È la seconda parte di questo grande evento che ha per
direttore artistico Giulio Menossi. In questo articolo si intende dare un’anteprima
delle opere per assaporarne la loro piena bellezza mentre sono nella fase di
costruzione. È un vero e proprio Work in progress.
Udine, Laboratorio Menossi, artisti all'opera per il 5° simposio, ottobre 2018. Fotografia di Elio Varutti
Intitolata “Verso la luce / To the Light. Via Crucis” questa
quinta edizione del simposio di mosaico “Città di Udine” è attiva dal 1° al 13
ottobre 2018. La presentazione ufficiale delle opere compiute si tiene il 13
ottobre alle ore 18,30 presso la sala Aiace, nella Loggia del Lionello, in
piazza Libertà.
L’evento ha come leitmotiv “Il mosaico, veicolo di incontro e
integrazione sociale”. Non a caso tra gli organizzatori primeggia l’Associazione Insieme con Noi di Udine, presieduta da Germano Vidussi, e l’Azienda Sanitaria
Universitaria Integrata di Udine Centro Socio Riabilitativo Educativo (Csre) di Via Laipacco, ospitante 22
persone con disabilità intellettive.
Tra i patrocinatori dell’evento, di respiro internazionale,
troviamo la Provincia di Udine, il Comune di Udine e la Regione Autonoma Friuli
Venezia Giulia, col sostegno della Camera di Commercio di Udine, di
Confindustria, oltre ad una serie di primarie aziende private.
Molti autori si sono espressi riguardo al concetto di arte e
sul mutamento della nozione stessa di arte. Sono ancor troppi oggi che reputano
il mosaico un’ottima forma di artigianato, anziché un’arte a se stante. Penso che
guardando le opere di questo 5° Simposio musivo “Città di Udine” molti
visitatori avranno occasione di vivere delle sensazioni positive, emozionanti e
di grande spiritualità.
La bellezza qui è messa in primo piano. Noi tutti e la città ne usciremo arricchiti; è come un'esperienza formativa. Grazie all’opera di queste eccezionali mosaiciste possiamo cogliere una resa estetica elevata, forse liberandoci dai preconcetti e dai sostrati culturali pregressi. Gustate l’aura che pervade questi capolavori. Lasciatevi portare con la fantasia dai colori luccicanti delle tessere musive, come vi ha incantato una poesia di un bravo poeta o come vi è piaciuta la musica di un celebre compositore.
La bellezza qui è messa in primo piano. Noi tutti e la città ne usciremo arricchiti; è come un'esperienza formativa. Grazie all’opera di queste eccezionali mosaiciste possiamo cogliere una resa estetica elevata, forse liberandoci dai preconcetti e dai sostrati culturali pregressi. Gustate l’aura che pervade questi capolavori. Lasciatevi portare con la fantasia dai colori luccicanti delle tessere musive, come vi ha incantato una poesia di un bravo poeta o come vi è piaciuta la musica di un celebre compositore.
Piccola presentazione delle
artiste al Simposio di Ottobre 2018
Sono entrato nel Laboratorio di Giulio Menossi, in Via
Zoletti a Udine, mentre le mosaiciste erano al lavoro. Spero di non averle
disturbate e spero che non si risentano per i quattro pensieri estetici che mi
permetto di proporre qui di seguito al lettore curioso.
Adriana Mufarrege, di Cordoba, in Argentina, punta su un
grande viso divino che quasi non vuol stare dentro i confini stretti della
tavola. Si direbbe che è uno zoom esagerato, ma carico di fede. Anzi è una fede,
alto livello di spiritualità, che si scontra in veste estetica con la
materialità delle pietre dure utilizzate nella composizione. L’artista,
infatti, alterna alle classiche tessere musive anche dei grandi pezzi di pasta
vitrea o di pietre tagliate con una maestria rilevante.
Di Angela Zimek, di Klagenfurt (Austria) noto una stilizzata tavola
musaica con una croce e due forme tondeggianti, una azzurra e l’altra rossa. Mi
sbilancerò un po’, ma mi vengono alla mente i disegni di Paul Klee. Non so se
sono le ali di qualche angelo, so che c’è molta tensione spirituale in questi semplici
pezzetti di pasta vitrea elaborati dalla Zimek.
Ayelet
Sela, di Tel Aviv (Israele)
Molto figurativo è il mosaico statu nascenti di Ayelet Sela,
di Tel Aviv (Israele). Due mani aperte, simbolo di saluto, di accoglienza e di
aiuto spiccano nella parte alta di questa opera con un robusto corpo umano al centro
dell’interesse, che sembra fuoriuscire dalla tavola su cui poggia. Chissà perché
me la fa avvicinare, forse per le forme, alle terracotte dei Della Robbia.
Fa uso di chiodi Irit Levy, del Principato di Monaco. Pittrice
valente, si lascia qui andare verso un’arte materica e di stampo figurativo. Spicca
un viso dolorante al centro del lavoro in un luccichio continuo. Tale effetto è
dovuto alle teste dei chiodi piantati nella zona della barba, dei capelli e del
volto ieratico, poi c’è un pregevole tributo di tessere musive da evocare forme bizantine.
Irit
Levy, del Principato di Monaco
Altra opera tridimensionale è quella della greca Olga Goulandris, di Atene. Si nota un oggetto con colori molto chiari, su cui
prevalgono varie tonalità di bianco e, niente meno, che dei pezzi di porcellana.
In un angolo c’è poi la croce, greca naturalmente, segno di spiritualità forte
e di alta introspezione.
Sibel Akkaba, di Istanbul in Turchia, presenta un’opera
tridimensionale a toni chiari al centro, mentre nelle estremità prevalgono le
tessere musive rossastre e scure. Allora la luce è al centro dell’attenzione dell’osservatore
che noterà non solo mosaico nell’opera, ma anche qualche sassolino e
addirittura un ninnolo, forse a significare che l’arte, oltre che rottura della
quotidianità, è anche felicità.
Olga
Goulandris, di Atene (Grecia)
È come un velo chiaro il mosaico in costruzione di Vanessa Rivera, di San Juan (Portorico) con qualche venatura di rosso e arancione. Non si
accontenta dello spazio piano, lavora in forme tridimensionali pure lei, come
molte di queste eccelse artiste del 5° Simposio “Città di Udine”. La Rivera incolla
le tessere musive su un telo trattato, suppongo, a dimostrazione della estrema
libertà di composizione che offre il mosaico.
--
--
La finalità generale dell’evento, come è stato detto nel 2017
alla prima edizione del Simposio “Città di Udine”, è di realizzare delle opere
sul tema della Via Crucis per la chiesetta sita in Via Baldasseria Media, nella
parrocchia di San Pio X.
Sibel
Akkaba, di Istanbul in Turchia
--
I prossimi appuntamenti
internazionali sul mosaico
Le stupende opere musive di questa rassegna saranno in
esibizione anche a Cormòns (GO) dal 19 ottobre al giorno 11 novembre 2018 presso
il Museo del Territorio assieme
ai lavori del Simposio di Clauiano, frazione di Trivignano Udinese, in mostra
dal 24 giugno al 7 luglio 2018. Dal 21 luglio al 26 agosto sono state in
esposizione a Grado (GO) preso la Casa della Musica. La rassegna di Clauiano e
Grado aveva per titolo: “Essentia musiva. Forme e colori in movimento”. Ecco i
nomi delle mosaiciste eccezionali di Essentia
musiva: Aida Valencia (Messico), Elcira Reif Russomano (Brasile), Gülcin Sökökü
(Turchia), Helga Dangel (Germania), Liliana Waisman (Argentina), Mari Sangoi
(Brasile), Paulina Lagos Lehudé (Cile), Pini Ben Gur (Israele), Ronit Strum
(Israele), e Yumie Wakatsuki (Giappone).
Sitologia
- Elio Varutti, Sette mosaiciste di fama internazionale. Mostra in Baldasseria, Udine, 2018,
on-line dal giorno 8 settembre 2018.
- Video del Simposio Internazionale di mosaico "città di Udine" 2^ parte, a cura di Associazione Insieme Con Noi, Udine. In Facebook on-line dal 12 ottobre 2018. Si ringrazia Germano Vidussi.
- Video del Simposio Internazionale di mosaico "città di Udine" 2^ parte, a cura di Associazione Insieme Con Noi, Udine. In Facebook on-line dal 12 ottobre 2018. Si ringrazia Germano Vidussi.
---
Servizio giornalistico e fotografico di Elio Varutti. Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti.
Nessun commento:
Posta un commento