Riceviamo e
pubblichiamo questo comunicato di Lucio Toth, presidente onorario
dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD). Si riferisce alla
morte di Predrag Matvejević, avvenuta a Zagabria,
lo scorso 2 febbraio 2017. Grande intellettuale europeo, Matvejević è stato uno
scrittore e accademico jugoslavo di cittadinanza croata, naturalizzato
italiano. Docente di letterature alle università di Zagabria, Parigi e Roma, si
è fatto conoscere per il saggio del 1987 “Breviario mediterraneo”, interessante
studio della storia culturale dell’area del Mediterraneo. È stato tradotto in oltre venti lingue. (Elio
Varutti)
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Ecco le belle parole di Lucio
Toth:
«Predrag Matvejević, innamorato dei nostri mari, cercava la
verità nel caos della storia. Egli era nato a Mostar, la città erzegovese sulla
Narenta, con le chiese ortodosse, il suo ponte, le moschee. Non era nato sul
mare, ma del nostro Adriatico si innamorò, lui di padre russo. Nei suoi libri
si fece cantore della bellezza del Mediterraneo, delle sue coste, delle sue
isole, della sua poesia, della sua storia, anzi delle sue tante storie, intrise
spesso di una fosca barbarie.
Per il suo distacco dalle convenzioni politiche, l’onestà
intellettuale e la profonda conoscenza degli eventi, non risparmiò la sua
comprensione e vicinanza per noi, esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla
Dalmazia.
Consapevole di una comunanza di destini amava le stesse cose
che amiamo noi, istriani e dalmati: il nostro mare, le sue scogliere, le
bianche città edificate nei millenni.
Non sempre trovò empatia dall’altra parte dell’Adriatico.
Troppo amico della verità per gli ottusi nazionalismi che hanno aperto il XXI
secolo».
Lucio Toth, Trieste
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Si ringrazia per la pubblicazione e diffusione della
fotografia: www.balcanicaucaso.org
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