sabato 17 febbraio 2018

Costruttivo Giorno del Ricordo a Codroipo con l’ANVGD di Udine


Nonostante un lutto patito in famiglia, Tiziana Cividini, assessore alla Cultura del Comune di Codroipo, ha aperto i lavori del Giorno del Ricordo nel suo Comune. L'assessore ha voluto ricordare le attività portate avanti dal Comune in vari campi, per parlare della Shoah e dell’esodo istriano, fiumano, dalmata, con alcuni originali interventi nell’Istituto “J. Linussio”, la scuola superiore cittadina. Luciano Londero, profugo istriano, si è raccontato il 10 febbraio 2018. L’esperienza della guerra e della profuganza sono state viste attraverso gli occhi di un bambino, con i ricordi di vita privata e le riflessioni di carattere storico per ricostruire l’articolata vicenda del confine orientale.
Tiziana Cividini, assessore alla Cultura del Comune di Codroipo all'apertura del Giorno del Ricordo

Il 16 febbraio alle ore 10, sempre al Linussio si è parlato de “I campi di concentramento in regione” con il professor Ferruccio Tassin, storico e profondo conoscitore degli eventi della seconda guerra mondiale nel nostro territorio, approfondendo una pagina poco nota di storia locale.
La Cividini ha anche accennato alla riuscita ed affollata serata culturale del Caffè Letterario, presso il ristorante “Il Doge” di Villa Manin di Passariano del 18 gennaio 2018. “In quell’occasione – ha detto la Cividini – ho apprezzato le parole di Gianni Giugovaz, sindaco di San Quirino, nel Pordenonese, oltre che discendete di esuli istriani, quando disse che loro, gli esuli e i discendenti, si sentono due volte italiani, la prima per nascita e la seconda per scelta”. La Cividini ha poi ribadito il concetto di affrontare certe tematiche “guardando avanti, senza odio, né rancore, ma cercando una maggiore serenità”.
Alla interessante serata culturale nella Biblioteca di Codroipo del 16 febbraio erano presenti anche Fabiola Frizza, assessore alla Famiglia, politiche giovanili e pari opportunità, Graziano Ganzit, assessore alle Attività produttive e politiche comunitarie, oltre ad alcuni consiglieri comunali di Codroipo.
Una parte del pubblico nella sala della Biblioteca di Codroipo

L’evento codroipese, seguito da oltre 45 intervenuti, si è tenuto il 16 febbraio 2018 alle ore 20,30 nella sala della Biblioteca “G. Pressacco”, di Via XXIX Ottobre 3, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine. È stata l’occasione per presentare un libro fresco di stampa del professor Elio Varutti, vice presidente dell’ANVGD di Udine. Il titolo del volume è “Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960. Testimonianze di profughi giuliano dalmati a Udine e dintorni”, edito dalla Provincia di Udine.
Ha parlato in seguito l’ingegnere Sergio Satti, decano dell’ANVGD di Udine, portando i saluti ufficiali di Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine. “Siamo onorati dell’incontro per il Giorno del Ricordo e siamo contenti della collaborazione qui a Codroipo, con l’Amministrazione comunale – ha detto Satti – anzi contiamo che questo rapporto si rinnovi anche per le prossime scadenze”. Poi Satti ha riferito la storia della sua famiglia, esule da Pola. “Siccome Pola veniva bombardata dagli alleati – ha spiegato Satti – la mia famiglia va esule a Umago nel 1945, poi dopo l’esodo si va a Laives, in provincia di Bolzano, per vivere nella caserma, che faceva da Campo profughi con le coperte a fare da parete, dal 1948 al 1955, fino a quando ci hanno dato le case”.
L'ingegnere Sergio Satti, esule da Pola e decano dell'ANVGD di Udine

Il professor Varutti ha svolto la sua relazione mostrando una serie inedita di fotografie e di documenti d’epoca. “Vorrei menzionare come è stato portato via dai titini – ha detto Varutti – il padre dei fratelli Mattini di Pinguente, che vivono esuli a Udine. Ecco il racconto: Frane, vien un momento via con noi, i gà dito. È iniziato così il triste ricordo del padre infoibato per Onorina Mattini, nata a Pinguente nel 1924. Era il 15 settembre 1943. Hanno usato il diminutivo, vezzeggiativo in lingua croata “Frane”, per “Francesco”. Egli era un addetto dell’impianto pompe dell’acquedotto militare di Pinguente. Francesco Mattini, classe 1895, non era una camicia nera. Non era un militare. Era un impiegato civile. Lo hanno ammassato nella scuola del paese, divenuta per l’occasione prigione titina per tanti altri italiani del posto da eliminare.
Nel libro di Varutti ci sono altre storie di infoibati, raccontate dai discendenti, come l’ingegnere Carlo Alberto Privileggi di Parenzo, oppure Maria Cramer di Montona, Giusto e Mario Chersi, di Parenzo, Attilio Benvenuti, di Isola d’Istria, ovvero della fucilazione dei tre fratelli Mrak, di Cerò di Sotto (oggi in Slovenia, Dolnje Cerovo). Il volume ha circa 300 pagine e 200 fotografie. L’autore, nelle sue ricerche, dal 2003 ha raccolto oltre 330 testimonianze di esuli, con numerose fotografie e cimeli di vario tipo.
Al termine dell’incontro c’è stato un interessante dibattito, con varie domande dei presenti e con l’apporto di qualche originale contributo. Ha chiuso l’incontro l’assessore Cividini, molto soddisfatta per il costruttivo andamento della serata culturale.
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Sitologia e cenni bibliografici
- E. Varutti, La campana di Harzarich. Intervista sull'esodo istriano, 1943, on-line dal 28 ottobre 2014.

- E. Varutti, Parla Sara, nipote di Arnaldo Harzarich, che scoprì le foibe d’Istria, on-line dal 2 marzo 2015.

- E. Varutti, Esodo istriano fiumano dalmata raccontato a Codroipo il 18.1.2018, on-line dal 22 gennaio 2018.

- E. Varutti, La Giornata del Ricordo. L’orrore di quella mattanza: parlano i testimoni delle foibe, «Messaggero Veneto», 7 febbraio 2018, p. 48.

- Lucia Bellaspiga, Udine.Io, a 97 anni ultimo testimone oculare delle stragi delle foibe, «L’Avvenire», 6 gennaio 2018,

- Giorno del Ricordo. Da Porzûs alle foibe, passando per l’esodo istriano. La riflessione dello storico Raoul Pupo. Profughi, 100 mila per Udine. Testimonianza, Sara: È stato mio zio a scoprire le foibe, «La Vita Cattolica», 7 febbraio 2018, p. 9.

- Marina Corradi, Lettere. Foibe, il coraggio di chi denunciò i crimini e il bacio che salvò la memoria, «L’Avvenire» del 10 febbraio 2018.

- David Zanirato, Esuli istriani e dalmati in città, un libro e una ricerca. Foibe, le storie degli esuli Centomila a Udine, «Il Gazzettino», Cronaca del Friuli, 11 febbraio 2018, pp. I-II.
Iferri del mestiere
- Lara Boccalon, Il Centro smistamento profughi di Udine, TG Friuli Venezia Giulia, ore 14 del 12 febbraio 2018, dal minuto 8,45 al 11,38.

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Servizio giornalistico, di ricerca e di networking a cura di Sebastiano Pio Zucchiatti e E.V. Fotografie di E. Varutti.

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I ferri del mestiere

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