Udine, 22 febbraio 2018, ore 20. Con un po’ di ritardo
rispetto al calendario, dato che si è già in quaresima, c’è stata una Crostolada fiumana da Fabiola Modesto
Paulon, esule da Fiume a Udine.
Fabiola Modesto Paulon, in maglia bianca, e Elio Varutti, vice presidente ANVGD di Udine reggono la bandiera di Fiume, nella foto con discendenti di esuli giuliano dalmati e altri amici
Ritrovarsi in forma assai semplice per un quindicina di
persone in una casa privata è stata l’occasione per alcuni esuli, i diretti
discendenti e, soprattutto, vari amici loro per “far quatro ciacole in
alegria”, rinsaldando i legami con le tradizioni culinarie d’Istria, Fiume e
Dalmazia e per ascoltare un po’ di musica.
Erano presenti, in forma privata, anche alcuni soci del
Comitato Provinciale di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia
Dalmazia (ANVGD). C’è stato, infatti, un breve saluto di Elio Varutti, vice
presidente di detto sodalizio. Varutti ha ricordato ad alcuni dei presenti le
parole di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, la quale sostiene di:
“Appoggiare queste piccole feste perché rappresentano, secondo noi, una
qualificata azione di conservazione, anzi di valorizzazione della cultura e
delle tradizioni italiane di Fiume, ma anche dell’Istria e della Dalmazia”.
Tra i soci dell’ANVGD presenti alla festa della signora
Fabiola, che è della classe 1928, si è notata la professoressa Renata Capria D’Aronco, che è pure presidente del Club UNESCO di Udine. La D’Aronco, ha
parlato dell’ultimo libro di Varutti, intitolato Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960. Testimonianze di profughi giuliano dalmati a Udine e dintorni, edito dalla
Provincia di Udine nel 2017 e giunto già alla prima ristampa nel mese di
febbraio 2018.
Crostoli fatti da Fabiola
“Bisogna comunicare i fatti storici e le testimonianze
riportate nel volume di Varutti – ha detto la D’Aronco – anche fuori
dall’Italia, perciò noi pensiamo ad una traduzione in lingua inglese di tale
testo, affinché sia conosciuta meglio in Europa e nel mondo la vicenda
dell’esodo giuliano dalmata e i tragici avvenimenti dell’eliminazione di
italiani d’Istria nelle foibe”.
I momenti di allegria, comunque, hanno prevalso alla Crostolada fiumana. Tutti i presenti
hanno molto apprezzato i crostoli delicati della signora Fabiola. C’è chi ha
pensato anche agli ottimi crafen della tradizione fiumana, istriana e dalmata,
per non dimenticare le famose “fritole de riso, fritole de pomi, fritole de
susini e le fritole varie”. In fondo è vero: “le fritole xe come le putele, più
se ghe ne fa e più le vien bele”.
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Sitologia e cenni
bibliografici
- Mariella Devescovi Damini, Pasticceria triestina, Trieste, Ediz. Italo Svevo, 2007.
- Salvatore Samani, Dizionario
del Dialetto Fiumano, a cura dell’Associazione Studi sul dialetto di Fiume,
Venezia – Roma, 1978.
- E. Varutti, Via da Fiume nel 1944, colpa dei partigiani, on-line dal 14 aprile 2016.
E. Varutti, Italiani
d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960. Testimonianze di profughi
giuliano dalmati a Udine e dintorni, Udine, (1^ edizione: Provincia di
Udine / Provincie di Udin, 2017), 1^ ristampa 2018.
Questo volume, andato a ruba, è comunque disponibile, in lettura
e a prestito, nelle seguenti biblioteche del Friuli: Biblioteca Civica “V.
Joppi” di Udine; Biblioteca del Seminario “P. Bertolla” di Udine; Biblioteca
della Società Filologica Friulana; Biblioteca dell’Istituto friulano per la
storia del movimento di liberazione, di Udine; Biblioteca comunale “E. Buiese”
di Martignacco (UD); Biblioteca comunale “G. Pressacco” di Codroipo. Per i
torinesi è a disposizione presso la biblioteca dell’Istituto piemontese per la
storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Istoreto, Torino.
Chiara Vigini (a cura di), Mangiar memoria. Cibi tradizionali e trasmissione della cultura dentro
e fuori ‘Voce Giuliana’, Associazioni delle Comunità Istriane (1.a
edizione: 2007), Trieste. 2011.
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Servizio giornalistico, di ricerca e di networking a cura di
Sebastiano Pio Zucchiatti e E.V. Fotografie di E. Varutti e di Daniela Conighi,
che si ringrazia per la collaborazione prestata.
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