I temi del dialogo e della pace sono stati al centro
dell’attenzione di un convegno svoltosi a Zara il 10 novembre 2018 presso la
Comunità degli italiani.
Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Franco Fornasaro,
in piedi, parla del suo libro Gli appunti di Stipe, vicino a Rina Villani,
Bruna Zuccolin e Emilio Fatovic. Fotografia di Elio Varutti
Ha aperto i lavori dell’incontro Rina Villani,
presidente della Comunità degli Italiani di Zara, dicendo che “questa sera
verrà presentato un libro del dialogo, per parlarsi, per capirsi e mantenere
vive le culture dell’Adriatico orientale”.
La Villani poi ha dato la parola a Bruna Zuccolin, presidente
del Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia
Dalmazia (ANVGD), rappresentante anche dell’ERAPLE di Udine. Zuccolin ha letto
una toccante intervista di Anna Maria Pittana a Silvio Cattalini, definito il comandante degli esuli, uomo di pace
e promotore della politica del disgelo tra le due sponde del Mare Adriatico.
La
figura dell’ingegnere Cattalini, nato a Zara nel 1927 e morto a Udine nel 2017,
è stata rievocata dal professor Elio Varutti, vice presidente dell’ANVGD di
Udine. Cattalini, che fu presidente dell’ANVGD di Udine dal 1972 al 2017, fu il
primo a lanciare le crociere della pace negli anni novanta da Trieste verso
l’Istria, Fiume, Zara e Ragusa.
Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Elio Varutti mostra il Memorial Cattalini, in piedi, vicino a Rina Villani,
Bruna Zuccolin e Emilio Fatovic. Fotografia Archivio Comunità degli italiani di Zara
Durante lo stesso incontro Emilio Fatovic, nato a Zara nel
1948 e oggi Consigliere del Comitato Economico Sociale Europeo di Bruxelles, ha
presentato il libro di Franco Fornasaro, intitolato Gli appunti di Stipe, tradotto nel 2017 in Stipove bilješke. È un romanzo documentario bilingue, italiano e
croato, sui rapporti tra i popoli dell’Adriatico orientale, per far conoscere
ai giovani le radici della storia. “Per me è un onore incontrarsi – ha aggiunto
Fatovic – per tenere assieme le culture del mondo slavo con il mondo latino,
perché sono convinto che tali culture non si devono perdere, dato che la
diversità va coltivata per restare uniti”.
“Qui esistono delle culture – ha detto Fornasaro stesso,
ultimo relatore – del mondo italiano e di quello croato che si devono coltivare nel segno della pacificazione in dimensione europea”.
La traduzione croata in Stipove
bilješke è della giornalista di Fiume Helena Labus Bačić e della lettrice
Martina Crnolatec. La prima edizione italiana del testo, a cura dell’ANVGD di
Udine, è del 2015. Per la seconda edizione ha collaborato l’Ente Regionale Acli per i Problemi dei
Lavoratori Emigrati (ERAPLE).
Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Elio Varutti, da sinistra, Franco Fornasaro, Rina Villani,
Bruna Zuccolin e Emilio Fatovic. Fotografia di Giorgio Gorlato
Il libro di Fornasaro,
Gli appunti di Stipe
Con “Gli appunti di Stipe” Franco Fornasaro ha scritto il suo
ottavo romanzo, edito nel 2015 dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia
Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine.
L’autore, di origine istriana, lo propone, dal dicembre 2016,
in formato bilingue (italiano e croato), tanto per dimostrare ancor di più il
suo essere scrittore di frontiera, alla maniera di Fulvio Tomizza, come egli
stesso ama ricordare. Detto volume è già stato presentato a Udine, a Pasian di
Prato, Tarcento, Martignacco e Gorizia, in Italia. Ci sono state, inoltre,
alcune presentazioni in Istria (Slovenia) e a Fiume (Croazia).
Il compianto presidente dell’ANVGD di Udine, Silvio
Cattalini, ha voluto fermamente questo volume documentario, che ha un valore
didascalico ed è stato scritto con pacatezza e spirito di dialogo,
proiettandosi in una dimensione europea. “Qui ci sono documenti importanti –
diceva Cattalini, il Comandante degli esuli – che dovrebbero essere noti agli
abitanti delle due sponde dell’Adriatico”.
Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Una parte del pubblico attento in sala per il Memorial Cattalini e la presentazione del libro di Franco Fornasaro, Gli appunti di Stipe. Fotografia di Giorgio Gorlato
In seguito Fornasaro ha spiegato che il suo è un romanzo
documentario, perché cerca e cita i documenti storici dal Risorgimento in poi.
“Da bambino – ha aggiunto Fornasaro – ho dovuto assistere in un negozio di
fruttivendolo a Trieste alle offese pronunciate nei confronti di mia madre, che
erano del tipo: “Bruta ‘sciava torna in
Istria”.
“Le vicende qui narrate – ha scritto nella prima edizione
Silvio Cattalini, presidente ANVGD di Udine, dal 1972 al 2017 – inquadrano le
sofferenze e le ricchezze di un popolo diviso dalla Storia, vale a dire gli
italofoni e gli italiani dell’esodo e dei rimasti”. Il testo, di 176 pagine, è
corredato da originali carte geografiche della Balcania, con tutti i
cambiamenti di bandiera subiti nel Secolo
breve. Si pensi che alla metà del Settecento, tutto l’Adriatico era per la
Repubblica di San Marco, niente altro che il Golfo di Venezia, considerati i
porti e i territori veneziani posseduti da secoli in Dalmazia, fino in Morea
(Peloponneso greco) e oltre.
Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Franco Fornasaro, con il suo libro Gli appunti di Stipe, vicino a Bruna Zuccolin e Emilio Fatovic. Fotografia di Giorgio Gorlato
Con Gli appunti di
Stipe ci si pone in una visione di pace e di stampo europeo, nei rapporti
tra italiani, sloveni e croati. Ciò rientra nello spirito di fondo della Legge
30 marzo 2004 n. 92, che istituì il Giorno del Ricordo, col fine di conservare e rinnovare “la memoria della tragedia
degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre
degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa
vicenda del confine orientale”.
Fornasaro ha ricordato che la cultura italofona va, lungo
l’Istria, Fiume e la Dalmazia, da Muggia a Dulcigno, in Montenegro, dove di
recente e, nonostante quello che è successo con le guerre balcaniche degli anni
Novanta, 2017 cittadini si sono dichiarati di lingua e cultura italiana.
Proprio nelle scuole delle Bocche del Cattaro (Montenegro), di recente, un
volume di Fornasaro è stato adottato come libro di testo. Il volume in
questione è intitolato “L’Adriatico di Gino / Gino, evo Jadrana! ”, dell’editore Tiskara Šuljić, ERAPLE-FVG, 2013.
La duplice edizione, in lingua italiana e croata, è stata ispirata patrocinata
e realizzata dall’Ente Regionale ACLI per i Problemi dei Lavoratori Emigranti
del Friuli Venezia Giulia (ERAPLE-FVG). Con la sigla ACLI si intende
Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani. Con tale opera editoriale l’ente
suddetto ha voluto solennizzare l’entrata della Croazia nell’Unione Europea, valorizzando
la collaborazione in atto da tempo con la Comunità degli Italiani di Fiume.
Detta meritoria iniziativa su L’Adriatico
di Gino / Gino, evo Jadrana! è stata
supportata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ed ha ricevuto il
patrocinio della Federazione ACLI Internazionali, della sede del Belgio.
Zara, Biblioteca della Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Rina
Villani, presidente del sodalizio. Fotografia di Giorgio Gorlato
Il pubblico di Zara
Il convegno zaratino si è concluso con un vivace dibattito.
La signora Giuliana Riggio è intervenuta per accennare alla sua “scelta di
vivere a Zara, avendo un padre siciliano e un marito serbo croato e avendo
insegnato per molto tempo a Gorizia e a Brescia”. La signora ha aggiunto di “aver recepito
la voglia di essere in pace tra i popoli”. Un signore zaratino di nascita ha
lamentato che la Comunità degli italiani di Zara non è sempre al centro
dell’attenzione delle istituzioni e delle associazioni del Bel Paese, “invece
ricordo e ringrazio, ad esempio, il Comune di Monza per quanto ha fatto in
occasione del Giorno del Ricordo,
come altri comuni limitrofi della Lombardia”.
Giorgio Gorlato, esule da Dignano d’Istria a Udine, ha voluto
rimarcare “l’importanza della comunicazione e dell’attività nelle scuole, tra i
giovani, come sapete fare qui a Zara, proprio voi della Comunità degli italiani,
perché è importante operare con sentimenti di pace tra i popoli”.
Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Franco Fornasaro, col suo libro Gli appunti di Stipe, vicino a Rina Villani,
Bruna Zuccolin e Emilio Fatovic. Fotografia Archivio ANVGD Udine
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Una recensione al libro di Fornasaro, del 2015-2016, è
comparsa su «La Voce del Popolo», Quotidiano dell’Istria e del Quarnero a firma
di Rosanna Turcinovich Giuricin, “Gli appunti di Stipe in italiano e in croato perché i giovani conoscano le radici della storia”, nel web dal 31 dicembre
2016.
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Rassegna stampa
Da “IL PAIS” del 13.11.2018, con il titolo: “Incontro di pace a Zara tra italiani e croati”.
http://www.ilpais.it/2018/11/13/incontro-di-pace-a-zara-tra-italiani-e-croati/.
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Sul web in lingua croata on-line dal 10 novembre 2018: Stipine bilješke - priče rođenog Zadranina
Silvia Cattalinija
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Zara, Comunità degli italiani, 10.11.2018 – Rina Villani riceve alcuni ospiti dell'ANVGD di Udine, Bruna Zuccolin, Franco Fornasaro e Elio Varutti. Fotografia Archivio ANVGD Udine
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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah
Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Si ringraziano per la
collaborazione alle immagini: Giorgio Gorlato, Rina Villani e E. Varutti.
Fotografie da collezioni private citate nell’articolo, dall'archivio della Comunità degli italiani di Zara e dall’archivio
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato
Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine.
Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di
Udine è Bruna Zuccolin.
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