Compreso dal 2006 tra i Patrimoni dell’Umanità secondo
l’UNESCO, il Palazzo fu costruito tra il 1911 e il 1913 a Breslavia.
L’architetto che lo progettò, Max Berg, si è ispirato direttamente al Pantheon
di Roma. La cupola della costruzione ha un diametro interno di 65 metri. È alta
43 metri.
Il Palazzo del Centenario a Breslavia
È un posto simbolico della partecipazione della gente comune.
Imperversavano gli ideali positivisti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del
Novecento, perciò l’alleanza interclassista spinge alla costruzione di questo
edificio per il divertimento cittadino. Ha tutti i 4.310 posti a sedere uguali,
quasi come un simulacro della piena democrazia. Sorge sulla sponda destra
dell’Odra e fu inaugurato durante le celebrazioni del centenario della
battaglia di Lipsia, una delle sconfitte più sonore di Napoleone Bonaparte.
Siamo arrivati qui in pullman col gruppo di Boscolo Tours,
con una guida polacca che ci spiega in italiano le bellezze della sua terra e
risponde gentilmente anche a molte domande di attualità.
La struttura, per il tempo di edificazione, è avveniristica. Eretta
in mezzo ad un parco, tutta in cemento armato, ha una superficie di 3.200 metri
quadrati. Le feste popolari si avvicendarono qui solo fino all’epoca della
Repubblica di Weimar, dato che col nazismo fu sede di adunate politiche,
gagliardetti e svastiche. Subì gravi danneggiamenti dai bombardamenti della
seconda guerra mondiale. La città si arrese ai Russi solo il 6 maggio 1945. Cacciati
i numerosi tedeschi che l’abitavano, fu ripopolata coi polacchi espulsi dalla
zona ucraina di Leopoli, annessa all’URRS.
Oggi il Palazzo del Centenario ospita concerti, eventi di
carattere sportivo ed altre manifestazioni varie. Lì in zona si trovano alcuni
edifici in stile funzionalista, quasi come quello del Palazzo della Regione,
edificato negli anni Trenta, con Hitler al potere.
In particolare si nota il “Pawilon Czterech Kopuł”, originale edificio delle quattro cupole dei primi del Novecento,
opera dell’architetto Hans Poelzig. Già studio di produzione cinematografica,
oggi ospita un museo di arte contemporanea.
L’area è arricchita da un propileo, che con le sue ordinate
colonne concede al Palazzo del Centenario una ulteriore monumentalità. Non si
può evitare un’alta guglia in acciaio di 96 metri, costruita nel 1948, ai tempi
del comunismo polacco. È detta “Iglica”, che in polacco vuol dire: ago.
Nota plurilingue: Breslavia in polacco è: Wrocław. In
slesiano: Wrocłow. In tedesco: Breslau e in ceco: Vratislav.
Il propileo con, al centro, la guglia del 1948 e, sullo sfondo, il Palazzo del Centenario. Fotografie di Elio Varutti
Architettura funzionalista a Breslavia
Una delle quattro cupole del Pawilon Czterech Kopuł
Notturno per il Palazzo della Regione, degli anni Trenta, in stile funzionalista tedesco
Tanti saluti dallo gnomo tipografo, alto come un gingerino. Breslavia è piena di queste buffe sculture, che ricordano quando gli universitari, ai tempi del comunismo, si davano appuntamento stile "flash-mob", vestiti da nani, come metodo di resistenza passiva alla dittatura
Sitologia
E. Varutti, Viaggio a Breslavia, 2017.
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