellaneo (Tci
1956). È collaboratore di Gianni Berengo Gardin, nel 1966, per un libro
sulla Toscana del Tci.
Circovich A., Pola. Quale fotografo di Pola, è menzionato
nelle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato
di Fiume (Museo Fiume).
Circovich Basilio, Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. Suoi ritratti fotografici del periodo 1848-1899 sono presso
la Fondazione Cini, Venezia. Sul
verso delle fotografie si legge: “Stabilimento fotografico / nel mezzo del
giardino di D. Fanganel / borgo Arena / Pola”. L’ubicazione dello stabilimento
fotografico è confermata da altri autori che lo segnano attivo negli anni ’70
dell’Ottocento a Pola (Smokvina 2013).
È fratello di Mario Circovich.
Circovich Mario, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. È fratello di
Basilio. Secondo album di famiglia di Fiume, ha lo studio triestino in Piazza
della Borsa 12 ai primi anni del ‘900 (Coll.
H. Conighi). È lui, nel 1911, a
fotografare il varo della nave Viribus Unitis a Trieste (Ellero, Liva 2010). Nato a Pola il 26 gennaio 1877, italianizza negli anni
’20 il cognome in “Circoli”. Muore a Trieste il 7 febbraio 1931. Subentra nello
studio fotografico del padre nel 1899, in via Capuano 17, poi si sposta in
Piazza della Borsa 11 nel 1902, al n. 12 dal 1904 al 1915, dal 1921 al 1931, lo
studio è in via Udine 10. Nel 1928 è registrata alla Camera di commercio di
Trieste, ereditata dal padre Basilio il 30 ottobre 1899, la ditta di fotografo
industriale con sede in via Udine 10. Realizza per l’Esposizione Adriatica di
Vienna del 1913 l’Album fotografico titolato “Commissione d’imboscamento del
Carso-Trieste”. Nel 1914 è insignito di medaglia d’oro di prima classe al
merito. Sono del 1932 alcune cartoline di Fogliano e di Monfalcone (GO), viste
in Internet e pubblicate dai discendenti. La moglie di Mario, Olimpia Blasco
vedova Circoli, entra in società con Ruggero Pozzar nel 1936, avviando il
negozio di articoli fotografici “Foto Circoli – Pozzar” in via delle Torri 2, a
Trieste e in via Valdirivo, 29 un laboratorio foto-industriale e reparto
dilettanti dal 1936 al 19 gennaio 1944 (Fototeca
Trieste).
Circovich S., fotografo di panorami
istriani citato dalla «Arena di Pola» del 10 novembre 1971.
Cittadini A., Bergamo. Editore di cartoline di
Sappada (BL) del periodo 1925-1931 (Malaguti’s
2015).
Cividini Giovanni, Monfalcone (GO). Figlio di Valentino e Amalia Ret,
nato a Trieste il 26 settembre 1879 ed ivi deceduto il 18 dicembre 1959. La
ditta, attiva dal 1927 al 1953, ha questa denominazione: “Cividini Giovanni
Studio Artistico Fotografico” ed era sita in Via Cosulich 105/80. Dopo
l’apprendistato nello studio fotografico Manenizza di Trieste, gestisce studi a
Trieste, nel 1905, in Via S. Spiridione 7; a Pordenone in Via Damiani, nel
1915; a Bologna in Via D’Azeglio 19, nel 1918; a Pordenone in Via Vittorio
Emanuele III 6, nel 1924 e a Monfalcone in Via Cosulich. Prima del 1942 si
traferisce a S. Vito al Tagliamento (Brambilla
1999, Pugliese 2017). La sua attività a Trieste nel 1910 è documentata
da altri studiosi (Ellero, Liva 2010).
A Pordenone è presente dopo la Grande Guerra con un negozio di “articoli per
fotografia” (Valentinis 1921).
Suoi scatti fotografici documentano con attenzione la realtà socio-economica
del paese di Torre di Pordenone tra i primi del ‘900 e dopo la Grande Guerra (Bof 1995).
Civitani, località presso Visignano (Pola). È del 1931
una cartolina in nero, impaginata a mosaico, che mostra le immagini della
Scuola della Lega Nazionale a Civitani, nonché l’albergo alla Città Nobile
molto movimentate (Delbello 2017).
Clagnan L., Fiume. Nel 1940 ha lo studio fotografico in Via Benito Mussolini 22,
come si nota in fotografie di una raccolta familiare di Fiume (Coll. Rassmann).
Clapis M., Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Vista in Internet una sua cartolina del
1902 circa. Editore di cartoline fino
agli anni ’20, secondo archivi pubblici (Museo
Pola).
Club Alpino Italiano, sezione Cadorina (BL). Editore di cartoline di Sappada (BL) nel 1934 (Malaguti’s 2015).
Coana Gaetano, Parenzo, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo in città agli inizi del Novecento (Smokvina 2013).
Coderini Angelo, Gradisca d’Isonzo. Nel 1938 ha lo studio fotografico
in Via Ciotti 21 (Brambilla 1999).
Codero Luigi, Cormòns, provincia del Friuli, dal 1927 diviene: Gorizia. Apre lo studio
fotografico nel 1920 in Via Udine 171 e in Via Udine 12. Inizia anche
l’attività di “vendita di articoli fotografici” nel 1938, quando chiude i
battenti dell’atelier (Brambilla 1999).
Comisso F., Pirano, Impero d’Austria-Ungheria. Da Internet si sa che opera con
un’agenzia di pubblicità nel 1900, per una cartolina col monumento a Giuseppe
Tartini.
Cooperativa, Sappada (BL). È editore di cartoline di Sappada nel 1911 (Malaguti’s 2015).
Corazza, Sorelle, Grado (GO). Editrici di
cartoline, viaggiate nel 1958, in nero con la spiaggia e il mare di Grado
contenute in una raccolta privata di Udine (Coll.
Varutti).
Cordani Giuseppe, Idria (GO). Fotografo, figlio di Francesco, nato a
Gorizia il 15 gennaio 1902. Lo studio, che apre nel settembre 1937, ha sede in Via
Roma 2, poi in Piazza Vittorio Emanuele 8. Succede a Pelucchetti Giovanni di
Monfalcone. A Idria ha un apprendista (Brambilla
1999).
Cortesia Francesco, Gorizia. Inizio attività nel 1930 con l’insegna
“Fotosport” in Corso Verdi 36 (Brambilla
1999).
Cossutta Giusto, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. È menzionato nella
Guida di Fiume e dei suoi monti avendo eseguito delle fotografie ai
primi anni del secolo per il Club Alpino Fiumano (Depoli 1913). È considerato un dilettante (Smokvina 2013).
Costalunga Guido, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Citata in
letteratura una sua cartolina di Pola, del 1910, intitolata: “Caserma di
fanteria”. Un’altra, del 1914, è di una battaglia navale (Todero 2009). In archivi pubblici
risulta editore di cartoline istriane fino agli anni ‘20 (Museo
Pola).
Cozzi Umberto, Monfalcone, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria.
Fotografo operante dal 1910 al 1915 quando, con la moglie e il figlio, vengono
internati in Austria “quale famiglia di regnicoli” (Brambilla 1999).
Cresta Luigi, Gorizia. Fotografo figlio di Infelice, nasce a Villa Miraglia il 29
ottobre 1890. La ditta, attiva dal 1923 al 1933, ha sede in Via Canova 1 (Brambilla 1999).
Culot Luigia, Gorizia. Con la denominazione “Oggetti fotografici, profumi e articoli
militari” apre l’attività nel 1916-1917 in Via Stretta 4. La titolare, figlia
di Stefano, è coniugata con il ragioner Antonio Ongaro. La notizia della ditta
attivata durante l’occupazione italiana della città nella prima guerra mondiale
è riportata nei registri della Camera di Commercio di Gorizia il 6 ottobre 1921
(Brambilla 1999).
Cusin Giorgio, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con un contro luce di Trieste (Prima Esp. 1910).
Copertina del catalogo della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria, maggio-settembre 1910, dove sono presenti vari fotografi dilettanti e professionisti (Biblioteca di Trieste)
D’Ancona Antonio, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo di
Fiume, attivo dal 1890, menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo
Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume). Ha lo studio in Piazza Andrassy, come emerge
dalle fotografie del 1904 di album di famiglia locale (Coll. H. Conighi).
D’Andri Silvio, Capodistria, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel
1910 è censito tra i professionisi “fuori concorso” nella Sezione fotografica
della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con otto immagini 51
pezzi della mostra (Prima Esp. 1910).
Danieli Enrico, S. Stefano di Cadore (BL). Editore di cartoline di
Sappada (BL) dal 1945 (Malaguti’s 2015). Fotografo
vedutista nato nel 1916 e deceduto nel 1983, editore di cartoline come tutta la
famiglia Danieli.
Danieli Enzo, S. Stefano di Cadore (BL). Editore di cartoline di
Sappada (BL) dal 1947 (Malaguti’s 2015).
Danieli Gerolamo, S. Stefano di Cadore (BL). Editore di cartoline di Sappada (BL) del periodo
1932-1945 (Malaguti’s 2015).
Davanzo Andrea, Cittanova, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910
è censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con sei fotografie, tra le quali alcune di
ambiente rustico. È pure presente con tre fotografie di Cittanova alla stessa Prima
Esposizione Provinciale Istriana, nella sezione Stabilimenti balneari, stazioni
climatiche e di villeggiatura (Prima Esp.
1910).
Daveggia Nicolò, Rovigno, Impero d’Austria-Ungheria. Viste in
Internet sue cartoline di Rovigno del periodo 1898-1905. Stampatore delle
stesse risulta l’Atelier Flora di Pola. In archivi pubblici emerge come editore
di cartoline istriane attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Una sua cartolina verticale
colorata e viaggiata del 1905 circa, che mostra il porto con il paese sul colle
vista nel web nel portale turistico “Inforovinj”.
De Castro Andrea, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Pirano,
opera negli anni 1850-1870 come miniaturista. È attivo dal 1860 al 1870 in Via
del Giardino con l’insegna “Nuovo Studio Fotografico del pittore A. De Castro e
Figlia”. È fotografo ambulante con studi a Rovigo, Udine in Via dei Gorghi
2042/D presso la Birreria e Trieste in Via S. Nicolò 725/II. (Brambilla 1999, Pugliese 2017). Anna De
Castro, nata a Trieste nel 1848 e morta nel 1910, è citata con lo studio in Via
S. Nicolò, appunto, alla fine dell’Ottocento (Morgan
2010). Ambedue sono citati nel Giornale
Museo Ud, con uno studio fotografico attivo, oltre che a Udine, pure a
Gorizia.
Degianpietro Massimo, Rovigno. Attivo come fotografo a Rovigno dagli anni
’30 (Smokvina 2013).
Dekleva Milan, Vipacco, provincia di Gorizia. Fotografo, figlio di
Giuseppe, nato a Gorizia il 7 giugno 1886. Domicilio: Vipacco 81 e la ditta ha
sede in Vipacco 235 con l’originale insegna “Foto Ideal. Studio fotografico,
macchine da cucire, biciclette”. Emigra in Jugoslavia nel novembre 1935 (Brambilla 1999).
Delfabbro Erminio, Gradisca d’Isonzo (GO). Nato nel 1913, è allievo del
maestro fotografo Valentino Zuliani. Di sentimenti antifascisti, durante la
seconda guerra mondiale collabora col servizio di informazioni dell’Esercito di
liberazione jugoslavo, fornendo agghiaccianti immagini, rubate alle Waffen
SS, delle torture e della decapitazione di due partigiani a Carnizza
d’Idria / Idrijske Krnice del 1944. Nel dopoguerra collabora con l’autorità
governativa slovena di Lubiana, ma dopo il 1948 fugge dalla Jugoslavia, per
fare rientro in Italia, tacendo la sua storia di fotografo e partigiano. Solo
dopo il Trattato di Osimo, del 1975, viene riscoperto in Jugoslavia e, più
tardi, anche a Gradisca e in Italia (Mattiussi
2001). È
sua una cartolina di Medea (GO), degli anni ’50, in una raccolta privata,
viaggiata nel 1966, recante la dicitura “Escl. A. Martinis” (Coll. Varutti).
Della Ricca Luigi, Gorizia. La denominazione della ditta, dal 1931, è:
“Della Ricca Luigi Fototecnica, Laboratorio fotografico con vendita di articoli
fotografici”. È in Corso Roosevelt 1 (Brambilla
1999).
Dellago Giovanni, Gorizia. Figlio di Michele, nasce a Grad-Moravizza
il 6 giugno 1900. Gestisce lo “studio fotografico” in Corso Vittorio Emanuele
56, dal 1937 al 1939, modificando la precedente attività di “vendita di
manifatture e mercerie” (Brambilla 1999).
Del Torso Enrico, Udine. fotografo nato nel 1876 a Trieste e morto a
Udine nel 1955. Durante la profuganza a Firenze, nel 1917, fotografa la Filiale
del Forno Municipale di Udine, realizzata nel capoluogo toscano per rinforzare la
coesione tra i profughi friulani durante l’occupazone asburgica; la foto è
pubblicata nel volume II, a pag.167 di Udine
e il Friuli (Bergamini 2006). Sue
fotografie a cavallo del secolo, comprese alcune immagini sulla Grande Guerra e
sul terremoto in Carnia del 1929 stanno in archivi locali (Blasoni 1999). È citato da altri autori
in veste di critico fotografico nel 1912 (Zannier
1979).
Demanins Ferruccio, Trieste. Effettua ritratti militari alla fine degli
anni ’30; notizie da Internet. Sue fotografie del 1945 compaiono in album
familiari di Fiume (Coll. H. Conighi).
De Pnagher A., Cormòns (GO). È editore di una cartolina redenta che mostra, dopo il
1916, a Gorizia la “Cavalleria Italiana al Corso Francesco Giuseppe”, con
correzione a matita sulla strada in: Vittorio Emanuele II. Sul verso si legge il visto: “V. Uff. Censura Rep.
Fot. Comando Supremo”. Non viaggiata e in possesso di un pubblico archivio (Biblioteca Gorizia).
De Rota Adriano, Trieste. Il fotografo, nato il 28 agosto 1917,
pubblica sue fotografie nella guida Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955).
De Rota Ezio, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Sue cartoline di Trieste, del
1903, viste in Internet. Il fotografo, nato a Pola nel 1879 e morto nel 1952,
ha lo studio in Largo Barriera Vecchia 27; è citato anche in Pugliese 2017. Negli anni ’20 ha lo
studio in Corso Garibaldi 27, come si nota in raccolte familiari friulane ed
antiquarie di Trieste (Bravin 1999; Coll.
Barbarino).
De Schönfeld Enrico, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Con la dicitura
della ditta: “Editrice Libreria Internazionale E. De Schönfeld, Zara” produce
cartoline nel 1898 e nel 1901, riprodotte dal Libero Comune di Zara in Esilio
nel 1989 e nel 1992, grazie
alla raccolta Giadrini (Coll. Bugatto,
Garbin 2012). A margine si rileva che il tale Marco Schönfeld è uno dei
quattro fotografi censiti a Udine, nel 1876, con studio in Riva Bartolini 6 (Cosmi 1876).
Dettoni Nello, per i giornali periodici dell’esodo giuliano dalmata
è un fotografo attivo negli anni 1965-1980 riguardo alla zona di Albona e in
vari raduni di esuli istriani. Vedi «L’Arena di Pola» del 25 luglio 1987. Anche
Ugo Pellis fotografa Albona, in particolare contadini al lavoro nel 1925 (Perulli 2008).
Di Colbertaldo Dino, Tarvisio (UD). È presente con le sue immagini di
montagna in un volume sul Tarvisiano (Treu
1961).
Didon Palmina, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Con dati di
Internet si sa che, nel 1910, è editrice di cartoline locali.
Diena, Torino. La ditta Diena Industrie Artistiche Riunite edita
di cartoline di Sappada (BL) del periodo 1930-1938 (Malaguti’s 2015), oltre che di Torino e del Piemonte.
Diem Lodovico, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con sei fotografie, a tema sociale e
marinaresco (Prima Esp. 1910).
Domenis Ida, Plezzo (GO). Fotografa attiva nel 1937, secondo la ricerca Brambilla 1999. Ida Domenis chiude
l’attività nel 1938. Le succede, nel 1939, con stabilimento in Via XXVIII Ottobre n.1., Sava
Domenis, fu Mattia, nato a Plezzo il giorno 8 novembre 1920.
Domenis Sava, Plezzo (GO). In base all’indagine Brambilla
1999, Sava Domenis, fu Mattia, nato a Plezzo il giorno 8 novembre 1920,
con stabilimento in Via XXVIII Ottobre n.1, rileva l’attività di Ida Domenis
nel 1939.
Donadini Mario , Tarvisio (UD). È presente con le sue immagini anni
1950-1960 in un volume sul Tarvisiano (Treu 1961).
Donati Clemente, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
nel periodo 1912-1914, in Piazza Grande 19 (Brambilla
1999).
Donati Umberto, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Inizia
l’attività nel 1898 in Via Arcivescovado 1, con la seguente denominazione
“Vendita oggetti di ottica, fotografia, geodesia e misure”. Nel 1920 sposta la
sede in Piazza Grande 20 e nel 1931 in Corso Verdi 29 (Brambilla
1999).
Dorcich Giuseppe, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
a Pisino alla fine dell’Ottocento
(Smokvina 2013).
Drioli, Zara. Cartolina della ditta Drioli del Maraschino di
Zara, del 1925 circa (Delbello 2016).
Eckerl Giuseppe, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Trieste
il giorno 11 dicembre 1884, muore a Twer il 16 maggio 1918, sul fronte russo,
durante la prima guerra mondiale. La ditta, attiva dal 1906 al 1918, ha questa
insegna “Hofmann-Eckerl Studio Fotografico”, con sede in Corso F. Giuseppe 34.
Nel 1902 è assistente nello studio della fotografa Elena Hofmann, che sposa nel
1906 (Brambilla 1999).
Edizioni S., Sezione Carnica del CAI, Tolmezzo (UD). Editore di
cartoline di Sappada (BL) del periodo 1934-1950 (Malaguti’s 2015).
Eggenhofner R., Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo operante
agli inizi del ‘900 e attestato in un pubblico archivio (Museo Fiume).
Einerl J., Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline di Fiume del 1908 circa, con scritte in italiano, viste in Facebook.
Emblemi Emilio & Ballarini Enea, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nello studio
fotografico di Piazza della Borsa 7, nel 1890, essi stampano fotografie
contenute in album familiari di Trieste e di Fiume (Coll. H. Conighi). I fotografi sono citati in: Pugliese 2017. L’attività fotografica viene segnalata verso
la fine dell’Ottocento, anche con la dicitura “Emilio Emblemi” (Bravin 1999).
Emblemi Ermenegilda, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografa
segnalata nel periodo 1899-1902 in Corso F. Giuseppe 4, dove si è fatta
costruire uno studio fotografico, demolito nel 1902. Non ci sono prove che
abbia mai esercitato a Gorizia (Brambilla
1999).
Engel Guglielmo Federico, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato
nel 1824 a Fulda nell’Assia e morto nel 1891 a Graz. Nel 1864 effettua un
ritratto conservato
in loco (Fototeca Trieste)
all’assicuratore Carlo Eugenio Conighi (Trieste 1818-Fiume 1894). Il fotografo
ha uno studio in Via dei Forni 892, come si legge sulle carte de visite
realizzate negli anni 1855-1868 per le facoltose famiglie triestine (Coll. Conighi). Aiutanti nello studio di
Engel sono Giuseppe Wulz e Luigi Boccalini, che dopo la partenza del maestro
per Graz, nel 1868, gestiscono uno studio in proprio e, in seguito, due
separati atelier, continuando a vantare la condizione di seguaci di Engel, fin
sul verso delle loro fotografie in formato carte de visite (Ellero 1995). Dal 1870 al 1891 ha anche
un Atelier a Vienna, in Alserhauptstrasse 27, oltre a quello di Graz. Dal 1874
è membro della Società Fotografica Di Vienna (Biblioteche
Trieste).
Erzen Francesco, Caporetto (GO). Fotografo menzionato in Brambilla 1999 nella cittadina di
Caporetto / Kobarid, verso il 1930.
E. W. G., Gorizia. Editore di una cartolina, del 1930, che mostra l’Istituto
sordomuti di Via Seminario, in possesso ad un pubblico archivio (Biblioteca Gorizia). Una sua
cartolina illustrata di Gorizia, Via Garibaldi, del 1929, viaggiata nel 1930,
sta nell'archivio della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.
Fabiani Maria, Pinguente, Impero d’Austria-Ungheria. Editrice di
cartoline istriane attiva dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Fagioli A., Gorizia. Editore di una cartolina non viaggiata, del 1943,
intitolata: ”Il mercato nuovo”. Sul verso in basso a destra si legge: Ditta P.
Merzari Schio. È in possesso ad un pubblico archivio (Biblioteca Gorizia).
Fano G.,
Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Pubblica cartoline postali a Pola a tema
bellico (Todero 2009). In archivi
pubblici risulta editore di cartoline panoramiche fino agli anni ‘20 (Museo
Pola).
Fantini Emiro, Fiume. Irredentista e socio della “Giovane Fiume”.
Legionario Fiumano e fotografo, con studio e negozio sul corso Vittorio
Emanuele III. Sue fotografie del 1934 fanno parte di album familiari della
città del Golfo del Quarnaro (Coll. H.
Conighi). “Fu ucciso in prigione a Fiume nel 1945 – come ha riferito
Claudio Fantini – il negozio era passato al figlio Ferruccio, morto esule a
Milano, e proprio Ferruccio fu prelevato dall’Ozna e condannato a diciassette
anni di lavori forzati”. Altre fonti informano che Emiro Fantini è arrestato
dai titini nel mese di maggio 1945 a Fiume; la causa della sua morte, fissata il
31 dicembre 1945, è una “otite non curata”. (Ballarini
2002). La sigla Ozna significa “Odeljenje za Zaštitu Naroda”, tradotto
in “Dipartimento per la Sicurezza del Popolo”, ovvero la polizia segreta di
Tito. Pola.
Quale fotografo di Fiume degli anni ‘40, è menzionato da
Margita Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo
Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Fasana (Pola), Impero d’Austria-Ungheria. Esiste una
cartolina, viaggiata nel 1901, che mostra la Villa Giacomo Sfecich adibita a
“Caffè Restaurant ai Bagni” (Delbello
2017).
Felluga Francesco, Isola d’Istria, Pola,
Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito tra gli espositori della Prima
Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con “un quadro con fotografie
dello stabilimento Porto Apollo” (Prima
Esp. 1910).
Ferlatti Giovanni, Cormòns, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria.
Fotografo attivo dal 1884 al 1892 (Brambilla
1999).
Fiorucci Vittorio, Zara. Artista, grafico e fotografo di fama mondiale.
Nasce a Zara il 2 novembre 1932 ed è esule a Venezia. Nel 1951 si trasferisce
in Canada dove inizia la carriera di disegnatore e di artista grafico. Riceve
numerosi premi internazionali e partecipa a varie mostre a Chicago, Montreal ed
in altre città degli Stati Uniti e nell’Europa. Raffaele Cecconi dedica uno
studio alla sua vita artistica ed alle sue opere e Sergio Brcic lo ricorda
sulla «Rivista Dalmatica». Muore il 30 luglio 2008 in Canada (Garbin 2012).
Fischer Emil, Hermannstadt / Nagyszeben / Sibiu, Impero d’Austria-Ungheria.
Fotografo di corte, si avvale della Tipografia di Joseph Drotleff H. per
cartoline a tema militare, 1914-1918 (Todero
2009). Sibiu è il nome rumeno della città.
Fischer M., Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografa ai primi del ‘900 il rione
di San Giovanni, vicino a Trieste, per l’editore triestino Vittorio Stein (Varut 2009). In archivi pubblici Fischer
M. emerge come editore di cartoline di Pola fino agli anni ‘20 (Museo
Pola).
Fleischer, Gorizia, Impero
d’Austria-Ungheria. Verso il 1860 ha uno studio fotografico a Gorizia, con
assistente Ferdinando Troester (Giornale
Museo Ud).
Floeck Arturo, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Merano il
28 dicembre 1867, è residente a Gorizia dal 1° ottobre 1895. In Via Signori 7
apre la ditta nel 1896 con l’intestazione di “Pittore accademico e fotografo”,
che chiuderà nel 1900 (Brambilla 1999).
Già collaboratore in studio di Enrico Niggl e, in contatto con Antonio Schmalz,
Floeck si trasferisce a Vienna, dopo aver effettuato a Gorizia una serie di
ritratti dell’Imperatore Francesco Giuseppe, stampati in formato cartolina, che
gli conferiscono grande notorietà (Ellero,
Liva 2010).
Flora,
Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. L’Atelier fotografico stampa cartoline fino agli anni ’20,
secondo propri modelli fotografici (Museo
Pola). Sue cartoline, viste in Facebook, sulle località di Pirano, del
1900 e di Portorose, del 1903 circa. Poi ci sono quelle di Rovigno, del 1905 e
di Pisino, del 1908, oltre alla miniera di Carpano, Albona, del 1905 circa. Collabora
col fotografo Nicolò Daveggia di Rovigno. È censito da altri autori agli inizi
del ‘900 come “Photo Atelier Flora” (Smokvina
2013).
Fonzari Hotel, Grado, Impero d’Austria-Ungheria. Con scritte in
tedesco esiste una cartolina, impaginata a mosaico, viaggiata nel 1902 circa e
riprodotta negli anni ’90 del Novecento (Coll.
Varutti).
Franceschinis Giuseppe, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. È menzionato in
letteratura con fotografie di abitazioni a Fiumicello e Moraro, vicino a Gorizia nel 1882, nel volume I di Udine e il Friuli (Bergamini 2006). È citato pure da: Pugliese 2017. Nel suo “Stabilimento
fotografico”, sito in Piazza Goldoni a Trieste, negli anni successivi, stampa
fotografie in vari formati, come la carte de visite. Altri autori mostrano
suoi ritratti del 1908 (Ellero, Liva 2010).
Fritz Mattia, Grado, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo dal 1905
al civico numero 444 (Brambilla 1999).
Ai primi del ‘900 nell’ufficio postale della località balneare di Grado si
assiste ad un aumento dell’invio di cartoline da parte degli ospiti, ossia dei
turisti. Ulteriore sviluppo del flusso turistico viene dalla attivazione, nel
1902, del regolare servizio di vaporetti sulla linea Grado-Trieste. Più turisti
giungono con l’inaugurazione del 15 luglio 1910
della tratta ferroviaria Cervignano-Belvedere-Grado Fermata, che
consente di imbarcarsi sui vaporetti per Grado (Obizzi
2007).
Funk Antonio, o Antal, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1891 ha lo
studio fotografico in Piazza Adamich, dove esegue dei ritratti presenti in
album familiari fiumani (Coll. H. Conighi).
È menzionato come
“pittore accademico e fotografo” nelle
raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di
Fiume, intorno al 1890 (Museo Fiume).
Furlani Aurora, Lussingrande, Pola. Sue fotografie del 1939
compaiono in album familiari di famiglie di Pola, esuli a Belluno e Ferrara (Coll. Brussich).
Furlani Giuseppe, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo triestino,
nato nel 1888 e deceduto nel 1957, si
dedica al genere della fotografia pittorialista – come si legge sul «Piccolo»
del 14 marzo 2012 – o, come veniva definita all’epoca, fotografia d’arte. È un
pleonasmo usato aristocraticamente per distinguerla da quella commerciale. Tale
genere, nato poco dopo l’origine della fotografia e protrattosi fino agli anni
‘40 del ‘900, caratterizza lo stile di alcuni fotografi triestini, tra cui
Furlani. Interessanti sono le sue “stampe d’autore” donate dallo stesso Furlani
ai Civici Musei dall’evocativo titolo “Trieste redenta 1919”. Sue fotografie
sono pubblicate in Tci 1955. È
censito, nel 1910, tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima
Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con due fotografie
paesaggistiche, tra le quali una è intitolata “Chioggia”. Compare pure tra i
pittori della medesima rassegna con un’opera intitolata Il giorno, l’aurora, il tramonto, la notte (Prima Esp. 1910).
Fürst Roberto, o
Fuerst, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913). È considerato un fotografo dilettante (Smokvina 2013).
Cartolina postale dell'Esercito Italiano, 1917-1918. La propaganda si fa anche così (Collezione Varutti)
Gabiscek Antonio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografo e
fotografo, lavora in Corso Verdi 24, trasferitosi poi in Via Signori 7 dal
1906. Fatto curioso è che a questo stesso indirizzo operava, dal 1896 al 1900,
Arturo Floeck “Pittore accademico e fotografo” (Brambilla
1999).
Gabršček Anderj, Castagnavizza, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Una sua cartolina, virata
seppia, viaggiata nel 1913, sta in una raccolta pubblica; il testo è trilingue:
sloveno, italiano, tedesco (Biblioteca
Gorizia). Andrej Gabršček nasce a Caporetto / Kobarid nel 1864 e muore
nel 1938. È insegnante, dopo il trasferimento a Gorizia diviene giornalista,
editore, libraio e politico. Nel 1893 fonda la Tipografia Goriziana (Goriška
tiskarna), cinque anni più tardi crea una tipografia anche a Pola. Finanzia,
pubblica e cura la redazione di numerose riviste che influenzarono
significativamente lo sviluppo della coscienza politica degli sloveni nel
Goriziano, tra cui la più importante è sicuramente la rivista Soča (Isonzo).
Collabora molto con Anton Gregorčič. Nella collana Slovanska knjižnica
(Biblioteca slava) pubblica i Racconti popolari delle alture isontine (Narodne
pripovedke v Soških planinah), raccolti quando era insegnante nella zona di
Caporetto (Gomišček 2012).
Gallinaro Cesare, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Ha lo studio in Via
Promontore 4, dove esegue ritratti fotografici nel 1906; fonte da Internet. Quale
fotografo di Pola, è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo Marittimo
e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo
Fiume). Fotografo attivo, secondo altri autori sin dagli anni ’70 dell’Ottocento fino agli anni
1920-1930 a Pola (Smokvina 2013).
Gallinaro Fiorini Guglielmo, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito
tra i professionisi nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con sei istantanee di carattere
paesaggistico e personale su 51 pezzi della mostra (Prima Esp. 1910).
Gambardella, Rozzo (Pola). Il negozio Gambardella possiede una
cartolina in nero della ditta sita a Rozzo, presso Pinguente (Delbello 2017).
Garimberti Enrico, o
Heinrich, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Quale fotografo di Fiume, è menzionato da Margita
Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo
e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo
Fiume). Nel 1869 ha immortalato in fotografia l’arrivo dell’Imperatore
Francesco Giuseppe a Fiume.
Garioni, Piacenza. Editrice di cartoline di Sappada (BL) del
periodo 1916-1940 (Malaguti’s 2015). Come si legge
nel blog su La storia della Piacenza di
una volta nelle cartoline della ditta Garioni : Giuseppe Garioni nasce a
Fidenza nel 1883 e si trasferisce Piacenza nel 1905 dove, in via Legnano, avvia
un’attività editoriale e di cartoleria varia. Si specializza in cartoline
illustrate raffiguranti monumenti, chiese ed interni, immagini sacre, statue
sacre, castelli e paesi vari. Li realizzava avvalendosi dell’opera di fotografi
appositamente contattati, oppure realizzando lui stesso le foto. Il figlio
Fernando prosegue l’attività paterna fino al 1994, anno nel quale si chiuse,
dopo oltre 90 anni, l’attività della ditta Garioni (Romagnoli 2017).
Gatti Rodolfo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito
tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione Provinciale
Istriana di Capodistria con due fotografie di bambini e di figura (Prima Esp. 1910).
Gebrüder Frankl, Berlino, Impero Germanico. Editore di una cartolina
viaggiata di Fiume del 1900, vista in Internet, col Molo Daniel e Via della
Riva, con facchini, carriaggi, rotaie e navi.
Gerstmayer J., Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di
cartoline a tema militare, 1914-1918 (Todero
2009).
Ghega Angelo , Pola Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo,
secondo ceri autori negli anni ’70 dell’Ottocento a Pola. Ghega vantava un
“Artistische Photographisches Atelier - Fotografia Artistica”, l’Atelier “Mikado”
era sito in via Sergia n. 71 (Smokvina
2013).
Ghersinich F., Visignano, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel suo
“stabilimento fotografico” stampa cartoline di Parenzo e altre località
istriane nel 1905 circa; dati da Facebook.
Giachin Francesco, Dignano d’Istria. Sue fotografie del 1937 compaiono
in album familiari di Pola (Coll.
Brussich). Anche Ugo Pellis fotografa Dignano d’Istria, in particolare le
costruzioni coloniche nel 1926 (Perulli
2008).
Giacobbi U., S. Stefano di Cadore (BL). Editrice di
cartoline di Sappada (BL) nel 1938 (Malaguti’s
2015).
Giacomelli Arturo, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito tra i dilettanti nella Sezione
fotografica della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con quattro
fotografie su 84 della mostra; i suoi temi sono di tipo paesaggistico e
personale (Prima Esp. 1910).
Giancotti A., Sappada (BL). L’ingegnere Giancotti è editore
di cartoline di Sappada nel 1940 (Malaguti’s
2015).
Giarin U., Torino. Editrice di cartoline di
Sappada (BL) nel Novecento (Malaguti’s
2015). Ha sede in Piazza Vittorio Veneto 5.
Gilardi & Figlio, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Produce
cartoline nel 1900, ristampate dal Libero Comune di Zara in Esilio nel 1989,
grazie alla raccolta Giadrini (Coll.
Bugatto).
Gilardi Giulio, Crema. Editrice di cartoline di Sappada (BL) del
periodo 1925-1930 (Malaguti’s 2015).
Gimino (Pola), Impero d’Austria-Ungheria. Una cartolina del
1907, impaginata a mosaico, mostra il Duomo di Gimino, un panorama del paese,
il “Castello Montecucoll” movimentato e la Trattoria alle Due Torri con calesse
e vari paesani (Delbello 2017).
Giordani Giovanni, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i pittori nella Sezione arte contemporanea della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con un pannello decorativo in stile
giapponese (Prima Esp. 1910). È il
grafico autore della cartolina di réclame di Portorose, Pirano, del 1930 circa
(Delbello 2016).
Giornalfoto, Trieste. Una sua fotografia di Miramare (TS) è
pubblicata in un volume turistico (Tci
1956).
Giurandich Francesco B., Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Quale fotografo
di Fiume attivo dal 1870, è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo
Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Glaser Louis, Lipsia, Impero Germanico. Editore di cartoline della città di Pola,
1897-1918 (Museo Pola).
Glax Stefanie, o Stefania, Abbazia, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Autrice della cartolina, in stile Secessione
viennese, con scritte solo in tedesco: “Wintercurort und seebad Abbazia”
(Stazione climatica invernale e di bagni marini di Abbazia, traduzione dello
scrivente), 1900-1905 (Delbello 2016).
È censita nel 1910 tra i pittori della Prima Esposizione Provinciale Istriana
di Capodistria con un quadro (Prima Esp.
1910).
Gohou Robert, Villaco, Impero d’Austria-Ungheria.
Fotografo che collabora con la casa editrice recante la seguente dizione
“Section Villach des D.u.Oe. Alpenvereins” – ossia del Club Alpino tedesco e
austriaco – che, nel 1910 circa, pubblica una cartolina in nero della baita
“Findenegghütte” verso il Monte Canin, non viaggiata e firmata da Gohou (Coll. Varutti).
Golob
Antonio, Gradisca
d’Isonzo, provincia del Friuli, dal 1927: Gorizia. Figlio di Giovanni, il
fotografo opera dal 1922 al 1936 (Brambilla
1999).
Gortan Matko , Pisino, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo a Pisino alla fine dell’Ottocento (Smokvina 2013).
Gracco Amedeo, Valpicetto di Rigolato (UD). Nasce nel 1879 e muore
nel 1904; inizia a fotografare in tenera età. Sembra che sia sua la prima
fotografia di Prato Carnico (UD), eseguita nel 1897. Il suo giorno di notorietà
è il 22 settembre 1901, quando fotografa la festa d’inaugurazione del Rifugio
Marinelli (Ellero 1995). Viste in
Facebook fotografie, del 1902, di Amedeo Gracco “Studio fotografico di
Valpicetto di Rigolato”, in provincia di Udine.
Gracco Giuseppe. Editore di cartoline di
Sappada, nella provincia di Belluno, nel 1910 (Malaguti’s
2015).
Gravazzi Giuseppe, Trieste. Nel 1938 risiede in Via Rivo 44. È autore
di fotografie durante i lavori di scavo al Teatro Romano, come quando il 13
marzo 1938 fa un’istantanea alla statua di Igea appena rinvenuta nel sito
archeologico (Ellero 1995).
Greatti Federico, Parenzo, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline del luogo attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Collabora col “Photo
Atelier Flora” di Pola per una cartolina
verticale di Parenzo vista in Internet dal titolo “Casa veneta di Contrada
Grande” del 1905 viaggiata. Un’altra sua cartolina di Parenzo, del 1905, vista
in Facebook. A Parenzo operano agli inizi del Novecento Federico e Giacomo
Greatti; benché la loro attività preminente fosse quella editoriale, essi
pubblicano vedute di Parenzo e più in generale istriane, ma alcuni motivi
furono firmati da Giacomo in qualità di autore (Smokvina
2013).
Greatti Giacomo, Parenzo, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola; Smokvina 2013). Muore esule a Fagagna (UD), come
ha riferito Marisa Roman, era il “cartolaio emerito di Parenzo, oltre che
fotografo ed editore di cartoline. All’occorrenza fungeva da guida turistica.
Le sue fotografie, formato tessera, sono state pubblicate sul «Piccolo»
dell’ultimo trimestre 1943, per mostrare i volti
degli infoibati; anche sulla vetrina del suo studio aveva appeso le fotografie
dei trucidati, per informare della tragedia i conterranei”.
Gregorig Giulio, Monfalcone, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nel
1910 ha uno “Studio fotografico e di pittura” dove “eseguisce qualsiasi lavoro”,
come si legge nel verso di una sua fotografia, adornato con motivi della
Secessione Viennese (Brambilla 1999).
Griselli, vedi: Ogrisek Albino.
Guglielmi Fiorino, Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo, secondo certi autori negli anni ’70
dell’Ottocento fino al 1920-1930 a Pola (Smokvina
2013).
Guglielmo Luigi, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Inizia
l’attività di “Deposito macchine ed accessori fotografici” nel 1898 e la chiude
nel 1905 in Piazza Grande 12 e, poi, 14 (Brambilla
1999).
Gürtler D. M. , Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo operante agli inizi del ‘900 e attestato in un
pubblico archivio (Museo Fiume).
Halzinger F., Pirano, Impero d’Austria-Ungheria. Vista in Internet una sua cartolina
del porto istriano dei primi anni del ‘900; collabora con l’atelier Flora di
Pola.
Heiserer Giuseppe, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo con
studio in Via S. Giovanni 14 dal 1860 al 1863, dopo di che apre uno studio
fotografico a Trieste in Via delle Torri 3 (Brambilla
1999). È definito “fotografo ambulante” nel Giornale Museo Ud.
Hering Salamon, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Probabilmente è il primo fotografo di Fiume, attivo verso
il 1858, secondo Margita Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte
fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Hermes,
Vienna XVII, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia d’arte e libreria che
produce cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009).
Hild Roberto, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910
è censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con due fotografie su Trieste (Prima Esp. 1910).
Hofmann-Eckerl, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. La ditta, attiva
dal 1906 al 1918, ha questa insegna “Hofmann-Eckerl Studio Fotografico”, con
sede in Corso F. Giuseppe 34. Vi operano gli sposi Elena Hofmann e Giuseppe
Eckerl. Nel 1902 la fotografa Helene Magdalene Hofmann, nata a Land in Baviera
il 31 marzo 1870, aveva preso come assistente nello studio l’Eckerl, che sposa
nel 1906. Giuseppe Eckerl, nato a Trieste il giorno 11 dicembre 1884, muore a
Twer il 16 maggio 1918, sul fronte russo, durante la prima guerra mondiale. Nel
1903 Helene Magdalene apre uno studio a Grado, nascente località balneare
asburgica; qui la fotografa bavarese, negli anni successivi intraprende anche
l’attività di albergatrice, acquistando e gestendo una pensione (Brambilla 1999). L’attività di Grado di Helene Magdalene è
documentata anche in Ellero 1995.
Secondo altre fonti lo studio goriziano Hofmann-Eckerl stampa una cartolina
tragica sul tema della morte in battaglia, negli anni 1914-1918, con un teschio
in primo piano (Todero 2009).
Oltre ad aver documentato le distruzioni causate dal conflitto a Gorizia,
secondo Valentinis 1921, la
fotografa Helene ha uno studio, nel dopoguerra, in Corso Vittorio Emanuele
attivo nei primi anni ’20.
Hohenberger Enrico & Comp., Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Pittore e
fotografo (1843-1897)
operante dal 1863 e negli anni successivi in Via delle Torri 935 (Morgan 2010). Nel 1891 fa parte di una
società, detta degli “Americani”, patrioti e buontemponi. Hohenberger è attivo
poi in via Crociera 1, dove tiene uno studio pittorico attorno al 1896 – 1897 (Wostry 1934). È menzionato pure da: Pugliese 2017.
Horn Ugo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo (1876-1944) attivo dopo il 1918, secondo Bravin 1999. Ricca di dati è la scheda Erpac che mostra i siti del suo studio.
Si trovano in Corso, 37; si ricorda che dal 1918 al 1944 è denominato Corso
Vittorio Emanuele III. Ugo Horn opera, dunque, nello “Atelier Rembrandt” dal
1910 al 1937, poi è in Corso Vittorio Emanuele III, 27 nel periodo 1938-1944. L’Atelier fotografico Rembrandt è citato anche in Pugliese 2017. Nella scheda Erpac c’è, infine, la seguente
osservazione. Nel 1932 Horn partecipò, assieme a trentacinque fotografi
professionisti di Trieste, Venezia, Trento, Fiume, Padova, Gorizia, Pola e
Udine, alla Prima Mostra Fotografica Triveneta, inaugurata da S.A.R (Sua Altezza
Reale) il duca Amedeo d’Aosta, che si tenne a Trieste nel mezzanino del Palazzo
ex Greinitz in via S. Caterina 1. In concomitanza alla mostra si tenne il Primo
Congresso Interprovinciale dei Fotografi. Lo studio in Corso Vittorio Emanuele
III è ancora pubblicizzato a nome di Ugo Horn nel 1947; probabilmente ne fu
proprietaria la sorella, Elvira Horn, di professione fotografa.
Horowitz Joseph, o Giuseppe, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Ha un “Deposito
artistico” ai primi del ‘900. Sue cartoline di Grado (GO) viste in Internet. Lo
cita anche Pugliese 2017.
Ideal, o Ideale, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Atelier
fotografico, stampa cartoline fino agli anni ’20, secondo propri modelli fotografici (Museo Pola). È censito da altri autori
agli inizi del ‘900 (Smokvina 2013). Vista
nel web una cartolina di Cittanova, viaggiata nel 1931, col panorama e il mare,
firmata: “Foto Ideale, Pola”.
Illustrirten zeitung, Lipsia, Impero Germanico. L’editore produce una
cartolina col procedimento di stampa al bromuro. Si tratta di un’immagine in
bianco-nero del formato di cm. 14 x 9, intitolata “Das Isonzo Gebiet”.
Raffigura il volo di un aereo durante
la Grande Guerra ed il movimento di alcune navi da guerra all’interno del golfo
di Panzano, Monfalcone (GO). Non si tratta di un soggetto fotografico bensì di
una riproduzione pittorica ottenuta da un originale di Alex Kirker, noto
illustratore di vedute istriane (Depretis
1988).
Italia, Rovigno.
Attivo come “Studio fotografia” a Rovigno dagli anni ’30 del Novecento (Smokvina 2013).
Ivancic Stanislao, Plezzo (GO). Fotografo, con ditta in Via Giulia 3,
attivo dal 1937 al 1938 (Brambilla 1999).
Ivich Pasquale, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Janovitz Silvio, Udine. Di origine serba è editore di cartoline del
Friuli e della Venezia Giulia nel periodo 1950-1960, secondo Aldo Segale. Sue
opere sono presenti nell’Archivio Cartolnova di Udine.
Jellusich Edmund, o Edmondo, Fiume, Impero Austro-Ungarico. Quale fotografo di
Fiume, è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico
del Litorale Croato di Fiume verso il 1890 (Museo
Fiume). Ha in Corso 23 lo
stabilimento fotografico per la produzione di ritratti; è presente pure in
Abbazia, documentato nel periodo 1900-1912 secondo album di famiglia di Fiume e
Roma (Coll. F. Conighi). Secondo
certi autori inizia la sua carriera ad Abbazia nel 1886. È uno dei dodici
fotografi attivi ad Abbazia nel 1914; pare sia noto con altre grafie, come
Edmond Jelusich, oppure Jelusic, o Jellusig (Smokvina
2013). Nel 1914 ha una succursale presso il fotografo Andrioni, recando
l’indicazione di “Andrioni & Co., succursale di E. Jellusich” sul verso
delle fotografie in album di famiglie di Fiume (Coll.
H. Conighi).
Jelusich Eduard , Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Jenul G.,
Trieste. Sue fotografie sono pubblicate in Tci
1955.
Jeretič, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. È in una
raccolta privata una sua cartolina colorata, viaggiata nel 1902 circa, di
Gorizia, anzi di Görz, con largo panorama (Coll.
Anderloni).
Jerkič Adriano, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Oltre allo studio di
Trieste, attivo ai primi del ‘900, apre una filiale a Gorizia (Bravin 1999). Sempre dai primi anni del
‘900 ha per assistente nello studio goriziano Francesco Weiss, in Via Signori 7
(Brambilla 1999). Una serie di
sette cartoline, per lo più viaggiate, datate tra il 1900 e il 1919 è in un
pubblico archivio; tra di esse ce n’è una del Giardino pubblico goriziano,
precedente al 1919, che contiene la dicitura: “Prem. Atelier fotograf. A. Jerkič”,
ovvero: Premiato Atelier fotografico A. Jerkič. Non si sa se sia di Adriano, oppure di
Anton Jerkič,
che pure opera in studio in Via dei Signori 7
(Biblioteca di Gorizia).
Jerkič Anton, o Antonio Jerkic, o
Antonio Jerchich, Gorizia,
Impero d’Austria-Ungheria. Figlio di Francesco e Francesca Cravos, nato a S.
Croce di Dobraulje – Aidussina, vicino Fiume, il 4 maggio 1866, muore a Gorizia
il 12 dicembre 1924. La sede della ditta, nel 1891, è in Via S. Chiara. Nel
1893 va in Piazza Grande 11. Passa in Via dei Signori 7 nel 1900. Nel 1913 si
sposta in Via Casa Rossa 5. Nel 1920 in Corso Verdi 36 e, infine, nel 1936 –
con altri gestori – ancora in Via Casa Rossa. In alcune fotografie mostra di
avere lo studio goriziano in Via Giosuè Carducci 7. Il fotografo Anton apre uno
studio anche a Trieste in Via Acquedotto 25 e poi in Via delle Poste 10, dove
nel 1918 prende pure il domicilio. Dopo la sua morte lo studio goriziano è
trasferito in Corso Verdi 36 e dato in gestione dagli eredi a Cirillo Maurencig
già assistente di Helene Hofmann. Dal 1926 principale gestore diviene il turco
Manugjan Megerditch, che lo conduce fino alla cessazione alla fine del 1937 (Brambilla 1999). È censito nel 1910 tra
i professionisi nella Sezione fotografica della Prima Esposizione Provinciale
Istriana di Capodistria con tre ritratti su 51 pezzi della mostra (Prima Esp. 1910).
Una serie di sette cartoline per lo più viaggiate,
datate tra il 1900 e il 1919, è in un pubblico archivio; tra di esse ce n’è una
del Giardino pubblico goriziano, precedente al 1919, che contiene la dicitura:
“Prem. Atelier fotograf. A. Jerkič”, ovvero: Premiato Atelier fotografico A.
Jerkič. Non si sa se sia di Anton, oppure di Adriano Jerkič, che pure opera in
studio in Via dei Signori 7 (Biblioteca Di Gorizia). Una cartolina di
Vencò (GO), viaggiata nel 1912 e firmata da Anton Jerkič, mostra una locanda
con molti paesani. Suoi ritratti femminili triestini, del periodo 1865-1892,
sono presenti in Erpac.
Juck Antonio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Figlio di
Francesco e Maria Kaus, è nato a Sonzia / Soča, presso Caporetto il 16
settembre 1871. La sede della ditta del fotografo è in Corso Francesco Giuseppe
26. Ha operato dal 1911 al 1914 (Brambilla
1999).
Juretig Antonio. A Caporetto (GO) è in attività il fotografo Antonio
Juretig nei primi anni ‘20, secondo Valentinis
1921 e anche Brambilla 1999.
Juri Giovanni, Gradisca d’Isonzo, Gorizia, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo in attività dal 1905 al 1914 (Brambilla 1999).
Kaltan Simon, Sarajevo, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline a tema
militare e bellico nel periodo 1914-1918 (Todero
2009).
Kapper Ernst, Trento, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema
militare 1914-1918 (Todero 2009).
Se ne sono viste pure di stampo civile; dati da Internet.
Kappler A., Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Ha uno studio fotografico attivo dal 1863 al 1864. È socio
di Giovanni Rota, o Rotta (Morgan 2010).
Fotografo menzionato pure da Altamura
2002, Pugliese 2017 e dall’Erpac.
K. B.,
Vienna I, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema militare
1914-1918 (Todero 2009).
Kertesz André, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. L’autore
fotografa chiese e caserme nel 1914-1915 in città (Ellero, Liva 2010).
Kirchhofer Ad. & Co., Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Con studio in Via
Alessandrina 2, produce cartoline nel 1919 del Teatro comunale (Arch. Anvgd Ud).
Klein Luigi, Caporetto, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Pehinji
(Croazia) nel 1875, apre la ditta di fotografo, nel 1904, a Santa Lucia, nella
Valle dell’Isonzo / Most na Soči. Poi è attivo, nel periodo 1906-1910, a
Caporetto, secondo la ricerca Brambilla
1999. Non ho trovato il luogo di nascita negli atlanti. A margine si
nota che esiste il paese di Poljubinj nella Valle dell’Isonzo, in Slovenia.
Klein Vjekoslav, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
a Pisino alla fine dell’Ottocento (Smokvina
2013).
Kleindiendt Stefano, Salcano (GO). Apre lo studio fotografico nel 1930 in
Via S. Caterina 267. Dopo la seconda guerra mondiale è attivo a Gorizia in Piazza
Vittoria 16 (Brambilla 1999).
Knez Luigi (dal 1928 italianizzato in Luigi Duca), Trieste. Cognato del fotografo
Diego Bechtinger, nel cui studio, di Viale XX Settembre 27, probabilmente collaborò a Trieste. Lo stabilimento
fotografico è segnalato dopo il 1918. Dati ripresi nel web dalla scheda Bechtinger dell’Ente Regionale
Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia (Erpac).
Kohn Jakob e Josef fratelli, Vienna I, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di
cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009).
Kovacich Antonio, o Kovačić. Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. È suo l’Atelier
Risa in Corsia Déak, dove stampa fotografie poi custodite negli album familiari
della città (Coll. H. Conighi). Da
Internet si vede che l’Atelier Risa ha sede presso l’Hotel Hungaria di Fiume. Fotografo
operante agli inizi del ‘900 e attestato in un pubblico archivio (Museo Fiume).
Krammer Antonio, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1900, per la
Società Alpina Friulana, fotografa le Alpi Clautane, a nord di Pordenone. Nel
1901, per lo stesso sodalizio, fotografa il Monte Tricorno nelle Alpi Giulie (Erpac).
Kratter Antonio, Sappada (BL). Gestore dell’albergo Alle Alpi, in
Borgata Granvilla, è editore di cartoline di Sappada del periodo 1898-1911 (Malaguti’s 2015).
Kretzschmar Hermann & Schatz, Meissen, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1902 sono
stampatori tedeschi della Sassonia di cartoline di Zara, che sono in vendita
nella locale Libreria e cartoleria di Pietro Stauber. Sono state riprodotte dal
Libero Comune di Zara in Esilio nel 1989, grazie alla raccolta Giadrini (Coll. Bugatto).
Kriegsfürsorgeamt, Impero d’Austria-Ungheria. In sigla: K.F.A.
Tipografia di cartoline a tema militare e bellico 1914-1918 (Todero 2009).
Krivec Francesco, Udine. Fotografo nato a Tolmino nel 1907, autore di
immagini a tema marinaro, sportivo e comunitario nel periodo 1930-1962. È stato
allievo di Giovanni Paris, “raffinato fotografo” veneziano trapiantato a Udine,
di cui Krivec rileva lo studio nel 1933 (Zannier
1979). Sue fotografie sono presenti in vari volumi, si veda ad esempio: Ellero, Liva 2010. Suoi bozzetti
pubblicitari sono stampati in riviste come «Avanti cul Brun!...» del 1956 e
1962, con la dicitura “Fotografia d’arte e tecnica”, studio in Via Vittorio
Veneto 3.
Krmpotić Josip,
Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografo di cartoline postali di Pola a tema
militare nel periodo 1914-1918 (Todero
2009) In archivi pubblici è pure presente come editore di cartoline,
fino agli anni ‘20 (Museo Pola).
Kuhnel Lodovico, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Lo studio fotografico è in
Corso Francesco Giuseppe 36 operativo dal 1895 al 1896 (Brambilla 1999).
Kunk Franc, Lubiana, Impero d’Austria-Ungheria. Stampa una cartolina, nel 1909,
del poligono militare di Basovizza, Trieste, con militari in varie divise
asburgiche (Todero 2009).
Künzli, Zurigo, Svizzera. Con la dizione di “Editions Cartes
Postales” stampa di cartoline di Sappada (BL) nel 1899 (Malaguti’s 2015). Viste in Internet cartoline ironiche dei
Fratelli Künzli di Zurigo, del 1900, e altre cartoline su varie località
piemontesi.
La Barbera Salvatore, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. “Fotografo in
forma ambulante” con sede della ditta in Via Vogel 2 dal 1934 al 1937. Dopo il
1945 ha uno studio fisso in Via Morelli 22, sempre a Gorizia (Brambilla 1999).
Laguna Arcangelo, Sappada (BL). Editore di cartoline di Sappada (UD)
del periodo 1915-1917 (Malaguti’s 2015).
Landau Samuele, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Figlio di Carlo,
il fotografo era nato a Thorn (Impero Germanico) il 28 ottobre 1882. La ditta,
che ha sede in IX Agosto 2, opera dal 1935 al 1939. Inizia l’attività
succedendo a Hofmann Helena Magdalena (Brambilla
1999).
Laurenti Silvia, Gorizia. Alla morte del fotografo Carlo Weber,
gestisce lo studio fotografico di famiglia assieme a Trifone Weber, dagli anni
’50 (Brambilla 1999).
Lauric Thèodora, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con tre ritratti femminili (Prima Esp. 1910).
Lazzaro G., Gorizia. È in un archivio pubblico una sua cartolina intitolata in
quattro lingue: “Gorizia, confine provvisorio Italia - Jugoslavia, Stazione
Monte Santo / Provisorische Grenze Italien - Jugoslavien, Bahnhof
"Santo" Berg / Frontière Provisoire Italie - Jugoslavie, Gare mont
"Santo" / Temporary frontier Italy - Jugo-Slavia, "Santo"
mount station. È stampata a Milano presso lo stabilimento grafico Cesare
Capello, tra il 1945-1947 (Biblioteca
Gorizia). Sue fotografie sono pubblicate in Tci 1955. Sono presenti in album familiari alcune sue
cartoline goriziane del 1954 (Coll.
Barbarino). Alcune sue fotografie degli anni 1945-1960 sono presenti in
guide stradali degli anni ’70 (Le Vie
1976-1977). Altre cartoline degli anni ‘60 del Castello con scorci degli
interni sono citate in letteratura (Pillon
1996).
Lederer & Popper, Praga, Impero d’Austria-Ungheria. Sono stampatori di
cartoline di Zara nel 1901, ristampate dal Libero Comune di Zara in Esilio nel
1992, grazie alla raccolta Giadrini (Coll.
Bugatto).
Legetporer Benedikt, Lussinpiccolo, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo
di fine Ottocento, assiduo visitatore della riviera liburnica. Benedikt
Legetporer, d’inverno usava lavorare a Lussinpiccolo, mentre d’estate si
trasferiva sul lago di Bled. In Istria scatta vedute di Albona, Fianona,
Pisino, Abbazia, Volosca e del Monte Maggiore (Smokvina
2013). Una sua cartolina, del 1914, di Lussingrande vista in Internet,
viaggiata nel 1919, mostra la darsena.
Lehmanns J. F., Monaco, Impero Germanico. Produttore di immagini
dei luoghi devastati dalla guerra, dà alle stampe la cartolina n. 167, dedicata
a Monfalcone. Questa è la prima volta che la città di Monfalcone (GO) viene
nominata Neumarcht. Si
tratta di una cartolina ufficiale in vigore presso l’esercito tedesco e
l’esemplare risulta impostato il 15 dicembre 1915 a Hrusevach, città serba, ed
indirizzato a Rostok, città tedesca del Baltico, poi conservata in una
collezione locale della provincia di Gorizia (Depretis
1988).
Lepri Fratelli, Zara. Impero d’Austria-Ungheria. Vista in Internet
una loro cartolina del 1910. Autori presenti anche in collezioni familiari di
Fiume (Coll. G. Conighi).
Letis Benjamin, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914 è
uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Liberini Adele in Picco, Tolmino, provincia del Friuli, dal 1927: Gorizia.
È censita come fotografa di
Tolmino dai primi anni ‘20 (Valentinis
1921). Secondo altre fonti la ditta, con sede in Corso Vittorio Emanuele
III 3/A, opera dal 1926, subentrando al marito Ippolito Picco, nell’attività
esclusivamente della vendita di articoli fotografici (Brambilla 1999).
Lichtenstern Edmund, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Attivo tra il
1863 e il 1870 in Corso 611 (Morgan 2010).
Viene menzionato pure da: Pugliese 2017.
Licini,
Dignano d’Istria, Impero d’Austria-Ungheria. Vista in Facebook una sua
cartolina istriana del 1905. Anche Ugo Pellis fotografa Dignano d’Istria, in
particolare le costruzioni coloniche nel 1926 (Perulli
2008).
Linda C.,
Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle fotografie per il Club Alpino
Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli
1913).
Lion G.,
Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo a Pisino con atelier alla
fine dell’Ottocento (Smokvina 2013).
Lippot E., Kufstein, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia tirolese di cartoline
a tema militare 1914-1918 (Todero 2009).
Lieβler
W., Theresienstadt, Impero
d’Austria-Ungheria. Accanto al nome della tipografia c’è
questo altro nominativo: A.
Teuber.
Stampa cartoline a tema
militare
nel periodo 1914-1918 (Todero 2009).
Longo
e Zoppelli, Treviso.
È una Società Anonima editrice di cartoline di Sappada (BL) nel 1930 (Malaguti’s 2015).
Lonzar Benedetto,
Capodistria, Impero d’Austria-Ungheria. Cartoline istriane di tale editrice dei
primi anni del Novecento sono riprodotte, nel 2017, in un calendario (Delbello 2017). La sede della ditta, che
è pure “libreria, cartoleria, chincaglierie e bijuoterie” è in Via Callegaria (Prima Esp. 1910).
Louvier Emilio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Gorizia il 17
febbraio 1861, si presenta in veste di “Fotografo e Pittore” nel 1887 con la ditta
in Via Petrarca 5. Verso il 1890 apre uno studi fotografico a Trieste in Via
delle Fornaci 2. Nel 1891 si trasferisce a La Spezia, dove apre uno
“Stabilimento Fotografico” in Corso Cavour 20. Il fratello Ugo Louvier ha uno
studio fotografico a Trieste, in Via dell’Acquedotto 41, tra il 1890 e i primi
anni del ‘900 (Brambilla 1999, Pugliese
2017).
Louvier Ugo, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Fratello di Emilio, attivo a Gorizia e in altre città
italiane, Ugo ha uno studio fotografico a Trieste, in Via dell’Acquedotto 41,
tra il 1890 e i primi anni del ‘900 (Brambilla
1999).
Laurana, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Un’originale
cartolina verticale viaggiata nel 1902, mostra la “Pension Beauregard,
Frühstück-Terrasse, Lovrana”. Il paese in croato è Lovran, perciò l’editore, di
lingua tedesca, ha effettuato una traduzione della località in modo personale (Delbello 2017). Nel catalogo della Prima
Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria del 1910 è menzionata la
“Commissione di cura Laurana” tra gli espositori con “una serie di tre
fotografie di differenti dimensioni, dieci piante esotiche e una tavola di
marmo di Draga di Laurana” (Prima Esp.
1910).
Lipari Simone, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i professionisi nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con due ritratti su 51 pezzi della mostra (Prima Esp. 1910).
Lovrovich G., Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Vista in Internet una sua
fotografia sul verso della quale si legge che l’Atelier Lovrovich ha sede
difronte alla stazione; la scritta è in francese.
Löwy Josef, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo
viennese attivo a Fiume dal 1870, è menzionato nelle raccolte fotografiche del
Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume). Documenta la costruzione della strada Karlovac
- Fiume.
Luccardi Alfonso, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Venezia il 22 settembre 1841 da Giulio e Anna Braida, svolge la sua attività
nel 1876 in Contrada Macelli 83, poi in Via del Teatro e, infine, in Corso
Francesco Giuseppe. La ditta apre nel 1874 a Gorizia e chiude nel 1879. Ha
altre sedi dello studio fotografico a Pordenone e in Istria (Brambilla 1999). Il fotografo è
menzionato pure nel Giornale Museo Ud.
Risulta fotografo ambulante a Pordenone, secondo «Il Gazzettino» del 17 agosto
2014 dove, intorno al 1880, esegue
ritratti in “formato gabinetto”, cartoncini grandi quanto una cartolina.
Immagini di un fotografo Luccardi sono menzionate per un ritratto di famiglia
del 1903 a Pordenone (Secco 1985).
Luchesich G., Fiume. Esegue fotografie nel 1939 presenti in album familiari di Pola
e di Fiume (Coll. Brussich). In
altre raccolte di famiglia fiumana sulle fotografie si legge che ha lo studio
in Via Mameli 12 (Coll. H. Conighi).
Si è trovato in Internet anche il cognome con questa grafia: Lukežić.
Lusina M., Lussinpiccolo, Trieste. È autore di una cartolina,
viaggiata e virata seppia, di Riva IV Novembre a Lussinpiccolo. L’editore è F.
Brescia di Via Ghega 8 a Trieste. Bromostampa di Torino 1939-XVII (Coll. Varutti).
Lussich Giorgio, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito
tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione Provinciale
Istriana di Capodistria con due fotografie, di cui una veneziana (Prima Esp. 1910).
Lussin D., Lussinpiccolo. Nel dopoguerra pubblica sue fotografie nella guida
Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955).
Luzzatto Giacomo, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Figlio di
Giuseppe, nasce a Trieste e la sede dello studio fotografico è in Via del
Giardino 33/77, dove opera dal 1875 al 1879. In precedenza aveva lavorato a
Fiume e a Trieste, in Piazza della Legna (Brambilla
1999, Pugliese 2017). Quale fotografo attivo a Fiume e in contatto con
Ilario Carposio, è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e
Storico del Litorale Croato di Fiume
(Museo Fiume).
Lux et Umbra, Udine. Mary Weichesmüller, fotografa nata a Vienna il 9 giugno 1875,
opera a Udine dal 2 agosto 1938, quale proprietaria dello studio “Foto Lux et
Umbra”, sito in Via Poscolle 18/a. Nel Registro della Camera di commercio di
Udine, nel 1966, è cancellata d’ufficio (Arch.
Cam. Com. Ud). Sue fotografie sono contenute negli album di famiglia di
Udine e Fiume (Coll. Orgnani).
Suoi ritratti compaiono in raccolte di famiglie di Fagagna (UD) imparentate con
triestini e famiglie di Lussino (Coll.
Burelli). Ha per allievo Ezio Gallino, fotografo di San Daniele, nato
nel 1942 (Blasoni 2007).
Luxardo, Zara. Cartolina di réclame del Maraschino Luxardo di
Zara, del 1925 circa (Delbello 2016).
Maas Franz, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Maffi A.,
Pola. L’intestazione è “Industria Fotografica A. Maffi, Pola, Via Promontore
9”, come si è letto su una sua cartolina del 1925 in Facebook.
Maffi Paolo, Pola. Secondo certi autori è menzionato nel periodo
fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina
2013).
Magajna Mario, Trieste. L’autore (Trieste, 1906-2007) è
fotoreporter del «Primorski dnevnik», il quotidiano degli sloveni in Italia,
edito a Trieste. Sue fotografie del 1947 sono pubblicate in Ellero, Liva 2010.
Majer Eduard, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Malfatti Aldo, Gorizia. Figlio di Carlo, è “fotografo ambulante”
dal 19 settembre 1945 al 28 febbraio 1954. La sede della ditta è in Via Mameli
8 (Brambilla 1999).
Malignani Adele, Udine. Figlia di Giuseppe, è censita nel 1883 quale
fotografa nella guida commerciale cittadina (Avogadro
1883). Alla
morte di Giuseppe Malignani, la conduzione commerciale del negozio è affidata
alla figlia Adele, mentre il mestiere fotografico è svolto da Rovere e Madussi
(Ellero 1995).
Malignani Arturo, Udine. Figlio di Giuseppe, è scienziato,
imprenditore e fotografo (Ellero 1995).
È censito nel 1910 nell’annuario (Rossi
1910). Nasce a Udine il 4 marzo 1865 ed ivi muore il 15 febbraio 1939. Viene
menzionato da un cronista nel 1885 in quanto “studiando la chimica e
presentando saggi non dubbi di applicazione, lascia certamente al nostro paese
una grata ricordanza per lo spirito della scienza coltivato con tanto amore” (Tonissi 1885). È recensito su «La Patria
del Friuli» del 29 agosto 1907 nell’articolo intitolato “Visitando la mostra
d’Arte decorativa” tenutasi a Udine per “parecchie fotografie di formato
grandissimo, nelle quali sono riprodotti panorami immensi, ammirabilissimi per
nitidezza, luce e minuziosità di particolari”.
Malignani Giuseppe, Udine. Nato a Cividale nel 1812, muore nel 1878. Studia
all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1836 al 1839 (Atti
1869). Esercita la professione di miniatore e pittore in Carinzia e a
Vienna. Apre uno studio fotografico nel 1866 a Udine, in Via Cortazzis, poi in
Via Manin (Ellero 1995), per la
precisione è in Via Bartolomio 6 (Cosmi
1876). Nel 1871 è l’unico a fregiarsi del mestiere di “fotografo”
nell’elenco dei soci della Società di Mutuo Soccorso ed istruzione degli operai
di Udine (Stato 1872). “I ritratti
veduti dal Malignani – scrive un cronista nel 1885, dopo essersi arrampicato
sull’erta del Castello – mi fecero conoscere i grandi progressi ottenuti dalla
scienza, coltivata dai passionati suoi cultori. E fra questi mi è caro nominare
Fabris Luigi che mantiene con onore lo Stabilimento del nostro Malignani” (Tonissi 1885). Alla morte di Giuseppe
Malignani, la conduzione commerciale del negozio è affidata alla figlia Adele,
secondo G. Ellero, mentre il mestiere fotografico è svolto da Rovere e Madussi.
Il fotografo è così importante per la città che è ricordato pure dai cronisti
ironici (Valente 1996).
Malovich Giuseppe, o Mallovitsch Joseph, Trieste, Impero d'Austria-Ungheria. Litografo e
fotografo, di origine ungherese, nato a Budapest nel 1823. Attivo a Trieste in
Corso, 670 in Casa Chesevich dal 1858 al 1864, in via Carintia n. 28, dal 1864
al 21 agosto 1865. Poi si sposta in via del Torrente, 16 dal 1866 al 1872. Nel
1873 è a Vienna con studio in “Wien IX., Alserstrasse 39”. È autore di album di
vedute, sia di litografie, che di fotografie. Ad esempio, c’è il grande
viadotto di Aurisina / Nabresina. Suo notevole lavoro è l’album con le
fotografie del Castello di Miramare, databile 1863-1865 (Biblioteche Trieste). Si segnala pure la foto di gruppo
della delegazione che offre la corona di imperatore del Messico all’arciduca
Massimiliano d’Austria nell’ottobre 1863 (Zannier
1979). Membro della Società Fotografica di Vienna dal 1867. È l’unico
fotografo a partecipare alla Prima Esposizione Artistico-Industriale promossa e
disposta dall’Associazione Triestina per le Arti e l’Industria, che si tenne a
Trieste nel settembre del 1868 (Catania
2016). Il fotografo è citato pure in Pugliese
2017.
Mandich Milan, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Una sua
cartolina del 1902 compare in una raccolta di famiglia di arrotini resiani
ambulanti tra Udine e Trieste (Coll.
Barbarino). In un’altra raccolta familiare di Fiume e Abbazia compare
una sua cartolina colorata mostrante Piazza della Caserma a Trieste, nel 1903
circa (Coll. Rassmann).
Manenizza, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Verso il 1905, nel suo studio
fotografico è assistente Giovanni Cividini, di Monfalcone, Gorizia (Brambilla 1999).
Mannu Maria, Rovigno. Attiva come fotografa a Rovigno dagli anni
’30 del Novecento (Smokvina 2013).
Mantelli Luigi, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Udine nel 1883, inizia l’attività in Piazza Grande 6 nel 1909 (Brambilla 1999). Una sua cartolina del
1942, compare in raccolta familiare di arrotini resiani ambulanti del goriziano;
l’immagine, stampata a Udine, evidenzia personaggi in costume folcloristico del
Friuli (Coll. Barbarino).
Manz,
Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema militare e
bellico attiva nel 1914 (Todero 2009).
Manzani Ersilia, Monfalcone, provincia del Friuli. La ditta, attiva
dal 1921 al 1951, è denominata “Oggetti fotografici” (Brambilla 1999).
Marchini D., Fiume. Ha lo studio in Via Raffaello Sanzio 22, in base a certe
fotografie del 1922 in raccolte di famiglia di Fiume (Coll. F. Conighi). In altre immagini di famiglia risulta
che, nel 1930, il suo studio è in Corso Vittorio Emanuele 32. Quale fotografo
di Fiume è menzionato per gli anni ‘40 da Margita Cvijetinović Starac,
curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del
Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Marconi Luciano, Gorizia. Gestisce uno “studio fotografico” in Corso
Roosevelt 68 dal 1947 al 1956 (Brambilla
1999).
Mardessich Antonio, Fiume. Sue fotografie, del 1940, con lo studio sito
in Via Buonarroti 35, compaiono in raccolte familiari di Fiume (Coll. H. Conighi).
Marega Augusto, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1913 stampa
una cartolina dell’aeroporto militare di Gorizia (Todero 2009). Figlio di Stefano e di Luigia Pallich, nasce a
Lucinico, vicino a Gorizia, il 3 luglio 1883 e muore a Gorizia il 26 maggio
1941. Lo “studio fotografico” ha sede in Piazza Grande 13, quando inizia
l’attività nel 1905, poi si sposta in Via Morelli 34, nel 1926. Chiude nel
1941. Succede nell’attività a “P. Resen e Comp.- A. Marega - industria di
fotografo”. Sposa Sofia Tuzzi della quale esistono delle fotografie
panoramiche, poi stampate in cartolina con la dicitura “Sophie Marega” (Brambilla 1999). È del 1926 una
cartolina goriziana in una raccolta di famiglia di un militare di stanza a
Fiume (Coll. Orgnani).
Marega Francesco Giuseppe, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo figlio
di Giuseppe ed Orsola Spanghero, nato a Cormòns il giorno 8 maggio 1833, muore
a Gorizia il 27 dicembre 1916. I suoi domicili goriziani sono: Piazutta 29, nel
1880; Via Rastello 9, nel 1890; Corte S. Ilario 15, nel 1900; Via Corno 10, nel
1903; Via Morelli 18, nel 1909 e Via Rabatta 19, nel 1916. Inizia l’attività
verso il 1865 e la chiude nel 1915. Francesco G. Marega svolge contemporaneamente
l’attività di agente di commercio, di fotografo e maestro di ballo. Nel 1878 fa
da testimone alle nozze del fotografo Giacomo Bressan (Brambilla 1999).
Marincovich Fausto, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con otto fotografie, tra le quali una è su
Capodistria e quattro su Trieste (Prima
Esp. 1910).
Marincovich Rudolf,
Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline istriane fino agli anni ‘20 (Museo Pola).
Marini Corrado, Cormòns. In attività dal 1940 al 1951, il fotografo
è domiciliato in Via Udine 105 (Brambilla
1999).
Marini Giovanni, Grado, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Una sua
cartoline del 1907 è pubblicata nel volume sui 750 anni del Perdòn di
Grado.
Marino Giulio, Vittorio Veneto (TV). Editore e fotografo di cartoline di Sappada (BL) dal 1936
(Malaguti’s 2015).
Marizza Antonio, Gradisca, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria.
Fotografo esercente dal 1902 (Brambilla
1999).
Marizza Giuseppina, Pola. Secondo certi autori è attiva come fotografa
nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina
2013).
Marizza Renato, Pola. Secondo certi autori è menzionato in veste di
fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Markert
& Sohn, Dresda, Impero
Germanico. Editori
di cartoline della città di Pola, 1897-1918 (Museo
Pola).
Marocco Domenico, Grado (GO). Lo studio, sito in Via Tiepolo 6, ha
questa denominazione: “Marocco Antonio Fotografo”. Sue immagini del 1954 sono
pubblicate nella guida turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955). Alcune sue fotografie degli
anni 1950-1970 sono presenti in guide stradali degli anni ’70 (Le Vie 1976-1977). È attivo dal 1948 al
1952 poi, con altra indicazione societaria, opera per tutto il secolo su Grado
(Ellero 1995, Brambilla 1999). Si
nota in raccolte familiari una sua cartolina virata seppia, viaggiata nel 1936
col Quadro della Burrasca del Santuario di Barbana (Coll. Varutti).
Marostica Corrado, Gorizia. Acquisisce, nel 1920, assieme a Valerio
Sturolo l’attività dello studio fotografico di Teodoro Lodovico Baumgartner, in
Corso Verdi (Brambilla
1999).
Martich Giovanni, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Esegue delle fotografie per il Club Alpino Fiumano,
pubblicate nel 1912 (Depoli 1913). È considerato un
dilettante (Smokvina 2013).
Martinis A., Medea (GO). Una sua cartolina di Medea (GO) degli anni 1950-1951 è
presente in una raccolta privata (Coll.
Varutti); altre sue cartoline di quel periodo della stessa località
viste in Internet.
Martinolich Giovanna Capellaro, Monfalcone e Tarvisio. La fotografa, nata nella Tarvisio asburgica il 15 settembre 1882 da
Luigi e Antonia Tributch, è domiciliata a Monfalcone (GO) in Via Porto. Oltre
alla sede di Tarvisio (UD), il 21 gennaio 1929 denuncia di costituire lo studio
“Lux et Umbra. Martinolich Giovanna n. Capellaro” con sede a Monfalcone, in Via
Panzano. La pratica reca il numero 18.659 del Registro. La cessazione
dell’attività è del 12 maggio 1953 (Arch.
Cam. Comm. Ud).
Marunich Leopoldo, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo di Fiume, attivo dal 1890, menzionato nelle
raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di
Fiume (Museo Fiume).
Masutti Giovanni, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nato nel 1864,
il fotografo muore nel 1919. Suoi scatti, del 1892, di Riva Carciotti sono
custoditi nella Fototeca Trieste.
È citato nel «Giornale di Udine» del 13 settembre 1894 nell’articolo intitolato
“I premiati alla mostra fotografica”, dato che tra i vari concorrenti riceve
“il diploma di benemerenza, per la qualità di fotografie e soggetti esposti”.
Mattich A., Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo
attivo a Pisino alla fine dell’Ottocento (Smokvina
2013).
Maurencig Cirillo, Trieste. Viste in Internet sue fotografie della
città del 1924.
Mazucco Gio Batta, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. La ditta vanta
un’operatività pluridecennale. Il fotografo, figlio di Giovanni, nasce a Verona
il 23 luglio 1869 ed inizia l’attività a Gorizia nel 1904, portata avanti, dopo
il 1918, in modo graduale dai figli Aldo e Giuliano. L’azienda, denominata
“G.B, Mazucco Studio Artistico Fotografico”, ha sede in Corso Vittorio Emanuele
34, poi in Via Locchi 2 (Brambilla 1999).
Lo studio fotografico è citato da altri autori in riferimento a scatti
fotografici tra Ottocento e Novecento di paesi del Friuli (Secco 1985). Due cartoline del
fotografo, viaggiate nel 1905-1919, fanno parte di un pubblico archivio (Biblioteca Gorizia).
Mazza Amilcare, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Cognome illustre
per la storia della fotografia in Italia dato che, nel 1855, è menzionato un
fotografo Mazza di Milano, che assieme ad altri tre costituivano tutti i
fotografi attivi nel Regno Lombardo-Veneto (Unterveger
1922). Amilcare Mazza è “Fotografo ambulante” nato a Forlì nel 1869 e
domiciliato a Venezia, dove ha sede principale la sua attività denominata
“Fotografia Toscana”, in Campo San Bartolomeo 5265. Nel 1901 la sua sede a
Gorizia è presso l’Hotel de la Poste. Dal 1902 ha una sede pure a Gradisca,
presso l’albergo Leon d’Oro (Brambilla
1999). Negli anni 1910, 1912 e 1914 è citato nell’Annuario del «Corriere
fotografico» di Milano, con studio a Venezia, in Calle dei Fabbri 909 (Rossi 1910, 1912, Castruccio 1914).
Mecozzi Gastone, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito
tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione Provinciale
Istriana di Capodistria con tre fotografie, a tema paesaggistico e personale (Prima Esp. 1910).
Megerditch Manugjan, Gorizia. Fotografo nato a Istanbul il 13 dicembre
1887. Figlio di Manug e di Fulik
Boghosian, inizia l’attività nel 1925 in Corso Verdi 35. Nel 1926 assume la
gestione della Ditta Anton Jerkič Fotografo. Chiude i battenti nel 1937 (Brambilla 1999).
Meichsner de A., Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913).
Metlicovitz Leopoldo, Zara. Grafico
autore della cartolina dell’Ente Nazionale del Turismo Italiano (Enit)
su Zara, 1925-1930 (Delbello 2016).
Miazzi Oreste, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito tra i dilettanti nella Sezione
fotografica della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con sei
fotografie a tema sociologico (Prima Esp.
1910).
Michieli Italo, Trieste, Capodistria. Fotografo nato a Padova nel
1907, dal 1934 al 1938 si trasferisce a Trieste, Capodistria e Pordenone. È
attivo nel mestiere soprattutto a San Vito al Tagliamento, dopo il 1945 e fino
alla morte avvenuta nel 1976 (Ellero 1995).
È citato come “pitour e fotografo” in un libro di poesie in friulano;
nell’osteria di Malacart a S. Vito al Tagliamento è capace di riprender “gli
occhi intimoriti di un ragazzo che chiamava il padre ubriaco… o una giovane
abbandonata e incinta” (Mariuz 2009). Anche Ugo Pellis
fotografa Capodistria in particolare barche e contadini al lavoro, nel 1934 (Perulli 2008).
Mihaleskul Giorgio, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito tra i dilettanti nella Sezione
fotografica della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con due
fotografie dedicate a Trieste, “Molini” e “Casa di contadini” (Prima Esp. 1910).
Milković Simeon, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo operante agli inizi del ‘900 e attestato in un
pubblico archivio (Museo Fiume).
Mio Giacinto, Gorizia. Figlio di Angelo, nasce a Fiume Veneto (UD) il 3 settembre
1883. Nel 1915 due sue fotografie di paesaggio sono pubblicate su «La
Fotografia Artistica»; l’autore è citato come: Hyacinthe Mio, di S. Vito al
Tagliamento, nell’articolo in lingua francese. Apre il negozio a Gorizia nel
1933 in Corso Verdi 29 con l’insegna “Mio Giacinto Studio Fotografico”. Nel
1946, dopo un decennio di chiusura, riapre e muta la denominazione in “Mio
Giacinto Studio Fotografico Foto Ottica”. Nel 1949 c’è un nuovo cambio, dato
che l’impresa si chiama “Mio Giacinto Fotografo ambulante con motoretta,
scooter, lambretta”. Poi si trasferisce in Via IX Agosto 2. Nel 1936 cessa “per
aver ceduto l’attività al figlio”. Dal 1949 prende la licenza anche di
ambulante per le provincia di Udine e Gorizia. Col 1° maggio 1960 la ditta Mio
Giacinto cessa ogni tipo di attività in proprio a Gorizia (Brambilla 1999). Editore di cartoline di
Sappada nel 1932 (Malaguti’s 2015).
Mio Marino e Walter, Gorizia. Marino, figlio di Giacinto e Miorin Maria,
nasce a San Vito al Tagliamento (UD) il 26 giugno 1914. Nel 1936, sulle orme
del babbo, apre la “Premiata Fotoartistica Mio Marino” in Corso Verdi 29. Nel
1954 entra in qualità di socio Walter Mio, cambiando la denominazione della
ditta in “Fratelli Mio”. Mio Walter, figlio di Giacinto e Miorin Maria, nasce a
S. Vito al Tagliamento il 7 settembre 1916 e risiede a S. Vito al Tagliamento
in Via Vittorio Veneto 21. Lo studio goriziano chiude nel 1965, cedendo
l’impresa al signor Medeot Silvio (Brambilla
1999).
Mioni Erminio, o Erminius., Trieste, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo
della fine dell’Ottocento citato a pag. 99 in Monfalcon, par cure di
Ferruccio Tassin, Societât Filologjiche Furlane, LXXXIII Congrès, Monfalcon 24
di Setembar 2006. Si trova il nome di Mioni anche a Pola alla fine
dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Lo studio va allora sotto il
nome di Erminio (Erminius) Mioni ed il retro delle sue fotografie reca la
dicitura “Nuovo studio fotografico”, sito in via Sergia n. 67 (Smokvina 2013).
Mioni L., Lussinpiccolo, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Il primo studio
fotografico permanente a Pola è con ogni probabilità quello inaugurato nel 1862
da L. Mioni. Nel 1871 i suoi ritratti e le sue vedute sono premiate in una
mostra a Trieste. Nel 1873 riceve un premio per gli ingrandimenti e le
riproduzioni all’esposizione mondiale di Vienna. Nel 1875 gli fu assegnato il
diploma dell’associazione dei fotografi di Vienna. Il nome di Mioni ricorre
nuovamente a Pola alla fine dell’Ottocento e nei primi decenni del Novecento.
Lo studio va allora sotto il nome di Erminio (Erminius) Mioni ed il retro delle
fotografie prodotte reca la dicitura “Nuovo studio fotografico”, sito in via
Sergia n. 67 (Smokvina 2013).
Vista nel web una cartolina di L. Mioni; il pezzo
viaggiato mostra Lindaro, vicino a Pisino, del 1899. È impaginata con due
vedute entro eleganti cornici a fiori. Vista in Facebook un’altra cartolina di
Albona del 1903, firmata L. Mioni. Nel 1904 stampa una cartolina di Rozzo /
Roč, vicino a Pinguente, riguardo al ristorante Ceh, riprodotta in un
calendario istriano 2017 dell’esodo (Delbello
2017). Quale fotografo di Pola, è menzionato da Margita Cvijetinović
Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del
Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Anche Ugo Pellis fotografa Albona, in particolare contadini al lavoro, nel 1925
(Perulli 2008).
Mocibob G., Visignano, Impero d’Austria-Ungheria. Il paese di
Visignano / Višnjan, vicino a Parenzo, è oggetto di una cartolina panoramica in
ovale, del 1901, viaggiata, con “deposito presso G. Mocibob” (Delbello 2018). Altra cartolina di
Mocibob vista nel web è dipinta a mano; di proprietà di Walter Bernes, fa
vedere il paese in lontananza dal Bosco dei pini ed è del 1905 circa. Una terza
cartolina di Visignano, disponibile in Internet, opera di G. Mocibob, mostra la
Chiesa dei S.S. Quirico e Giulitta; viaggiata nel 1908.
Modiano G. e C., Milano. Editore di
cartoline di Sappada (BL) del 1900 (Malaguti’s
2015).
Modiano Saul D., Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di una
cartolina di Gorizia, viaggiata nel 1906, che fa parte di un pubblico archivio
(Biblioteca Gorizia). Cartoline
istriane della stessa editrice dei primi anni del Novecento sono riprodotte nel
2017 in un calendario (Delbello 2017).
Molesini Vittorio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914 esegue
delle fotografie (Depretis 1988).
Sono in un pubblico archivio tre sue fotografie cartoline, del 1921, riguardanti
il Trionfale ritorno della miracolosa immagine della B. V. del Monte Santo;
Gorizia - Lubiana 25 maggio 1915 - Gorizia 9 ottobre 1921 (Biblioteca Gorizia).
Momiano / Momjan, Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. È un paese vicino a Buie. In un elenco manoscritto, del
1898-1899, del collezionista di cartoline Gortani di Tolmezzo (UD) sembra che
ce ne sia una di Momiano, la n. 74 (Asud
1898). La località è citata in una guida turistica jugoslava (Šepić 1971). Una cartolina verticale,
del 1908, col Castello di Momiano e la Via Fontana con il negozio della
privativa è riprodotta in un calendario istriano, come pure un’altra immagine
del paese, del 1933, con varie persone e un’automobile, davanti alla privativa stessa
(Delbello 2017).
Montina Angelo, Romans d’Isonzo (GO). Fotografo operativo nel 1930 (Brambilla 1999).
Moro Marzio, Monfalcone, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Belluno il 5 gennaio
1848, il fotografo conduce un’impresa, con dodici dipendenti, recante questa
intestazione: “Marzio Moro, Studio artistico per fondi fotografici”. Inizia a
lavorare nel 1889 e termina nel 1902, per trasferimento a Treviso e, poi, a
Venezia (Brambilla 1999).
Morpurgo Giuseppe, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie nei primi anni del ‘900 (Caprin
1906?). Forse si tratta del barone Giuseppe Morpurgo.
Morpurgo Luciano, Spalato, Impero d’Austria-Ungheria. Scrittore,
libraio, editore, fotografo, antropologo e viaggiatore. Nasce a Spalato nel
1885 in una famiglia ebrea askenazita di
industriali, editori e commercianti, imparentata con gli Stock. Lo zio
Vito fonda, nel 1856, in Piazza dei Signori a Spalato, una libreria. È tra le
prime a vendere le cartoline dell’intera Dalmazia. Presto diventa centro di
ritrovo dell’intelligenza cittadina. Luciano già da ragazzino inizia a collezionare le
cartoline, studia a Venezia, si laurea nel 1907 a Padova e realizza in questo
periodo le prime fotografie. All’entrata dell’Italia nella Prima guerra
mondiale lascia clandestinamente Spalato, si stabilisce a Roma e si dedica
professionalmente alla fotografia. È
considerato uno dei fotografi italiani più importanti del secolo. Oggi le sue
opere sono conservate nel Gabinetto Fotografico Nazionale che raccoglie ben 30
mila negativi ed album con i positivi originali. Muore a Roma nel 1971 (Garbin 2012).
Mueller Josef , Abbazia, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1914 è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina 2013).
Muenz Max , Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria.
Nel 1914 è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina 2013).
Muhvić Tomislav, Fiume, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo operante agli inizi del ‘900 e attestato in un
pubblico archivio (Museo Fiume).
Munk M.,
Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema militare 1914-1918
(Todero 2009).
M. V., Gorizia. È editore di una cartolina, del 1929, non
viaggiata dell’interno del Duomo di Gorizia (Coll.
Meroi).
Nardini Guido, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Apre l’impresa
“Nardini Guido Articoli fotografici” nel 1917 in Via Rastello 30 (Brambilla 1999).
Nardini Rino, Gorizia. Nel 1930 è fotografo con sede in Corso Vittorio Emanuele 12
e, nel 1945, in Corso Verdi 28 (Brambilla
1999).
Nardini Vittorio, Gorizia. Altro fotografo attivo dal 1920 in Via
Rastello 30, poi 33 (Brambilla 1999).
Negro Agostino, Tolmino (GO). Si può ben dire che un grande
fotografo di Tolmino fu Agostino Negro, nato nel 1897 a Lusevera di Taipana, in
provincia di Udine. Oggi è un paese della minoranza slovena, riconosciuta dalla
vigente normativa italiana. Negro lavorò a Tolmino - Tolmin, in sloveno -, dal
1928 al 1945, facendo vari scatti per immortalare non solo l’ameno paese di
montagna, ma anche le Alpi Giulie, come il Montenero, Monte Colovrat, Monte
Scherbina e Monte Stol, sopra Caporetto, Kobarid, in sloveno e Cjaurêt, in
friulano. Tolmino dal 1918 al 1945 appartiene al Regno d’Italia, provincia di
Gorizia.
Alcune cartoline di Negro riguardano i panorami di
Plezzo - Bovec, in sloveno -, con Oltresonzia e il Monte Canin, oggi confine
tra Slovenia ed Italia. La fonte è quella del figlio Paolo Negro, che possiede
un’ampia scelta di cartoline ed altro materiale fotografico del babbo, che
gestì con la famiglia una cartoleria libreria in Via Stringher a Udine, poi
chiusa nel 2009.
Nicolich Mirto, Pola. Secondo certi autori è menzionato come
fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Niccolini Tito, Pola. Secondo certi autori è menzionato come
fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Nikoletić Ivan, Ragusa / Dubrovnik, Impero d’Austria-Ungheria.
Editore di cartoline; una delle sue, del 1904 circa, col monastero di Meleda /
Pozdrav iz Mjeta, vista in Internet.
Niggl Enrico, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nasce a Innsbruck il 18 maggio 1849,
da Antonio e Geltrude Stapf. Apre l’attività di fotografo nel 1881 in Via del
Giardino 12, dove è suo assistente Arturo Floeck. Nel 1893 assieme alla moglie
Niggl lascia Gorizia per trasferirsi a Düsseldorf. La figlia Anna sposa il 7
marzo 1895 nella città tedesca il fotografo Antonio Schmalz, prima assistente e
poi, dal 1892, gestore dello studio Niggl di Gorizia (Brambilla 1999,
Ellero, Liva 2010). Sette cartoline sulla visita Imperiale a Gorizia del 29 e 30 settembre
1900, non viaggiate, oltre a una sua cartolina di Gorizia di colore azzurro,
viaggiata nel 1906, sono in un archivio pubblico (Biblioteca Gorizia). Altri autori specificano che Niggl, in
Stiria, è in contatto con Otto Zintl ed è assistente di Rottmayr, o Rottmayer,
a Graz, seguendolo prima a Trieste e, poi, a Gorizia. Opera in tutti i generi
fotografici (Giornale Museo Ud; Ellero
1995). Alcune fotografie, del 1888, di Heinrich Niggl, con studio a
Gorizia, fanno parte di una raccolta di famiglia di Fiume (Coll. H. Conighi).
Novak L.,
Pirano, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Stampa cartoline dei primi anni
del ‘900, viste in Facebook.
Novak Josip, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline locali attivo
dal primo decennio del XX secolo (Museo
Pola).
Obersnel Francesco, Gorizia. Nel 1938 è rappresentante senza deposito di
ingrandimenti fotografici; la ditta è in Via Rastello 32 (Brambilla 1999).
Oblak Francesco, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo, figlio di
Andrea e Caterina Mosettig, nasce a Gorizia il 3 febbraio 1866 ed ivi muore il
15 ottobre 1938. La sede della ditta è in Via XXIV maggio 16 – chiamata prima
Via Tre Re – poi va in Via Nazario Sauro 3. Attivo dal 1888 al 1924, Oblak
impara il mestiere di fotografo, come apprendista prima in no studio a Lubiana
e poi in uno di Graz. Nel 1924 lascia lo studio, per raggiunti limiti di età,
cedendolo al figlio Giordano (Brambilla
1999).
Oblak Giordano, Gorizia. Figlio di Francesco, nasce a Gorizia il 18
maggio 1901 ed ivi muore il 10 febbraio 1993. La ditta nasce nel 1924 con sede in Via XXIV Maggio 16 e, dal
1940, in Via Nazario Sauro 4. Giordano effettua il suo apprendistato a Lubiana
tra il 1915 e il 1918. Dopo la Grande Guerra rientra a Gorizia e lavora col
padre Francesco fino al 1924, quando ne rileva lo studio. Nel 1948 deve cedere
l’attività e l’atelier per sopravvenuta cecità (Brambilla
1999).
Obljubek Giuseppe, Gorizia. È titolare dello “Studio Fotografico Foto
Lux”, sito in Via Verdi 46; poi in Via Duca d’Aosta 50 e, infine, in Via Diaz
3. Opera dal 1946 al 1951 (Brambilla 1999).
Ogrisek Albino, Monfalcone, Impero d’Austria-Ungheria. Figlio di
Luigi e di Olga Vorak, nasce a Trieste il 6 febbraio 1900 e conduce la ditta
“Studio Fotografico Luce e Arte” in Piazza Grande dal 1918 al 1940 circa. In
vari periodi il cognome è mutato prima in Agrisch e poi in Griselli (Brambilla 1999).
Opera di Soccorso per i
Paesi devastati dalla guerra.
Editrice di cartoline di Sappada (BL) nel 1919 (Malaguti’s
2015).
Opiglia Pietro, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato
nel 1877 e deceduto nel 1948. Suoi scatti, del 1909, del Cimitero elvetico di
Montuzza sono presenti in Fototeca
Trieste.
Padovan Biagio, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Gestisce un
emporio fotografico in Via S. Antonio 2. Nel 1910 pubblica un bozzetto
pubblicitario sul catalogo della Prima Esposizione Provinciale Istriana di
Capodistria, in cui specifica di vendere “cartoline d’avvenienti”, oltre a
mettere a disposizionoe della clientela studio, laboratorio e camera oscura (Prima Esp. 1910).
Padovan Giuseppe, Trieste. Negli anni 1920-1930 ha un recapito a
Trieste in Via S. Antonio 2, lo stesso di Biagio Padovan, e uno studio in Corso
9. Sue immagini sono state raccolte da una famiglia fiumana (Coll. H. Conighi).
La Panarie, Udine. Oltre che rivista culturale locale è editrice
di cartoline di Sappada (BL) nel 1930 (Malaguti’s
2015).
Pagot F., Conegliano (TV). Editore di cartoline di Sappada (BL)
nel 1935 (Malaguti’s 2015). È
presente anche negli anni ’50 con fotografie di alpini nell’Archivio Fotografico
della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le
provincie di Venezia, Belluno, Padova e Treviso.
Pais Arcangelo, Auronzo (BL). Editore di cartoline di Sappada (BL) nel
1915 (Malaguti’s 2015).
Parentin Luigi, Cittanova, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Anche Ugo Pellis fotografa Cittanova, in particolare pescatori
al rammendo delle reti, nel 1934 (Perulli
2008).
Paris Giovanni, Udine. Fotografo ritrattista con studio in Via Manin
9, accanto a quello di Giacomo Rovere, maestro dei primi anni del secolo (Valentinis 1910). Paris tiene a bottega
Francesco Krivec, fotografo di Tolmino (GO) che continua la sua attività, nel
1933, quando costui abbandona la professione (Zannier
1979). Sue fotografie degli anni 1920-1930, con dicitura dello studio in
Via Manin, sono menzionate da un colorito cronista cittadino (Valente 1962). Paris è appassionato
anche di teatro e di scenografie (Valente
1998).
Paroli Mario, Trieste,
Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato nel 1857 a Trieste, dove muore nel
1916. È socio di Alberto Benque dal 1903 al 1913 (Morgan 2010).
Parreto Antonia V., Umago, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Pasquino A., Fiume. Nel 1937 esegue delle fotografie poi custodite in album
familiari della città del Quarnaro (Coll.
Brussich).
Passero Litografia, Udine. Editrice di cartoline di Sappada (BL) nel
1903 (Malaguti’s 2015).
Pastrovicchio Maria, Pola. Secondo certi autori è menzionata come
fotografa nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Paulovatz Rodolfo, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913). È considerato un
dilettante (Smokvina 2013).
Pavonello Enrico, Udine. Di origine romana, il fotografo riporta
immagini della cronaca quotidiana sul «Messaggero Veneto» tra gli anni 1950 e
1960 (Zannier 1979). Sue fotografie
di Marano Lagunare (UD) sono pubblicate, nel dopoguerra, nella guida turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955). Le sue immagini degli anni ‘50
sono riprodotte e commentate in un volume del Terzo Millennio (Donazzolo 2008).
Payntar Rosa, Gracova Serravalle, frazione di Piedicolle, provincia di Gorizia.
Figlia di Giovanna e nata a Baccia di Gracova il 10 agosto 1897, inizia
l’attività nel 1936 (Brambilla 1999).
Pedrotti E., Trento. Sue
immagini di Brioni, vicino a Pola, sono pubblicate nel dopoguerra nella guida
turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955).
Pelizzaroli Umberto, S. Stefano di Cadore (BL). Edicolante editore di
cartoline di Sappada (BL) del periodo 1920-1926 (Malaguti’s 2015).
Pellis Ugo, Fiumicello, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Il
fotografo, nato a San Valentino di Fiumicello nel 1882, muore a Gorizia nel
1943. Dopo la laurea in Filologia a Vienna, nel 1902 insegna al liceo di
Capodistria e, dal 1912 al 1925, al liceo di Trieste. Nel 1925 a Trieste segue
corsi di fotografia di Arnaldo Polacco, come si legge sul n. 2 del 2008 di «Ce
Fastu?», a pag. 292. Pellis è cofondatore, nel 1919, e primo presidente della
Società Filologica Friulana. Nel 1925 inizia la collaborazione con Matteo
Giulio Bartoli per la redazione dell’Atlante linguistico Italiano, che lo
impegna fino alla morte. Correda la sua ricerca filologica con 7.156
fotografie, realizzate dal 1925 al 1942, in vari luoghi del Regno d’Italia.
Rimangono i suoi scatti fotografici di interesse antropologico a Aquileia, nel
1925; a Dignano d’Istria, nel 1926; a Cherso, Ossero e a Laurana, nel 1932; a
Cittanova, nel 1934; a Albona, nel 1935 e Capodistria, nel 1938; (Perulli 2008).
Peluchetti Giovanni, Monfalcone. Fotografo figlio di Bortolo, nato a
Gardone Riviera (BS) il 4 marzo 1897 e attivo negli anni 1918-1950 con la
seguente intestazione “Peluchetti Giovanni Foto-ottica”. Ha sede in Corso
Vittorio Emanuele III al n. 1. Poi è a Gradisca d’Isonzo, in Via Ciotti. Passa
a Cormòns in Via Principe Umberto 5 e a Idria in Via Roma 2. Inizia il mestiere
di fotografo durante la Grande Guerra. Il 15 dicembre 1930 rileva lo studio di
Anna Viola a Gradisca. Nel settembre 1937 cede lo studio di Idria in Via Roma 2
a Cordani Giuseppe (Brambilla 1999).
È in una raccolta familiare una sua cartolina del periodo 1920-1925 in nero,
non viaggiata, recante la dicitura “Peluchetti Giov. Monfalcone Via Duomo 64”; essa
è intitolata “Redipuglie – Cimitero Militare dei Caduti del Carso” (Coll. Sporeni).
Penco Francesco, Trieste e Fiume. Fotografo attivo tra il 1900 e il
1925 con la stampa di cartoline. Nel 1910 è censito tra i professionisi nella
Sezione fotografica della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria
con tredici ritratti in fotografia su 51 pezzi della mostra (Prima Esp. 1910). Sono note alcune sue
inquadrature industriali di Trieste (Ellero,
Liva 2010).
Penn Antonio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Lubiana nel 1837, nel 1864
apre lo studio fotografico a Gorizia. Alla fine degli anni ‘60 la denominazione
della ditta è “Braun e Penn fotografi”, essendosi associato al fotografo Franz
Braun. Risulta presente a Gorizia sin dal 1860-1861 (Brambilla 1999).
Perco Gradenigo, Trieste. Sue immagini sono pubblicate nel dopoguerra
nella guida turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955).
Peressi Pietro, Coseano (UD). Fotografo amatoriale nato a Barazzetto
di Coseano nel 1901, muore emigrante in Venezuela nel 1969; è attivo negli anni
1920-1940. Secondo il figlio Lucio Peressi esegue fotografie a Fagagna,
probabilmente riprodotte in cartolina. Anche la sorella di Pietro, Elina nata a Coseano nel 1898 e
morta nel 1988, è appassionata di fotografia ed esegue una sequenza al
Vittoriale degli Italiani a Roma.
Perini Antonio, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo autore di immagini stereoscopiche – ossia due
panoramiche dello stesso luogo, con due inquadrature lievemente spostate – dopo
il 1860 (Morgan 2010).
Persich Otello, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913).
Pertot Anton, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di due cartoline con Via
Morelli e, l’altra, con Caserma e il Castello, non viaggiata, in possesso ad un
pubblico archivio (Biblioteca Gorizia).
Peternely Metodio, Circhina (GO). Il fotografo, attivo dal 1933 al
1939, è figlio di Francesco. Nasce a Circhina il 10 settembre 1888. La ditta ha
sede in Via Roma 19 (Brambilla 1999).
Petri Ernesto, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline nel 1906, viste in Internet. A margine si accenna alla presenza del
fotografo Sante Petri, censito a Pinzano al Tagliamento, vicino a Udine,
secondo gli annuari fotografici italiani (Rossi
1910 e 1912).
Petricich G., Fiume. Alcune sue fotografie, del periodo 1936-1942, fanno parte di
una raccolta familiare di Fiume (Coll. H.
Conighi). Sue immagini sono pubblicate nel dopoguerra nella guida
turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955). Quale fotografo di Fiume degli ani ‘40, è menzionato da Margita
Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo
e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo
Fiume).
Pezzini, Milano. Stabilimento editoriale di cartoline editore di
cartoline di Sappada (BL) nel 1931 (Malaguti’s
2015).
Picciola Gius., Umago, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline
del luogo attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Picco Ippolito, Tolmino (GO). Attivo dalla metà degli anni venti del
Novecento. Sue fotografie compaiono in Afrafvg. Egli è documentato a Tolmino (GO) tra il 1921 e il
1925 anche in Brambilla 1999.
Picco agisce con la consorte, Adele Liberini, censita pure lei come fotografa
di Tolmino da Gualtiero Valentinis 1921.
Secondo Brambilla, dopo il 1925, ella subentra nell’attività del marito
“esclusivamente” nella vendita di articoli fotografici. Il negozio è in Corso
Vittorio Emanuele III 3/A.
Pietsch Heinrich, Volosca, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è attestato come fotografo a Volosca (Smokvina
2013).
Pignat Carlo, Udine. Figlio del fotografo Luigi, nasce a Udine il
17 dicembre 1898 e muore il 26 novembre 1966. Una sua fotografia ritratto al
tale Fiorino Di Lenardo di Resia, del 1919, è contenuta in una raccolta di
famiglia (Coll. Barbarino). Diverse
fotografie del suo studio sono pubblicate sulla rivista «La Panarie» nel
periodo 1924-1940. È autore ed editore di cartoline di Sappada nel 1932 (Malaguti’s 2015). Lo studio Pignat,
ereditato dal padre Luigi, vede i fratelli eredi specializzarsi in due diverse
ma complementari fasi dell’attività. Carlo esegue le riprese con “l’apparecchio
per la presa di fotografie”, come viene definita ai primi del ‘900 la macchina
fotografica, mentre Valentino si occupa della camera oscura e del negozio.
L’archivio dei negativi è di Carlo, mentre spesso i positivi sono di Valentino
(Ellero 1995). È presente con le
sue immagini anche in un volume a carattere turistico sul Tarvisiano (Treu 1961). Alcune sue fotografie degli anni 1930-1950 sono
presenti in guide stradali degli anni ’70 (Le
Vie 1976-1977). Le sue immagini degli anni ’50 sono riprodotte e
commentate in un volume del Terzo Millennio (Donazzolo
2008). Pignat, assieme ad altri
numi tutelari della fotografia udinese, come Malignani e Paris, è menzionato in
modo illustre in riferimento ai primi anni del ‘900 da un variopinto cronista
locale a pag. 212 dei suoi racconti pittoreschi (Valente 1996).
Pignat
Luigi, Udine. Fotografo
nato a Udine il 14 marzo 1864, muore il 1° febbraio 1915. Già garzone nello
studio di Giuseppe Malignani, è citato dal direttore del Museo Civico di Udine,
perché espone tra i primi fotografi in Piazza Vittorio Emanuele alcune
platinotipie “pur restando nella cerchia limitata della professione, comincia
ad assumere le forme, e ad acquistare le prerogative di un’arte” (Del Puppo 1894). Pignat è censito,
assieme a Giuseppe Malignani, Francesco Minisini e lo studio Giacomo Rovere e Fabio
Madussi, tra gli unici quattro atelier fotografici di Udine in quel periodo (Annuario 1895). Nei primi anni del
secolo è assessore al Comune di Udine (Ellero
1995). Nel 1906 riceve una medaglia d’argento alla Esposizione
internazionale di fotografia a Milano, come si legge a pag. 168 de «La
Fotografia Artistica» di ottobre 1906. È recensito su «La Patria del Friuli»
del 29 agosto 1907 nell’articolo intitolato “Visitando la mostra d’Arte
decorativa” tenutasi a Udine per “diverse fotografie di rara bellezza”. È
censito negli Annuari fotografici, con studio “Pignat Luigi e C.” in Via
Rauscedo 1 “dietro la Posta” (Rossi 1910,
1912; Castruccio 1914). Sulle sue immagini si reclamizza anche in lingua
inglese, con eleganti scritte in blu su bianco. Nel 1914 il verso delle sue
fotografie contiene la dicitura “Premiata Fotografia L. Pignat & Co.”, come
spiegato da un cronista udinese (Valente
1962). Si occupano di fotografia anche i figli Valentino, classe 1892 e
Carlo, del 1898 (Bergamini, Donazzolo
1995).
Piller
Giuseppe, Sappada (BL). Cartoleria
dove il titolate è editore di cartoline di Sappada nel 1940, quando stava in
provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Piller
M., Sappada (BL). Fotografo
editore di cartoline di Sappada nel 1939, quando stava in provincia di Belluno
(Malaguti’s 2015).
Piller
Ublado, Sappada (BL). Fotografo,
di Borgata Bach, editore di cartoline di Sappada nel 1931 (Malaguti’s 2015), quando stava in
provincia di Belluno, oggi è con Udine. Le immagini sono di Attilio
Brisighelli, con studio in Udine (Erpac).
Piller
Virgilio, Cima Sappada
(BL). Stampa cartoline di Sappada nel 1906, quando stava in provincia di
Belluno (Malaguti’s 2015).
Pino Luigi, Gorizia. Fotografo attivo dal 1942 al 1951 in Via Rastello 33 (Brambilla 1999).
Pirnet Rodolfo, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è censito tra i dilettanti nella Sezione
fotografica della Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con tre
fotografie, a tema del ritratto (Prima
Esp. 1910).
Pittia Cesare, Cormòns. Tiene uno studio fotografico in Via Pavia
108, dal 1929 al 1932 (Brambilla 1999).
Pittoni Carlo, Grado spiaggia, Gorizia e Trieste. Il fotografo,
figlio di Matteo, nasce a Trieste nel 1878 opera a Grado dal 1904 al 1907.
Contemporaneamente gestisce un altro studio fotografico a Trieste (Brambilla 1999).
Planinschek Maria, Pola. Secondo certi autori è menzionato come fotografo
nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina
2013).
Podgorsek Rodolfo, Pola. Secondo certi autori è menzionato come
fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Poggiaro Giuseppe, Gorizia. Fotografo operante in Via Trieste 65, dal
1930 al 1937 (Brambilla 1999).
Pokeret Heinrich, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Polacco Arnaldo, Trieste. Membro dell’Istituto Fotografico Triestino.
Nel 1925 tiene corsi di fotografia, cui partecipa il fotografo friulano Ugo
Pellis, come si legge sul n. 2 del 2008 di «Ce Fastu?», a pag. 292.
Polesini Benedetto, Parenzo, Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1910 il marchese Polesini partecipa con sei grandi
fotografie dell’Isola di S. Nicolò ed un quadro ad olio della stessa sua Isola
alla Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria, nella sezione
Stabilimenti balneari, stazioni climatiche e di villeggiatura (Prima Esp. 1910).
Polesini F., Sue fotografie di Roma e Pisino sono pubblicate nel dopoguerra nella
guida turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955).
Poli Francesco, Capodistria, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Figlio
di Luigi, nel 1910 partecipa con una fotografia del Bagno Egida alla Prima
Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria, nella sezione Stabilimenti
balneari, stazioni climatiche e di villeggiatura (Prima Esp. 1910).
Pollak Ignazio, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Quale fotografo di
Fiume della seconda metà dell’Ottocento, è menzionato da Margita Cvijetinović
Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del
Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Pollak & Mahler. Tipografia di cartoline a tema militare
austro-ungarico 1914-1918 (Todero 2009).
Portorose, Pirano, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 la
Commissione di cura di Portorose è censita tra gli espositori della Prima
Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria, con una fotografia del luogo
di cura ed un chiosco con molti materiali (Prima
Esp. 1910). Una cartolina, viaggiata nel 1923, mostra la Trattoria alla
Buona Via di Santa Lucia di Portorose (Delbello
2017).
Poyer Giovanni, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Dal 1891 al 1892
risulta “fotografo ambulante” con sede in Via del Teatro 11 (Brambilla 1999).
Pozzar Giacomo, o Jacob, Aquileia, Impero d’Austria-Ungheria. La
denominazione ufficiale della ditta è “Pozzar Giacomo Disegnatore e fotografo
del Museo Archeologico di Aquileia”, operante dal 1897 al 1910. Sue immagini di
lavori agricoli di fine ‘800 documentano la coltura della vite all’americana ad
Aquileia (Ellero 1995). Anche Ugo
Pellis fotografa Aquileia, in particolare persone nelle case coloniche nel 1925
(Perulli 2008).
Pozzar Ruggero, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i professionisi nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con tre scatti di tipo paesaggistico e
personale su 51 pezzi della mostra (Prima
Esp. 1910). La moglie del fotografo Mario Circovich / Circoli, Olimpia
Blasco vedova Circoli, entra in società con Ruggero Pozzar nel 1936, avviando
il negozio di articoli fotografici “Foto Circoli – Pozzar” in via delle Torri
2, a Trieste e in via Valdirivo, 29 un laboratorio foto-industriale e reparto
dilettanti dal 1936 al 19 gennaio 1944 (Fototeca
Trieste). Nel dopoguerra esiste uno Studio Fotografico Pozzar a Trieste (Tci 1955; Tci 1956; Bravin 1999), che
prosegue l’attività fino agli anni ‘80 (Brambilla
1999).
Pozzi Nives, Gorizia. Nel 1940 inizia l’attività in Via Silvio Pellico 1 di
“Commissioni per riproduzioni fotografiche per conto della ditta Fotografi
Moderna di Milano” (Brambilla 1999).
Prato C., Trieste. Sue fotografie pubblicate nel dopoguerra nella guida
turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955)
Prelz Edgardo, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle fotografie per il Club Alpino Fiumano,
pubblicate nel 1912 (Depoli 1913).
È considerato un dilettante (Smokvina
2013).
Presel Ermanno, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Trieste
il 28 luglio 1863 da Giuseppe e Carolina Frinta, muore suicida il 3 aprile
1894. La sua ditta, attiva dal 1892 al 1894, ha sede in Via Morelli 40 (Brambilla 1999).
Pribyl Francesco, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo figlio
di Francesco, nasce a Pilsen, in Boemia, il 20 febbraio 1877. Il suo studio ha
sede in Via Vogel 24 dal 1906 al 1912 (Brambilla
1999).
Procaccioli Costantino, Udine. Fotografo di origini marchigiane, nato a
Udine nel 1927 e deceduto nel 1996. Conosciuto come Tino da Udine, è fotoreporter de «Il Gazzettino». Scatta fotografie
alla vita udinese e alla ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale (Zannier 1979). È lui, negli anni ’50, a
fotografare gli esuli istriani, fiumani e dalmati alloggiati nel Villaggio
Metallico, vecchie baracche militari inglesi erette nella zona nord di Udine
nel 1945; firma le sue opere con “Foto Tino Attualità” (Varutti 2007). Le sue immagini degli anni 1950-1960 sono
riprodotte e commentate in un volume del Terzo Millennio (Donazzolo 2008).
Purger & Co., Monaco, Impero Germanico. Nell’ampio repertorio
dell’editoria cartolinistica l’editore monacense, più di ogni altro, riuscì
nella diffusione del cartoncino illustrato in una vasta area dell’Adriatico
orientale da Monfalcone (GO) fino ai ricchi porti di Corfù e dello Ionio, ma il
successo non gli arrise, a causa della Grande Guerra (Depretis 1988). In certi fondi archivistici è presente
“Purger e Co.” di Dresda, editore di cartoline della città di Pola, 1897-1918 (Museo Pola).
Rabinovitsch Gabriele, Gorizia. Fotografo figlio di Visoh, nato a Mosca il
6 gennaio 1878, gestisce lo studio dal 1936 al 1938 in Via Carducci 12 e poi al
n. 19/21 (Brambilla 1999).
Ragazzi A., Piacenza. Nel periodo 1929-1932 è editore di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Raimondi Caterina, vedova Scarel, Ronchi dei Legionari (GO). Il suo
“Studio Fotografico”, operativo dal 1947 al 1951, è sito in Via Roma 9. Dal 24
luglio 1942 la stessa fotografa gestisce uno studio anche a Trieste (Brambilla 1999).
Ralza Valenti Maria, Isola d’Istria. Una sua fotografa con il porto a
varie barche del 1936 è in un blog in Internet (Ciceran
2016).
Raman, o Ramann Ferdinando, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
dal 1862-1863 (Morgan 2010). Quale
fotografo di Fiume, attivo dal 1870, è menzionato nelle raccolte fotografiche
del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Randazzo Antonio, Pola. Secondo certi autori è menzionato come
fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Rassegne Varie, Riva S. Vitale, Ticino, Svizzera. Gli operatori
dell’Istituto “Baragiola” di Riva S. Vitale, Ticino, in Svizzera, nel 1914,
sono anche editori di cartoline di Sappada, quando stava in provincia di
Belluno (Malaguti’s 2015).
Regel & Krug, Lipsia, Impero Germanico. Tipografia di cartoline a
tema militare 1914-1918. Editore Jul. Kienast, Wöllersdorf (Todero 2009).
Reif Lodovico, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo figlio
di Martino, nasce a Purnstein. Tiene lo studio in Via del Teatro 20 dal 1895 al
1896. Prima del 1895, già da diversi anni è presente a Gorizia (Brambilla 1999).
Resen Paolo, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Gorizia il 15 maggio 1882,
il fotografo ha lo studio in Piazza Grande 13, dal 1906 al 1908. Socio di Paolo
Resen è il fotografo Augusto Marega. Dopo il 1908 cessa l’attività di fotografo
ed apre una Drogheria in Piazza Grande 13. Nel 1908 risulta attivo anche in Via
Dogana 9 (Brambilla 1999). È del
1906 circa il ritratto di Carmela Resen di Gorizia, di “Resen P. e Comp.” (Erpac).
Resz u. Wessely, Grado, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Atelier
attivo nel 1900 per la stampa di cartoline. Alcune sue fotografie sono
contenute nel volume che ricorda i 750 anni del Perdon di Grado, antico rito
religioso.
Ricci Vladimiro, Vipacco (GO). Figlio di Francesco, nasce a Vipacco
il 1° luglio 1914. La ditta ha sede in Via Garibaldi 74 con l’intestazione
“Commercio fisso al minuto di articoli fotografici”. Inizia l’attività nel 1938
(Brambilla 1999).
Rieger Alberto, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo con
studio in Corso 611, attivo nel periodo 1863-1864 (Morgan 2010).
Riosa Alessandro, Capodistria (Pola). È proprietario dell’albergo
trattoria Alle Bandiere di Via Sartorio, di cui esiste una cartolina di
réclame, virata blu e impaginata a mosaico, con cinque immagini della ditta (Delbello 2017).
Rippa E., Fiume. Lo studio fotografico è in Corso Vittorio Emanuele III, 37. Sue
fotografie, del 1940, sono conservate in raccolte familiari di Fiume (Coll. Conighi).
Rita,
Pola. Studio fotografico ritrattista le cui immagini stanno in album familiari
di Pola (Coll. Brussich).
Riva Giacomo e Cesare, Calalzo (BL). Alla fine dell’Ottocento sono fotografi
ed editori di cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Rocchi Aida, Pola. Secondo certi autori è menzionata come
fotografa nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Römmler & Jonas, Dresda, Impero Germanico. Tipografia di cartoline a
tema militare 1914-1915 (Todero 2009).
Romualdi Attilio, S. Stefano di Cadore (BL). Nel 1915 è editore di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Rosenfeld Davide, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con tre fotografie, a tema naturalistico (Prima Esp. 1910).
Rosenfeld Isacco, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Figlio di
Abramo, nasce al Cairo il 12 agosto 1880. Nel 1908 apre una ditta con la
denominazione “Articoli di profumeria e fotografici ed esercizio dell’arte
fotografica” in Corso Verdi 35. L’attività nel 1911 è ceduta a Valeri Sturolo (Brambilla 1999).
Rota Giovanni, o Rotta, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Pittore
e fotografo nato nel 1832 e morto nel 1900. La sede dello studio, tra il 1865 e
il 1870, è in Via Madonna del Mare, 6 (Altamura
2002; Erpac). Sue immagini sono conservate in album familiari di Fiume (Coll. Conighi). Certi autori, nel 1864,
lo danno per socio a A. Kappler (Morgan
2010).
Roten Kreuzes, Atelier des (Atelier della Croce Rossa), Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. È di tale atelier una cartolina ritratto, del 1916, di
Carlo Leopoldo Conighi, in divisa di artigliere austriaco, con famiglia di
Fiume, avi di Trieste e Gradisca ed antenati cinquecenteschi della Val di
Zoldo, nel Bellunese (Coll. Conighi).
Rottini Giorgio, Pinguente, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Editore
di cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Rottmayer GioBatta e Francesca, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Dal 1879 al 1881
la sede della ditta “G.B. Rottmayer e C.” in Via del Giardino 77 è un covo di
fotografi. Esistono le seguenti sedi o studi: Vienna, Graz e Trieste, in Via
Santissimi Martiri. Lo studio di Gorizia è gestito principalmente da Francesca
Rottmayer, moglie di G.B. Rottmayer, con Enrico Niggl come assistente. A Graz
lo studio è associato con fotografo Otto Zintl (Brambilla
1999). Risultano delle carte de visite di Johann Batta Rottmayer,
e Otto Zintl, “Fotografi in Graz, in Haynaugasse 197”, dal 1863-1864; vedi nel
web il documentato sito a cura di Ingrid Moschik, autrice di un “photo weblog”.
I dati anagrafici di GioBatta Rottmayer, pur con una certa incertezza, sono i
seguenti: nasce nel 1826? e muore nel 1897?, secondo la Moschik. Altri autori citano Johan Batta
Rottmayer come “fotografo triestino” che si occupa di alcune inquadrature di
Pola (Smokvina 2013).
Rubel Philipp, Vienna IX, Impero d’Austria-Ungheria. Editore e
proprietario di cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero 2009).
Rüger G. & Co., Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di una
cartolina di Gorizia, scorcio su Via S. Chiara, di fine ‘800, non viaggiata,
che fa parte di un pubblico archivio (Biblioteca
Gorizia).
Rumich Luigi, Pola. Secondo certi autori è menzionato come
fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Russi Arrigo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con due fotografie, tra le quali una è
intitolata “A Pirano” (Prima Esp. 1910).
Sacilotto Romano, Pordenone. Figlio di Pietro, nel 1910 è censito come
cartolaio nella guida commerciale di Udine (Valentinis
1910). Nel periodo 1914-1920 è editore di cartoline di Sappada, quando
stava in provincia di Belluno (Malaguti’s
2015).
Sandrin Spartaco, Pinguente, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910
è censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con tre fotografie, a tema personale e paesaggistico,
come la Sorgente del Risano (Prima Esp.
1910).
Sanson Luigi, Gradisca d’Isonzo, Impero d’Austria-Ungheria. Sue cartoline di
Gradisca, del 1901 circa, viste nei mercati dell’antiquariato in Friuli.
Sanzin Bruno Giordano, nato a Trieste nel 1906 ed ivi deceduto nel 1994, è
autore di fotografie futuriste; dati dal web.
Sanzin Oscarre, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Suoi ritratti
dei primi decenni del Novecento sono presenti in raccolte di famiglia di
Parenzo e di Trieste (Coll. Roman).
Nel 1910 è censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima
Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con quattro ritratti
fotografici (Prima Esp. 1910).
Schmalz Antonio Giuseppe Giovanni, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Lubiana il 14 marzo 1859. Gestisce lo “Studio Fotografico E. Niggl di Schmalz
Antonio” dal 1893 al 1902 in Corso Verdi 30. Censito come assistente fotografo
nello studio Niggl già dal 1890. Il 7 marzo 1895 sposa Guglielmina Niggl,
figlia del suo ex principale Enrico Niggl (Brambilla
1999).
Schmelzer B. Karl,
Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910, a mezzo di una filiale editoriale
triestina, l’editore viennese comincia ad operare in regione, producendo per
Monfalcone (GO) una serie di 4 cartoline: un gruppo di 2 in bianconero ed un
gruppo di 2 a colori. Alla vigilia del conflitto italo-austriaco, Schmelzer
alimentò ancora la sua produzione con la ristampa di una cartolina a colori del
secondo gruppo, forse esauritasi, che si riferisce alla Piazza. La diffusione
di questo materiale si estende fino al 1915. I soggetti raffigurati comprendono:
la Via del Duomo affollata, la Stazione della Meridionale, la Piazza, le Terme
Romane (Depretis 2018).
Schneider & Lux, Vienna V, Impero d’Austria-Ungheria. La cartolina di
questa tipografia, dei primi del ‘900, è impaginata a mosaico, con più scorci (Todero 2009).
Schönfeld Marco, Udine. È uno dei quattro fotografi censiti a Udine,
nel 1876, con studio in Riva Bartolini 6 (Cosmi
1876). Sposa Rachele Sullman e la figlia Teresa nasce a Fiume. Secondo
certi autori, nel 1864 nel capoluogo friulano, risulta come “commerciante di
spiriti e fotografia” (Ioly 2002).
Schrenzel M., Gorizia. Sue fotografie pubblicate nel dopoguerra nella guida
turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955).
Schrescher Karlo, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. È censito come
fotografo in letteratura agli inizi del ‘900 a Pola (Smokvina 2013).
Schrescher Lucia, Pola. Secondo certi autori è menzionata come
fotografa nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Schrinner F. W., Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline fino agli anni ‘20 (Museo
Pola). Oltre che editore, gestisce anche una libreria, come ha scritto «La Voce del
Popolo» del 14 gennaio 2017. Talvolta il fotografo C. Stincich & Co.
collabora con tale editore.
Schuman Josef, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914 è
uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Sebastianutti Guglielmo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Trieste nel 1824, suocero di Francesco Benque, muore nel 1881, dopo aver
trascorso varie vicissitudini. Prima del 1864 è orologiaio e orefice poi,
trovato un socio in Benque, mediante un annuncio su un giornale tedesco, avvia
uno studio fotografico che segna la storia della fotografia in città, pur con
dei contrasti tra i due soci (Morgan 2010).
Sue carte de visite con ritratti del periodo 1865-1869 fanno parte di
album di famiglia triestina e fiumana (Coll.
Conighi). Altre immagini sono presenti, con panoramiche, nella fototeca
dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste (Fototeca
Trieste). È citato ovviamente sulla stampa d’antiquariato (Bravin 1999).
Segall,
Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo in Piazza Borsa 7 attorno
al 1900 (Bravin 1999). È nominato
pure un Sigisfredo, o Sigfried, Segall tra i fotografi triestini (Pugliese 2017).
Segnian Giuseppe, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Quale fotografo di
Fiume, attivo dal 1890, è menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo
Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Segrè Alberto, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con quattro fotografie, tra le quali una è
intitolata “Maternità” (Prima Esp. 1910).
Seksić Marijan, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo operante
agli inizi del ‘900 e attestato in un pubblico archivio (Museo Fiume).
Seljah Tommaso, Tolmino, Impero d’Austria-Ungheria. Ditta attiva dal
1900 al 1935 con la denominazione di “Pittore fotografo d’officina”. La sede è
in Piedimelze 88 (Brambilla 1999).
Sen Jon Leon, Klagenfurt, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero 2009).
Sereni Maria, Gorizia. È rappresentante viaggiatrice senza deposito di ingrandimenti
fotografici, con sede in Via Rastello 32, dal 1938 al 1951. Lavora per conto
della Primaria Industria di riproduzioni artistiche “La Casanova di Carlo
Neuhauser” di Merano (BZ) con sede in Via Cavour 5 (Brambilla 1999).
Sfecich, Cittanova (Pola), Impero d’Austria-Ungheria. Esiste
una cartolina di réclame, virata verde, del negozio Sfecich di Cittanova del
1899 (Delbello 2017).
Siega Rinaldo, Cave del Predil (UD). È sua una cartolina, viaggiata
nel 1954, con la vista sulle miniere di Cave del Predil e di Raibl, vicino a
Tarvisio, edita da Giulio Marino di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso (Coll. Varutti).
Signori Giovanni, Rovigno, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Sigovini Maria, Neresine, Pola. Sua una cartolina del 1938 di
Neresine vista in Internet.
Silvestri Narcisa, Cormòns (GO). Nel 1932 gestisce uno “studio
fotografico” in Via Principe Umberto 2 (Brambilla
1999).
Sintich C. & Co., Pola, Impero d’Austria-Ungheria. È censito da certi
autori agli inizi del ‘900 a Pola (Smokvina
2013).
Sistiana, Duino, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 2007
il Comune di Duino Aurisina ristampa a colori una cartolina del 1910
intitolata, in tedesco “Seebad Sistiana. Küstenland”, forse opera di Alois Beer.
In italiano reca l’indicazione nel verso “La Baia di Sistiana e il Parkhotel
1910” (Coll. Giorgetti).
Sivilotti, San Daniele del Friuli (UD). Sue fotografie eseguite a Pola e in
Istria negli anni 1930-1940 sono custodite in album di famiglia (Coll. Vanelli). Altre sue immagini di
Pola sono pubblicate nel dopoguerra nella guida turistica Venezia Giulia e
Friuli (Tci 1955). Attivo
negli anni ’50 è citato nella letteratura specialistica (Zannier 1979).
Skj Club, Sappada (BL). Gruppo editoriale nel 1927 di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Slocovich Francesco, Fiume. Fotografo ritrattista con immagini del 1920
presenti in album di famiglie fiumane (Coll.
F. Conighi). Ha prodotto cartoline della città del Quarnaro intorno al
1927 (Arch. Anvgd Ud). Compare in
collezioni familiari di Udine una sua Cartolina, virata seppia, di Fiume, Via
Camillo di Cavour, viaggiata nel 1929 (Coll.
Varutti).
Società Editrice Cartoline, Torino. Negli anni 1911-1916 risulta editrice di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Solero Pietro, Sappada (BL). Nel periodo 1914-1930 è editore di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Solero Pietro e Solero
Angela Piller, Sappada (BL).
Negli anni 1922-1929 sono editori di cartoline di Sappada, quando stava in
provincia di Belluno (malaguti’s 2015).
Solero Piller Angela, Sappada (BL). Negli anni 1927-1930 è editrice di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Somià Luigi, S. Stefano di Cadore (BL). Negli anni 1911-1940 è editore
di cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Sossich Vittorio, Parenzo, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
in città agli inizi del Novecento (Smokvina
2013). Lo studio è in Strada Granda.
Spelling Richard, Berlino, Impero Germanico. Della sua produzione,
almeno quattro furono le cartoline dedicate a Monfalcone (GO). Documentano i
disastri prodotti dalla guerra a Monfalcone fissando le immagini al 1917, anno
della rioccupazione austriaca della città (Depretis
1988).
Strark Mihovil, Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1914
è uno dei dodici fotografi attivi ad Abbazia (Smokvina
2013).
Stauber Pietro, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Produce cartoline
nel 1898-1902, ristampate dal Libero Comune di Zara in Esilio nel 1989 e nel
1992, grazie alla raccolta Giadrini (Coll.
Bugatto). Vista in Internet una cartolina di cui è editore nel 1913.
Stefan Emil, Lipsia, Impero Germanico. Nel 1901 è editore di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Stefani, Sappada (BL). Dal 1950 è editore di
cartoline di Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
Stefani Bruno, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
a Pisino alla fine dell’Ottocento (Smokvina
2013).
Stein Vittorio, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Ha una sede
anche a Venezia. Marito di Ines Cadel e cognato di Adriano Cadel, secondo Aldo
Segale. Ai primi anni del ‘900 le famiglie Cadel e Stein paiono un originale
sodalizio di editori di cartoline di Trieste, Monfalcone (GO) ed Istria (Varut 2009). È del 1900 una cartolina
viaggiata di Pinguente, con l’Albergo Alla Fontana della famiglia Cerovaz, riproposta da Delbello in un
calendario istriano del 2017. Sua è pure una cartolina colorata di Gimino, del
1904, con contadini in primo piano e vista della cittadina sul colle (Delbello 2018). Dal 1906 al 1927, con
sede a Venezia, risulta editore di cartoline di Sappada, quando stava in
provincia di Belluno (Malaguti’s 2015).
In altri archivi pubblici Vittorio Stein è editore di cartoline di Pola attivo
dal primo decennio del XX secolo con uno studio anche a Venezia (Museo Pola). Viene citato pure in Pugliese 2017.
Stengel & Co., Dresda e Berlino, Impero Germanico. Sue cartoline
di Grado (GO) e di Pirano del 1900, in collezioni varie. In archivi istriani
emerge come editore di cartoline della città di Pola, 1897-1918 (Museo Pola). È editore di cartoline del
Castello di Gorizia, viaggiata nel 1899, in possesso di archivi pubblici (Biblioteca di Gorizia). Cartoline
istriane della stessa editrice dei primi anni del Novecento sono riprodotte,
nel 2017, in un calendario (Delbello 2017).
Stepcich Francesco, Pisino, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo
a Pisino alla fine dell’Ottocento (Smokvina
2013).
Sterle G., Trieste. Sue immagini sono pubblicate nel dopoguerra nella guida
turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955). È citato anche da Ellero
1995 dato che, nel 1938, fa uno scatto fotografico alla stele di Quinto
Petronio Modesto, durante gli scavi romani a Trieste.
Stincich C., Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Sue cartoline dei primi del ‘900
viste in Internet.
Stincich G. & Co.., Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Vista in Internet
una sua cartolina di Pola del 1907. Gestisce un atelier fotografico nel porto
del capoluogo istriano (Rotta 2009).
Stoisser Carlo Giovanni, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo, nato
a Gorizia il 30 dicembre 1876, svolge la sua attività dal 1912 al 1914 in Via
Morelli 27 poi, durante la prima guerra mondiale, gestisce lo studio goriziano
di G.B. Mazucco (Brambilla 1999).
Stokel Giuseppe & Debarba, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Editori di
cartoline di Pola attivi dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Presenti con cartoline
nella fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste (Fototeca
Trieste). Vista in Internet una cartolina di Pinguente, di Viale
della Redenzione, edita da loro.
Strache Ed., Warnsdorf und Heide, in Boemia, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia
di cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009).
Stravisi Tullio, Trieste. Fotografa il Carso, alcune persone e le
abitazioni tipiche della zona nel periodo 1960-1970 (Ellero, Liva 2010). Tullio Stravisi, nato a Trieste nel 1922
ed ivi deceduto nel 2003, è stato fotografo amatoriale per tutta una vita
divenendo una figura di rilievo nel mondo fotografico triestino. Ha fotografato
artisti, ritratti personali, la sua città e molti paesaggi. In particolare ha
dedicato molta attenzione all'interpretazione del paesaggio carsico utilizzando
anche particolari tecniche di viraggio delle stampe fotografiche. Dal 1972 al
1993 è stato presidente del Circolo Fotografico Triestino (Craf).
Stres Franz, o Francesco, Caporetto, Impero d’Austria-Ungheria. Il fotografo,
nato a Caporetto nel 1894, ha la sede di lavoro al civico numero 142 del paese.
Inizia il mestiere nel 1911 e termina nel 1921 (Brambilla
1999). Naturalmente nelle guide italiane è citato come Francesco Stres,
con studio a Caporetto (Valentinis 1921).
Compare in una raccolta familiare della Carnia una sua cartolina, virata verde,
degli anni ’20 di Luico, con il Monte Cucco (GO) scritta dal militare Roberto
Lerici e viaggiata nel 1931 (Coll. Diana).
Strugnano (Pola), Impero d’Austria-Ungheria. Una
cartolina, verticale colorata, evidenzia l’Hotel-Restaurant “Strugnano”, del
paese di Strugnano, vicino a Capodistria (Delbello
2017).
Sturm Giovanni, Caporetto (GO). Il fotografo, figlio di Giovanni, ha
la sede di lavoro a Libussina di Caporetto dal 1927 al 1939 (Brambilla 1999).
Sturolo Valerio, Gorizia. Acquisisce nel 1920 l’attività dello studio
fotografico di Teodoro Lodovico Baumgartner, assieme al socio Corrado Marostica
in Corso Verdi (Brambilla 1999).
Suppan Giovanni, Pola, Impero
d’Austria-Ungheria. Vista in Internet una sua cartolina di Barbana d’Istria del
1901 circa. Il tale Anton Suppan è un fotografo operante a Karlovac dal 1856 al 1890 e
attestato in un pubblico archivio (Museo
Fiume).
Svizzera, Fotografia, Trieste. È di uno studio fotografico, così chiamato,
con sede in Via XX Settembre 2, una fotografia di una raccolta privata di
arrotini resiani attivi a Trieste e in Istria (Coll.
Barbarino).
Szélessy Mihály, Hajmáskér, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia
ungherese di cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero 2009) sita a Hajmáskér, comune vicino alla città di
Veszprém e al Lago Balaton.
Szentiványi Laios, Pola. Aveva lo studio fotografico in via Sergia, 45.
Nato nel 1909 e morto nel 1973, il fotografo, nel 1938, ha ripreso gruppi di
militari presso la chiesa di S. Francesco, riprodotta su «L’Arena di Pola» del
31 ottobre 2004. Un suo scatto di famiglie di Rovigno e di Pola del 1940 sta in
album privati (Coll. Millia). Secondo
certi autori Giacomo 449. Szentiványi è menzionato come fotografo nel periodo fra le
due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Tabuga Eugenio, Grado, Contea di Gorizia e Gradisca, Impero
d’Austria-Ungheria. Nato a Grado nel 1866 il fotografo ha sede di lavoro presso
il “chiosco”. È operativo dal 1910 al 1914 (Brambilla
1999).
Tagliapietra Antonio, Buie, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Presente in Internet una
sua cartolina degli anni 1925-1930 che mostra il paese sul colle con i
campanili in vista.
Tess C.,
Cormòns, Impero d’Austria-Ungheria. In una cartolina, del 1899, l’autore
ritrae il paese e, in sovrastampa, si nota la pubblicità della vendita di vino di "Guido Tomadoni Cormons, Küstenland", come si vede nel n. 1 di «Tiere
Furlane» del 2011.
Thurm Oscarre, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato
nel Wittenberg nel 1860, ha lo studio in Corso Verdi 31 e, poi, in Corso
Francesco Giuseppe. È operativo dal 1903 al 1908 (Brambilla 1999).
Timeus R., Trieste. Sue
immagini sono pubblicate nel dopoguerra nella guida turistica Venezia Giulia
e Friuli (Tci 1955).
Tino da Udine, vedi Costantino Procaccioli.
Titz Carlo Giorgio, Spalato, Jugoslavia. Pittore, nasce a Spalato nel
1928. Si trasferisce a Trieste dove, giovanissimo, si fa notare per i suoi
quadri, le scenografie e la fotografia artistica. Spazia ampiamente in vari
campi d’interesse scientifico ed umanistico. Muore a Trieste nel 1958 (Garbin
2012).
Titz Mattia, Grado, Contea di Gorizia e Gradisca, Impero d’Austria-Ungheria.
Fotografo attivo dal 1908 al 1911 (Brambilla
1999).
Tiziano, Pieve di Cadore (BL). Dal 1930 è un’impresa di
“Edizione Tipografica” di cartoline di Sappada, quando stava in provincia di
Belluno (Malaguti’s 2015).
Tomasic e Co., Abbazia, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Sue
immagini del 1913 viste in Internet. Compare in raccolte familiari di Udine una
sua cartolina in nero, viaggiata nel 1913 con dicitura in tedesco
“Strandpromenade Abbazia”; la firma è più articolata “Tomasic e Co. R.E.C.A.
Abbazia” (Coll. Mosettig).
Tomini L., Trieste. Sue fotografie sono pubblicate nel dopoguerra nella guida
turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955).
Tominz Augusto, Gorizia, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nasce a
Gorizia nel 1818 da Giuseppe, celebre pittore, ed ivi muore nel 1883. Dal 1863
è a Trieste (Ellero 1995) con un
suo studio, dove esegue dei ritratti degni di nota. Più che fotografo si vanta
di essere “pittore” come si firma sul verso delle fotografie con lo studio, appunto,
in Piazza della Borsa 10 a Trieste (Bravin
1999).
Toresella Mario, Trieste. Risiede a Trieste in Via Roma 3; è attivo
verso il 1920 (Ellero 1995). Sue
immagini sono presenti anche in collezioni familiari di resiani, della
provincia del Friuli, al lavoro a Gorizia e Trieste (Coll. Barbarino).
Trebse Adolfo, Plezzo (GO). Fotografo operante nel 1928 a Serbeniza
del Quadrivero 6, Plezzo (Brambilla 1999).
Trenkler & Co., Lipsia, Impero Germanico. Con
l’intestazione “Dr. Trenkler & Co.” la ditta è editore di cartoline della città di Pola, 1897-1918 (Museo Pola).
Treu Pietro, Tarvisio (UD). È presente con le sue immagini, degli
anni 1950-1960, in un volume sul Tarvisiano (Treu
1961).
Trisko Karl Fuchstalerg, Vienna IX, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di
cartoline a tema militare 1914-1918 (Todero
2009).
Troester Ferdinando, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo,
figlio di Carlo Goffredo e Eleonora Leitenburg, nasce a Gorizia in Via Studeniz
il giorno 8 maggio 1833 ed ivi muore il 25 febbraio 1895. La ditta, attiva dal
1864 al 1876, ha sede in Contrada delle Scuole 430 e, poi, in Via S. Giovanni
14. Sposato con Aloysia Zampieri, nata nel 1840 e morta nel 1891, ha una figlia
di nome Emilia, nata a Gorizia il 14 novembre 1863. Nello studio Troester
lavorano come assistenti Giacomo Bressan e Sebastiano Carara (Brambilla 1999). Altri autori spiegano
che il goriziano Troester lascia l’impiego statale e, al ritorno dal servizio
militare, va a bottega nello studio del fotografo Fleischer, poi apre lo studio
di Contrada delle Scuole. Più tardi prende come assistenti Bressan e Carara (Giornale Museo Ud).
Turco Natale, Udine. Fotografo dilettante premiato il 2 settembre 1894 col “Diploma
di I grado” alla mostra fotografica “Il Mondo Vecchio e il Mondo Nuovo”,
organizzata a Udine dalla Società Alpina Friulana, con il coordinamento del
fotografo Luigi Pignat. Notizie dal «Giornale di Udine» del 22 agosto e del 13
settembre 1894.
Turco,
Grado (GO). sue fotografie degli anni ’40 sono contenute in album di famiglia
di Fiume (Coll. H. Conighi).
Tyrolia,
Bolzano, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di cartoline a tema militare e
bellico, 1916 (Todero 2009).
Udvardÿ Giulio, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo di
Fiume, attivo dal 1890, menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo
Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Ufficio Movimento Forestieri, Sappada (BL). Dal 1922 è editore di cartoline di
Sappada, quando stava in provincia di Belluno (Malaguti’s
2015).
Umago (Pola). Di questa località esiste una cartolina del
1925 circa, che mostra l’albergo “Al Leon d’Oro” di A. Coslovich (Delbello 2017).
Unterveger Giambattista, Trento, Impero d’Austria-Ungheria. Pittore
decoratore e pioniere della fotografia ambulante, nato nel 1834, è deceduto nel
1912. Verso il 1854 è allievo di Ferdinando Brosy, prussiano di nascita
dimorante a Venezia, fotografo operante col processo al collodio. In Valsugana,
come racconta Enrico Unterveger, passa uno dei primi fotografi che, nel 1855, è
scambiato per un negromante “perché si rintanava di tratto in tratto in un
oscuro bugigattolo illuminato dalla fioca luce di un lanternino che lasciava
intravvedere chissà cosa…” (Unterveger
1922). Nel 1894 il fotografo partecipa all’Esposizione Internazionale di
Fotografia di Milano, ottenendo “il diploma di II grado”, come riportato nel n.
54 della rivista «Il dilettante di fotografia» di ottobre 1894.
Urbica G., Trieste. Sue
fotografie sono pubblicate nel dopoguerra nella guida turistica Venezia
Giulia e Friuli (Tci 1955).
Vaffier Hubert, viaggiatore francese che compone nel 1892 una serie
di fotografie dell’Istria facenti parte di un diario di viaggio per immagini
con meta la Grecia (Smokvina 2013). Nel
sito web della “Bibliothèque Nationale de France” è citata una fotografa, Marie
Vaffier Hubert, nel 1889.
Valacchi St., Pola. Risulta editore negli anni ’40, sue cartoline compaiono in album
di famiglia di Pola (Coll. Brussich).
Valcini G., Albona, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di cartoline locali attivo
dal primo decennio del XX secolo (Museo
Pola). Probabilmente si firma pure come “Valcich G.” di Albona. Sua una
cartolina di Albona del 1936 (Arch. Anvgd
Ud). Anche Ugo Pellis fotografa Albona, in particolare contadini al
lavoro nel 1925 (Perulli 2008).
Valdini Enrico, Albona, Pola. Fotografo degli anni 1930-1960, le cui
immagini sono pubblicate sul periodico «L’Arena di Pola» del 18 gennaio 1986.
Van Leeuwe Theowald, Tarvisio (UD). È presente con le sue
immagini degli anni 1950-1960 in un volume sul Tarvisiano (Treu 1961).
Vascotto Virgilio, Monfalcone (GO). Ha lo studio fotografico in Corso
del Popolo 8 dal 1942 al 1954 (Brambilla
1999).
Vazzoler R., Capodistria, Pola. Sue fotografie di Capodistria sono pubblicate nel
dopoguerra nella guida turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955). Anche Ugo Pellis fotografa Capodistria in particolare barche
e contadini al lavoro, nel 1934 (Perulli
2008).
Vecchi Eugenio, Aidussina, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a
Trieste nel 1849, è fotografo ad Aidussina al numero 117, dal 1904 al 1907 (Brambilla 1999).
Venezian Felice, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Avvocato e fotografo, è
segnalato nel 1905 (Caprin 1906?).
Venturini Arturo, Trieste, Impero
d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i professionisi nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con un ritratto su 51 pezzi della mostra (Prima Esp. 1910).
Verderber Rudolf, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo operante
agli inizi del ‘900 e attestato in un pubblico archivio (Museo Fiume).
Verderi Mario, Gorizia. Figlio di Arturo e Emma Bernazolli, il
fotografo nasce a Parma il 15 ottobre 1891. Dal 1939 al 1949 tiene uno studio
in Via IX Agosto 2. È proprietario dello studio fotografico “Prof. Verderi Arturo
e Figlio” attivo a Cividale del Friuli (UD) prima in Via Bernardis 4 e, dopo il
1945, in Via de Rubeis (Brambilla 1999).
Arturo Verderi, padre di Mario, partecipa con successo ad una Esposizione di
“prodotti agricoli e industriali” alla Casa del Popolo di Roma nel 1910,
considerato che la fotografia a quel tempo è un prodotto industriale.
Per le sue “pitture a olio e fotografie”, al professor Arturo, vengono
assegnati il “diploma d’onore e croce insigne”, come si legge ne «La Patria del
Friuli» del 30 gennaio 1910, nell’articolo intitolato “Industriali friulani
premiati all’Esposizione di Roma”. Si aggiunga che Arturo Verderi è citato come
pittore e fotografo nella letteratura specialistica (Zannier 1979). Sulla
preparazione figurativa del fotografo Arturo Verderi, agli inizi del
‘900, si sofferma un altro autore, precisando la sua ulteriore attività di
“insegnante di disegno” (Giusa 2006).
Ben precisando che Arturo Verderi è pittore, insegnante di disegno e,
marginalmente, dal ‘900 fotografo ritrattista e anche di architetture
cividalesi, ambedue sono citati nel Giornale Museo Ud.
Verginella Carlo, Cittanova, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline istriane attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Anche Ugo Pellis fotografa
Cittanova, in particolare pescatori al rammendo delle reti, nel 1934 (Perulli 2008).
Vernich Carlo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 è
censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della Prima Esposizione
Provinciale Istriana di Capodistria con tre fotografie, tra le quali una è
intitolata “Fontana di Capodistria” (Prima
Esp. 1910).
Vessel Guglielmo, o Wilhelm, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Quale fotografo di
Fiume della seconda metà dell’Ottocento, è menzionato da Margita Cvijetinović
Starac, curatrice delle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del
Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Vicich Adolfo, Parenzo, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola).
Viezzoli Francesco, Pirano, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Nel 1910 il
capitano Viezzoli è censito tra i dilettanti nella Sezione fotografica della
Prima Esposizione Provinciale Istriana di Capodistria con ottotre fotografie, a
tema paesaggistico e personale (Prima
Esp. 1910).
Villar Antonio, Vipacco (GO). Il fotografo, figlio di Antonio e nato
a Sava, Lubiana, il 4 novembre 1884 ha la ditta in Via Vipacco 266 dal 1926 al
1933 (Brambilla 1999).
Viola
Anna, Gradisca
d’Isonzo (GO). Figlia di Antonio, nasce a Gradisca il 12 ottobre 1903 e la
denominazione della sua ditta è: “Studio Fotografico” di Via Bergamas 2. Il 15
ottobre 1930 succede al marito Viola Antonio e chiude l’attività nel giro di
due mesi, dando al successore Pelucchetti Giovanni la gestione del negozio (Brambilla 1999).
Viola Antonio, Gradisca d’Isonzo (GO). Figlio di Francesco, nasce a
Gradisca il 13 gennaio 1903 e muore il 7 luglio 1930. La ditta di “Fotografo”
ha sede in Via Bergamas 2 e funziona dal 1920 al 1930, quando muore. La
direzione dello studio passa alla moglie Anna Viola per due mesi (Brambilla 1999).
Visintini, Gradisca d’Isonzo, Impero d’Austria-Ungheria. Dal 1905 Visintini si
associa nello studio di fotografia “Bernardis & Visintini” (Brambilla 1999).
Visintini Gemma, Pola. Secondo certi autori è menzionata come
fotografa nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Vladislovich T., Albona, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di
cartoline locali attivo dal primo decennio del XX secolo (Museo Pola). Anche Ugo Pellis fotografa
Albona, in particolare contadini al lavoro, nel 1925 (Perulli 2008).
Volosca R.R., Fiume. Compare in una raccolta di famiglia fiumana
una cartolina del 1937, in nero viaggiata nel 1940 con la scritta “Abbazia,
panorama di Volosca” per la stampa di Cesare Capello di Milano (Coll. Conighi).
Volpini Giovanni, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Tiene lo studio
in Piazza della Legna attorno al 1863 (Morgan
2010).
Vujicich Stanislao, Pola. Secondo certi autori è
menzionato come fotografo nel periodo fra le due guerre mondiali a Pola (Smokvina 2013).
Waldi,
Cormòns (GO). Nel dopoguerra pubblica sue fotografie nella guida turistica Venezia Giulia e Friuli (Tci 1955).
Wanka Giuseppe, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913). È considerato un
dilettante (Smokvina 2013).
Weber Carlo, Gorizia. Dal 1921 al 1951 la ditta è denominata “Fotografo e vendita
di articoli fotografici” in Corso Vittorio Emanuele III, 5 e, poi, in Corso Roosevelt
5. Alla morte del titolare, lo studio fotografico è gestito da Trifone Weber e
Silvia Laurenti (Brambilla 1999).
Wehrle H., Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Editore di due cartoline,
viaggiata nel 1899 e 1902, con indicazioni solo in tedesco: “Görz : S.
Antoni-Platz”, o miste “.Corso Francesco Giuseppe. – Görz”. Sono in possesso ad
un archivio pubblico (Biblioteca Gorizia).
Weichesmüller Mary, Udine. Fotografa nata a Vienna il 9 giugno 1875,
opera a Udine dal 2 agosto 1938, quale proprietaria dello studio “Foto Lux et
Umbra”, sito in Via Poscolle 18/a. Nel Registro della Camera di commercio di
Udine, nel 1966, è cancellata d’ufficio (Arch.
Cam. Com. Ud). Sue fotografie sono contenute negli album di famiglia di
Udine e Fiume (Coll. Orgnani).
Weintraub Wilhelm, o Guglielmo, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Sue interessanti
fotografie del periodo 1863-1866 (Morgan
2010). Secondo certi autori Weintraub è fotografo attivo a Trieste dal
1862 al 1884. Nato a Vienna, opera in veste di fotografo a Trieste in Corso
669, appoggiandosi allo studio Goldstein e Lindehmer nel 1864, e in via
Acquedotto n. 1980-27, fra il 1862 ed il 1868. Poi, dal 1860, è a Salerno dove
sembra attivo ancora nel 1881, in via Arco di Piazza. Ama autodefinirsi
“fotografo e fotoscultore privilegiato”.
Il suo studio è anche “Deposito ingredienti e macchine
Scuola di fotografia / Fotografia di notte / Stereoscopi e vedute”. Chierico e
membro delle Società fotografiche di Vienna e di Berlino, si specializza nei
processi meccanici di fotoriproduzione e in fotolitografia, fototipia,
chimigrafia e vitrotipia. Questa tecnica gli permette di sperimentarsi nella
riproduzione a colore e a fuoco di immagini fotografiche su tazze e piatti di
porcellana e di coccio, oltre che sul cristallo. Nel periodo più florido della
sua ditta apre diverse succursali, a Milano in Borgo Porta Venezia 30, a Napoli
strada Nardones 8 e a Messina unitamente al Damianos, in strada Garibaldi 111,
intensificando gli aspetti commerciali della professione. Premiato all’Esposizione
di Londra del 1862, a quella di Berlino del 1866 e a Salerno nel 1870, nel 1881
è tra i fotografi presenti alla grande Esposizione industriale italiana di
Milano. Nel 1868 si fa promotore del periodico di fotografia “Giornale di
fotografia” che ha vita breve.
Il fotografo dichiara sui cartoncini: “G. Weintraub
socio effettivo della società fotografica della sala verde dell’I.R. Accademia
delle scienze nell’I.r. Università di Vienna”. Il 27 settembre 1863 un articolo
su «Il tempo» informa come Weintraub metta a proprio agio la clientela a suon
di musica (Catania 2016).
Weiser Enrik, Spalato e Trieste. Quale fotografo di Spalato, è
menzionato da Margita Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte
fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume). Ha operato anche a
Trieste.
Weiss & Dreykurs, Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Questi editori
svolgono la loro intensa attività dal 1899 al 1903 soprattutto a Trieste,
Monfalcone (GO) e nell’Istria diffondendo, tra i primi in queste province, una
nuova tecnica fotomeccanica: la fototipia (Depretis
1988).
Weiss G., Duino, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Sue immagini del 1905 in Caprin 1906?.
Weiss Francesco, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo figlio
di Francesco e di Krumpester Maria, nasce a S. Martino il giorno 8 agosto 1875.
Tiene lo studio in Via Tre Re 16 dal 1907 al 1918. Sin dai primi anni del ‘900
è assistente nello studio di Jerkič Adriano in Via Signori 7. Un suo figlio,
Stanislao, nato a Gorizia il 15 ottobre 1901, continua l’attività paterna in
Jugoslavia (Brambilla 1999). Una
cartolina viaggiata del fotografo Weiss, del 1906, fa parte dell’Archivio della
Biblioteca Civica di Gorizia (Biblioteca
Gorizia).
Wernigg Carlo, Trieste. È autore di Alcune fotografie dei funerali
triestini ai principi uccisi a Sarajevo nel 1914, custodite nei Civici Musei di
Trieste. Attivo nel 1937 quando documenta gli scavi del Teatro Romano (Ellero 1995). È presente anche in
articoli di altri autori (Bravin 1999).
Wessely Ugo, Grado, Contea di Gorizia e Gradisca, Impero d’Austria-Ungheria. Il
fotografo opera dal 1908 al 1914 inquadrando nella sua camera fotografica le
prime comitive di bagnanti nella località balneare (Brambilla 1999).
Winkler Joh., Pettau, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo che
effettua ritratti, in particolare a un milite di Camporosso / Saifnitz, in
Valcanale / Kanaltal, vicino alle carinziane Tarvisio e Villaco, tra la fine
dell’Ottocento e gli inizi del Novecento (Tonazzi
2003). Pettau, in tedesco, è la cittadina slovena di Ptuj, nella Slovenia
nord-orientale, detta in italiano: Poetovio.
Wokulat Emilio e C., Gorizia. Impero d’Austria-Ungheria. Dal 1912 al
1951 la ditta ha sede in Corso Vittorio Emanuele III, 7. È gestita anche da Wokulat
Wilma, figlia di Edmondo Hofmann (Brambilla
1999). È in una raccolta privata una sua cartolina, del 1926, colorata
viaggiata di Grado intitolata “Il
movimento sulla spiaggia fra le capanne”. È edita da Cesare Capello di Milano (Coll. Varutti).
W.R.B & Co., Vienna, Impero d’Austria-Ungheria. Tipografia di
cartoline a tema militare e bellico 1914-1918 (Todero
2009).
Wulz Giuseppe, Trieste, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Cave del Predil, vicino a Tarvisio, il 18 marzo 1843 e morto a Trieste il 14
marzo 1918. Nel 1860 apre a Trieste un atelier fotografico in società col
fotografo Luigi Boccalini, ma presto si rende autonomo. Allievo di Guglielmo
Engel (1824-1891), esperto in ritratti, in paesaggi e nelle tecniche di stampa
al collodio, all’albumina ed infine, dal 1880, alla gelatina. Sue immagini di
Trieste, dal Castello di S. Giusto, del 1885 circa, e del porto, del 1875
circa, sono contenute in Ellero 1995.
Wulz, secondo altri autori, inquadra soprattutto i pittoreschi motivi del
porto, ma appaiono non meno degni di nota i suoi panorami di Capodistria,
Pirano, Umago, Parenzo e di altre città istriane (Smokvina 2013). Lo studio fotografico Wulz è ereditato dal
figlio Carlo, di cui si hanno opere del 1910-1920. In seguito l’atelier passa
alle figlie di costui, Marion e Wanda. Dati da Internet e da Ellero, Liva 2010. Fotografo citato
anche da Bravin 1999.
Zambini Emilio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Treviso nel 1837. Tiene uno studio in Piazza della Ginnastica 2 dal 1890. Si
vanta di essere “fotografo ambulante titolare dei Premiati stabilimenti di
Parma, Treviso - in Calmaggiore 1607 - e Reggio Emilia, in Corso della Ghiara
28”. Durante la stagione estiva agisce anche nella città di Grado (Brambilla 1999).
Zamboni Carlo, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. In alcune immagini
di raccolte familiari si legge che ha uno “Studio fotografico e di pittura” (Coll. H. Conighi). Quale fotografo e pittore di Fiume, attivo dal 1870, è
menzionato nelle raccolte fotografiche del Museo Marittimo e Storico del
Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume).
Altri autori, come Smokvina citano Carlo Zamboni come un “fotografo fiumano non
meno che viennese e autore di numerose vedute di Abbazia e di Volosca”. Egli
non disdegna di visitare la riviera liburnica anche dopo aver aperto un proprio
studio a Vienna. I suoi panorami della costa liburnica appartengono alla
migliore produzione fotografica lungo la costa orientale dell’Istria (Smokvina 2013).
Zamboni Enrico, o Heirich, Pola, Impero d’Austria-Ungheria. Sua una cartolina
del 1904 vista in Facebook. Tiene lo studio in Via Sergia 55. Quale fotografo
di Pola, è menzionato da Margita Cvijetinović Starac, curatrice delle raccolte
fotografiche del Museo Marittimo e Storico del Litorale Croato di Fiume (Museo Fiume). Secondo altri autori alla
fine dell’Ottocento Heinrich Zamboni apre il proprio studio in Casa Seraschin
n. 9, alle spalle del Casino Marittimo ed opera anche fino al periodo tra le
due guerre mondiali (Smokvina 2013).
Zanella Pietro, Capodistria, Impero d’Austria-Ungheria. Cartoline
istriane di tale editrice dei primi anni del Novecento sono riprodotte, nel
2017, in un calendario (Delbello 2017).
Zanella Antonio, Zara, Impero d’Austria-Ungheria. Pittore, nasce a
Zara il 9 luglio 1913. Esule a Mantova, si dedica alla pittura ed alla
fotografia artistica. Muore a Lodi nel 1976 (Garbin
2012).
Zanini Pasquale, Pisino, Pola. Risulta editore di una cartolina,
viaggiata nel 1930, presente in una raccolta familiare fiumana, che mostra
Piazza Garibaldi col ginnasio e il Liceo scientifico “G. R. Carli” di Pisino (Coll. Conighi).
Zanovello Attilio, Gorizia, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo nato a
Venezia il 31 maggio 1867 da Angelo e Maria Marelli. La sua ditta, dal 1903, è
in Via Teatro 17. Dal 1904 al 1906 in Piazza Grande 11. Apre una sede anche
nella città di Grado dal 1907 al 1911 (Brambilla
1999).
Zanutel Antonio, Fiume, Impero d’Austria-Ungheria. Esegue delle
fotografie per il Club Alpino Fiumano, pubblicate nel 1912 (Depoli 1913).
Zanutto Domenico Giacomo, detto Mino. Cividale del Friuli, Trieste e Graz. Cividalese, da
giovane è garibaldino e partecipa alla campagna dei Mille. È attivo a Cividale
e Udine (Italia) con il fratello Giovanni nel laboratorio “Nuovo stabilimento
fotografico italiano dei fratelli Zanutto. Si trasferisce quindi a Trieste
(Impero d’Austria-Ungheria), lasciando quindi erede dell’azienda il figlio
Oreste. Nel verso dei suoi cartoncini compare la filiale austriaca di Graz (Giornale Museo Ud). Mino Zanutto,
scritto anche “M. Zanutti”, forse per refuso tipografico, sulle prime cartoline
di Cividale dei primi del ‘900, è autore di alcuni scatti fotografici, datati
18 aprile 1870, riguardanti il Ponte del Diavolo movimentato e ricco di
persone. Tali immagini fanno la loro bella mostra sulle suddette cartoline del
1905 (Ellero 1995, Varut 1995).
Zanutto Oreste, Trieste e Graz, Impero d’Austria-Ungheria. Fotografo
attivo tra il 1880 e il 1900 circa. Celebre una sua immagine della principessa
Zita con Otto nel Castello di Miramare (Ellero
1995). È menzionato anche dal Giornale
Museo Ud.
Zieher Ottman, di Monaco, Impero Germanico. Editore di spicco,
diffuse le sue stampe raffinate in molte direzioni, con preferenze illustrative
di grandi centri, quali: Graz, Magonza, Monaco e Trieste. Nel 1897 produce due
cartoline di Monfalcone (GO), impaginate a mosaico (Depretis 1988).
Ziliotto B., Zara. Grafico autore
della cartolina viaggiata intitolata: Fumate le grandi specialità Zara,
Lido, Serenissima della Manifattura Tabacchi Orientali S.A., Zara. Stampa Arti
Grafiche Novara, Milano, 1925 circa (Delbello
2016).
Zoubek Bogumil, Sussak, Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. La sede
dello stabilimento fotografico Bogumil Zoubek era a Sussak - Delta, di là del
ponte, che faceva da confine col Regno d’Italia, dal centro di Fiume che, col 1924, apparteneva al Regno
d’Italia. Suoi ritratti del 1927 sono presenti in album privati (Coll. Zanetti). Probabilmente si
trattava di un fotografo ambulante, che si recava nella vicina Fiume, oppure i
fiumani passavano di là del ponte, nel Regno dei Serbi, Croati e Sloveni per
farsi fotografare nel suo studio. Nel web si trovano suoi ritratti fotografici
dei primi anni del ‘900, quando la città è dell’Impero d’Austria-Ungheria. Sue
notizie anche nel sito web del Museo marittimo e storico del litorale croato di
Fiume.
Zovetti Ugo, Curzola, Impero d’Austria-Ungheria. Nato a Curzola, in Dalmazia, nel
1916, è figlio di un grande artefice della Secessione viennese. Vive a Monza –
si legge in una biografia in Internet, a cura del Centro Culturale di Milano –
negli anni Venti e Trenta si forma a Milano in Università Cattolica del Sacro
Cuore. Combatte in Marina durante la seconda guerra mondiale. Affianca
all’attività professionale in Europa e negli Stati Uniti il lavoro di fotografo
diventando uno dei maggiori esponenti della fotografia italiana, insignito di
premi e riconoscimenti a livello internazionale a partire dalla metà degli
anni’50. Dal 1958 Zovetti è EFIAP (Exellence FIAP, Fédération internationale de
l’Art Photographique, Berna). Ha documentato la Milano dalla distruzione alla
ricostruzione postbellica e la quotidianità della società del ‘900. È stato tra i fondatori – alla fine degli anni
‘50 – del Gruppo Fotografico Il Naviglio, scissione polemica dei
fotoamatori più impegnati dal Circolo Fotografico Milanese. Muore a Milano il
1° gennaio 2010.
Zuliani Beniamino, Grado, Contea di Gorizia e Gradisca, Impero
d’Austria-Ungheria. Fotografo attivo a Grado dal 1913 al 1921 (Brambilla 1999). Sue immagini degli anni
1940-1950 sono contenute nella guida turistica sulla Venezia Giulia e Friuli (Tci
1955). Compare in raccolte familiari una sua cartolina in nero, con
veduta generale della spiaggia, viaggiata nel 1953 (Coll. Varutti).
Zuliani Valentino, Gradisca d’Isonzo (GO). Fotografo degli anni
1930-1940. Ha per allievo Erminio Delfabbro (Mattiussi
2001).
--
Archivi e collezioni private
Si ringraziano i possessori delle cartoline e delle
fotografie delle collezioni private che hanno messo a disposizione i preziosi
materiali per la ricerca presente. Per motivi analoghi siamo grati anche agli
operatori degli archivi privati e pubblici sottoelencati, compresi quelli
disponibili nel web e quelli dei musei segnati nella Sitologia. Per la
collaborazione riservata un particolare ringraziamento vada all’architetto
Claudio Bugatto, di Udine, con origini zaratine, a Paolo De Luise, di Pirano,
esule a Carpi (MO) e a Alessandro Burelli, di Fagagna (UD), con parenti di
Lussino. Si ringraziano, infine, Tulia Hannah Tiervo e Sebastiano Pio
Zucchiatti che hanno collaborato al saggio presente.
Afrafvg = Archivio Fotografico della Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia, vedi nei siti web Erpac.
Arch. Anvgd Ud = Archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia
Dalmazia (Anvgd) di Udine.
Arch. Cam. Com. Ud = Archivio della Camera di Commercio Industria
Artigianato Agricoltura di Udine.
Archivio Cartolnova S.a.s. di Segale Nicoletta, Udine.
Archivio Fotografico della Soprintendenza per i Beni
Storici Artistici ed Etnoantropologici per le provincie di Venezia, Belluno,
Padova e Treviso.
Archivio Negro, Udine.
Asud 1898 = Archivio di Stato di Udine, Archivio Gortani, b 1
Manoscritti, 1898-1899.
Biblioteca di Gorizia = Biblioteca Civica di Gorizia, Elenco delle
cartoline di proprietà della Biblioteca civica di Gorizia ordinate per
collocazione.1880-2004.
Coll. Anderloni = Coll. Maria Anderloni, Udine.
Coll. Barbarino = Collezione Lucillo Barbarino, Resia, Udine.
Coll. Brussich = Coll. Miranda Brussich, nata a Pola, ora in coll.
fam. Conighi, Udine.
Coll. Bugatto = Coll. Giuseppe Bugatto, esule da Zara a Udine, ora in Coll. privata, Udine.
Coll. Burelli = Coll. Sergio Burelli, Fagagna (UD).
Coll. Conighi = Coll. famiglia Conighi esule da Fiume a Ferrara e
Udine.
Coll. F. Conighi = Coll. Ferruccio Conighi, esule da Fiume a Roma, ora
in Coll. privata, Udine.
Coll. G. Conighi = Coll. Giorgio Conighi, esule da Fiume a Trento, ora
in Coll. privata, Udine.
Coll. H. Conighi = Coll. Helga Conighi, esule da Fiume a Udine, ora in
coll. fam. Conighi, Udine.
Coll. Diana = Coll. Matilde Diana, Enemonzo (UD).
Coll. Giorgetti = Coll. Giorgio Giorgetti Trieste.
Coll. Lupetich = Coll. Giovanni Lupetich, con avi di Fiume, esule a
Belluno.
Coll. Maiolo = Coll. Daniela Maiolo, Udine.
Coll. Meroi = Coll. Gianni Meroi, Udine.
Coll. Millia = Coll. Maria Millia, esule da Rovigno a Udine, ora in
coll. Rosalba Meneghini, Udine.
Coll. Mosettig = Collezione
Antonie Aloisia Mosettig, Abbazia, ora in collezione privata, Udine.
Orgnani = Coll. Giulio Orgnani, di Udine, militare a Fiume.
Orgnani = Coll. Giulio Orgnani, di Udine, militare a Fiume.
Coll. Rassmann = Coll. Amalia Rassmann, esule da Fiume a Udine, ora
in coll. privata, Udine.
Coll. Roman = Coll. Marisa Roman, esule da Parenzo a Udine.
Coll. Sporeni = Coll. Matilde Sporeni, Udine.
Coll. Tainer = Coll. Mirella Tainer Zocovich, di Fiume, che vive a
Deerfield - Illinois (USA).
Coll. Vanelli = Coll. Vittorina Vanelli, esule da Montona a Udine.
Coll. Varutti = Coll. Elio Varutti, Udine.
Coll. Zanetti = Coll. famiglia Zanetti, esule da Pola a Firenze,
ora in Coll. privata, Udine.
Erpac = Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione
Friuli Venezia Giulia, vedi nella Sitologia.
Fondo cartoline della Società Filologica Friulana
Fondo fotografico Pellis della Società Filologica
Friulana, Udine.
Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte, Udine.
--
Sitologia
Per i sottoelencati siti, ultimo accesso: 20 agosto
2018.
Bibliothèque Nationale de France, Parigi. Fotografa, Marie Vaffier Hubert,1889.
Catania 2016 = Giorgio Catania, Trieste e la sua storia. Fotografi a Trieste, on-line dal 23
ottobre 2016.
Ciceran 2016 = Marisa Ciceran, Mario Demetlica, Izola-Isola, on-line dal 22 giugno 2016.
Craf = Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia,
Spilimbergo (PN).
Erpac = Ente Regionale Patrimonio Culturale della Regione
Friuli Venezia Giulia, schede varie.
Falk 2016 = Federico Falk (a cura di), Le Comunità Israelitiche di Fiume e Abbazia tra le Due Guerre Mondiali. Gli Ebrei residenti nella Provincia del Carnaro negli anni 1915 – 1945, on-line dal 2016.
Fondazione Cini = Fondazione Giorgio Cini, Venezia.
Fototeca Trieste = Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte,Trieste, on-line dal 2015.
Falzone 2007 = Sabrina Falzone, Intervista alla fotografa FabriziaCaleari dello Studio Chiaroscuro, on-line dal 9 agosto 2007.
Moschik 2016 = Ingrid Moschik, Alois Beer – k.u.k. Marinefotograf, Fiume, Hafenpartie, Kai mit Eisenbahn, Pier mit Schiffen, um 1890, schede
varie.
Museo Fiume =
Museo marittimo e storico del litorale croato, Fiume / Maritime and History
Museum of the Croatian Littoral Rijeka. Curatrice della Sezione fotografica: Margita
Cvijetinović Starac.
Museo Pola = Museo storico e navale dell’Istria, Pola / Povijesni i pomorski muzej Istre, Pula. Fondo della Collezione di 14 mila
cartoline d’epoca.
Romagnoli 2017 = Giuseppe Romagnoli, “La storia della Piacenza di una volta nelle cartoline della ditta Garioni”, on-line dal 27 agosto 2017.
Smokvina 2013 = Milijienko Smokvina, Istria tra ottocento e novecento. Apporti alla conoscenza della storia della fotografia in Istria, Istrianet.org, Centro di Ricerca e
Archiviazione della Fotografia (Craf), Spilimbergo (PN), on-line dal 27 gennaio 2013.
Alcuni cenni di storia della fotografia dell’Istria,
di Fiume e della Dalmazia sono apparsi in articoli di questo blog.
E. Varutti, Quella vecchia zia di Pola. Un racconto sull’Istria e sull’esodo a Firenze, on-line dal 9 novembre 2014.
E. Varutti, Esodo dolce da Tolmino, 1945, on-line dal 18 maggio 2016.
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Fonti orali e digitali
Desidero ringraziare e ricordare le persone
sottoelencate per il valido apporto dato alla ricerca, fornendo notizie di
prima mano riferibili ai fotografi, agli album e agli archivi familiari. Le
interviste sono state condotte a Udine, con taccuino, penna e macchina
fotografica da Elio Varutti, se non altrimenti indicato.
Claudio Fantini, messaggio in Facebook del 6 aprile
2018.
Paolo Negro, Tolmino (GO) 1942, int. del 16 maggio
2016, grazie ai contatti dall’architetto Walter Vidale e dalla professoressa
Patrizia Pireni, conoscenti comuni.
Lucio Peressi, Coseano (UD) 1931, int. del 18 gennaio
2008.
Marisa Roman, Parenzo (Pola) 1929 , int. del 26
gennaio 2015.
Maria Rudan, vedova Lehmann, Fiume 1906 – Bolzano 2008,
Zia Mine, int. del 17 luglio 2003 a
Bolzano.
Aldo Segale, Trieste 1942, int. del 28 settembre 2011.
--
Bibliografia
Per vari riferimenti generali si rinvia alla rubrica
in lingua friulana “Cartulinis” della rivista «Sot la Nape» della Società
Filologica Friulana, tenuta dallo scrivente dal 1995, su località friulane e
pure dell’Istria, di Fiume e di Zara.
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Triestino e Goriziano redatto dall’Università di Trieste per conto dell’amministrazione
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Prima Esp. 1910
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Varut 2009 = Elio Varut, “Cartulinis. Albierc Alla Posta
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Varutti 1994 = Elio Varutti, Anelli-Monti
e Anderloni, Udine, Ribis, 1994.
Varutti 2007 = Elio Varutti, Il
campo profughi di via Pradamano e l'associazionismo giuliano dalmata a Udine:
ricerca storico sociologica tra la gente del quartiere e degli adriatici
dell'esodo. 1945-2007, Udine,
Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato provinciale
di Udine, 2007.
Le Vie 1976-1977 = Le vie della
regione Friuli-Venezia Giulia. Friuli – Carnia – Isonzo – Trieste. Guida
stradale automobilistica, a cura di A.F.A. pubblicità, Udine, 1976-1977.
«La Voce del Popolo», annate 2009 e 2017.
Wostry 1934 = Carlo
Wostry, Storia del Circolo Artistico di Trieste, Udine, La Panarie,
1934.
Zannier 1979 = Italo Zannier, Fotografia in Friuli 1850-1970,
Reana del Rojale (UD), Chiandetti, 1979.
Qui ci sono dorsi di fotografie di Carposio, D'Ancona, Kovacich e Lovrovich:
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