giovedì 18 ottobre 2018

Sociologia del ricordo. Esodo giuliano dalmata, corso all’UTE di Udine


Il 15 ottobre 2018 si è svolta la inaugurazione del corso semestrale di Sociologia del ricordo. Esodo giuliano dalmata presso l’Università della Terza Età (UTE) di Udine. 
Le lezioni saranno tenute dal professor Elio Varutti, laureato in Sociologia nel 1977 all’Università di Trento e specializzato in Storia (1998) e in Metodologia delle Lingue minoritarie all’Università di Udine (2006). 
Il titolo del primo incontro verteva sul “Concetto di esodo di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia”. È stata Bruna Zuccolin, presidente del Comitato provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), a salutare gli iscritti e a spiegare “la continuità con le lezioni sulle terre perse dell’ingegnere Silvio Cattalini, nostro presidente dal 1972 al 2017, quando è venuto a mancare e Varutti rappresenta proprio la continuazione del nostro impegno nel settore della didattica”. La Zuccolin ha pure accennato alle tante iniziative dell’ANVGD di Udine, per il Giorno del Ricordo e per la cultura e la storia dell’Istria e della Dalmazia, oltre alle gite alle presentazioni di libri e alle commemorazioni religiose e patriottiche.
Il corso di studi storico sociologici, giunto al secondo anno di attività, è una esclusiva non solo in regione, ma molto probabilmente, pure a livello nazionale. Le lezioni si terranno dal 15 ottobre 2017 al 28 gennaio 2019 ogni lunedì, dalle ore 16 alle 16,50 alla UTE di Udine, in Viale Ungheria. Il nuovo corso entra a far parte dell’offerta formativa dell’istituzione universitaria friulana (UTE) per il primo semestre dell’anno accademico 2017-2018 per un totale di 15 ore di lezione.

Intervento di Elio Varutti
La premessa è che la Sociologia è quella scienza che studia i fatti sociali considerati nelle loro caratteristiche costanti e nei loro processi. Allora l’attenzione sarà incentrata sullo studio dell’esodo giuliano dalmata. come fatto sociale nelle sue caratteristiche e nei suoi principali processi e insiemi di comportamenti. Verranno analizzati i suoi aspetti storici, geografici, linguistici, nonché i processi culturali prodotti nelle letterature dell’esodo d’Istria, Fiume e Dalmazia. Il corso sarà aperto ai contributi ed alle testimonianze degli esuli e dei loro discendenti, intervenuti in modo costruttivo sin dalla presentazione dello stesso evento.
La programmazione didattica (allegata in un’immagine) prevede una serie di 15 lezioni frontali e partecipate dai discenti sui contenuti elencati qui di seguito. È prevista l’utilizzazione di diapositive da vedere in Power Ponit mediante l’utilizzo del computer connesso a Internet, per poter vedere parti di alcuni filmati dal web.
Fin dalla sua comparsa nell’ambito delle scienze sociali ad opera di Maurice Halbwachs (1950), la nozione di memoria collettiva è sempre apparsa problematica: concetto complesso e multidimensionale che, poiché significa troppo, rischia di non significare più nulla. Tuttavia, esiste e diamo per scontata l’idea che i membri delle collettività condividano dei ricordi. Diamo per scontato anche che questi ricordi abbiano un qualche significato per coloro che li elaborano, fosse anche il semplice, quanto semplicistico dovere di memoria.

L’idea di una memoria collettiva ci appare naturale. È intesa non tanto nel senso di memoria della società che ricorda al pari del cervello e della coscienza individuali, quanto nel senso che è possibile rintracciare i ricordi collettivi e condivisi che i membri delle collettività ricostruiscono sulla base delle istanze del presente e in funzione dei loro progetti futuri.
Ma come agisce la memoria?
Cosa significa che i gruppi ricostruiscono il loro passato sulla base delle istanze del presente e in funzione del progetto futuro?
Per comprendere come e perché la memoria opera nel presente delle collettività occorre osservare come essa viene esperita e attivata dagli individui e dai gruppi.
Le pratiche della memoria costituiscono, in questo senso, specifici modi di trasformare il passato in un passato che dura, che resta. È così per i fatti della Shoah e per le vicende dell’esodo giuliano dalmata, come si cercherà di dimostrare nel corso di studi.


Bibliografia essenziale
- Gasparini A., Del Zotto M., Pocecco A., Sterpini M., Esuli nel mondo. Ricordi, valori, futuro per le generazioni di esuli dell’Istria-Dalmazia-Quarnero, Gorizia, ISIG, ANVGD, 2008.
- Gasparini A., Del Zotto M., Pocecco A., Sterpini M., Esuli in Italia. Ricordi, valori, futuro per le generazioni di esuli dell’Istria-Dalmazia-Quarnero, Gorizia, ISIG, ANVGD, 2008.
- Maurice Halbwachs, La mémoire collective, Parigi, Les Presses Universitaires de France, 1950.
- Elio Varutti, Il problema del confine orientale nella storia italiana, [S.l. : s.n.], 1997-98. - 12 p.; ill.; 30 cm., Tesi di perfezionamento presso l’Università degli Studi di Udine, Corso di perfezionamento per la formazione degli insegnanti delle scuole secondarie.
- E. Varutti, Il campo profughi di via Pradamano e l'associazionismo giuliano dalmata a Udine: ricerca storico sociologica tra la gente del quartiere e degli adriatici dell'esodo. 1945-2007, Udine,  Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato provinciale di Udine, 2007.
- Elio Varutti, Cara maestra, le scrivo dal Campo Profughi. Bambini di Zara e dell’Istria scolari a Udine. 1948-1963, «Sot la Nape», Udine, LX, n. 4, otubar-dicembar 2008, pp. 73-86. (Clicca qui per la versione nel web con il titolo medesimo).
- Roberto Bruno, Elisabetta Marioni, Giancarlo Martina, Elio Varutti, Ospiti di gente varia. Cosacchi, esuli giuliano dalmati e il Centro di Smistamento Profughi di Udine 1943-1960, Istituto Statale d’Istruzione Superiore “B. Stringher”, Udine, 2015.
- Elio Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960. Testimonianze di profughi giuliano dalmati a Udine e dintorni, Udine, Provincia di Udine / Provincie di Udin, 2017. Anche nel web.
https://www.academia.edu/36303656/Italiani_d_Istria_Fiume_e_Dalmazia_esuli_in_Friuli_1943-1960._Testimonianze_di_profughi_giuliano_dalmati_a_Udine_e_dintorni

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Servizio giornalistico e di Networking a cura di Tulia Hannah Tiervo, Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Fotografie di Bruna Zuccolin, presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Vicolo Sillio, 5 – 33100 Udine. Telefono e fax 0432.506203 – orario: da lunedì a venerdì  ore 9,30-12,30. 

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