Nei documenti storici antichi la città è chiamata:
Wratislavia. Era così nel 1241, quando è distrutta dall’orda tartara. Certi italiani
la confondono con la capitale slovacca: Bratislava o Presburgo. Il Municipio di Breslavia
è al centro della piazza del Mercato. È opera di stile gotico del 1242. Sorge come
Casa dei Mercanti, poi tra il Trecento e il Cinquecento è ingrandito e
trasformato secondo i gusti del tempo fino ad essere come ci appare oggi.
Notturno in piazza del Mercato a Breslavia.
Fotografia di Elio Varutti
Il toponimo italiano di Breslavia si riconduce al tedesco
Breslau. In polacco è Wrocław. Questo è sempre stato un incrocio
di culture germanica e slava, inoltre i traffici mercantili del passato
passavano di qui per portare merci dai territori degli Asburgo fino al Baltico
e viceversa. È crocevia di varie religioni: cattolici, ebrei e protestanti.
La città appartiene al Regno di Polonia nel X secolo, ma poi
è sotto l’influenza del commercio tedesco, appartenendo al Regno di Boemia
(1335). Fu poi degli Asburgo (1526), poi prussiana (1741), tedesca (1871) e nazista (1932). Dopo il
1945 ritorna polacca con forti immigrazioni di polacchi di Leopoli (o L’vov, in
Ucraina), espulsi dai Russi.
La Casa dei grifi e delle aquile, XVI secolo a Breslavia
Col gruppo di Boscolo Tours - aprile 2017 - e la guida polacca osserviamo le
case più pittoresche di piazza del Mercato. Si nota la Casa dei Grifi,
costruita da ricchi pellettieri nel XVI secolo.
Altre due case curiose sono
nell’angolo nord ovest della piazza. Sono dette popolarmente di Hansel e
Gretel, poiché quasi fiabesche, in mezzo ai caseggiati delle potenti famiglie
di mercanti. Le due casettine, una rinascimentale, l’altra barocca, pare che
fossero le case dei chierici. Curiosamente si è trovato, al n. 3, anche uno
stemma simile a quello dei cramars della Carnia, mercanti ambulanti attivi fino
all’Età Moderna.
Breslavia - Portale con lo stemma simile a quello dei cramars del Friuli
La Biblioteca Nazionale ha sede in un elegante edificio
barocco del 1675. La cattedrale di S. Vincenzo è del XIII secolo. È tra le più
ampie e vecchie di Breslavia, purtroppo l’interno è spoglio. Lì vicino c’è la
chiesa della S. Croce, un monumento esemplare della architettura gotica polacca.
Costruita tra il 1288 e il 1350, è dotata di due torri laterali. Solo una è
abbellita da un appuntitissima guglia in rame. L’altra è mozza. L’interno
presenta due aule di culto sovrapposte.
Le case di Hansel e Gretel a Breslavia
La cattedrale di San Giovanni Battista presenta due torri
appaiate che dominano la città. Ha una vita burrascosa. Eretta sulle spoglie di
un edificio romanico del 1158 distrutto dall’invasione tartara, viene
rimaneggiata in stile gotico tra il 1244 e il 1430. Durante la seconda guerra
mondiale è danneggiata per il 70% dai bombardamenti. Viene ricostruita nel
1946-1951 con l’uso massiccio di mattoni. Ecco perché la facciata si presenta
con una massa eccessiva di laterizi, senza transetto. Le due alte torri sono
state rinforzate da crescenti contrafforti. L’interno è interessante con opere
di italiani e di altri artisti.
La Biblioteca Nazionale
Breslavia - Notturno sul Monumento che ricorda i 22 mila caduti polacchi nella strage di Katin, perpetrata dai russi stalinisti nel 1940-1941, per eliminare ufficiali e intellettuali
Breslavia, città di ponti sul fiume Odra
Il vecchio municipio di Breslavia
Breslavia - Carri armati sovietici T 34 (innovativi e vincenti) davanti al cimitero dei caduti russi nel secondo conflitto mondiale
Sitologia
E. Varutti, Il Palazzo del Centenario a Breslavia, 2017.
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