giovedì 19 maggio 2016

Premiazione Giornate del FAI 2016, Udine



Si è svolta a Udine presso l’auditorium “Antonio Zanon” la tradizionale premiazione degli studenti e delle scuole che quest’anno hanno partecipato alle giornate del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI).
L’iniziativa, giunta oramai alla sua 24° edizione, vede impegnati gli studenti nel ruolo di ciceroni in veste turistica per illustrare monumenti solitamente inaccessibili. All'iniziativa ha presenziato pure Laura Stringari, Capo Delegazione del FAI di Udine.

 
Udine - Gli studenti dello Stringher premiati per le Giornate del FAI, col professor Giancarlo Martina, al centro vicino a Laura Stringari, Capo Delegazione del FAI di Udine e a sinistra la professoressa Raffaella Cargnelutti


Alla presenza del sindaco di Udine Furio Honsell, 300 studenti, appartenenti a diversi istituti di Udine, hanno ricevuto l’attestato di partecipazione all’iniziativa culturale. Il fine didattico del progetto è di creare “studenti ciceroni che si mettono in gioco spiegando i siti e il valore storico e culturale che ci circonda”, come ha giustamente sottolineato Beppino Govetto, assessore all’Istruzione, Attività sportive e ricreative della Provincia di Udine. Egli ha inoltre ricordato che "grazie agli studenti tutti noi siamo messi di fronte al bello che ci circonda".
Il sindaco Furio Honsell ha invece rimarcato l’alto valore civico dell’iniziativa e dell’operato dei ragazzi in quanto "la cittadinanza ha dimostrato di apprezzare gli studenti impegnati in questa iniziativa. Nel nostro tempo c'è bisogno di cultura e tale iniziativa si inserisce nel solco della Costituzione che prevede nell'art 9 la tutela e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale. Gli studenti hanno così attuato proprio la Costituzione, smentendo per una volta Piero Calamandrei che la definiva l’incompiuta”.  
Honsell ha poi per ben due volte elogiato i ragazzi dello Stringher, che in questa attività sono stati coordinati dai professori Gina Bastianutti e Giancarlo Martina, per l'impegno profuso presso il bunker del Giardino del Torso, in Via del Sale.
 Rifugio del Giardino del Torso a Udine, uno dei pochi bunker della Seconda guerra Mondiale
 
Storia, arte e cucina sono fattori della nascita dell'eleganza italiana di cui lo Stringher ne è portatore e fautore", ricordando poi anche il buffet “autarchico” proposto dal settore enogastronomico che prevedeva caffè di cicoria, gallette militari e prugne americane, le stesse che gli Alleati elargirono dopo la liberazione ai bambini udinesi. Ciò è emerso dalle fonti orali nelle ricerche svolte all’interno del Laboratorio di Storia della scuola, coordinato da Giancarlo Martina.
Negli ultimi tempi il FAI si è fatto promotore di un’altra iniziativa, cioè un vero e proprio “progetto cicerone”, a cui alcune scuole cittadine hanno già aderito tramite una apposita convenzione proprio col FAI. Tale accordo prevede una collaborazione tra scuole, case di riposo e associazioni per anziani per piccole uscite alla scoperta della città. In questo lo Stringher è antesignano vista la fattiva collaborazione con l'Auser Renato Feruglio di Udine nella realizzazione del progetto "Vieni con noi", che propone tour virtuali del Friuli Venezia Giulia.
 
Un momento della emozionante premiazione

Collegata all’iniziativa e in accordo con l’assessore al turismo e cultura Federico Angelo Pirone lo Stringher ha inoltre intenzione di presentare un video documentario di testimonianze di cittadini udinesi, raccolte proprio durante la giornata del FAI, che hanno vissuto la terribile esperienza dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale e che in quei drammatici momenti avevano trovato rifugio proprio nel bunker del Giardino del Torso.

Gli studenti dello Stringher premiati sono stati i seguenti, distinti per classi:

3^A Tecnico Turistico, GAROFALO ALESSIA, LIFA AMIRA, JOVANOVIC MILENA, PEZ MARISOL, PONTONI EVELYN.

3^B Tecnico Turistico, MARINI RICCARDO, MORANDINI DESIREE', ORIOLI VERONICA, SLOBODIUK MARIEL.

4^ A Tecnico Turistico, ERMIGLIA SOFIA, GUTIC AMINA, IANNOTTI SARA, MACORIG MARTINA, MOROCUTTI SILVIA, PALUMBO BENEDETTA, PERTOLDI GIORGIA, PEVERE THOMAS, PIETOWSKA KAMILA, PUGLIESE ROSSELLA, TODERO FRANCESCA, VIDONI GIADA.

4^ B Tecnico Turistico, MAINARDIS FRANCESCO.

4^ C Tecnico Turistico, CIGNOLA FRANCESCA.

4^ D Tecnico Turistico, PAPA ALUNA, RUSSO ALEXANDRA.

5^ A Tecnico Turistico, DRI EUGENIA, MICHELINI GIULIA, SNAIDERO LINIEN.

5^ B Tecnico Turistico, HALILI ELIDJONA, TOMOVA TEODORA.

5^ C Tecnico Turistico, BROVEDANI ALESSANDRA, DAMIANI GIADA, DOMENGHINI FEDERICA, HABIB JOHANA, LONGHIN SONIA, MARGARITA ALESSANDRA, PREZZA SOFIA, ZORZINI ALISON.

4^ B Enogastronomia, CRISTEA GABRIELA, TAVAGNACCO SAMUELE, TEMPORALE LUCA, ZEFI DONAT, ZILLI DEBORA.

4^ H enogastronomia, ERRATH GIOVANNI, MIGLIORINI RICCARDO.

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Cenno storico sul Rifugio di Giardino del Torso
Udine, Piazza Garibaldi, angolo Via del Sale - Nello spazio compreso tra la loggia e il Palazzo del Torso è presente un rifugio antiaereo interrato, riaperto successivamente al restauro del giardino. In questo bunker, costruito dai nazisti nel 1943, donne, anziani, bambini e uomini hanno cercato riparo durante centinaia di allarmi mentre i bombardieri alleati sorvolavano la città. La vicina scuola Manzoni era adattata a caserma tedesca. Il complesso scolastico Manzoni-Stringher fu utilizzato dai nazisti anche come centro di concentramento dei rastrellati da nazisti, cosacchi e repubblichini.
Il restauro del rifugio, rinvenuto durante i lavori di sistemazione del Giardino del Torso, è stato deciso dal Comune di Udine in memoria delle vittime delle barbarie belliche e come ricordo del coraggio e dei sacrifici della popolazione che, conclusa la guerra, ha partecipato alla pacifica e laboriosa rinascita del Paese e della città. Notizie raccolte dagli operatori dell'Archivio di Stato di Udine.

 Clicca qui per scaricare il libretto del rifugio antiaereo, prodotto dall'Archivio di Stato di Udine.
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Servizio giornalistico e fotografico di Cristiano Meneghel.
Networking and redactional di Elio Varutti


Curiosità: guarda il video sui Cosacchi in Friuli, prodotto dal Laboratorio di Storia dello Stringher nel 2012, con una originale intervista a Sofia Bosari, nata a Kiev nel 1918, figlia dell'emigrazione friulana, poi ritornata in Friuli.

Un'altra Intervista a Sonia Bosari (1918), nata a Kiev (Ucraina) e vissuta a Pinzano (Friuli) sull'esistenza di un campo di concentramento di rastrellati dai nazisti presso le scuole di Largo Ospedale Vecchio a Udine, nel 1944-1945. Nello stesso luogo, in Via Crispi, angolo Largo Ospedale Vecchio, nel 1959, sorse l'Istituto Stringher, che fu attivo lì fino al 2010. A decorrere dal 2010 l'Istituto è trasferito in Via Monsignor Nogara, con delle succursali presso il "Marinoni" e il laboratorio di cucina "Friz", in Via Modotti.

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Questo articolo rientra nelle attività del Centro di ricerca, documentazione e produzione culturale sull’esodo giuliano dalmata, per raccogliere, testi, documenti, interviste e fotografie di quei particolari momenti storici. 
Il Centro di ricerca è sorto all’interno del Laboratorio di storia dell’Istituto Stringher di Udine, di cui è referente il professor Giancarlo Martina.  
È parte del progetto, sostenuto dalla Fondazione Crup, “Storie di donne del ‘900”, che  ha ottenuto, tra gli altri, il patrocinio di: Provincia di Udine, Comune di Udine, Club UNESCO di Udine, Società Filologica Friulana, ANED, ANVGD di Udine.
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