martedì 3 aprile 2018

Presentato a Udine il libro sul rione San Rocco, di Giorgio Stella

Sembrerebbe una pazzia fare un libro nell’era di Internet, partendo da Internet. Eppure Giorgio Stella ci si è cimentato. 
Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine, in piedi, Federico Vicario, Elio Varutti e Giorgio Stella, alla presentazione del suo libro. Fotografia di Giorgio Ganis

L’ha intitolato: “Ti racconto San Rocco. Storia di un suburbio  tra luoghi e identità”. Dopo che aveva visto tanti, troppi messaggi e fotografie nel gruppo di Facebook intitolato a “S. Rocco quartiere mitico”, ha voluto riordinare le idee, per così dire. Il contenitore digitale, infatti, se ha il pregio di diffondere velocemente foto, messaggi e ricordi, d’altro canto ha il grave difetto di accogliere di tutto e di più, comprese le notizie scorrette o le “fake news”, ossia le bubbole, le fandonie, le bugie. Stella ci è riuscito in pieno a mettere ordine. Il miglior complimento gli è giunto proprio dal popolo di Facebook e degli abitanti dei Casali di San Rocco che gli hanno detto: “Brâf Zorç, tu âs fat propit un biel libri!”.
Era pieno il Salone d'onore della Società Filologica Friulana a Udine per il libro di Stella il 29 marzo 2018. Fotografia di Giorgio Ganis
Non c’è dubbio che sia un biel libri (bel libro). A giudicare dall’alta gradevolezza ricevuta dal volume fresco di stampa, con le sue 254 pagine, nel giorno della presentazione pubblica. L’evento è accaduto il 29 marzo 2018, alle ore 18, nel salone d’onore della Società Filologica Friulana a Udine, in Via Manin, 18 intitolato a Guglielmo Pelizzo. Ha aperto l’incontro affollatissimo il professor Federico Vicario, presidente della Società Filologica Friulana. “Non si vede tanto spesso una sala con così tanta gente – ha detto Vicario – e sono molto contento della nostra collaborazione con l’autore”. Anzi le sue prime parole sono state in marilenghe, rilevando che “il salon al è complen” (posti esauriti).
Ha parlato poi Federico Pirone, assessore alla Cultura del Comune di Udine, che ha patrocinato la pubblicazione, assieme alla provincia di Udine. “Visto il grande successo di pubblico e la validità del libro di Stella – ha detto Pirone, portando il saluto della Civica amministrazione – vorrei sottolineare che San Rocco è proprio un quartiere vivo, non un suburbio, che fa venire in mente qualcosa di marginale e di vita periferica”.
Prima dell’autore, che ha mostrato alcune immagini del rione col computer, è intervenuto il professor Elio Varutti, di cui poco più sotto si presenta una parte della sua Prefazione al testo.
Molte diapositive mostrate da Giorgio Stella per raccontare San Rocco, quartiere udinese. Foto Giorgio Ganis

Dalla Prefazione di Elio Varutti al libro di Stella
Scrivere un libro sul proprio rione come fa Giorgio Stella è la dimostrazione dell’affetto provato per il proprio territorio. Sin dagli anni 1980-1990 in Italia si sviluppano gli studi sul tema dell’appartenenza socio territoriale, sulla spinta delle teorie classiche di Ferdinand Tönnies e Max Weber dedicate alla comunità, in campo sociologico.
Per alcuni studiosi il concetto è assimilabile al sentimento di patria, la “Heimat” del mondo tedesco (luogo natio, piccola patria). Il concetto di Heimat compare nella cultura tedesca a metà del XIX secolo, quando la nascente industrializzazione provocava, in Germania, l’esodo massiccio di popolazione dalle aree rurali verso le grandi città. Allo stesso tempo l’unificazione politica della grande Germania produceva la decomposizione degli staterelli per un unico nuovo Stato tedesco a egemonia prussiana.
Anche in Friuli, dal 1928 si è sviluppato il concetto di “Piccola Patria”, a partire da uno studio di Chino Ermacora, intitolato proprio “Piccola Patria”, per le Edizioni de La Panarie, 1928.
Per altri studiosi l’appartenenza socio territoriale è un fattore che tende a contrastare l’anomia delle città dormitorio e la folla solitaria delle periferie. È del 1950 l’analisi sociologica dal titolo “The Lonely Crowd”  (La folla solitaria) di David Riesman. Nell’era dei tablet, degli smartphone, dei computer e della tecnologia digitale, la folla appare ancor più solitaria. Sia benvenuta allora un po’ di appartenenza socio territoriale. Benvenuta sia l’identità specifica del quartiere pieno di associazioni, gruppi sportivi, circoli ed attività umane come è quello di San Rocco, nella città di Udine.
Elio Varutti al microfono. Foto Giorgio Ganis

Qui il lettore troverà la simpatia dimostrata per un’area geografica particolare con tutti i suoi annessi antropici. Ad interessare non è solo il territorio fisico geografico in sé, ma è l’ambiente antropizzato, cioè con i cambiamenti subiti a causa dell’intervento dell’uomo che ci vive e che ci abita. I ponti, le strade, la ferrovia, i negozi, i parcheggi, i pali della luce e, persino, le antenne della telefonia cellulare rappresentano l’elemento di antropizzazione di una zona, nel bene e nel male.
Il volume non è solo dedicato alla storia del quartiere di San Rocco, nel quadro di una storia della città di Udine. Siamo in presenza di uno specifico approccio di microstoria, in una dimensione europea, con interessanti tratti identitari e linguistici particolari, come certe parole in lingua friulana o in dialetto veneto udinese.
Dov’è il borgo di San Rocco a Udine? Stiamo parlando della zona Nord Ovest del capoluogo friulano. Più precisamente è ad Ovest – Nord Ovest. Uscendo dalla città lungo Viale Venezia, è la parte a sinistra. Il quartiere conta nel 2003 1.758 cittadini (italiani) e 151 stranieri (rappresentando il 7,9% della popolazione). Nel 2013 gli italiani scendono a 1.670 individui, mentre gli stranieri raddoppiano a 347 unità (divenendo il 17%), com’è segnato a pagina 71 del volume di Stella, secondo i dati anagrafici. Anche per loro il libro può essere utile, contenendo la storia, la geografia, l’etnografia e la storia dell’arte della zona.
Fruttivendolo "Da Bianca", anni 1960-1970. Fotografia ripresa dal gruppo di Facebook "SAN Rocco - mitico quartiere"

Oggi dal punto di vista amministrativo San Rocco è stata riunita appunto nella Circoscrizione n. 2 – Rizzi – S. Domenico – Cormôr – S. Rocco. Questo “quartierone” è il secondo più abitato della città con i suoi 21.072 abitanti nel 2017. Ha una superficie territoriale di 10,24 kmq, seconda in città per ampiezza. Come pure secondo in classifica S. Rocco e gli altri borghi, o frazioni, è per densità abitativa con 2.059 residenti per kmq. Vi abitano 10.650 famiglie su 49.781 della città. Poco meno della metà di esse sono mononucleari (4.876), ovvero con un solo componente. I residenti a Udine per cittadinanza straniera sono 2.746 sul totale cittadino di13.965. i maschi sono 1.224 e le femmine 1.522. Tra le principali cittadinanze si annoverano i seguenti paesi: Romania, Albania, Ucraina, Ghana, Serbia, Cina, Kosovo e Nigeria. Fonte dei dati: Anagrafe di Udine e ISTAT.
L'intervento di Elio Varutti, durante la presentazione del libro di Giorgio Stella, che è accanto al computer. Fotografia di Roberto Tuniz

Curiosa è poi la nascita di queste pagine. Tra l’altro l’autore, alla sua opera prima, aggiunge schernendosi, che sarà pure l’ultima. Egli è un appassionato navigatore di Internet. Nel gruppo di Facebook, dedicato all’area di San Rocco, ha trovato molte notizie utili alla storia della zona. Come capita ai lettori di Internet, si trovano pure tante informazioni imprecise, se non false. Soprattutto i dati appaiono mescolati come in uno splendido zibaldone digitale. Non c’è ordine. Non c’è collegamento tra un’informazione e l’altra. È un po’ tutto uno guazzabuglio. Tante fotografie sono commentate in modo utile ad ogni lettore, oppure con commenti della sfera amicale, o goliardica. Non mancano i dibattiti digitali con tanto di insulti, che in qualche caso vengono cancellati, per decenza, dagli amministratori del gruppo di Facebook o di altri siti web e dai social media: Yahoo, Google, LinkedIn e così via.
Presa carta, penna e computer, l’autore ha voluto fare un po’ di ordine in mezzo a tutte queste comunicazioni. A mio modesto parere l’intento è positivo e l’obiettivo è stato raggiunto. È chiaro che questa produzione editoriale non è una enciclopedia sul quartiere udinese di San Rocco. Qui non c’è tutto. Sicuramente qui c’è molto. Ai lettori, comunque, l’ardua sentenza.
Una delle 29 baracche costruite nel 1919 per i senzatetto di Sant'Osvaldo (esplosione polveriera del 1917). Casette semplici, senza acqua, ma con la luce, smantellate negli anni 1960-1970. Fotografia ripresa dal gruppo di Facebook "SAN Rocco - mitico quartiere"

Ho gradito che, tra le citazioni sin dalle prime pagine, vi siano autori come Marc Bloch, Gian Paolo Gri, Furio Bianco, per spaziare in campo nazionale ed europeo. Oppure autori di rango come Gianfranco Ellero e Franco Sguerzi, per restare in campo locale e, persino, progetti e ricerche di alcune scuole e musei friulani. Insomma l’aspetto specifico, il caso particolare, la ristretta vicenda vengono affrontati nelle pagine seguenti non in un’ottica campanilistica, ma secondo l’approccio di apertura ad una comunità più vasta e generale, com’è la Vecchia Europa pur attraversata da qualche sussulto, speriamo passeggero.
Sono stati utilizzati a man bassa anche i dati della cronaca ripresa dai giornali dell’epoca. Forse qualcosa sarà sfuggito, ma ciò dovrà essere fonte di stimolo per realizzare un’altra opera come questa.
Pubblico attentissimo alla presentazione del libro su San Rocco di Giorgio Stella. Fotografia di Roberto Tuniz

Mi sono piaciute molto le interviste effettuate alle perone notevoli, con l’intento di rimpinguare la storia del rione, anzi del suburbio, come era scritto nei documenti dell’Ottocento. Si è voluto dare spazio alle fonti orali, oltre che ai documenti, comunque studiati per le piste fondamentali del presente studio. L’uso delle testimonianze, tecnica di ricerca, peraltro, non da tutti gli studiosi condivisa, sono una parte interessante della storiografia. Rendono le opere più vivaci e la lettura più gradevole, proprio come mi auguro che sia per tutti voi.

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Giorgio Stella, Ti racconto San Rocco. Storia di un suburbio  tra luoghi e identità, [s.e.], Udine, tipografia Marioni, 2018, fotografie in b/n e colori, pp. 254.
Per chi fosse interessato può trovare il volume di Giorgio Stella alla Libreria Tarantola, in Via Vittorio Veneto, 20, 33100 Udine e all’edicola di Via San Rocco n. 150.


Riferimenti bibliografici e recensioni


Viviana Zamarian, “La storia del quartiere di San Rocco raccontata nel volume di Giorgio Stella”, «Messaggero Veneto» 22 marzo 2018.

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Servizio giornalistico, di ricerca e di networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e E.V. Fotografie di Giorgio Ganis e di Roberto Tuniz che si ringraziano per la collaborazione prestata. Altre foto sono riprese dal gruppo di Facebook "SAN Rocco- mitico quartiere".
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L'effervescente pubblico, costituito soprattutto da sanrocchesi alla presentazione del libro di Giorgio Stella su San Rocco. Fotografia di Giorgio Ganis

Pal libri su Sant Roc, borc di Udin, al fevele Federico Vicario, president de Societât Filologjiche Furlane, inte sede de socie in Vie Manin 18. Fotografie di Roberto Tuniz

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