mercoledì 7 febbraio 2018

Giorno del Ricordo al Liceo Stellini di Udine, 2018

Era stato il compianto Giuseppe Santoro, nella sua funzione di dirigente scolastico del Liceo classico “Jacopo Stellini” di Udine, a firmare il progetto di varie iniziative didattiche compreso il Giorno del Ricordo. “Queste vicende mi toccano da vicino – disse Santoro a un convengo nel 2016, raggelando la sala a Udine – perché io porto il nome di un infoibato, dato che finì probabilmente nella foiba il fratello di mia madre, che era un diciottenne, operaio alla Fincantieri di Monfalcone e lì è sparito, è uscito di casa e non è mai più tornato”.
Udine, Parco Vittime delle Foibe, la scolaresca del Liceo classico Stellini, verso la fine della Camminata del Ricordo

Il 6 febbraio 2018, alle ore 10, in aula magna tre classi della scuola accompagnate dai professori Elisabetta Gini, Enrico Posenato e Monica Del Fabro hanno seguito una lezione intitolata: “Insegnare il Giorno del Ricordo”. Più in particolare si è parlato col professor Elio Varutti, vice presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD) di Udine di “Esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia a Udine. 1944-1962”.
La giornata, a cura di Elio Varutti, prevedeva due attività: in aula magna visione e commenti di una serie di diapositive in Power Point di 45’ su "Villaggio metallico, i Campi profughi e i Villaggi giuliani di Udine, 1944-1962". 
La seconda azione è stata una “Camminata del Ricordo 2018”. Si è trattato di un vero Trekking urbano con le seguenti tappe o stazioni: piazza Libertà, leoni marciani, “consolazione per gli esuli” (come diceva Silvio Cattalini, storico presidente dell’ANVGD di Udine). Loggia del Lionello, su iniziale progetto di Bartolomeo Costa Sbardilini da Capodistria, detto delle Cisterne, poi proseguita dall’orafo Lionello.
Il saluto di Gabriella Zanocco, Dirigente scolastica reggente

La seconda tappa è stata una visita alla scultura di Michele Piva (Fiume 1931 – Udine 2013), in piazza Belloni, intitolata “Sestante”. Poi si è andati alla Chiesa della Beata Vergine del Carmine, per ricordare le centinaia di matrimoni di esuli del Centro smistamento profughi via Pradamano nel 1953-1956. 
La quarta tappa è stata il Parco Vittime delle Foibe, del 2010, con un pensiero vicino al Cippo che ricorda i defunti giuliano dalmati. La quinta fermata è stata presso il Centro Smistamento Profughi di via Pradamano, 1945-1960, oggi scuola media “E. Fermi”. Infine l’ultima sosta si è verificata alla Stazione dei treni, alla lapide delle Donne resistenti, 2013, per ricordare le ragazze e bambine che nel 1944-1945 aiutavano i deportati ebrei (di Fiume) e di altre zone, oltre i militari italiani imprigionati e condotti dai nazisti al Campo di sterminio di Auschwitz.
Bruna Zuccolin, presidente ANVGD di Udine saluta i ragazzi e i professori del Liceo Stellini

In aula magna ha aperto i lavori dell’incontro la professoressa Chiara Fragiacomo, referente del progetto didattico, con un cenno storico alla situazione del confine orientale verso la fine della seconda guerra mondiale. È intervenuta in seguito Gabriella Zanocco, dirigente scolastica reggente, per togliere “i fatti dell’esodo giuliano dalmata dalla nebbia del passato, facendo crescere la capacità di meditare e di riflettere per trasmettere i fatti stessi nel futuro”.
Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD, Comitato Provinciale di Udine, ha portato il saluto ufficiale del sodalizio “Bisogna ricordare quegli eventi – ha detto la Zuccolin – perché non succedano più alle nuove generazioni che si sentono cittadini d’Europa”.

--
Servizio giornalistico e di Networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e E.V. Fotografie di Giorgio Gorlato, esule da Dignano d’Istria, che si ringrazia per la fattiva collaborazione.
--

Sitologia

E. Varutti, L’esodo giuliano dalmata a Udine visto da Gli Stelliniani, on-line dal 5 maggio 2016.

Varutti vicino al Cippo al Parco Vittime delle Foibe di Udine

Nessun commento:

Posta un commento