Il 9 settembre 2016, dopo cento anni dall’uccisione sulla
forca austriaca di Nazario Sauro il Comitato Provinciale di Udine
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) organizza una
pubblica manifestazione al Palazzo della Provincia di Udine. Lo ha annunciato
l’ingegnere Silvio Cattalini, presidente del sodalizio degli esuli giuliano
dalmati di Udine dal 1972. «Vogliamo
ricordare un nostro grande eroe istriano – ha detto Cattalini – immolatosi
cento anni or sono per l’italianità delle nostre terre».
L’evento si terrà venerdì 9 settembre 2016, dalle ore 17,00
alle 19,00 presso la Sala Consiliare della Provincia di Udine, a Palazzo
Belgrado, in Piazza Patriarcato 3. Il programma dell’incontro prevede il saluto
del presidente Cattalini e delle autorità presenti. Seguirà la relazione ufficiale
dell’avvocato Piero Sardos Alberini, del Comitato Onoranze a Nazario Sauro.
Il Memorial Nazario Sauro di Udine avviene dopo una analoga e articolata iniziativa svoltasi a Trieste, proprio nel centenario della sua tragica morte, il 10 agosto 2016, sempre a cura del locale comitato dell’ANVGD.
La statua di Nazario Sauro a Trieste
Il 10 agosto 1916 veniva impiccato per "alto tradimento" a Pola dalle autorità austriache Nazario Sauro, nato a Capodistria il 20 settembre 1880. Egli, padre di famiglia e marinaio, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale invece di indossare la divisa dell’impero austro-ungarico esfiltrò verso la sua patria, l’Italia. Seguace delle idee di Giuseppe Mazzini che parlavano di uguaglianza sociale, libertà dei popoli e unità d’Italia, frequentò i circoli istriani irredentisti, che auspicavano cioè l’annessione al Regno d’Italia di quelle terre non ancora liberate dalla dominazione dell’impero asburgico, contro il quale l’Italia si era già cimentata con alterne vicende nelle tre Guerre d’Indipendenza risorgimentali.
Il perfezionamento del percorso unitario e dell’edificazione morale degli italiani ancora difettava: l’ingresso in guerra il 24 maggio 1915 sarebbe stato decisivo in tal senso e, tra gli esempi di patrioti e martiri dell’italianità, Nazario Sauro conquistò un ruolo di primo piano per la fermezza dimostrata durante il processo che lo condannò a morte e per l’audacia con cui in precedenza aveva guidato incursioni della marina da guerra italiana sulla costa dell’Adriatico orientale.
Con l’entrata in guerra dell'Italia, Sauro, esperto marinaio mercantile, si arruolò volontario nella Regia Marina Italiana, dove ottenne il grado di tenente di vascello di complemento (23 maggio 1915). Fu destinato alla Piazza Militare Marittima di Venezia e nelle missioni operò spesso con il nome di copertura di Nicolò Sambo allo scopo di eludere eventuali sospetti della sua reale identità in caso di cattura.
Con l’entrata in guerra dell'Italia, Sauro, esperto marinaio mercantile, si arruolò volontario nella Regia Marina Italiana, dove ottenne il grado di tenente di vascello di complemento (23 maggio 1915). Fu destinato alla Piazza Militare Marittima di Venezia e nelle missioni operò spesso con il nome di copertura di Nicolò Sambo allo scopo di eludere eventuali sospetti della sua reale identità in caso di cattura.
Le sue operazioni militari
In 14 mesi di attività Sauro compì oltre sessanta missioni. All'inizio del conflitto fu impiegato come pilota pratico a bordo di piccole siluranti e torpediniere in azioni e missioni lungo le coste istriane e nei canali della Dalmazia per la posa di mine per creare sbarramenti davanti ai porti austriaci o lungo le rotte costiere istriane e dalmate che utilizzavano le navi austro-ungariche quando dovevano affrontare il mare aperto.
Il 30 luglio 1916 si imbarcò a Venezia sul sommergibile “Giacinto Pullino”, al comando del tenente di vascello Ubaldo Degli Uberti, con il quale avrebbe dovuto effettuare un’incursione su Fiume, ma l’imbarcazione, spostata improvvisamente dalla corrente, andò ad incagliarsi sullo scoglio della Galiola, all’imbocco del golfo del Quarnero. Risultati vani tutti i tentativi di disincaglio, distrutti i cifrari di bordo oltre alle apparecchiature e, predisposta per l’autoaffondamento, l’unità fu abbandonata dall’equipaggio e Sauro, allontanatosi volontariamente da solo su un battellino, venne intercettato dal cacciatorpediniere austriaco “Satellit” e fatto prigioniero. Alla cattura seguì il processo nel tribunale della Marina austriaca di Pola e la condanna a morte, dopo averlo crudelmente messo a confronto con la madre, fatta venire apposta dai campi di internamento dell’Austria interna, dove i sudditi italiani dell’Istria vennero deportati dagli austriaci.
Il sommergibile "Giacinto
Pullino", Per la fotografia si ringrazia il sito http://www.sommergibili.com/pullino.htm
Il Comitato Onoranze a Nazario Sauro
Il Comitato Onoranze a Nazario Sauro, di cui l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia figura tra i fondatori e promotori, svolge per questo ogni anno una commemorazione in memoria dell’illustre capodistriano nel giorno della sua impiccagione. Ricorrendo il centenario dell’evento, la consueta manifestazione presenta stavolta un programma più ampio, nobilitato da prestigiosi patrocini (Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Stato Maggiore della Difesa, Comune di Trieste, Comune di Trento, Comune di Gorizia, Provincia di Trieste, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Prefettura di Trieste, Questura di Trieste) e da un Comitato d’Onore con illustri adesioni. La giornata del 10 agosto segna solamente l’inizio di un calendario di iniziative in tutta Italia che dopo il periodo estivo si rivolgeranno alle scuole intitolate a Nazario Sauro, ai Comuni che lo ricordano nella toponomastica e alle istituzioni militari per onorare le caserme a lui dedicate.
I componenti del Comitato Onoranze a Nazario Sauro
Attualmente nel Comitato d’Onore figurano le seguenti autorità: professoressa Ester Capuzzo (Università La Sapienza di Roma). Mons. Giampaolo Crepaldi (Vescovo di Trieste). Professor Giuseppe de Vergottini (professore emerito Alma Mater Studiorum - Università di Bologna). Commendator Roberto Dipiazza (Sindaco di Trieste). Prof. Maurizio Fermeglia (Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Trieste). Avvocato Carlo Giovanardi (Senatore Emilia-Romagna). Senatore Pietro Grasso (Presidente del Senato della Repubblica). Generale Claudio Graziano (Capo di Stato Maggiore). Dott. Franco Iacop (Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia). Bruno Marini (consigliere regionale Friuli Venezia Giulia). Prof. Giuseppe Parlato (Università Internazionale di Roma). Prof. Stefano Pilotto (MIB School of Management - Trieste). Onorevole Emanuele Prataviera (Deputato Veneto). Prof. Gaetano Quagliariello (Senatore Abruzzo). On. Ettore Rosato (Deputato Friuli Venezia Giulia). Prof. Fabio Todero (Istitituto regionale per la Storia del Movimento di Liberazione – Trieste). Prof. Stefano Zecchi (Università degli Studi di Milano). Cavaliere Rodolfo Ziberna (consigliere regionale Friuli Venezia Giulia). Dott. Umberto Zuballi (Presidente del TAR Friuli Venezia Giulia).
Nota
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Una versione di questo articolo è stata pubblicata su
infofvg.it il 31 agosto 2016, col titolo: “Memorial Nazario Sauro a Udine, 9 settembre 2016”.
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