È una novità che una libreria dedichi un pomeriggio al Giorno del Ricordo. È accaduto alla Libreria Tarantola di Udine lo scorso 16 febbraio
2017 alle ore 18.
Udine, Libreria Tarantola, Mauro Tonino, Giuseppe Liani, in piedi, e Ivan Buttignon. Fotografia di E. Varutti
C’è stata una larga partecipazione di pubblico. Il moderatore
dell’incontro era Giuseppe Liani, già giornalista della RAI. Il titolo
dell’evento era: "Segreti
e tragedie del Confine Orientale".
Liani ha dato la parola a Elio Varutti, del Consiglio Direttivo dell’Associazione
Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) Comitato provinciale di Udine, che ha
portato il saluto dei dirigenti dell’associazionismo degli esuli giuliano
dalmati, in particolare dell’ingegnere Silvio Cattalini, presidente dal 1972
del sodalizio.
Era presente anche Renata Capria D’Aronco, presidente del
Club UNESCO, che ha portato il saluto ai presenti e agli autori della serata
culturale. Ha poi avuto la parola Alfredo Gon, dell’Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia (ANPI) di Manzano, che ha salutato gli organizzatori e gli
autori dell’incontro.
In seguito è intervenuto Mauro Tonino, autore di “Rossaterra”, un romanzo basato sulle testimonianze di esuli e rimasti d’Istria. Lo
scrittore ha voluto citare anche vari documenti storici, leggendo alcuni brani
dai diari di Galeazzo Ciano e da altri personaggi per far capire che l’Istria e
Trieste erano considerate perse, per l’espansionismo nazista e croato. «C’è ritrosia a raccontare da parte degli
esuli giuliano dalmati – ha esordito Tonino – perché fino a poco tempo fa non
venivano trattati bene da molte persone. Io mi sono fatto raccontare da Marino Cattunar, esule da Villanova di Verteneglio, l’uccisione nella foiba di suo
padre da parte dei titini. Siamo anche andati vicino alla foiba di Vines,
accompagnati dalla gente del posto e il proprietario del terreno ci raccontò
che lui vide nel 1945 i titini che buttavano giù gli italiani e, pochi giorni
dopo, non voleva passare vicino a quel bosco perché si sentivano i lamenti dei
moribondi».
Ha poi parlato Ivan Buttignon, autore di “Trieste segreta 1945-1949. Le vicende mai raccontate”. Premesso che nelle guerra ci sono anche
degli atti di umanità, Buttignon ha spiegato i tre punti principali del suo
volume. «C’è stato un tentativo di
invasione jugoslava di Trieste – ha detto l’autore – tra il 15 e il 16
settembre 1947, con pattuglie infiltratesi dal valico di Fernetti, ma poi tutto
rientrò, a questa vicenda fecero seguito i Patti di Brioni tra Jugoslavia e
Stati Uniti d’America tra agosto e novembre 1948 e infine, vorrei spiegare le
posizioni variegate sulla Venezia Giulia dei comunisti di Trieste rispetto a
quelle del PCI di Roma».
Poi in sala c’è stato un acceso dibattito. Tra le prime domande
rivolte agli autori non poteva che esserci l’eccidio di Porzus, che rappresenta
ancor oggi un nervo scoperto della politica nel confine orientale. Poi anche la
pulizia etnica dei titini in Istria, a Trieste e Gorizia, il Centro di Smistamento Profughi di Via Pradamano a Udine, da dove passarono oltre
centomila rifugiati d’Istria, Fiume e Dalmazia. Infine certi quesiti erano sul
manovratore dei comunisti triestini, Vittorio Vidali che comunicava preferibilmente con
l’URSS, invece che con Via Botteghe Oscure, sede del PCI.
Sempre il 16 febbraio 2017, per il Giorno del Ricordo, alle
ore 20,30 a Castions delle Mura, frazione di Bagnaria Arsa, in provincia di Udine, presso la sala
ricreativa “don Aldo Sepulcri”, per l’organizzazione del "Gruppo Teatro
Concerto - Le Scùelute", c’è stata la presentazione di "Rossa terra",
di Mauro Tonino. In quel contesto l’autore ha parlato anche della complessa
questione del confine orientale 1943-1947, riportando anche fatti e vicende
poco note.
Udine, Libreria Tarantola, Alfredo Gon, dell'ANPI di Manzano
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