Non ci sono molti presidi che nella loro scuola commemorano
il Giorno del Ricordo. Ce ne saranno
ancor meno di quelli che riescono a fare il pieno delle massime autorità istituzionali
del loro territorio per quell’evento svolto in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD). È stato un vero ein plein di personaggi dello stato e
delle istituzioni. Un successo per la scuola!
Anna Maria Zilli e Vittorio Zappalorto, prefetto di Udine al Giorno del Ricordo 2018 dell'Istituto Stringher
È accaduto così ad Anna Maria Zilli, Dirigente scolastico
dell’Istituto “Bonaldo Stringher” di Udine il 7 febbraio 2018 mattina, nell’Auditorium
scolastico. È dal 1996 che la scuola alberghiera, commerciale e turistica ha
iniziato ad occuparsi di esodo giuliano dalmata. Il presidente del Comitato
Provinciale ANVGD di allora, l’ingegnere Silvio Cattalini, per una gita in
Dalmazia chiese una collaborazione all’Istituto Statale d’Istruzione Superiore
“Stringher”. Così dal 18 al 22 settembre 1996 due allieve della sezione
turistica della rinomata scuola udinese, accompagnate dalla professoressa Nadia
Tacus, docente di Economia turistica, parteciparono in veste di ciceroni a quel
viaggio.
Dopo la istituzione della Legge sul Giorno del Ricordo, nel 2004, le attività didattiche sull’esodo
istriano nella scuola si moltiplicarono anno dopo anno con ricerche,
conferenze, filmati e mostre fotografiche, con l’intervento periodico di
Cattalini, del vice presidente Sergio Satti, esule da Pola e di altri esuli
dell’ANVGD.
Udine, 7.2.2018 Auditorium Istituto Stringher al Giorno del Ricordo. Fotografia di Giancarlo Martina
È stato Vittorio Zappalorto, prefetto di Udine, il 7 febbraio
2018, ad accennare come “nei libri di storia non ci sia molto spazio per l’esodo
giuliano dalmata”. Il prefetto ha aggiunto che “per anni non si è mai parlato
dei 350 mila italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia costretti ad abbandonare la
loro terra con le loro carrette in fretta e furia, allora penso che sia giusto
parlare di questi fatti, per conoscere meglio la storia e tutelare il nostro
passato”.
La preside Zilli ha fatto un apprezzato discorso sulla
conoscenza, valorizzando il fatto che lo Stringher
fa parte della rete di scuole UNESCO. “È importante far conoscere e trasmettere
alle nuove generazioni – ha detto la Zilli – il sapere di questi drammi a volte
celati per pudore e dignità, lasciati silenti e rimossi per troppi anni, una
simile azione conferisce un valore ed un significato autentico alla nostra
opera di docenti e di educatori”.
Giorgio Gorlato, Bruna Zuccolin, Elisabetta Marioni e Pietro Fontanini al Giorno del Ricordo presso lo Stringher di Udine
Ha partecipato all’incontro l’onorevole Pietro Fontanini,
presidente della Provincia di Udine. “Mi viene in mente che partecipai anch’io
alla votazione favorevole alla istituzione del Giorno del Ricordo – ha detto Fontanini – e penso che la questione
delle foibe e dei campi profughi giuliano dalmati siano un dramma ancora vivo,
causato dalle ideologie. Infatti ritengo che quei tristi fatti siano accaduti a
causa del comunismo jugoslavo che ha voluto uccidere quelle persone perché italiane
e i loro familiari fuggiti di qua del confine hanno trovato gravi difficoltà a
farsi accettare”.
Ha poi parlato l’architetto Enrico D’Este, per il Comune di
Udine, ribadendo “l’accettazione del diverso, del profugo, non come avvenne per
la gente dell’Istria, Fiume e Dalmazia, puntando al senso di umanità”.
Come da programma della mattinata è intervenuta Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, puntando sulle “emozioni, perché
ricordare gli istriani, i fiumani e i dalmati cacciati via dagli slavi è un
modo per capire che il fatto violento e l’espulsione dalle proprie terre non
dovrà accadere più, per tale motivo dobbiamo sentirci europei, un modo di
essere che tra voi giovani è diffuso e quasi scontato”.
Ha rivolto le sue parole sul sentimento di pacificazione e di
dialogo tra i popoli Renata Capria D’Aronco, presidente del Club UNESCO di
Udine, ringraziando i professori del Laboratorio di Storia dello Stringher per l’intensa attività
didattica svolta nei recenti anni sull’esodo istriano, sotto la guida della
preside Zilli, che è pure presidente nazionale Rete Nazionale Istituti
Alberghieri (RENAIA).
L’intervento più atteso e richiesto dagli insegnanti del
Laboratorio di Storia della scuola, è stato quello di Giorgio Gorlato, esule da
Dignano d’Istria, figlio di uno scomparso. Con la tensione salita alle stelle,
Gorlato ha raccontato come i titini in divisa, alla sera del 3 maggio 1945, a
guerra finita, portarono via suo padre, notaio di Dignano, assieme ad altri
maggiorenti del paese, tutti italiani. Ha riferito di come la zia cercasse di
fermare quel sopruso, ma si beccò un colpo in testa col calcio del fucile da
uno dei miliziani con la stella rossa sul berretto. Da quella cattura non si
seppe più nulla di quella gente italiana, finita in una foiba, come dissero i
compaesani.
Le attente assistenti congressuali dell'Istituto Stringher al Giorno del Ricordo 2018
Ha introdotto i lavori dell’incontro didattico la
professoressa Elisabetta Marioni, docente di Storia, che ha presentato i
relatori della giornata di studio, oltre al filmato “Esodo, la memoria tradita”, pubblicato dall’ANVGD, che ha molto appassionato gli studenti.
Uno spazio iniziale è stato dedicato anche al professor
Giancarlo Martina, referente del Laboratorio di Storia dello Stringher.
“Abbiamo di recente condotto delle indagini statistiche interne – ha detto il
professor Martina – trovando una valida collaborazione con gli insegnanti di
Matematica, volevamo sapere se l’esodo giuliano dalmata e l’ANVGD sono
conosciuti tra i nostri studenti e in quale misura, allora il risultato è stato
confortante, perché nelle centinaia di questionari raccolti emerge un certa
conoscenza del fenomeno, meno nota invece è l’ANVGD, ma continuiamo a far
conoscere questa parte di storia dell’Italia nord-orientale”.
L’ultima relazione, intitolata “Insegnare il Giorno del
Ricordo” è stata tenuta dal professor Elio Varutti, vice presidente dell’ANVGD
di Udine, commentando una serie di diapositive con documenti e fotografie
dell’epoca sull’esodo, sul Centro di smistamento profughi di Udine e sui luoghi
di accoglienza per gli esuli giuliano dalmati in Friuli.
Tra i professori dell’Istituto presenti in sala si sono
notati, tra gli altri, Gianni Nocent, sindaco di Martignacco (UD), Anna
Ghersani Durini, con avi di Fiume, Michele Galliussi, Roberto Orsaria ed alcuni
insegnanti di sostegno.
All’ingresso della scuola e in auditorium faceva la sua bella
mostra la squadra di assistenti congressuali in divisa, tutti allievi della
scuola. Coordinati e preparati dai professori di Laboratorio di ricevimento
Sonia Bortolussi e Luca Martini ecco qui di seguito i loro nomi: Massimo
Codarin (della classe 3^B accoglienza turistica), Martina Castenetto, Sonia De
Clara, Nikolina Gjergjeska, Chiara Mendoza, Nicole David e Federica Tortora,
della classe 4^ C accoglienza turistica.
Alla fine dell’incontro le autorità e gli intervenuti sono
stati accompagnati in Laboratorio di Sala bar, dove gli allievi di quel settore
e i loro insegnanti Antonio Germani e Biagio Nappi, hanno offerto agli ospiti un brindisi, cui hanno
collaborato professori del settore alberghiero e dolciario con il solito
spirito di squadra di questa grande scuola.
Al microfono il professor Giancarlo Martina, del Laboratorio di Storia dello Stringher al Giorno del Ricordo 2018
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Servizio giornalistico e di networking di Sebastiano Pio
Zucchiatti in collaborazione con E.V. Fotografie di E. Varutti e di Giancarlo
Martina, che si ringrazia per la fattiva collaborazione.
Auditorium dell'Istituto Stringher di Udine il 7.2.2018 mattina per il Giorno del Ricordo, molta attenzione e poche manine a ravanare sugli smartphone...
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